Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: shtandbyme    24/04/2014    0 recensioni
Giulio. Sorriso da sadico e occhi assenti, due pozzi azzurri che ti catturano non appena ti inquadrano.
Sofia. Capelli rossicci, lentiggini sparse un po' qua, un po' là e due fossette in cui vorresti solo affondare il dito.
Questa è la storia di due ragazzi che non hanno niente in comune, ma che scopriranno di non poter fare a meno l'uno dell'altra.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Capitolo 2-


Sofia's pov

Ed eccomi qua, stretta in macchina con Claudia e Rebecca nei sedili posteriori, mentre

mio fratello parla di macchine con Jack che è alla sua destra.

In realtà non si chiama Jack, questo nomignolo gli fu affibbiato a causa della sua bizzarra ossessione per 'I Pirati dei Caraibi', ha tutti i modellini dei personaggi e a volte rimango basita quando cita frasi del film con una tale velocità e sicurezza che farebbe un baffo ad Orlando Bloom.

Il suo vero nome non lo sa nessuno, o almeno nessuno se ne ricorda, lui ripete che l'hanno sempre chiamato 'Jack'. Contento lui.

Scesa dall'auto mi sentii un vero e proprio T- Rex, odiavo i tacchi e quelli che mi aveva prestato la bruna al mio fianco erano anche molto scomodi!

La bruna sopracitata, ovvero Rebecca, è la ragazza più festaiola che io abbia mai conosciuto; non le importa di avere un capello fuori posto o di indossare una tuta sporca da lavoro, lei riuscirebbe a sembrare sexy e sicura di sé anche vestita da hotdog.

La invidio molto per questo, amo i suoi vestiti e le sue scarpe (anche se scomode e troppo alte), lei sì che è la fantasia segreta di ogni ragazzo.
In confronto io sembro la sorellastra di Cenerentola, Anastasia.

Stiamo per entrare nel pub, Mark spalanca la porta con quella sicurezza che lo contraddistingue (sicuro che sia mio fratello?), io dal canto mio cerco di abbassare i lembi del mio vestito nero.

Non è tanto corto, mi arriva alle ginocchia, ma mi sento lo stesso a disagio. I capelli li ho lasciati ribelli, come sempre, ho un filo di eyeliner sulle palpebre e ho applicato sulle labbra un rossetto nude.

Rebecca e Jack si precipitano sulla pista da ballo, pronti a dimenarsi a suon di musica; Claudia e Mark fanno i piccioncini ed io? Be', io mi abbuffo di salatini su un divano di pelle rossa.

L'ho già detto che non mi piace questo genere di serate?

 

Giulio's pov


“Stai sbagliando strada.” affermo con sicurezza.

Olivia stava andando dalla parte sbagliata e la cosa che più mi faceva incazzare era il fatto che non volesse ammettere che non aveva un cazzo di senso dell'orientamento.

“Olly, scendi e fa guidare Giulio, altrimenti non la smette più di rompere!”

“Andiamo Laura! Sono io quello che sta sbagliando? La tua amichetta da quattro soldi non riesce nemmeno a capire quando le si dice di andare a destra e non a sinistra!” ribatto furioso.

“Secondo me ci siamo persi.”

L'altro coglione di turno. “Rich, così non ci aiuti.” ricomincia l'oca giuliva.

Perchè 'OLLY' era quello, un'oca idiota e vanitosa, che sapeva solo prendere cazzi in bocca dalla mattina fino alla sera. Ricordo ancora il giorno in cui Lau ce la presentò: aveva una minigonna nera di pelle con una canottiera che lasciava poco all'immaginazione, i capelli corvini legati in una coda alta e gli occhi talmente impiastrati di ombretto nero che sembrava un panda scappato dalla Cina.

Purtroppo ho dovuto accettare la sua esistenza, in fondo l'affitto da pagare diviso per quattro è un po' di meno, no?

 

Dopo aver imboccato cinque strade che portavano tutte allo stesso punto, quella figlia di buona madre decise di lasciare il volante a uno che aveva visto ogni singolo metro quadrato di Milano.

Arrivati a destinazione, non potei fare a meno di fare una smorfia di disgusto per quello che mi si presentava davanti: un pub brulicante di fattoni e drogati, ragazze che si strusciavano come serpenti.

Il nome del locale era 'Mad', nome da attribuire a quei pazzi dei genitori che permettevano alle loro figlie quindicenni o poco più di andare ad ubriacarsi.

Non appena misi il naso dentro quell'inferno, sentii l'aria mancare; la musica era assordante, i baristi cercavano di rimorchiare qualunque essere di sesso femminile gli chiedesse da bere.

“Andiamocene.” mormoro.

“Andiamo Giù! Ci divertiamo un po', troviamo due belle tipe con cui passare la notte e ce ne andiamo a casa a dare sfogo ai nostri istinti maschili.” mi dice Rich con un sorriso pervertito e da ebete stampato in volto.

Sbuffo. In effetti mi piacerebbe dare sfogo ai miei istinti in questo momento.

Ho le palle girate per via di quella cogliona di Olivia, odio mio padre che non sa far altro che giudicarmi, ce l'ho con quel calzino che non riesco a trovare e che ha lasciato solo l'altro, sono irritato dal fatto che stamattina i miei cereali preferiti sono finiti e ho solo voglia di scaricarmi.

 

Vada per l'idea di Rich.

 

Sofia's pov

 

Odiavo condividere l'aria con così tante persone, fra un po' sarei svenuta, me lo sentivo.

Poggiai la borsetta sul bancone del bar e aspettai che qualcuno mi chiedesse cosa volessi prendere.

Un tizio con la carnagione piuttosto scura mi si avvicinò, aveva un papillon nero e un grembiule con su la scritta del pub.

“Scusa, un tizio si è messo a vomitare.” mi sorride malizioso, mentre scavalcava il bancone.

“Allora, cosa ti do?”

“Mmh, un frappè alla fragola!” dico con sicurezza.

 

SEI UN'ABITUDINARIA DEL CAZZO, E POI PERCHÈ ORDINI UN FRAPPÈ? NEMMENO SE FOSSI UNA DODICENNE.

 

Non diedi molto corda alla voce della mia coscienza, alla fine che male c'era a prendere un frappè?

Be', forse un po' di male sì, dato che il tipo mi guardò stranito.

“Non hai mai visto una ragazza ordinare un frappè?” gli dico lievemente alterata.

“No no, te lo preparo subito..”

Niente si metterà mai tra me e i miei frappè.

Sorseggio felice quel delizioso liquido alla fragola che delizia le mie papille gustative, quando un cafone urta la mia borsetta e la fa cadere rovinosamente a terra.

“Vodka e fragola.” dice.

“Vodka e fragola, hai fatto cadere qualcosa, non credi?”

 

Il cafone, che di profilo sembra anche essere un figo della madonna, si volta con il sopracciglio inarcato e in quel momento ho la completa visione del suo viso.
Due occhi azzurri come il mare, capelli biondi e sicuramente morbidi, labbra da sogno che contornano il sorriso più malizioso che abbia mai visto.

Si china e mi priva della vista dei suoi due diamanti, mi porge la borsa e mima con la bocca uno 'scusa'.

Io gli sorrido imbambolata come una volpe impagliata.

Continuo a bere il mio frappè, mentre lo guardo di sottecchi scolarsi il bicchiere di vodka..

“Ti piace quello che vedi?” mi distoglie dai miei pensieri.

“Emm, come scusa?”

“Mi stai consumando.” Bene, oltre che bello era anche presuntuoso il signorino.

“Io stavo solo bevendo il mio frappè.” balbetto.

“Sì, certo, bambolina.”

 

Si alza e se ne va, mi giro per guardarlo un' ultima volta e vedo il suo sguardo trapanarmi le carni.








SAAAAALVEEEE
Oggi ero presa bene e vi posto anche il secondo capitolo!
Ringrazio per le recensioni e buona lettura :)

Continuate sempre a scrivermi che mi fa taaaanto piacere.

Un bacio, Sarah.



 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: shtandbyme