Sam, mi chiamo Sam. Il mio nome è strano, non è il diminutivo di Samantha, è Sam. Ho 16 anni, sono bassa...vabbè non troppo, non sono ne grassa ne magra, ho capelli cioccolato, come i miei occhi, e mossi. Porto una seconda soda di seno. Ho 16 anni e vengo dalla California, ho una storia abbastanza brutta alle spalle. Ora vi spiego:" avevo 13 anni quando mia madre uccise mio padre, lei era pazza e quella non era la prima volta che provava ad uccidere qualcuno, quella volta ci riuscì, così fu ricoverata in un ospedale psichiatrico a vita. Avevo un fratello arruolato nell'esercito americano, Dan, aveva 17 anni, in quel periodo era in missione e, pochi giorni dopo l'omicidio di mio padre e la reclusione di mia madre, giorni in cui io stavo dai miei nonni, arrivò una cartolina dalla stazione militare, ci avvertiva della scomparsa di mio fratello...molto probabilmente era morto, o forse catturato. Quel giorno era il mio compleanno, il 20 dicembre, facevo 14 anni, il compleanno più brutto della mia vita. Da quel giorno cominciarono una serie di altri problemi, mia nonna si ammalò di cancro e di li a poco morì. Mio nonno dopo ciò si suicidò, non poteva vivere senza di lei...l'amava troppo. Così, dopo che non mi rimase più nessun parente in California, mi mandarono da mia zia in Inghilterra. Mi sono trasferita li ed ho cominciato a cambiare, mi chiusi in me stessa, non parlavo mai e, se lo facevo, rispondevo solo a monosillabi." Ecco la mia storia, ora ho cambiato scuola, l'istituto d'arte non mi attirava più, così ora vado alla London's tylents school. **Autrice** Bene ragazzi/e questo era il prologo. Questa non è la prima fanfiction che scrivo, però l'altra non l'ho più continuata. Spero che questo "capitolo" vi sia piaciuto, fatemi sapere, criticate, commentate e aiutatemi a migliorare per qualsiasi cosa. Baci Lolla <3