Capitolo 10 – Heaven
-Si può
sapere dove stiamo andando?- chiese Kaori per la decima volta
-Te
l’ho già detto, è una sorpresa, perciò smettila di fare domande inutili- le
rispose Ryo
Quella
mattina, il suo compagno l’aveva svegliata dicendo che voleva portarla in un
posto e adesso stavano camminando nella foresta in direzione di chissà quale
luogo.
-Uff,
ma io sono curiosa- sbuffò lei, poi, facendogli gli occhi dolci:-Dai, per
favore, dimmelo…-
-Non ce
la farai, Kaori, puoi risparmiarti quell’espressione da gattina- replicò lui –E
poi siamo quasi arrivati, abbi pazienza-
Camminarono
ancora per qualche minuto e poi sbucarono in una radura. Al centro vi si trovava
un piccolo lago dalle acque limpide, alimentato da una cascata. Grazie ad esso,
la vegetazione intorno ad esso era rigogliosa e lussureggiante. Kaori rimase
incantata da quel luogo, così bello da non sembrare di quel mondo.
-È…è
stupendo- mormorò –Sembra un angolo di paradiso-
-Un
angolo di paradiso tutto per noi- confermò Ryo posandole un bacio sulla tempia
-Come
l’hai trovato?-
-Mi ha
detto Kanema di questo posto-
-Mmh…E
scommetto che gli hai anche detto di lasciarci soli…-
-Come
hai fatto a indovinare?-
-Mah…Chissà…-
-Forza,
facciamoci un bel bagno!- esclamò Ryo cominciando a togliersi i pantaloni
-Cosa?!
Vuoi dire…nudi?- gli chiese Kaori sconcertata
-Andiamo,
Sugar, non dirmi che ti vergogni…Guarda che non c’è nulla che io non abbia già
visto…- le disse malizioso
Lei
arrossì.
-Non è
questo, ma…-
Intanto,
Ryo si era già tolto i vestiti ed era entrato in acqua. Kaori ne rimase
incantata. Era così bello che sembrava un dio sceso in terra. E poi perché
no? Oramai è ora che la smetti con questi inutili imbarazzi, Kaori.
Facendosi coraggio, sciolse il nodo che le teneva legato il vestito e lo
lasciò cadere a terra.
Questa
volta fu il turno di Ryo di rimanere incantato dalla sua bellezza. La guardò
entrare lentamente in acqua e avvicinarsi a lui, incapace di levare gli occhi da
quella visione sublime. Una sirena non sarebbe riuscita ad incantarlo come era
in grado di fare quella donna…
Kaori
gli si avvicinò fino quasi a sfiorarlo. Lui chinò la testa per baciarla, ma
all’ultimo lei si scostò e, con una risata, si immerse nell’acqua, iniziando a
nuotare.
-Hai
avuto proprio un’ottima idea…- gli disse –L’acqua è meravigliosa-
Con un
grugnito, anche Ryo si immerse e nuotò per raggiungerla. Tuttavia, ancora una
volta, Kaori gli sfuggì immergendosi sottacqua e riapparendo alle sue spalle.
-A che
gioco stai giocando, Kaori?- le chiese, voltandosi verso di lei
-Perché?
Non ti stai divertendo?- replicò lei con fare innocente, ma con un sorriso che
non lo era per niente
Lui
ricambiò con un sorriso diabolico.
-L’hai
voluto tu-
Questa volta fu il turno di Kaori di vederlo sparire sotto la superficie dell’acqua. Si guardò intorno, ma Ryo non ricomparve da nessuna parte. Un secondo dopo, si sentì trascinata anche lei sottacqua e si ritrovò imprigionata tra due forti braccia. Riemersero ridendo come ragazzini.
-Questo
si chiama gioco sleale!- si lamentò scherzosamente Kaori
-Lo sai
che sono uno che ama improvvisare…- replicò lui prima di prendere possesso delle
sue labbra
Senza staccarsi da lei, nuotò più verso la cascata e la superò. Lì il livello del terreno si alzava ed entrambi poterono posare i piedi a terra e, soprattutto, lui poté avere un accesso più facilitato al seno di lei. Dopo averlo accarezzato con sensualità, scese ad assaporarne la punta con la bocca. Kaori gemette, facendo scorrere le mani sulla schiena di lui, per poi scendere sulle natiche. Nonostante l’acqua fresca, si sentiva bruciare e, quando Ryo si avventurò con una mano tra le sue umide pieghe, quasi gridò di piacere.
Incapace
di resistere oltre, lui le circondò la vita con le braccia e la sollevò,
facendole posare la schiena contro la nuda roccia della parete della cascata.
Poi, con una sola, poderosa spinta, la penetrò. Kaori si aggrappò al collo di
Ryo e gli allacciò la vita con le gambe. Lui si spinse in lei in profondità,
ancora e ancora, finché lei non gridò il suo orgasmo. Un secondo dopo, Ryo si
svuotò in lei con un rauco suono di piacere.
I caldi
raggi del sole che filtravano dalle chiome degli alberi accarezzavano le loro
figure nude distese sull’erba. Dopo aver fatto l’amore dietro la cascata,
avevano raggiunto la riva e si erano distesi a riposare. Si erano scambiati solo
poche parole, godendo semplicemente della loro vicinanza.
Ryo,
appoggiato su un gomito, guardava Kaori distesa accanto a lui, nuda e
bellissima, e ancora non riusciva a credere che quella meravigliosa creatura
fosse sua. Il loro rapporto era stato difficile, soprattutto a causa sua e del
tempo che ci aveva messo per accettare i suoi sentimenti, ma ora si sentiva in
assoluto l’uomo più fortunato della terra.
-Smettila
di fissarmi- mormorò lei con gli occhi chiusi
Le
costava già uno sforzo enorme non arrossire dalla testa ai piedi per il fatto di
essere completamente nuda accanto a lui. Se lui continuava a guardarla, però,
non le semplificava le cose…
-Credevo
stessi dormendo…-
-Non ci
riesco se tu mi fissi-
-Come
fai a saperlo se hai gli occhi chiusi?-
Kaori
li aprì.
-Lo
sento fisicamente quando tu mi guardi- gli disse –Il mio cuore lo sente-
Guardandola
intensamente, Ryo si chinò a baciarla. Un bacio dolce e appassionato allo stesso
tempo. Un bacio che le arrivò nell’anima. Questa volta fu Kaori a condurre il
gioco. Si stupì lei prima della sua intraprendenza, ma per una volta voleva
donare a Ryo il piacere che lui era in grado di far provare a lei. Gli baciò la
mascella e il collo, per poi scendere ai suoi pettorali. Con le mani accarezzò i
suoi forti addominali, mentre posava dei caldi baci sui suoi capezzoli
contornati dalla nera peluria del suo petto. In seguito, scese ancora con le
labbra verso l’ombelico e poi più in basso…Fu gratificata con un rauco gemito,
che divenne un fremito di piacere quando baciò la punta della sua virilità.
Guardandolo
negli occhi, Kaori si mise a cavalcioni su di lui e si abbassò sulla sua
erezione, accogliendolo dentro di se. Iniziò ad ondeggiare lentamente, poi
sempre più velocemente, mano a mano che il piacere si faceva strada nel suo
ventre. Ryo la sostenne per i fianchi, finché insieme raggiunsero la vetta del
piacere e Kaori si abbandonava contro di lui. La strinse a se e le baciò i
capelli, mentre i loro respiri e i loro cuori ritornavano regolari.
-Ti
amo, Kaori-
Si
stupì lui per primo della facilità con cui gli uscirono quelle tre parole. Tre
parole che aveva temuto per anni e che ora gli erano sgorgate dritte dal cuore.
Kaori
alzò il viso a guardarlo, gli occhi spalancati.
-Tu…hai
veramente detto quello che io penso tu abbia detto?- gli chiese con voce
tremante
-Beh,
se tu pensi che io ti abbia detto che ti amo, allora sì- le rispose lui
dolcemente
-Oh,
Ryo, anch’io ti amo- mormorò lei prima di baciarlo
In quel
momento, mentre baciava con passione l’uomo che amava con tutta se stessa, Kaori
pensò che valeva la pena aspettarlo per sei anni vista la felicità intensa che
provava in quel momento.