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Autore: flashmary97    23/04/2014    9 recensioni
E se in una piovosa mattina a New York ti imbattessi nell'attore dei tuoi sogni?
"Non è possibile! È lui … È veramente lui. Così reale, così dannatamente umano. È lui, in carne ed ossa, davanti a me. Sopra di me più che altro in questo momento."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piove. A dirotto direi.
Corro.
Nella mia vita sono sempre di corsa, perennemente di corsa.
Sto per arrivare in ritardo alla mia prima lezione. Per anni ho sognato di avere la possibilità di studiare canto in America e ora sono in ritardo, come sempre.
Corro tra la gente saltando a destra e a sinistra per evitare le pozzanghere mentre tra le braccia proteggo i miei preziosi spartiti. Gente tranquilla, gente indaffarata, gente nascosta da un immagine che non le appartiene. Schivo un vecchio con l’ombrello, un uomo con la valigetta … Diamine questo non l’ho visto! Ma da dove è sbucato? Disastro. Sono completamente immersa in una pozza, fradicia come un pulcino. Spartiti illeggibili, perfetto. Maledetto ritardo! Maledetta pioggia! Maledetta New York!
-Sorry, Are you ok?-
No che non sono ok! Sono sdraiata in due centimetri d’acqua, il pullman non lo prenderò mai, non arriverò mai in tempo, se anche arrivassi i miei spartiti ormai sono andati! Come posso essere ok?
Mi volto di scatto pronta a riversare una marea di insulti sul quel povero sfortunato e le parole mi si bloccano in gola.
Non è possibile! È lui … È veramente lui. Così reale, così dannatamente umano. È lui, in carne ed ossa, davanti a me. Sopra di me più che altro in questo momento.
Le sue pupille castane fissano le mie, il sorriso perfetto, quel naso strano ma inconfondibile, i capelli scuri, bagnati. È anche più fradicio di me. Cosa ci fa uno come lui a correre sotto l’acqua alle otto di mattina?
È anche più alto di quanto mi fossi immaginata, sapevo che era alto ma non pensavo così tanto. La televisione rimpicciolisce la gente. Mi tende la sua mano per farmi alzare. Cavolo ma quanto è grande? Inizio a capire come mai lui riesce a tenere la palla da basket con una mano sola e io no.
Ha lo stesso taglio del poster che ho vicino allo specchio. Più corti ai lati e un po' più lunghi al centro, con quello che doveva essere un ciuffo prima che l'acqua lo facesse ricadere sulla sua fronte.
-Non ci credo tu sei … - Ma cosa stai facendo? America, Stati Uniti, USA. Inglese, parlano in inglese qui, cosa vuoi che capisca se gli sbatti addosso una serie di vocaboli italiani?
Mi preparo a sfoderare il mio inglese … Infiniti secondi di terribile silenzio.
Perché quando serve non mi ricordo mai niente?
Dannazione tutto bagnato è ancora più sexy!
Afferro la sua mano e mi rialzo.
- … Hi … Zach … I’m Mary …  - Avevo immaginato mille volte di incontrarlo ma mai in questa maniera. Forse questa avventura non è iniziata poi così male.
 
  
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