Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Rery    25/04/2014    3 recensioni
28 giugno 2014 ore 9:00
Inizio campeggio
E’ estate, finalmente.
E ciò vuol dire sole, mare, niente studio. Tutto perfetto insomma. Già perfetto se non fosse per il fatto che oggi inizia il campeggio estivo.
Questa brillante idea è venuta a mia madre qualche settimana fa.
***
(...)
‘Il preservativo, non si leva.’ continuò lui.
‘Vuoi un aiuto?’ chiese mia mamma cercando di fare una voce sensuale.
‘Non sto scherzando Lea.’ le rispose un po’ preoccupato. Si scambiarono ancora un paio di battute e poi sentii un rumore simile ad uno strappo seguito poi da un urlo disumano. Infine ci fu un…
‘SAAAM!’ urlato a squarciagola.
Musica per le mie orecchie.
***
Dopo questo innocente scherzetto ce ne furono altri che costrinsero mia madre a mandarmi in questo fottuto campeggio, ma la cosa che non mi sarei mai aspettata è che in questo luogo così odiato avrei passato la miglior estate della mia vita.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
               


Camping.


 
 
28 giugno 2014 ore 9:00
Inizio campeggio
 
E’ estate, finalmente.
E ciò vuol dire sole, mare, niente studio. Tutto perfetto insomma. Già perfetto se non fosse per il fatto che oggi inizia il campeggio estivo.

Questa brillante idea è venuta a mia madre qualche settimana fa.
‘Ti divertirai! Troverai dei nuovi amici!’ disse.

E così oggi mi ritrovo su questa dannata isola di chissà quale arcipelago sperduta chissà dove. E questo perché? Perché mia madre vuole andare in vacanza con il suo nuovo marito. Devo dire che non posso biasimarla, come minimo le avrei rovinato la vacanza, non a lei è ovvio, ma a Steve. Quell’uomo è così antipatico, come tutti i fidanzati di mia madre insomma. Sono sempre stata gelosa di lei e possiamo benissimo cavarcela da sola senza uomini. Ricordo con piacere un paio di scherzetti che gli feci durante i primi giorni in cui venne a stare da noi.
 
****
3 ottobre 2014 ore 19:50  
Primo giorno di convivenza con Steve     
 
Oggi il nuovo fidanzato di mamma, Steve, verrà a vivere con noi.

Suonano alla porta, dovrebbe essere lui.
‘Oddio! E’ lui! Come sto? I capelli? E il vestito? Mi fa grassa?’ inizia a blaterare mia madre mentre scende le scale aggiustandosi l’orecchino.

‘Ma mamma che ti interessa! Infondo viene a vivere qui e quindi sarà costretto a vedere la tua faccia appena sveglia ogni mattina e fidati, non è un bello spettacolo.’ dissi annoiata mentre continuavo a fare zapping con il telecomando.

Sam va ad aprire la porta! Io devo aggiustarmi ancora il trucco.’
‘Va bene, va bene.’ dissi e dopo aver spento la televisione andai ad aprire la porta. Mi ritrovai davanti un signore sulla quarantina con i capelli brizzolati,con  una barba abbastanza lunga e bianca e con una pancia abbastanza grande.

‘Mamma è arrivato Babbo Natale. Scusa, ma non sei un po’ in anticipo…’ dissi incrociando le braccia sotto al petto e guardando l’uomo che mi si presentava davanti con un sopracciglio inarcato.

‘Sam ma che… Oddio ciao Steve!’ esultò mia madre correndo tra le braccia di Babb… ehm Steve.

‘Questo panzone è il tuo nuovo fidanzato, mamma?’ dissi incredula.

‘Sam! Sii rispettosa! Amore, stava solo scherzando. Comunque questa ragazza qui è mia figlia, Sam. Sam questo è Steve, il mio fidanzato.ci presentò e quest’ultimo allungò una mano verso di me, ma io non la strinsi e iniziai a guardare incuriosita dietro di lui.

‘Ragazzina che guardi?’ mi chiesi perplesso.

‘Stavo vedendo dove avessi parcheggiato le tue renne, sai qua davanti c’è il divieto di sosta e i vigili qui non sono clementi nemmeno con un forestiero come te,  Babbo Natale. sorrisi cercando di fare l’espressione più innocente possibile. Vidi il suo viso mutare in un’espressione di rabbia, il poverino deve essersela presa.

‘Che hai detto mocciosa!’ ops.

‘Sam ora basta!’ sbraitò mia madre. ‘Ed ora porta la valigia di Steve nella stanza da letto e mettigli apposto i vestiti.’

‘Okay, okay. Non vi alterate.’ Dissi e per fortuna quei due uscirono finalmente.
Portai la valigia su e purtroppo constatai anche il suo peso eccessivo. Sfortuna volle che non appena arrivai in cima alle scale essa cadde rotolando ed aprendosi dopo aver toccato terra facendo spargere tutti i panni di quel tipo per terra. 

‘Oh no!’ imprecai.
Con molta pazienza scesi le scale e cercai di raccattare tutti quei vestiti. Tra di essi trovai anche una rivista di ‘Play-Boy’ e una scatola di preservativi. La mia faccia assunse un’espressione schifata e una serie di brividi mi percossero la spina dorsale.

Ma come si può fare sesso con un uomo così?

Con ancora i preservativi in mano mi viene in mente un’idea, forse un po’ cattiva. Mi procuro dei guanti in lattice e dopo averli indossati prendo del nastro biadesivo trasparente, srotolo uno dei preservati all’incontrario e attacco lo scotch all’interno, poi con molta cura lo arrotolo di nuovo e lo rimetto nella bustina cercando di chiuderla o almeno cerco di farla sembrare chiusa. Ero orgogliosa del mio capolavoro. Butto tutto il pacco di preservativi e metto quello manomesso sul comodino della stanza da letto di mia madre. Conoscendola stasera si divertiranno ed io mi divertirò con loro.

Erano ormai quasi le due e mi trovavo nella mia stanza a disegnare. Dal piano inferiore potevo sentire dei rumori provenire dal piano di sotto.
Erano tornati, che il divertimento abbia inizio.

Sentivo dalla stanza di mia madre degli ansimi e dei gemiti, poi dopo un po’ finirono.

Mi avvicinai cautamente alla porta della loro stanza e sentii dei sussurri.
‘Non si leva.’ disse Steve.

‘Cosa non si leva?’

‘Il preservativo, non si leva.’ continuò lui.

‘Vuoi un aiuto?’ chiese mia mamma cercando di fare una voce sensuale.

‘Non sto scherzando Lea.’ le rispose un po’ preoccupato. Si scambiarono ancora un paio di battute e poi sentii un rumore simile ad
uno strappo seguito poi da un urlo disumano. Infine ci fu un…

‘SAAAM!’ urlato a squarciagola.

Musica per le mie orecchie.

****
 
Volete sapere come andò a finire? Molto semplice.
Passammo la serata al pronto soccorso con una me seduta su di una sedia nella sala d’aspetto che ridevo a più non posso e mia madre che cercava di spiegare ai dottori cosa fosse successo rendendolo il meno imbarazzante possibile.
 
Dopo questo innocente scherzetto ce ne furono altri che costrinsero mia madre a mandarmi in questo fottuto campeggio, ma la cosa che non mi sarei mai aspettata è che in questo luogo così odiato avrei passato la miglior estate della mia vita.
 



 
SALVE!
Eccomi qui con una nuova storia! Che ne pensate? All'inizio l'idea era di scrivere una one-shot, ma poi mi sono venute molte idee e quindi ho deciso di trasformarla in una long! Come prologo è un po' una schifezza, ma vi assicuro che più avanti ci sarà da ridere ;).
Fatemi saper le vostre opinioni mi raccomando :).

P.S. Scusatemi per questo schifo di banner, ma sono negata con queste cose, qualcuno potrebbe aiutarmi? Grazie mille!

Su twitter sono:
@imjustlunatic

A presto!
Raf xxx   
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Rery