Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: lovatoismyfaith    24/04/2014    6 recensioni
Marissa aveva visto il peggio di Demi eppure se ne era innamorata.
#Darissa
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Demi Lovato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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-Ora che ti sei ripresa, mi dici perché ieri sera hai bevuto?- le chiesi mentre entrammo nel cancello della scuola. 

-Perché ne avevo bisogno.- mi rispose. 

-Non si ha bisogno di qualcosa senza motivo.- le dissi guardandola.

-Io..- stava provando a dire quando fu interrotta. 

-Demi ti va di entrare nelle cheerleaders?- quell'oca odiosa di Jennette si avvicinò a Demi.

-Non so...non credo di essere adatta.- le rispose lei, titubante. 

-Ma tu sei popolare e le ragazze popolari in questo liceo sono le cheerleaders quindi saresti perfetta per noi.- aggiunse euforica la ragazza.

-Posso assistere prima ad una prova?- le chiese Demi ed io ci rimasi un pò male del fatto che lei stesse considerando la proposta. Non mi erano mai piaciute quelle ragazze.

-Sto andando proprio da loro ora, vuoi venire?- chiese Jennette, prendendola per un braccio. Praticamente la stava costringendo.

-Ma ho lezione.- le rispose Demi.

-Non preoccuparti se ci sono gli allenamenti sei giustificata.- disse e quella cosa colpì molto Demi, non vedeva l'ora di trovare un modo per fare meno ore di lezione. 

-Va bene.- disse Demi ed io mi fermai di colpo quando mi resi conto che le due se ne erano andate senza calcolarmi minimamente. Volevo urlare "Hey c'ero anche io" ma non sarebbe servito a nulla perché le due erano già troppo lontane. La cosa che più mi dispiaceva era che Demi si era completamente dimenticata della mia esistenza e non mi aveva salutato. Arrabbiata più che mai me ne andai in classe.

 

-La signorina Lovato?- mi chiese la professoressa appena entrai in classe. Questa supplente era qui solo da una settimana e già mi stava antipatica. 

-Non lo so, non sono la sua balia.- le risposi con tono scorbutico. 

-Callahan moderi il suo tono di voce e venga alla lavagna, è interrogata.- mi disse lei con tono severo, questo mi fece innervosire ancora di più. 

-È una punizione atroce per una come me essere interrogata.- tutti scoppiarono a ridere per il mio tono di voce ma la supplente mi guardò in malo modo. 

-Beh allora si vada a fare un giro dal preside, lui saprà sicuramente metterla in riga.- urlò e tutti smisero di ridere. Io senza mostrare nessuna emozione uscii dalla stanza e andai dal preside. 

 

-Questo si che è sorprendente. È qui da 5 anni ed è entrata in questa stanza solo per ricevere congratulazioni e premi ed ora è qui perché ha litigato con una supplente. Cosa le sta succedendo Callahan?- mi chiese il preside con la sua aria da finto buonista. 

-Non lo so, voglio solo andarmene a casa.- dissi velocemente.

-Mi dispiace ma dopo le lezioni si deve fermare per la detenzione. L'ha fatta grossa ed io non posso farle favoritismi solo perché ha la media migliore dell'intera scuola.- questo me l'ero meritata proprio. 

-Va bene.- risposi sbuffando. 

 

Dopo le lezioni andai in detenzione, in 5 anni non c'ero mai stata e non sapevo neanche che si trovasse nello scantinato. Quando entrai nella classe tutti sembravano sorpresi dalla mia presenza ed anche il professore sembrava stupito.

-Callahan?- mi chiese lui con il tono da "che diavolo ci fai qui".

-Posso sedermi?- gli chiesi, facendo finta di non notare il suo stupore. 

-Certo.- mi rispose ed io mi accomodai subito. 

Dopo poco la porta si aprì di nuovo ed il professore sbuffò.

-Ancora alunni?- disse con tono scocciato.

-Eh si.- subito riconobbi la voce e mi girai.

-Che ci fai qui?- chiesi a Demi.

-Ti stavo cercando.- mi rispose. 

-Oh ti sei ricordata di me.- dissi con tono ironico.

-Perché dici così?- mi chiese confusa.

-Non mi va di parlarne.- le risposi. 

-Beh, io mi sono fatta mettere in punizione per vederti quindi ora parliamo.- alzò un pò la voce. 

-Silenzio.- urlò il professore.

-Cosa hai fatto?- le chiesi, ora quella stupita ero io. 

-Ho detto alla supplente che non ho seguito le lezioni perché non mi andava e non perché ero con le cheerleaders solo perché volevo vederti e tu mi tratti anche male.- era così adorabile che in quel momento mi ero completamente dimenticata del motivo per cui ero arrabbiata.

-Ho voglia di baciarti.- le sussurrai guardandola maliziosamente.

-Professore possiamo andare in bagno.- urlò Demi.

-Una alla volta.- le rispose lui. 

-Se le faccio un autografo per sua figlia possiamo andare in due?- le chiese Demi e lui rimase molto colpito. 

-Lei è...- provò a dire ma poi si interruppe. -Va bene vada.- prese un foglio dal suo registro e lo mise sulla cattedra. Demi si avvicinò velocemente e lo firmò, poi si girò verso di me e mi fece l'occhiolino. 

 

Appena entrammo nel bagno Demi mi tirò contro il muro.

-Aspetta chiudo la porta perché potrebbe entrare qualcuno.- dissi e corsi velocemente a farlo. 

-Vieni qua.- sembrava avesse così tanta voglia di baciarmi. 

-Non mi piacciono le cheerleaders.- le confessai mentre mi baciava. 

-Ma mi stai baciando, quindi almeno una ti piace.- la sua lingua mi faceva impazzire. 

-Sei una cheerleader?- mi staccai un attimo e lei annuì prima di iniziarmi a baciare il collo. 

-Demi.- sembrava più un gemito che un sussurro. -Dobbiamo fermarci.- le dissi, travolta da troppe sensazioni. 

-Perché? abbiamo appena iniziato.- mi disse, non staccandosi dalle mie labbra. Le sue mani giocavano con il gancetto del mio reggiseno da sopra la maglia ed io sapevo come sarebbe andata a finire. 

-Perché ho voglia di andare oltre e non mi sembra il caso.- le risposi ed ora fu lei a staccarsi.

-Davvero vuoi andare oltre?- mi chiese stupita.

-Si ma non ora e non qui.- la tirai di nuovo verso di me per baciarmi.

-So che è la tua prima volta.- mi disse ed io ci rimasi un pò male, non volevo che lo sapesse.

-Come lo sai?- le chiesi, staccandomi definitivamente. 

-Non hai mai dato un bacio prima di incontrare me quindi sicuramente non l'hai mai fatto.- la cosa sembrava darle piacere. 

-Non voglio più parlarne.- distolsi lo sguardo dal suo. 

-Perché?- mi chiese di nuovo.

-Perché tu sicuramente già l'hai fatto.- le dissi e lei annuì. 

-Con una donna no, con un uomo si.- questa cosa mi faceva più piacere del dovuto. 

-Joe?- le chiesi e lei fece di no con la testa. 

-Wow ma a che età l'hai fatto?- le chiesi anche se non ero tanto sicura di voler sapere la risposta.

-17- mi rispose lei. 

-E con chi?- le chiesi, un pò titubante. 

-Un tipo molto più grande di me.- mi rispose.

-Se ti è piaciuto vuol dire che non sei lesbica.- le dissi e mi resi conto di essermi fatta male da sola. 

-Non c'entra, quello è un Dio del sesso.- mi disse ed il mio cervello andò completamente in tilt, ero nera dalla rabbia. 

-Va bè allora vai dal Dio del sesso.- urlai e mi girai per aprire la porta ed andarmene. Lei mi bloccò per un attimo ma era troppo debole per trattenermi e quindi io riuscii ad uscirmene e ritornare in classe. 

 

Per tutta l'ora lei provò a chiamarmi ma io continuavo a non risponderla. Quando la punizione finì io mi alzai e senza calcolarla minimamente me ne andai a casa, dopo un pò mi resi conto che lei stava camminando dietro di me. 

-Che fai?- mi girai di scatto.

-Vengo a casa con te.- mi rispose.

-Non voglio.- le dissi, con tono sgarbato.

-Per favore, io voglio stare con te.- sembrava mi stesse supplicando. Io mi girai e continuai a camminare. Ero troppo orgogliosa per dirle di venire ma lei capì e continuò a camminare dietro di me. 

Appena entrai dentro casa lei mi blocco contro la porta.

-Non mi hai detto ancora perché eri in punizione.- mi sussurrò a pochi centimetri dalle mie labbra. 

-Perché sono gelosa, molto gelosa.- sbottai di colpo e dopo un secondo me ne pentii ma continuai lo stesso.- Sono gelosa del fatto che te ne sei andata con quell'oca senza calcolarmi minimamente, sono gelosa del fatto che se diventerai cheerleader passerai più tempo con loro che con me e ti spoglierai nello stesso spogliatoio con loro, questo mi da fastidio ancora di più. Lo so che ora ti metterai a ridere perché pensi che sia un discorso da bambina ma io non so perché mi sento così.- alzai la voce. Mi buttai sul divano ed alzai lo sguardo verso di lei: sembrava colpita più che divertita. 

 

 

 

Lo so che vi lascio sempre sul più bello ma il prossimo capitolo lo posterò presto :)

-@lovatoismyfaith

  
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