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Autore: focus_niam    22/04/2014    4 recensioni
Liam e Niall.
Niall e Liam.
Un amore.
Una canzone.
Una vita insieme.
.........................
La mia prima song-fic con una canzone bellissima!
Una delle più romantiche Niam che leggerete! (Almeno lo spero! ;) )
.........................
Traduzione del ritornello:
" Prendi la mia mano,
prendi il mio cuore,
ti prometto che non smetteremo mai di ballare
perché questa è la nostra canzone. "
.........................
Teneramente Niam.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTA INTRODUTTIVA
Ciao a tutti! :)
Questa è la mia prima song-fic, spero vi piacerà! (Ho sbagliato qualche tempo verbale? Ahah! XD )
Questo è il link della canzone con tanto di traduzione italiana: http://www.youtube.com/watch?v=KVC4ytoh6W4
NBNBNB! Vi prego assolutamente si ascoltarla mentre la leggete (apritela in un'altra pagina!), perché ne vale davvero la pena di avere questa musica sottofondo! (Se davvero non vi trovate bene allora ascoltatela una volta all'inizio e una volta alla fine, così sia vi rimane in mente durante la lettura sia in seguito potete cogliere quanto fosse perfetta questa canzone!)! :D
Ho parlato troppo! Vi lascio leggere! ;)
Buona lettura! :)






# On our first date I asked you to dance
You turned bright red and started to laugh
I stayed straight faced until you stopped #


Infine l'avevo avuto il coraggio di invitarti ad un appuntamento.
Ripensai al tuo viso che in pochi secondi da un candido bianco divenne rosso peperone.
Ma ricordo anche le tue braccia che, mi avvolsero calorosamente, il tuo viso che si nascose sorridente nell'incavo del mio collo e il mio cuore che batteva all'impazzata.
Non potevi immaginare quanti dubbi mi eravamo venuti a proposito del luogo dove portarti!
E poi mi ricordo di come ti divertisti a tenere gli occhi chiusi per tutto il tragitto sull mia auto (finalmente avevo preso la patente!).
Avevi detto:
- Liaaam, rischio di addormentarmi!
- Dai, siamo quasi arrivati!
E infine eravamo arrivati, e tu avevi una espressione così piena di stupore che non scorderò mai.
- Liam, ma è bellissimo..
- Per te solo il meglio!
Avevo tirato fuori il cestino pieno di cose da mangiare e sul tuo viso comparve il tuo meraviglioso sorriso. Quel sorriso così sincero che dava un senso a tutta la mia esistenza.
E ci eravamo seduti sull'erba e avevamo riso per tutto il pomeriggio.
- Un giorno schiatterò per tutte le risate che mi provochi!
E tu ti avvicinasti piano e mi baciasti sulla guancia.
Ora che ci ripenso poi eravamo rimasti in silenzio per un lunghissimo tempo. Un silenzio meraviglioso. Era unico. Io ero lì con te.
Il viso aveva ripreso il colorito naturale e i tuoi occhi ebbero il coraggio di fissare i miei.
Impugnai la tua mano che, ricordo, era leggermente sudata, e ci alzammo in piedi.
L'aria era tipica di una calda estate, il sole stava ormai tramontando.
Nemmeno ora so spiegare cosa mi prese in quel momento, forse i tuoi occhi che sembravano il cielo, forse i tuoi capelli che sembravano oro, forse era semplicemente la tua figura angelica che mi indussero a farti quella strana proposta.
- Vuoi ballare?
E il tuo viso... Sì, il tuo viso diventò rosso fuoco all'istante e tu scoppiasti a ridere. Ridevi imbarazzato?
Forse ci sarei dovuto rimanere male ma non ci riuscii. La colpa, o piuttosto il merito, era della tua risata. Era chiara, pura, innocente, contagiosa. E tu ridevi sempre. E io adoravo la tua risata. Di conseguenza io ti adoravo sempre.
Allora stetti fermo a godermi la tua risata sorridendo dolcemente.
Essenzialmente aspettai.
Forse mi pentii un po' per quella proposta ma in amore mi hanno sempre insegnato ad agire senza ripensamenti.
Infatti tu, proprio tu, smettesti di ridere e annuisti.
E in quel momento fui l'uomo più felice del mondo.



# On that riverbank there was no music to hear
I pulled you in close and whispered in your ear
"I think I know a tune you'll like" #


Il cielo era coperto da sfumature rosse e arancioni che si rifletteva sulla superficie dell'acqua.
Eh già, perché io ti avevo portato nel mio luogo segreto, nascosto dagli alberi e lontano da sguardi indiscreti.
Era sulla riva del Tamigi, ma fuori Londra. Un angolino immerso nella natura, dove regnava la quiete e la tranquillità più assoluta.
E tu eri là con me. Pronto a ballare.
Poi sorridesti.
- Ma Liam, non c'è musica!
Misi le tua mani sui tuoi fianchi e tu eccome se eri emozionato.
Ti strinsi forte a me e tu avvolgesti la mia schiena con le tue braccia.
Le tue dita erano così rigide che sentivo quasi le tue unghie conficcarsi nella mia pelle dato lo scarso spessore della maglietta.
Ma poco mi importava.
Avvicinai la mia bocca al tuo orecchio e sussurrai.
- Penso di conoscere un motivetto che ti piacerà.



# So I hummed something soft and sweet
The stars came out as we moved our feet

So won't you take my hand
Take my heart
Promise to never stop dancing once we start
Ohh ohh,
'Cause this is our song #


E canticchiai dolcemente.
Noi eravamo abbracciati.
Io cominciai a muovere i piedi ma tu eri ancora molto timido.
Quando ti lasciasti andare e seguisti i miei passi nel cielo erano ormai spuntate le stelle.
L'aria era diventata fredda e tu tremavi leggermente.
Ti avvolsi con le mie braccia riscaldandoti. Tu tenevi i pugni sul mio petto e ti sentivi sicuro.
- Prendimi la mano Niall. perché ormai hai già preso il mio cuore. Ti amo.
E tu sorridesti, mi prendesti davvero la mano e cominciammo a ballare veramente.
Io continuavo a canticchiare a bocca chiusa il motivetto e in quel momento eri tu che guidavi i miei passi.
Il tuo viso non era rosso, la tua espressione era serena. Eri felice.
- Promettimi che non smetteremo mai di ballare adesso che abbiamo iniziato...
Ti guardai negli occhi.
- Certo Niall...
- E mi canterai sempre questa canzoncina?
- Questa sarà la nostra canzone.
La tua altra mano si posizionò sul mio fianco. Ballavi splendidamente.
- Ti amo anch'io, Liam.



# The seasons changed as we fell in love
Learned your brother's name and the warmth of your arms
Your mother seems to like my jokes #


E per Natale andai con te in Irlanda.
Mi ricordo che ero particolarmente agitato e tu cercavi di tranquillizzarmi.
- Amore, ti dico che sono cordialissimi!
E io sbuffavo, e tu ridevi.
- Ripetimi un po' i loro nomi...
- Duuunque... Mio padre si chiama Bobby, mia madre Maura e mio fratello Greg! Ah, e il mio nipotino è Theo!
- Beh, in realtà penso che li chiamerò signore e signora Horan.
- Nooo!
Mi lanciasti un sorriso divertito e io non potei fare a meno che ricambiarlo.
- Vedremo! Tuo fratello invece era..
Tom?
- Tom?! Ma non sta in cielo né in terra! Come si fa a confondere Tom con Greg?!
- Ah cavoli!
Sarebbe stato il secondo Natale che passavamo insieme.
Era ormai passato un anno e mezzo da quella favolosa estate e io ogni giorno avevo imparato ad amarti sempre di più.
I tuoi occhi azzurri come l'oceano, la tua tinta bionda, la ricrescita che si notava, la tua corporatura esile per cui ti lamentavi tanto, la tua melodiosa voce, il tuo singolare accento, i tuoi denti ora perfettamente dritti, il tuo sorriso incondizionato, la tua risata contagiosa, la tua immensa simpatia, la tua giocosa vivacità, la tua saltuaria timidezza, la tua nascosta sensualità e, ovviamente, la tua insaziabile fame!
Queste cose grandi o piccole mi stavano facendo letteralmente impazzire d'amore.
Non credevo che nessuno potesse amare tanto quanto io amavo te.
E tu avevi tanto insistito affinché io conoscessi la tua famiglia che aveva accolto la notizia di noi due a braccia aperte con soddisfazione.
Al contrario della mia che, nonostante l'avessero accettato, ti trattavano con freddezza.
Ora ricordo di quando tu mi svegliasti improvvisamente urlando che eravamo arrivati.
E scendemmo dal taxi, e io vidi quel delizioso giardino coperto di neve che anticipava una casa molto carina e accogliente.
Tu mi avevi stretto la mano e avevi cominciato a correre verso la porta.
Io stavo morendo di freddo! Mi ricordo ancora che comunque mi sono fermato a fissare tutte le bellissime luci che addobbavano la facciata di quella casa.
- Le ha fatte mio fratello!
Avevi il fiatone.
- Te lo ricordi il suo nome?
- Ma certo, ma certo! Per chi mi hai preso?
Sorridesti complice e poi bussati alla porta verde. Brividi di agitazione si aggiunsero ai miei brividi di freddo.
E sulla soglia di quella casa conobbi tua madre che tu abbracciasti calorosamente.
- Piacere signora Horan, io sono Liam.
- Ma quale signora Horan?? Chiamami Maura!
E tu mi facesti l'occhiolino, e io sospirai sorridendo.
Mi presentasti tuo padre, un uomo che ispirava sicurezza e un po' di timore; e infine tuo fratello con il piccolo Theo.
- Tu devi essere Grant, giusto?
- E tu devi essere Liam! Comunque io mi chiamo Greg! Molto piacere!
- Ah cavoli! Scusa!
E tu mi tirasti una gomitata divertito, e io diventai completamente rosso.
Mi ricordo che tua madre aveva preparato un pranzo davvero sontuoso e che tu ti ci eri avventato senza ritegno. Io ti sorrisi quando avevi ancora la bocca piena di cibo.
- Scusa George, mi passeresti il sale?
E ormai l'avevate capito tutti che stavo scherzando, ma tu e tua madre scoppiaste a ridere... Ecco da chi avevi preso!
Niall, eri fantastico.



# Got up my nerve and asked your old man
Said "Oh, this is love,
May I have his hand?"
He smiled and said "Son, that'll be just fine" #


Tu avevi cominciato a giocare con il piccolo Theo e io ero rimasto in soggiorno con tuo padre.
Eravamo sulle vostre comode poltrone di velluto rosso.
Trovava interessante che io sapessi giocare a scacchi e in quel momento stavamo proprio facendo una partita.
Ma la mia mente era da tutt'altra parte mentre soppesavo le pedine nere.
Tuo padre se ne accorse e mi fissò.
Io... io non sapevo come agire.
Raccolsi davvero tutte le mie forze.
- Io lo amo.
- Ne sono felice.
Notai il suo alfiere eliminare la mia torre. Il suo sguardo era ritornato sulla scacchiera. Io stavo sudando freddo.
- Posso chiederle il permesso di...
Puntò di nuovo gli occhi su di me e io inspirai profondamente.
- Posso avere la sua benedizione per...
Continuava a fissarmi! In quel momento avrei voluto essere sottoterra.
Decisi di riformulare daccapo.
- Io lo amo. Posso avere la mano di suo figlio?
Dissi tutto d'un fiato.
Senza aspettare la sua risposta eliminai con un cavallo la sua regina.Tuo padre inarcò le sopracciglia sorpreso non so se per non aver prestato attenzione al suo madornale errore sulla scacchiera o per la mia inaspettata domanda. Ma poi un grande sorriso spaziò sul suo volto.
- Sarebbe perfetto.



# So I took the ring that Grandma'd put aside
Dropped to one knee and looked in your eyes

Said, "Won't you take my hand
Take my heart
Promise to never stop dancing once we start
Ohh ohh,
'Cause this is our song #


Ma come te l'avrei chiesto?
Quel capodanno lo passammo a Londra.
Eravamo fuori e stavamo festeggiando insieme ad amici.
Tu eri là, eri felicissimo.
Ad un certo punto misero un lento.
Ti avevo lasciato un po' con le persone che conoscevi, ma sei corso da me e hai insistito affinché ballassi con te.
Amavo vederti e sentirti stretto a me, muovere leggermente i piedi e dondolarci dolcemente. Amavo te.
- Quali sono i tuoi buoni propositi per l'anno nuovo?
I miei pensieri andarono subito a quella stessa mattina.
Tu eri sotto la doccia.
Io ne avevo approfittato per andare in soffitta. Sapevo dove andare a cercarlo.
Me l'avevano dato i miei, palesemente controvoglia. Ma, nonostante tutto, volevano conservare la tradizione d famiglia.
Ed era là. Quella rossa scatoletta che racchiudeva un oggetto di banali dimensioni ma di grande significato.
Ebbene sì, quello era un anello.
Anzi, era l'anello. L'anello che mia nonna avrebbe voluto lo ricevessi proprio io per, cito testualmente, "rendere immensamente felice un'altra persona". Chi si aspettava saresti stato tu, Niall?
E mi ero completamente perso nei miei pensieri.
- Leeyum!! Allora quali sono i propositi?
- Ah scusa! Ci stavo pensando su!
- E ci sei arrivato?
Lo guardai negli occhi.
Era quello il momento?
- So solo che non voglio mai smettere di ballare con te.
Mi baciasti e rintoccò la mezzanotte.

Purtroppo non era quello giusto, come non lo furono molti altri successivi.
Erano ormai trascorsi alcuni mesi e io non te l'avevo ancora fatta quella cavolo di proposta!
Tu l'avevi intuito? Avresti voluto che te la facessi prima?
Era una giornata come le altre, l'aria era fresca, gli alberi in fiore, e il sole ti illuminava splendidamente il viso. Adoravi questo periodo dell'anno. Eri più contento e vivace del solito, che significava un vero casinista! Un casinista tenero, ovviamente.
Eravamo accovacciati sul mio divano. Io a leggere e tu a giocherellare con il tuo cellulare.
Io tenevo il libro con una mano, facendo uno sforzo colossale per girare le pagine; tuttavia ne valeva la pena, perché con il braccio libero ti avvolgevo le spalle e tu ti eri accucciato sulle mie gambe.
Era incredibile come riuscivo ogni volta ad accorgermi della nostra perfezione insieme.
E poi squillò il mio cellulare, e io sbuffai spazientito.
- Pronto?
Poche parole dell'interlocutore che io sobbalzai spaventandoti.
- Le giacche e le scarpe!
Ti sussurrai coprendo il cellulare.
- Sì, arriviamo subito.
Terminai la chiamata mentre mi porgevi la giacca avendola tu già indossata.
- Che succede?
- Mia sorella...
- Quale? Ruth o Nicole?
- Nicole... E' in travaglio!

Eravamo su quelle semplicissime sedie del corridoio dell'ospedale.
Tutti noi familiari e amici avevamo rotto a sufficienza mia sorella con congratulazioni, pianti, baci e abbracci.
Noi due avevamo deciso di lasciarle quidnj un po' di spazio.
Tu adoravi i bambini.
Avevi un sorriso davvero felice che era apparso e non più scomparso da quella telefonata della mattinata.
Anch'io sorridevo, ma ovviamente non potevo essere paragonato a te.
Tu eri speciale, tu eri tutto, tu eri perfetto per me.
Il corridoio era silenzioso.
Si percepiva una leggera brezza entrare dalla finestra semi-aperta e si sentiva il cinguettio degli uccelli Eravamo solo io e te in quel corridoio, se non per un inserviente che puliva il pavimento; ma il rumore dell'aspirapolvere era minimo.
Avevi cominciato a canticchiare.
Io poggiai la testa sulla tua spalla e tu mi accarezzavi i capelli.
- La riconosci?
- Come potrei non riconoscere il nostro motivetto?
Tu mi guardasti sempre sorridente e io, non so perché, comincia a farti il solletico.
Ti perdevi in un mare di risate ogni volta e mi imploravi di smettere.
Mi ricordo le lacrime che comparirono sul tuo viso per le eccessive risate.
Almeno così non avresti potuto accorgertene. Non avresti potuto vedere io che mi alzavo, io che mi inginocchiavo davanti a te, io che tiravo fuori la scatoletta rossa e io che l'aprivo.
Mi ricordo i tuoi occhi ancora lucidi che si spalancarono non poco... Sì, forse te lo aspettavi ed eri solo soddisfatto di aver ricevuto finalmente la proposta!
Ma ci guardammo.
Avevo sentito dire che il tempo era relativo. Un minuto può durare un secondo e un secondo può durare un minuto.
Ecco, ci guardammo per un istante, ma in quel momento entrambe le nostre menti viaggiarono, immaginandosi il futuro incredibile che avremmo potuto vivere insieme.
Così, in silenzio, scaraventasti le braccia sul mio collo in un caloroso abbraccio che io accolsi con gioia.
Forse lo dico troppo spesso, ma ero l'uomo più felice del mondo.
Eravamo solo io e te, quel corridoio, quella brezza, quel cinguettio e quell'aspirapolvere.



# I can't promise no fairytale but you'll be the king in any castle I build
Ohh ohh,
And this is our song #


Purtroppo non immaginavamo che le cose avrebbero preso quell'inaspettata piega.
Con il nostro matrimonio, pur per quanto segreto fosse, non sarebbe rimasto non notato dai nostri compagni di band.
Sì, perché a loro non avevamo mai detto di noi, anche se forse lo intuivano.
Le scenate, le litigate, gli insulti.
Ecco cosa voglio dimenticare.
Guardavo il mio miglior amico.
- Zayn, almeno tu...
- Senti Liam, io... non lo so.
E tu guardavi con occhi imploranti Louis, insieme eravate sempre stati un duo micidiale di simpatia.
Ma il suo sguardo aveva perso la gioia che lo caratterizzava quando voi due confabulavate di nascosto ridendo e facendomi ingelosire.
E parlò Harry.
- Forse... Forse dovremmo prenderci una pausa.
E intervenne subito Louis.
- Harry, ti rendi conto di quello che stai dicendo?!
- Louis, me ne rendo conto.
E poi Louis non poté che dargli ragione e si rivolse a me e a te.
- Voi due... Oh cavoli, voi due. Vi dico quello che penso. Credo che... Sì, credo che ci serva a tutti questa...
Sospirò; stava faticando molto per pronunciare quella odiosa parola.
- ...pausa.
Tu scoppiasti a piangere e corsi via.
Io ero allibito, adirato, confuso... Non ricordo quella sensazione, so solo che non avrei mai più voluto riviverla.
Era calato il silenzio, non sapevo come reagire.
Zayn mi mise una mano sulla spalla.
- Vi amate. Corri da lui ma... non tornare.
Abbondati lacrime si riversavano sulle guance di quello che credevo il mio miglior amico.
Lo guardai. Con riconoscenza? No, ero troppo adirato.
Mi precipitai verso la porta ma quando ero sulla soglia, mi girai e, rivolto a tutti e tre, sbraitai
- ANDATEVENE A 'FANCULO.

Corsi a casa. Corsi da te.
E ti trovai là, seduto in un angolino che, piangendo, stringevi la tua chitarra.
- Scusa Niall.
Alzasti lo sguardo. Non avrei mai voluto vederti così triste.
- Scusa di cosa?
- Scusa se non riesco a prometterti una vita spensierata, scusa se non riesco a donarti una fiaba, una favola.
Un debole sorriso apparve sul tuo volto.
- Chi ha detto che sarebbe stato facile? Liam, io ti amo. E se vuoi possiamo vivere una favola dove tu sarai un re, e io l'altro!
Adesso un vero e proprio sorriso contornava il tuo viso.
- Giorno per giorno ci costruiamo la nostra vita, il nostro reame, il nostro castello; chiamalo come vuoi!
Scoppiai a ridere e mi sedetti di fianco a te. Tu continuavi a parlare e io semplicemente ti guardavo d ti ascoltavo con ammirazione.
- Possiamo fare, possiamo essere, possiamo creare tutto quello che vogliamo. Insieme.



# I will bring you the mountains
Write your name 'cross the sky
Anything that you need I will try to find

So won't you take my hand
Take my heart
Promise to never stop dancing once we start
Ohh ohh, Ohh ohh #


E ci sposammo.
Solo io e te (e l'officiante!).
Ma essenzialmente io e te.
E andammo lontano, lontano da tutto, lontano da tutti.

- Sveglia, amore!
Mugugnasti qualcosa e nascondesti la testa sotto il cuscino.
- Ci hanno portato la colazione!
Non riuscisti a resistere e ti alzasti per osservare le prelibatezze sul vassoio. Scoppia a ridere.
- Cha mangione che sei!
Sorridesti e mi facesti la linguaccia!
- Buongiorno Leeyum.
- Buongiorno Nialler!
Faceva davvero caldo. Eravamo in piena estate ed erano trascorsi pochi mesi da quei terribili avvenimenti.
Avevamo deciso di trascorrere una lunga luna di miele lontano dall'Inghilterra per molte ragioni, tra cui evitare tutte quelle storie sulla rottura dei One Direction.
- Oggi dovremmo essere a Edimburgo.
Mentre ti imburravo una brioche ti guardai incredulo.
- Niall, ti sei imparato tutte le date del nostro tour?!
- No, certo che no! Ce le ho scritte...
Ti guardai preoccupato.
- Perché ti fai questo...?
Ricordo benissimo la tua espressione malinconica.
- Tesoro, non pensare che io mi stia pentendo...
- Lo so perfettamente. Quindi cosa c'è?
- E'... è che mi dispiace averli persi.
Fissai il pavimento per un attimo ma poi decisi di guardarti serio ma comprensivo negli occhi.
- Anche a me.
Ti abbracciai e in quel momento eri coraggioso; non piangevi.
- E ora cosa faremo?
- L'avevi detto tu! Quello che vogliamo!
- La tua memoria mi piace!
Ci stringemmo più forte ridendo.
- Liam, non penso otterremo tutto il successo che avevamo tutti e cinque insieme.
Sospirai; purtroppo lo sapevo anch'io.
Cercai di cambiare discorso.
- Dai, parliamo di qualcos'altro!
- Va bene... Per esempio?
- Di quanto sei bello oggi!
- Beh, tu invece lo sei ogni giorno di più!
- E tu lo eri già dalla nascita!
- E tu... Ah cavoli! Hai vinto te! Si vede che sono io il più bello!
- Scemo!
Ti tirai un pugnetto sul braccio e tu ricambiasti con uno spintone.
- Ehi!
Mi buttai su di te ma da lì cominciammo a baciarci. E ci amammo una, due, tre, quattro volte cullati dal dolce suono delle onde che si infrangevano sulla spiaggia della nostra località segreta e dal verso dei gabbiani.

E io ti ripetevo:
- Qualunque cosa tu voglia tenterò in tutti i modi possibili di procurartela! Perché io ti amo e non voglio mai più rivedere la tua espressione triste.
Eccome se io ti amavo. Avrei davvero fatto qualunque cosa per te.
Qualunque cosa per renderti felice.
Ti ricordi il San Valentino dell'anno scorso? Ti dissi:
- Alza lo sguardo.
E nel cielo di Londra capeggiava un gigantesco "L + N" scritto con la scia di un aereo.
E tu avevi scherzosamente proposto una serie di nomi come Logan, Luke e Leonard o Nicole, Nadine e Natasha.
Io ti avevo tirato un pugnetto, ti avevo sollevato da terra e baciato come non mai.
Ogni volta era come se fosse passato un secolo da un bacio all'altro. Io vivevo per i tuoi baci.
E ce ne fregavamo altamente delle persone nella piazza che ci guardavano male o ci avevano riconosciuto e stavano per infastidirci.
Mi ricordo che in quel periodo avevo iniziato a scrivere canzoni, che dopotutto era sempre stato un mio sogno.
Ma il mio vero sogno sei sempre stato tu. Probabilmente quando non ti conoscevo ancora il destino aveva già predisposto la nostra unione.
Perché io ero tuo e tu eri mio.
Insieme per sempre.



# Won't you take my hand
Take my heart
Promise to never stop dancing once we start
Ohh ohh,
'Cause this is our song #


E ricordi cosa avevano fatto la sera di quel San Valentino.
Le candele profumate, i petali di rosa sparsi per tutto il pavimento...
Sulla soglia della porta ti girasti per guardarmi tutto contento appena tutto questo si presentò ai tuoi occhi. E poi tornò il tuo immancabile umorismo che adoravo ogni giorno sempre di più.
- Liam! E' un vizio! Manca ancora la musica!
- Già...
E tu sapevi cosa stavo per fare dal mio dolce sorrisetto.
Cominciasti infatti tu a canticchiare la canzone, la nostra canzone.
E il mio braccio non tardò ad avvolgerti il fianco e la tua mano a posarsi sulla mia spalla.
E ballammo.
Ballammo come ballavamo sempre.
Ballavamo come ti avevo promesso.
La promessa di un ballo eterno.
E anche se questo mondo che ci stava intorno poteva diventare uno schifo, anche se tutti potevano odiarci, anche se perdevamo tutto, io avrei continuato a farti ballare.
Tu meritavi questo.
E mi sorridevi e tutto tra noi due tornava a posto.
Ma quella notte comparve sul tuo viso una inaspettata espressione cupa.
- Liam, ti ricordi la riva del fiume?
Ti sorridevo a trentadue denti.
- Certo piccolo mio!
- E cosa mi dicesti per indurmi a ballare?
Pensai che non avrei potuto dimenticarmi di quelle parole nemmeno se mi avessero fatto il lavaggio del cervello.
- "Prendimi la mano Niall. perché ormai hai già preso il mio cuore. Ti amo."
Mi sorridesti ma malinconicamente.
- Che belle parole... Non me le ricordavo. E' strano.
Ci rimasi un po' male perché io, come ti appena detto, non avrei mai potuto dimenticarle.
- E poi ci siamo b-baciati?
E la tua mano intrecciata con la mia perse forza nella presa e tu la lasciasti ricadere lungo il fianco.
Sussurrai.
- Niall? Stai bene?
- Ho un gran mal di testa Li...
E cadesti tra le mie braccia, incredule ma pronte a sorreggerti.
E in quel momento tutte le mie convinzioni si dissolsero perché noi non stavamo più ballando.
E mi resi conto che il mondo era diventato uno schifo, che tutti ci odiavano e che in quel momento noi due avevamo perso tutto.



# If the stars burn out and no longer shine
I'll still search for heaven right in your eyes
Oh oh, Oh oh
And this is our song #


E quando giunse quell'odiosa notizia del dottore giurai che non ti avrei mai lascito un secondo da solo.
Tu eri su quel maledetto letto d'ospedale e, sì, eri sempre bellissimo ma io non volevo vederti così.
Non volevo sentire quei macchinari insopportabili.
Ma io ci sarei stato senza alcun dubbio per te.
Ho promesso il giorno del nostro matrimonio di prendermi cura di te in salute e in malattia. Mai non ci sarei stato per te.
Avresti potuto chiedermi qualunque cosa. Avrei dato via la mia stessa vita affinché il dottore non pronunciasse di nuovo "malattia terminale".
Impugnavo stretto la tua mano a ogni iniezione e tu eri sempre così sorridente. Come facevi? Come facevi...

- Amore, pensa! Hai sempre detto che quando le nuvole coprivano il cielo, tu lo cercavi nei miei occhi! Ora sarà anche meglio... Troverai il Paradiso!
- No N-niall, ti prego, non dire così...
La lacrime stanno continuando a scendere e io strino in questo momento il tuo braccio. Il cuore mi pesa, il respiro mi manca.
Ripensare a tutta la nostra vita insieme mi sta riscaldando dentro ma mi sta facendo ancora più rattristare per quello che sto per perdere.
Mi accarezzi una guancia.
Lo fai sempre quando mi vedi triste.
In quel momento quel gesto che per anni aveva rappresentato per me l'idea universale di sicurezza, di sostegno, di consolazione, di appoggio diviene un enorme fardello.
La tua mano è fredda ma non è questo il problema. Il problema è che la mia guancia è insensibile. E' stata resa insensibile da tutte le lacrime che l'hanno solcata e da tutto il dolore che scorre nel mio sangue.
Tu invece sorridi. Come sempre. E questa volta il sorriso ha una sfumatura che è capace di ridarmi vitalità.
- Liam tesoro... Vediamo un po'... Tu mi ami?
La mia risposta è automatica e fulminea, provocata anche da un certo senso di offesa per la domanda.
- TI AMO! Se ti amo? Certo che ti amo! Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto! Da quel momento in poi ti ho sempre amato. Ti ho amato quando facevamo l'amore, ti ho amato tutte le volte che abbiamo litigato. Ti ho amato quando ridevi, ti ho amato quando piangevi. Ti ho amato quando stavi male, ti ho amato quando stavo male. Ti amo adesso! Ti amerò per sempre.
Fai ironicamente finta di pensarci su, poi spalanchi gli occhi alzando le sopracciglia come se tu abbia avuto l'illuminazione.
- Allora è perfetto! Tu mi amerai per sempre, io ti amerò per sempre! Qual è il problema? Perché stai piangendo?
Alzo lo sguardo asciugandomi le lacrime con la manica della felpa. Fisso i tuoi occhi azzurri, gli occhi di mio marito, con ammirazione.
Ci guardiamo dolcemente per un tempo interminabile; ora entrambi sorridiamo.
- Niall, ti prometto che cercherò sempre il Paradiso nei tuoi occhi.

The End





NOTA DELL'AUTORE
Ciao a tutti! :)
Vi dico subito che ho un sacco di cose da dire!
Prima di tutto questa è la prima song-fic che scrivo, spero vi sia piaciuta sia la storia che la canzone (Ron Pope è incredibile...)!
Poi! L'avrei pubblicata un decennio fa se non ci fosse stata uno tsunami di pigrizia... Ahaha! XD
Terzo! La scena della proposta di matrimonio è, se qualcuno l'avesse colto, ispirata alla serie tv Chuck (spoiler! Infatti Ellie, la sorella di Chuck, va in travaglio e Chuck chiede, senza organizzare una sontuosa proposta, a Sarah di sposarlo proprio in un desolato ma stranamente romantico corridoio d'ospedale con tanto di aspirapolvere!)! :D
Quarto! Si trovano poche fanfiction in cui la romance, qualunque sia, non viene accettata dal resto della band; perciò non mi dispiaceva inserire questo aspetto all'interno della storia! ;)
Quinto! Okay, forse parlo troppo! XD
Sesto e ultimo! Spero che la storia vi sia piaciuta e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate! ;)
Ciauuu! :)

 
  
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