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Autore: clif    23/04/2014    1 recensioni
Questa storia è il sequel di una storia che ho completato il mese scorso "due ragazzi con destini troppo diversi" dove si parlava della storia d'amore tra gwen e Duncan nel contesto di Resident evil,
ora la storia è ambientata 6 anni dopo, tra personaggi vecchi e nuovi il "Drama Horror" continua
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa | Coppie: Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale
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- Questa storia fa parte della serie 'due ragazzi con destini troppo diversi'
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Capitolo 6

“Quindi intendi partire?” Domandò per l’ennesima volta Gwen al padre di sua figlia. Appena

lasciato il buon vecchio Zack al suo lavoro, Duncan era tornato a casa e aveva trovato giusto

avvertire Gwen che sarebbe stato “in viaggio di lavoro” per un po’ di tempo: ovviamente la

gotica non aveva creduto a nessuna delle sue parole. “È inutile che tu insista, ti ho già detto che

intendo scoprire cosa si nasconde dietro la faccenda e ti assicuro che lo farò, e poi non capisco

tutto questo tuo interessamento” Continuò glaciale lui mentre la ragazza gli urlò contro “Perché

accidenti ti devi comportare ogni volta così?! Con tuo zio Alex ti sei quasi fatto ammazzare!

Quando ti metterai in testa che non ti puoi far carico di tutte le colpe della tua famiglia  e

specialmente quelle di tuo padre! Lui è morto facendo la sua strada, tu non puoi continuare a

combattere contro la sua ombra!” Gwen non poteva saperlo, ma in quel momento era riuscita  a

far barcollare la corazza che il punk si era costruito intorno a se. Da quando si erano lasciati,

Duncan tentava in ogni modo di allontanarsi dalla ragazza, nonostante l’amasse ancora molto,

troppo, e nonostante lei tentasse in ogni modo di mantenere un rapporto civile “Qui non si

tratta di me o di mio padre, Gwen! Qualcuno è entrato in casa mia, probabilmente per ottenere

qualcosa da me, io non posso permettere che le persone a cui tengo possano essere messe in

pericolo da dei folli! Non sopporterei perdere nessuno di voi!” Gridò il punk senza controllo

“Quando capirai che è proprio questo tuo modo di fare, così melodrammatico, che ti sta facendo

allontanare dalla persone amate?” sussurrò la ragazza riattaccando senza neanche aspettare

una risposta del ragazzo. Duncan rimase per alcuni minuti immobile, con ancora la cornetta del

telefono in mano, dopodiché sospirò e si diresse nel punto di incontro prestabilito con Zack.

“Fratello, sei in ritardo” affermò sorridendo l’ex-cognato “Lo so, scusami, ma stavo al telefono

con tua sorella” Rispose Duncan con un mezzo sorriso Duncan, un sorriso che scemò appena

entrambi ancora, perché vi comportate così?” Non si era mai messo in mezzo alle loro cose

personali ma non era mai stato d’accordo sull’idea della sorella di lasciarlo “Non devi dirlo a me,

dillo a tua sorella, è stata lei che di punto in bianco è andata via di casa, mi ha lasciato e a

chiesto il divorzio!” Ma possibile che tutti quel giorno gli rinfacciassero qualcosa? “Gwen ha le

sue colpe, questo non lo nego” Affermò Zack “Ma anche tu ne hai, e anche molte, negli ultimi

tempi non pensavi ad altro che al tuo lavoro, e ogni volta che vi siete visti, invece di chiederle

spiegazioni, non facevi altro che allontanarla con i tuoi modi freddi” A quel punto il punk cercò

di uscire da quella conversazione “Lo sai, è una faccenda complicata” Disse sperando di chiudere

la questione “Le faccende non sono mai complicate, sono il modo in cui decidiamo di affrontarle

che le complicano, potete continuare  a comportarvi da bambini se volete ma ricordate che c’è

anche una terza persona che soffre per questa situazione” Concluse lasciando un chiaro

riferimento alla figlia, alla sua piccola bambina “Ha un altro, Zack. Sta insieme a quel Trent,

ormai è tardi” Finì Duncan facendogli segno di seguirlo lungo la strada: non erano lì per parlare

dei suoi problemi personali. “Da questo tombino si accede all’intera rete fognaria della città. Se

davvero chi è entrato in casa tua bazzica per le fogne, potrai trovarlo senza troppi problemi”

Disse Zack aprendo il tombino “ok, tu aspettami qui!” Gli disse Duncan infilandosi nello stretto

passaggio. “lui non lo ama. Non può aver dimenticato di già un amore intenso come il vostro”

Furono le ultime parole di Zack prima di richiudere il tombino ed aspettare e dirigersi alla

macchina per aspettare l’amico.

 

Angolo autore
Chiedo scusa per l’immenso ritardo. Proverò ad aggiornare la storia più spesso ma non vi
assicuro nulla. Per tutti coloro che seguono ancora la storia (non credo che però siano molti)
buona lettura
J Bye-Bye

  
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