MI APRO ALLA CHIUSURA

Mi sento trascinare lontano. Il vuoto comincia a lasciare i miei occhi. Quell'inconsistensa che ha occupato la mia esistenza svanisce, si dissolve.
Il mio sguardo si posa su un uomo concreto, e io non posso non riconoscermi in esso. Immagine speculare di me stesso, solo più giovane. Lo osservo, cerco delle differenze. Una sola risalta e mi sconvolge nella sua semplice verità, il verde intenso di quegl'occhi.
E la consapevolezza di avere la possibilità di osservare mio figlio mi commuove. Vorrei abbracciarlo, ma la mia consistenza non me lo permette. Quante cose vorrei dirgli, la gioia che provo nel vederlo. Mi avvicino a lui.
Harry mi osserva, silenzioso e spaventato cerca conferma nei contorni della mia essenza.
"Harry, figlio mio!" Piange lacrime silenziose e adulte. Sento il dolore e la nostalgia che lo circondano. Percepisco il senso di colpa che lentamente lo uccide.
"sono orgoglioso di te! Per quello che sei diventato e per quello che stai per sacrificare. Non odiare la vita che ti è stata concessa, perchè ti ha reso ciò che sei, il salvatore del mondo magico e questa, è una verità che nessuno può cambiare! Non hai colpa. Perdonati, perchè noi lo abbiamo sempre fatto!" Gli sorrido, vorrei stringerlo e portarlo via, ma non posso, e mi va bene così. Mio figlio va verso la morte, ed io posso solo accettarlo.