Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: pinkycassyvalance    18/12/2004    0 recensioni
Comincia qui la storia nel college londinese più fuori dagli schemi dell'intero universoO_O'''
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*Stiamo cancellando il colore dell'intenzione. In fondo non ho mai chiesto a nessuno di nascere con istinti cattivi e spietati.
In cerca perenne della mia anima gemella.
Ange Minogue camminava per i corridoi del college McQueen.
*Al McQueen diventi una persona di successo. Sei irrefrenabile. Il potere è tutto nelle tue mani*.
Alla piccola della casata Minogue, poco importava cosa avrebbe fatto da grande. Non gliene fotteva niente di tutte quelle materie scritte sui tabelloni a fine anno, affiancate da uno stupido numero. A fine anno il suo delizioso paparino avrebbe pagato per farla passare all'anno successivo, e lei avrebbe continuato a scorrazzare in giro per i pavimenti in vernice laccata dell'istituto.
Si era iscritta al corso di tecnologia del design womenswear per noia.
Una scarica di adrenalina, ecco ciò che le serviva. Il divertimento puro. Prendersi gioco di quei terribili pezzenti, lasciare uno spiraglio di superficiale apparenza soltanto a chi era degno di esser frequentato. *Spalle pronte a portare avanti il suo diabolico piano.
I capelli lisci, di un biondo freddissimo, le ricadevano sfilati sulle spalle, rimanendo un po' scompigliati ai lati, interrotti da dei deliziosi paraorecchie in peluche rosa. Gli occhi, azzurri e grandi, davano verso il basso, circondati da un raggio di ciglia da cerbiatta e poi dalle sopracciglia perfettamente curate, ad ali di gabbiano.
Delle labbra splendide, pronunciate un po' alla Esther Canadas, le conferivano quel tocco di classe in più.
Era vestita con un bel completo color antracite firmato Burberry, la camicia bianca tagliata, la giacchina e la gonna che le arrivava sopra il ginocchio, a pieghe. I calzettoni bianchi si ripiegavano sulle ballerine Irregular Choice, nuove di zecca.
Per quel college la *candida* Ange Minogue era decisamente troppo.
Il passo della giovane continuava a calcare il corridoio, mentre le passavano accanto diversi altri studenti. Gente inutile, i pezzenti che era stata destinata a combattere.
------
Faceva freddo, tanto che anche se era ormai all'interno dell'edificio scolastico, teneva ancora ben stretti i suoi guanti.
Da lontano intravide l'impavida figura di Ange Minogue. Il suo solito broncio, i suoi soliti modi di fare, il suo camminare a trenta centimetri da terra.
Gwen Virginia Melbourne sgranò gli occhi. Quella serata, nel loft, era stata più agitata del solito.
La festa d'inizio anno che era solita organizzare a casa sua il giorno prima dell'inizio della scuola, era stata decisamente movimentata.
Erano arrivate le volanti della polizia. Niente di strano, fino ad allora. La Minogue che pomiciava allegramente con Seth Cox e poi basta, fine della trasgressione.
Se non fosse che dalle finestre del bagno di casa Melbourne era cominciato ad uscire un fumo più simile all'incenso che al tabacco, qualcosa di simile a una ventina di canne fatte bruciare tutte assieme, ed era facile intuire che ciò sarebbe potuto accadere visto che Leo Green era stato invitato al party.
E adesso era mattina, e Gwen non solo si trovava a scuola, ma aveva anche un sonno tremendo.
'Ciao Minogue' fece rivolgendosi con un sorriso appena accennato alla ragazzina che le si parava davanti.
'Gli sbirri l'hanno lasciata perdere, signorina Melbourne?'.
I genitori di Ange e di Gwen erano molto amici, aveva frequentato la McQueen anni prima ed erano diventati facoltosi avvocati di successo. Ange e Gwen erano cresciute assieme, se così si può dire.
'Immagino che anche Seth ti abbia lasciata perdere' azzardò Gwen.
Gwen Virginia Melbourne adorava Seth Cox. Le sue battute fuori luogo, il suo esser così naturalmente ribelle. Non per farsi compiacere, ma per pura soddisfazione personale. L'aveva quasi infastidita vederlo baciare Ange. Semplicemente per Ange vedeva un tipo più... convenzionale, ecco.
Per lei Seth Cox era il massimo sulla piazza.
'A dire il vero sto aspettando proprio lui'.
Ange ammiccò in direzione della sua interlocutrice, avvertendone la tensione.
'Senti Melbourne, se ti interessa così tanto quel deficiente, hai solo da dirmelo. Stavo già pensando di piantarlo in asso. Ieri il nostro Green si è rivelato di certo ben più interessante, non trovi?'.
Ecco, forse un Green avrebbe fatto per Ange. Questo piaceva pensare a Gwen.
'Lo credo anch io. Tra parentesi, non credo che tu sola possa decidere cosa farne di Seth. Voglio dire, ti sa tener ben testa'.
La piccola Minogue abbozzò un sorriso 'Quanto hai bevuto ieri sera, Melbourne? Pensavo che ormai avessi capito. Voglio dire, non si può tener testa a una Minogue'.
Gwen concentrò la sua attenzione sull'orario delle lezioni.
'La cerimonia di nuovo anno sta per iniziare. Hai intenzione di andarci, Minogue?'.
'Solo se ci sarà qualcuno di interessante, Melbourne'.
----------------------------

Leo Green si stava recando alla cerimonia d'inaugurazione finendo di sorseggiare la lattina di Sprite che teneva fermamente tra le dita.
La festa della sera precedente era stata fantastica.
Quando erano arrivati gli sbirri, poi... non aspettava di meglio per dar sfoggio alla propria strafottenza.
Si era limitato a calarsi dalla finestra del bagno, e ad andarsene.
Tant è, le ragazzine presenti non gli erano interessate per nulla.
Squallide, stupide e irrazionali pretty woman. Lui cercava roba forte.
E certo si poteva dire che Gwen Melbourne fosse come vodka. Era riuscita a trattare con gli sbirri sebbene non ne avesse mai visto uno da vicino, ed era rimasta impassibile nel vedere il giovane Cox in compagnia della sua amichetta Minogue.
Sì, Gwen Melbourne aveva decisamente un bel faccino.
Entrando nell'Aula Magna, il giovane si sentì sfiorare una spalla. Guardò di chi era quella mano femminea, e si trovo davanti proprio la Melbourne che, con aria spazientita, gli si avvicinò al viso.
Era decisamente bella, con i capelli castani lievemente scompigliati e gli occhi scuri marcati dall'eye-liner nero.
Aveva la sensazione che neppure si fosse struccata dalla sera precedente.
'Mi spiace per la polizia Gwen, sono sicura che tu non abbia gradito molto'.
La ragazza afferrò una sigaretta al mentolo dalla tasca del tweed, e la porse a Leo.
Il giovane l'afferrò, portandosela alle labbra. 'Ti ho scandalizzata ieri, umh?'.
Gwen arrossì, in visibile imbarazzo.
'Per te è tutto così superficiale, Leo?'.
Fece la ragazza alzando l'angolo del labbro superiore in un mezzo sorriso.
'Ti voglio molto bene Melbourne. E te ne vorrò ancora di più se mi farai conoscere quella tua amica... come si chiama... Angy?'.
'Ange' lo rimbeccò Gwen accendendosi una light.
'Ed è rimasta molto colpita dalla tua esibizione di ieri'.
Leo Green rise sguaiatamente, togliendosi il basco color grigio perla per tirarvi una pacca sulle spalle della ragazza. 'Sei così... così ingenua, Melbourne! Tutti sanno di che pasta è fatta la Minogue'.
Gwen sbuffò, già in procinto di andarsene con il suo Eastpack rosa cicca in spalla.
'Tu sei decisamente più misteriosa, Melbourne. Sai come incuriosire la gente. Non mi sei mai dispiaciuta'.
Gwen si girò verso il ragazzo, rivolgendogli un'occhiata disattenta 'Nessuno sa ancora bene di che pasta sia fatta la Minogue, temo'.
-------------------------------

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: pinkycassyvalance