Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Prue786    17/07/2008    1 recensioni
Prendete due neo piccioncini, un mister innamorato, una nuova conoscenza, una manciata di gelosia e uno spirito felino duro a morire; aggiungete tafferugli sul campo da gioco e fuori, mescolate bene, ed otterrete la ricetta per il seguito di “Sulle orme dei padri”.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

4° EXTRA- 2 a 2

 

“Miky, quanto zucchero?” Chiede una voce proveniente da un’altra stanza.

“Un cucchiaino, grazie!”

“Lo sai, Sarah, che Miky cerca di mantenere la linea, no?” Sam sorride e si poggia al tavolo incrociando le braccia al petto.

“E tu lo sai che non se per niente simpatico, Sam?” Sibila la ragazza seduta sul divano. Affianco a lei, Robby le poggia una mano sul braccio: “Vuoi che gli dia una lezione?” Sussurra con aria divertita.

“Tu sta zitto, la verità è che vi divertite un mondo a prendervi gioco di me!” Miky gira la testa dall’altro lato e vede arrivare Sarah con una tazza fumante fra le mani.

“Sam, datti una calmata!”

Il giovane uomo la guarda e fa spallucce con aria innocente: “Non sto facendo nulla!”

L’altra porge la tazza a Miky e gli lancia un’occhiataccia.

“Grazie Sarah… non ti preoccupare, riesco a  tenere a bada mio fratello e mio marito!” 

La giovane sorride e fa qualche passo indietro: “Sì, lo so, ma cerca di non agitarti troppo, ormai è quasi ora, no?” Chiede guardando il pancione di Miky.

La signora Hutton annuisce sorridendo e istintivamente mette la mano sulla pancia carezzandola lievemente: “Sì, infatti, anzi, in questi ultimi giorni pensavo davvero di dover correre in ospedale e invece ancora niente! Pazienza!”

“Hm, non dirlo a me, sono quattro notti che non dormo come si deve!” Si lamenta Robby: “Mi sveglio di colpo convinto che mi stai chiamando e invece sto solo sognando!” Incrocia le braccia mentre Sam sgrana gli occhi e scoppia a ridere.

“Buona fortuna, allora!” Esclama sghignazzando e battendogli una mano sulla spalla volendo essere incoraggiante.

“Scusate, devo andare un attimo al piano di sopra, torno subito!”

“Vai, Sarah, non ti preoccupare, ci penso io ai futuri genitori!” Sam alza il pollice mentre l’altra lo guarda per un istante prima di uscire dalla stanza: “È  proprio questo che mi preoccupa… tesoro!”

“Grazie per la fiducia… amore!” Sbotta Sam rabbugliandosi leggermente.

“Non c’è di che!” Si sente urlare da poco lontano.

Miky sorride e sospira, rilassandosi sul divano e sorseggiando il suo tè: “Vedo con piacere che tu e Sarah andate d’accordo!” Sussurra guardando il fratello.

Lenders lancia un’occhiata fuori dalla finestra: le tende nascondono in parte ciò che è al di fuori dell’abitazione. “Sì, ce la caviamo!” Ritorna a guardare Miky e un sorriso genuino gli compare in volto.

“Siete una bella coppia!” Esclama Robby alzandosi e andando verso la finestra per dare un’occhiata fuori e poi tornare a voltarsi.

“Mi fa piacere che hai trovato qualcuno che riesca a sopportarti nella vita quotidiana!” Miky finisce di bere il tè e cerca di alzarsi trovando qualche difficoltà.

Sam la raggiunge con pochi passi e le pende la tazza di mano, sorridendole.

“Grazie!” Bisbiglia la sorella con un sospiro, tornando a mettersi comoda sul divano.

“Sì, sono stato fortunato ad aver incontrato Sarah… ma tu, piuttosto!” Esclama cambiando tono e guardando fisso Miky che fa una smorfia: “Quando ti deciderai a partorire? Assomigli sempre più ad una mongolfiera!”

Robby scuote la testa e torna a sedersi accanto alla moglie.

“Sam smettila!” Esclama Miky con un ghigno, accarezzandosi velocemente il pancione.

“Ma è la verità!” Sam alza le spalle e si vede arrivare in faccia un cuscino quadrato pieno di merletti.

“Ringrazia il fatto che sono in questo stato, ma appena mi sarò liberata…”

Robby le batte una mano sulla spalla, esclamando: “Lascialo perdere!”

Miky fa una smorfia: “Ahi!”

“Hm? Non pensavo di averti colpita così violentemente!” Hutton le sorride e l’altra lo fulmina con lo sguardo massaggiandosi convulsamente la pancia, non dicendo nulla.

“Ehi… va-va tutto bene?” Chiede Robby un po’ allarmato. 

“Stai diventando rossa dalla rabbia?” Sam si avvicina alla sorella.

“Non credo… Robby, andiamo!” Sibila Miky.

“Dove?” Chiede Robby con aria sorpresa: “Vuoi davvero andare via?”

“Dai, Miky, non mi dirai che ti sei offesa?” Chiede Sam avvicinandosi ancora di più alla sorella, ma quest'ultima scuote la testa e si piega in avanti: "Robby, non sto scherzando, la mongolfiera vuole sgonfiarsi..." Sussurra Miky stringendo gli occhi e facendo una smorfia. Respira a fondo e cerca di alzarsi mentre gli altri due si guardano in faccia con aria un po’ confusa.

“Prendo la macchina!” Esclama Sam dopo un attimo di disorientamento.

Robby annuisce con aria seria e l'altro esce velocemente dalla stanza.

Hutton si alza dal divano e prende Miky per un braccio, aiutandola ad alzarsi.

Poco più in là si sente urlare: “Sarah, stiamo andando all'ospedale!”

“Cosa?” Risponde la voce della giovane donna.

“Credo che Miky voglia partorire!”

“Già!” Pensa la diretta interessata: “Come se l'avessi deciso io!”

“Avvisa i miei, ci vediamo lì!” urla ancora Sam mentre i coniugi Hutton stanno uscendo dal salone, e poi si fionda fuori dall'abitazione.

 

Sam Lenders è seduto in sala d'aspetto e muove nervosamente le gambe fissando il pavimento con le braccia incrociate. Sospira e si alza camminando un pò in giro e leggendo i vari avvisi appesi al muro.

“Nervoso?” Si sente chiedere da una voce maschile.

Si gira di scatto e vede un uomo seduto a qualche metro da lui che lo guarda con un sorriso incerto. Sam ricambia il sorriso e alza le spalle: “Un po’ sì!” Dice prima di tornare a leggere.

“Il primo figlio, vero?”

Lenders si volta e fa una smorfia: “No, è mia sorella che deve partorire... e suo marito è con lei!” Si affretta a precisare dopo la strana espressione che si è dipinta sul volto dell'uomo.

“Ah, quindi diventerà zio! Ho capito!”

“Già!” Sussurra Sam: “Diventerò... fra poco sarò zio... accidenti!” Si porta una mano dietro la nuca: “Non ci avevo pensato!” Sorride con aria soddisfatta: “Zio Sam... uhm... suona bene!” Ridacchia fra se e si volta nel sentire il suono di voci conosciute che si avvicinano.

“Sam!” Maki raggiunge il figlio e lo afferra per le spalle: “Allora?”

Il giovane la guarda con aria tranquilla: “Non si sa ancora niente. Sono entrati circa venti minuti fa!”

“Ma il medico cos'ha detto? Avrai sentito qualcosa prima che la portassero in sala parto!”

Sam alza le spalle e sorride alla madre: “L'unica cosa che so è che entro oggi sarai nonna!”

La donna  sospira e si volta a guardare il marito che fissa entrambi senza dire nulla per poi andare a sedersi.

“Eccomi qui!” Esclama Sarah, arrivando con il fiatone e con un borsone per mano.

“Come hai fatto a prendere quelli?” Domanda Sam fissando la moglie con aria indagatoria.

“Robby ha lasciato tutto a casa nostra, compreso chiavi e cellulare!” Sorride: “Penso che a Miky servirà questa roba!” Indica con la testa i borsoni e respira più volte prima di chiedere: “Allora?”

“Ancora nulla...”

La porta bianca della sala parto si apre e ne esce un medico in camice verde.

Mark salta dalla sedia e prende a fissarlo.

L'altro lancia un'occhiata perplessa ai presenti per poi sorridere alla vista dell'uomo seduto in disparte che si alza di scatto: “Complimenti, è una bella bambina!”

L'altro lo guarda riconoscente ed apre la bocca senza riuscire a dire nulla.

“Sua moglie è nella sua stanza! Se vuole può andare!”

“Sì, certo!” L'uomo si allontana e il medico scompare dietro la porta che si richiude alla sue spalle.

Mark si siede con un sospiro e Maki gli si avvicina poggiandogli una mano sulla spalla.

“Dobbiamo avvisare anche i genitori di Robby?” Chiede Sarah rivolta a Sam.

“È vero!” Esclama il ragazzo battendosi una mano sulla fronte: "Me ne ero completamente dimentica...” Non riesce a finire la frase che la porta si apre nuovamente.

Robby guarda i presenti con aria stralunata. Ha il volto molto pallido ed è restio dall'allontanarsi dalla porta.

“Allora?” Chiede Sam con aria impaziente.

Il giovane lo guarda e poi si avvicina lentamente ad una delle sedie vuote seguito dallo sguardo dei presenti. Si lascia cadere pesantemente a sedere e sospira.

“Allora?” Incalza Mark alzandosi e mettendoglisi di fronte.

Robby alza la testa per guardarlo e sorride: “Tutto bene... è andato tutto bene! So... sono  due...” Ridacchia e si passa una mano sul viso: “Sono due!”

Maki sospira rumorosamente mentre il marito, dopo aver sorriso, torna a guardare Robby, inarcando leggermente le sopracciglia: “Lo sapevamo già che erano due! Miky?”

L'altro annuisce: “Sta bene! La stanno portando in camera... credo che abbia bisogno di riposare!”

“Ma certo che deve riposare! Povera cara! Due bambini...” Esclama Maki con fare melodrammatico, scuotendo la testa e sorridendo fra sé.

Sam fissa la madre e le va vicino stringendole lievemente un braccio: "Ora non gasarti troppo, però, ok?"

L'altra fa un segno con la mano: “Devo chiamare Patty!” Sussurra prima di allontanarsi.

Sam la segue con lo sguardo e si gira quando sente Sarah che domanda: “Aspettiamo un po’ prima di avvisare altre persone?”

Fa una smorfia: “Sì, meglio aspettare almeno un paio d'ore... o va a finire che Miky ci squarterà vivi appena riuscirà ad alzarsi dal letto!” Si avvicina a Robby, lanciando un'occhiata furtiva la padre che fissa con malcelato interesse la porta bianca, e gli assesta una poderosa pacca sulle spalle: “Congratulazioni, papà! Come ti senti?”

L'altro fa spallucce: “Credo bene... sì, magnificamente!”

 

Miky si muove lentamente nel letto e socchiude gli occhi.

È lì da circa mezz'ora e già non ne può più di starsene sdraiata. Si tira su a sedere e si sistema il cuscino dietro la schiena. Gira lo sguardo alla sua sinistra: i suoi occhi incontrano la finestra; al di fuori il cielo ha cominciato ad assumere sfumature più scure. Sposta lo sguardo sul piccolo tavolo di legno lì vicino e poi sulle due culle una vicino all'altra. Nascosti dalle lenzuola bianche, due esserini minuscoli dormono placidamente con i pugnetti chiusi. Al polso hanno entrambi un braccialetto di plastica; i due oggetti sono identici tranne per il colore: uno è rosa e l'altro azzurro.

Qualcuno bussa lievemente alla porta e Miky gira la testa: “Avanti!”

Pochi secondi di attesa e sulla soglia fa capolino Robby: “Sei sveglia!”

L'altra sorride: “Certo, e mi sto annoiando!”
Hutton entra e chiude la porta sussurrando: “Stanno dormendo?”

L'altra annuisce e fa segno al marito di sedersi sul letto.

“Come ti senti?”

“Hm... un po’ stanca, ma non tanto da essere costretta a rimanere a letto! I miei sono già arrivati?”

Robby annuisce: “Tua madre ha intimato a Mark di non avvicinarsi alla tua stanza perchè avresti dovuto riposare!”

La giovane ridacchia e si lasci sfuggire un sospiro: “Forse un po’ di calma mi ci vuole!” Appoggia la schiena al muro e chiude gli occhi.

Robby le bacia una guancia e le accarezza la testa con una mano: “Goditi questa calma finché sei in tempo!”

L'esclamazione le strappa un sorriso: “Questo vale anche per te, mio caro!”

Il giovane annuisce e lancia un'occhiata alle due culle dalle quali proviene un piccolo lamento.

Miky apre gli occhi e si raddrizza restando in attesa.

Il lamento si trasforma in un gemito che passa poco dopo al pianto vero e proprio.

Le lenzuola di una culla cominciano ad agitarsi e non ci vuole molto che anche quelle della culla affianco comincino a muoversi.

“A te l'onore!” Esclama Lenders con un sorriso compiaciuto mentre vede lo sguardo quasi atterrito di Robby.

“Tutti e due insieme?” 

“Certo, tutti e due!” Esclama l'altra annuendo.

Hutton si avvicina alle culle e con delicatezza afferra prima un bebé e poi l'altro avvicinandosi in fretta al letto: “Prendine uno, ti prego!” Sussurra mentre la moglie si allunga un po’ per prendere il bambino.

Robby sospira sollevato e si sistema meglio la bambina fra le braccia prima di sedersi nuovamente sul letto. Il giovane rimane a fissarla in silenzio mentre quest'ultima ha gli occhi puntati su di lui. Avvicina un dito alla mano minuscola della figlia e quest'ultima glielo stringe automaticamente.

“Ce la faremo a gestire due piccole pesti insieme?” Chiede Robby quasi a se stesso.

“Non devono essere per forza dei bambini vivaci!” Esclama di rimando Miky: “E poi sono sicura che ce la caveremo!” Sorride al bambino fra le sue braccia e continua: “Immagina quando saranno più grandicelli: correranno ovunque e distruggeranno la casa!” La giovane sghignazza e Robby esclama: "E i nonni li viziera...” Si interrompe e guarda la bambina prima di incrociare lo sguardo della moglie che domanda: “Stai pensando a quello che penso io?”

“E cioè che sarebbe meglio portarli a giocare in un campo di pallavolo?”
Miky sbarra gli occhi e scoppia a ridere: “Pallavolo, dici? Beh, non sarebbe cattiva come idea!”

“Hm... però la vedo dura!” Il tono del giovane è tragicomico.

“Oh, non pensarci, tanto sappiamo come andrà a finire!” Miky alza le spalle e sospira con aria rassegnata: “Mio padre e tuo padre cominceranno a regalare a Manuel palloni da calcio ad ogni occasione e appena riuscirà a capire gli riempiranno la testa di… calcio…”

“E tu li lascerai fare?” Chiede Robby con un ghigno.

L’altra lo guarda e sorride con aria diabolica: “Ad una sola condizione!”

“E sarebbe?”

“Se Juliet lo chiederà, dovranno portarla con loro qualunque cosa facciano! Dalla semplice visione di una partita, all’allenamento… anche se a questo dovresti pensarci tu!”

Robby fa una smorfia: “Juliet e Manuel potranno fare quello che vogliono e non sarò certo io a buttarli a capofitto nel mondo del calcio… hm… penso che papà dovrà far quattro chiacchiere con i nonni, che dici?” Chiede alla bambina alzandola in modo da averla faccia a faccia.

“Credi che tu abbia ragione!” Sussurra Miky cullando leggermente Manuel che ha tutta l’aria di volersi addormentare di nuovo.

Robby annuisce: “Rischierò di venir diseredato, ma non fa nulla!” Sorride dolcemente a Juliet, che gli risponde con un grande sbadiglio, e comincia a cullarla lentamente mentre Miky gli lancia un’occhiata furtiva sorridendo fra sé.

 

 

Fine

 

 

 

 

Note: ciao! Questa volta la fanfic è davvero finita.^^

Prima di chiudere definitivamente, però, vorrei ringraziare nuovamente chi ha seguito l’evolversi di questa storia dalla sua genesi fino a questo atto conclusivo; ringrazio che mi ha sostenuta, facendomi sapere cosa ne pensasse e spingendomi, così, ad andare avanti con rinnovato entusiasmo e ringrazio tutti i lettori che hanno seguito con costanza le “avventure” di Miky, Robby e company.

Con questo credo sia davvero tutto!

Un bacione!

Prue

 

 

 

 

per hikarisan: eccoci arrivati alla fine! Sì, Mark ormai è stato addomesticato per benino^^… troppi colpi da dover assimilare… e alla fine anche Sam si è accasato, visto^^… detto fatto, non potevo lasciarlo da solo, poverino! Bene, sono contenta che il matrimonio ti sia piaciuto! Alla prossima! (ps: grazie per aver inserito la fanfic tra i preferiti^^)Baci!

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Prue786