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Autore: Heyale    25/04/2014    1 recensioni
Quarto e ultimo spin off tratto dalla mia fanfiction "Do you remember summer '09?"
Manca una settimana al matrimonio di Zayn e Promise.
Sono passati otto anni dal loro incontro, ma il sentimento è rimasto quello di sempre. Adesso poi c'è anche Jay, loro figlia. Durante questi pochi giorni prima del grande evento ricorderanno ciò che li ha fatti unire, quei fatti che li hanno cambiati, quegli avvenimenti che li hanno portati fino a questo punto.
 
"-Tu...sei pronto?-
-Sì. Non avrei mai creduto che un giorno mi sarei sposato, o che avrei avuto figli. Promise, io ti amo. Ti amo da quando piangevi tra le mie braccia per i tuoi genitori. Poi è arrivata la piccola Jay, e ho capito cos'è il vero amore per una figlia, non credevo che potesse essere così grande. Grazie per avermi dato tutto ciò amore mio, ti amo.-"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Do you remember summer '09 SPIN OFF 4
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DO YOU REMEMBER SUMMER '09?
SPIN OFF #03
"THE WEDDING"


-Mamma! Mamma!-
Aprii gli occhi a fatica, maledicendo quella vocina che da tre anni e mezzo mi svegliava ogni mattina.
-Dimmi, Jay.-
-Il papà mi ha fatto male!-
Sbuffai, stropicciandomi gli occhi, alzandomi dal letto. Presi in braccio quella creaturina dai codini neri e dagli occhioni azzurri. Con le sue manine strigeva i miei capelli che ricadevano in disordine sulle spalle. Erano tre anni e mezzo che Jay era al mondo, ed era da tre anni e mezzo che maledicevo l'idiota del padre di quella bambina per avermi mentito sul fatto di avere le protezioni, quella notte. Io e Zayn avevamo poco più di vent'anni quando scoprii di essere incinta. Eravamo ancora dei ragazzi, ma lui era convinto di voler avere un bambino. E così da tre anni e mezzo lui si svegliava alle sette e mezza per andare a lavoro, e di domenica di svegliava alle sette per stare un po' con Jay che iniziava a piangere a quella stessa ora, credendo così di potermi fare dormire. Ma puntualmente ogni domenica lui le dava un motivo per piangere, e da chi andava a piangere la piccola Jay? Da sua madre! E così ero obbligata ad alzarmi alle otto anche di domenica.
-Zayn!- gridai.
-Che c'è?!- sbuffò lui, vedendo la mia espressione di disappunto.
-Che hai fatto a tua figlia?-
-Niente...- si lagnò, così mi rivolsi a Jay:-Che ti ha fatto?-
-Ha impiccato Barbie sirena!- notai solo in quel momento la bambola con la corda appesa al collo che penzolava dall'albero di Natale.
-Zayn!- lo richiamai.
-Hey, stavo solo giocando anch'io!-
-Sì, ad impiccare la Barbie di tua figlia!- slegai la bambola per poi porgerla a Jay:-Vai a giocare di là, Jay, io e tuo padre dobbiamo parlare.-
-Ok mamma!- mi diede un bacio sulla guancia, sparendo dietro la porta della cucina.
-Perché dovevi impiccare Barbie sirena?!- sbottai addosso al ragazzo di fronte a me.
-Mi stava sui coglioni!-
-Zayn, quante volte ti ho detto di non usare queste parole con Jay in casa?-
-Scusa...dai Promise, lo facevo per ridere un po'.-
-Ti sembra che io stia ridendo?- incrociai le braccia al petto.
-Ti prego Prom...- si avvicinò a me, lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra.
-No.- roteai gli occhi al cielo.
-Sei una rompiscatole. Tra una settimana ci sposiamo e fai ancora la sostenuta su certe cose?!-
-Esattamente.-
-Ti detesto.- sbuffò.
-Anche io.- raccolsi i capelli in una coda veloce e mi diressi in salotto, lasciando Zayn in cucina, mentre col telefono chiamavo Louis.
-Pronto?-
-Ciao Louis.-
-Promise! Ciao bella mia...come stai?-
-Tutto bene. Te?-
-Sto bene, dai. Anche se mi manchi.-
-Vale lo stesso per me, fidati. Senti, oggi vado a fare l'ultima prova del vestito. Sei libero?-
-Aspetta un attimo che chiedo a Diana.-
Sorrisi contro le parole di Louis. Ricordavo ancora quanta fatica ci aveva messo per riuscire a conquistarla. Ma alla fine ce l'aveva fatta. Convivevano da pochi mesi, mentre io e Zayn con l'arrivo di Jay erano quasi quattro anni. Anche se effettivamente convivevamo già dall'età di sedici anni.
*
"Sentii bussare alla porta. Avevo appena varcato la soglia dei diciotto anni, ancora vivevo da Zayn e i suoi genitori. Andai ad aprire, ritrovandomi davanti un euforico Louis che saltellava a destra e a sinistra.
-Prom!!!- gridò, abbracciandomi.
-Che è successo, Tomlinson?-
-Mi ha detto di sì! Esce con me!!!-
-Diana?-
-Diana!- mi confermò facendo un salto da far invidia ai ginnasti professionisti.
-Auguri!- lo abbracciai anch'io.
-Ok, ora però non so cosa fare! Non so se passarla a prendere io, non so come vestirmi, non so se tenerle la mano, non so un cazzo!- ridacchiò nervosamente.
-Dai, entra.- entrò chiudendo piano la porta, e così parlammo tutto il pomeriggio sul da farsi."
*
-Che ha detto?- chiesi.
-Va bene, non c'è problema. Viene anche lei, ok?-
-Sì, così mi aiutate con Jay, non la lascio a casa con Zayn.-
Sentii dei borbotii provenienti dalla cucina.
-Come vuoi, Prom. Ti passo a prendere io alle tre.-
-Ok, grazie Louis. A dopo.-
-Ciao!-

Appoggiai il cellulare sulla scrivania, buttandomi poi a peso morto sul divano, guardando la mia bambina pettinare un pupazzo. Una settimana dopo ci sarebbe stato il matrimonio, ero agitatissima. Louis e Sunrise mi avevano aiutata molto su tutto, specialmente col vestito. Siccome era dicembre avevo scelto un abito con le maniche lunghe, che sfumava sul lilla agli estremi. Aveva uno strascico non molto lungo e avevamo deciso di non mettere il velo. Mio padre era morto due anni prima di overdose, invece avevo riparato i rapporti con mia madre. Era stato un giorno che io ero a casa di Zayn e suonò il campanello, ma non stavo aspettando visite.

*
-Chi è?- gridai. Avevo vent'anni, sapevo da una settimana di essere incinta, e io e Zayn avevamo iniziato da pochi giorni a cercare casa.
Non ricevetti risposta, così andai ad aprire. Mia madre stava lì e dietro di lei tre ragazzi di quattordici anni.
-Ciao, Promise.-
-...mamma?-
-Esatto...- venne lì per abbracciarmi, ma io mi tirai indietro, mentre Zayn mi raggiungeva.
-Chi è alla porta, Prom?- gridò dalle scale.
-Vieni!- gli risposi, così arrivò anche lui.
-Zayn...lei è mia madre. Loro sono Jake, Hannah e Colin.- tre paia di occhi si rivolsero verso di noi timidamente.
Il mio ragazzo indurì la mascella, prendendomi per mano.
-Lui chi è, cara?- mi chiese mia madre, forse un po' intimorita.
-E' Zayn, è il mio ragazzo. Vivo con lui da quando mi avete lasciata da sola.-
-Mi dispiace cara, ma vedi...-
-Vaffanculo.- sputai, acida, sorpassandola, avvicinandomi a Colin:-Hey Cole.- gli sorrisi.
Dapprima lui mi guardò un attimo, poi mi gettò le braccia al collo:-Ciao sorellona.-
-Senti che vocione da uomo che abbiamo...fatti un po' vedere...- fece un giro su se stesso. I capelli si erano scuriti, invece gli occhi si erano schiariti. Poi guardai Jake, che aveva preso un bel po' di centimetri da quando l'avevo visto l'ultima volta, a dieci anni. Ed infine Hannah, che aveva delle treccine del mio stesso colore di capelli che scendevano sulle spalle esili. Li abbracciai tutti e tre, per quattro anni ero stata distante dai miei tre fratelli.
Poi mi rivolsi a mia madre:-Perché sei tornata?-
-Ci trasferiamo di nuovo qui.-
-Perché?-
-Volevo riallacciare i rapporti con te, Promise, sei comunque mia figlia.-
-Ho vent'anni, non ho più bisogno di una madre.-
Zayn mi strinse la mano, segno che avevo esagerato. Ma non lo badai.
-Ti prego Promise, avevo così tanta voglia di vederti che non puoi immaginare. Con tuo padre non funzionava più da tempo, non potevo stare ancora qui.-
-Non mi hai mai chiamata, non mi hai mai fatto avere loro notizie!- sbottai indicando i miei fratelli.
-Lo so, mi dispiace, ma cerca di capirmi...tuo padre si ubriacava già da tempo, non potevo più stare con lui, avevo paura.-
Con quella frase cambiò tutto. Mi venne in mente Sun quando aveva paura di Harry, all'età di sedici anni.
Anche lei aveva paura di Harry a causa del suo carattere troppo protettivo. All'inizio Sun non lo capì subito, ma lui partecipò a tante risse solo per lei.
Sospirai:-Potete entrare, se volete.-

Mia madre sorrise, e mi lasciai abbracciare, poi entrò in casa, seguita da Jake, Hannah e Colin. Parlammo un po' del più e del meno, quando Zayn mi lanciò un'occhiata di intesa.
-Devo dirti una cosa...importante, mamma.-
-Dimmi tutto, tesoro.-
-Beh...- indugia un attimo, ma poi mi ritornò la voce:-Sono incinta.-
-Cosa?!-
-Già, è stata la mia stessa reazione al test.-
-Auguri!- mi abbracciò:-Da quanto?-
-Un mese...-
-Auguri, davvero! Se ti serviranno dei consigli sai che io ci sono.-
-Ok, grazie mamma.-
Zayn mi sorrise, gli brillavano gli occhi. Probabilmente quella cosa rendeva più felice lui che me.
*
Perciò sarebbe stata lei a portarmi all'altare. Zayn voleva mettere Another Brick In The Wall, dei Pink Floyd, ma per fortuna sono riuscita a fargli cambiare idea. Sapete com'è, no? Entrare in chiesa sulle note di "We don’t need no education. We don’t need no thought control" non dev'essere troppo carino, anche se amavo la canzone. Comunque quel pomeriggio riunimmo quasi tutta la compagnia: Liam con la sua nuova ragazza, Emily, Niall con Sarah, Harry con Sunrise, quest'ultima provvista di un pancione molto evidente (erano ormai all'ottavo mese), e io con Jay. Avevo obbligato Zayn a restare a casa, non volevo assolutamente che vedesse il vestito.

Passò una settimana. Era il dodici dicembre.
Zayn andò a dormire da Harry quella sera, mentre da me venne Sunrise. Lei e Harry si erano sposati un anno prima, all'età lei di ventitrè anni, lui ventiquattro. Mi svegliai alle quattro, il matrimonio era alle undici. Aiutai Sun col suo vestito da testimone, e lei aiutò poi me. Avevamo deciso di non spendere ulteriori soldi per la parrucchiera o la truccatrice, perciò mi fece una treccia che ricadeva lungo la schiena e ci incastrava delle roselline bianche man mano che Jay gliele passava. Mi truccò lei, passando un velo di ombretto lilla e l'eye-liner bianco. Mi guardai allo specchio. Ero pronta per quello che sarebbe successo da lì a qualche ora?
-Tesoro vado un attimo a prendere una cosa in macchina di Harry che è arrivato per darmi quello che gli ho chiesto...ok, il tuo regalo.- mi informò, ridendo:-Tu non uscire di qua.-
-Va bene.-
Chiuse la porta della camera a chiave, ma di cosa aveva paura? Mi sedetti sul letto, avevo i battiti del cuore sparati a mille, non avrei retto. Vidi la maniglia abbassarsi di scatto e sentii un "cazzo" molto familiare.
-Harry?-
-Ciao piccola, ti ho portato una sorpesa, ma quella stronza di mia moglie ci ha chiusi fuori.-
-Che hai fatto...?- ridacchiai.
-Amore?- sentii i battiti accelerare.
-Zayn?- sorrisi sapendo che il mio futuro marito era esattamente dall'altra parte della porta.
-Sono io. Come stai?-
-Agitata. Te?-
-Io pure. Sei pronta?-
-Sì, devo solo prendere le ultime cose...-
-Non in quel senso.- rise dolcemente:-Sei pronta a sposarmi?-
-Credo di sì.-
-Jay è lì con te?-
-Sì, è qui. Mi ha aiutata a prepararmi.- la mia bambina alzò gli occhi verso di me sentendosi chiamata in causa.
-Non ho dubbi.-
-Tu...sei pronto?-
-Sì...non avrei mai creduto che un giorno mi sarei sposato, o che avrei avuto figli. Promise, io ti amo. Ti amo da quando piangevi tra le mie braccia per i tuoi genitori. Poi è arrivata la piccola Jay, e ho capito cos'è il vero amore per una figlia, non sapevo che potesse essere così grande. Grazie per avermi dato tutto ciò amore mio, ti amo.-
Deglutii pesantemente.
-Prom?-
-Vaffanculo, bastardo...-
-Cosa?-
-Mi guardai allo specchio da lontano, il trucco era un disastro:-Mi hai fatto piangere.-
-Maddai Promise...tirati su. Devo andare. Ci vediamo tra un'oretta sull'altare.-
-Ok. Ti amo.-
-Anche io.-
Li sentii allontanarsi, mentre mi aggiustavo velocemente l'eye-liner.

Arrivai in chiesa pure in ritardo, beccandomi una sgridata da mia madre. Jay corse in chiesa ad avvisare il prete, e così partì la marcia nuziale, e mi venne da piangere di nuovo quando vidi Zayn lì, sull'altare, che deglutì vedendo me. Cercai così di trattenermi, e piansi solo alla fine, quando il prete disse:-Vi dichiaro marito e moglie.-
Fu una cerimonia bellissima, piena di emozioni. Non ci lanciarono il riso, fuori dalla chiesa, bensì ci innaffiarono con della vodka, e addio al bel vestito. Ricevemmo poi un sacco di regali, ma il più bello fu una foto larga un metro quadrato di tutti noi a diciannove anni. Io e Zayn, Harry e Sun, Louis e Diana, Niall e Sarah e Liam e Emily. Niente matrimoni, niente figli. Non avrei mai voluto cambiare la mia vita. Grazie a Zayn era la cosa più bella che avevo. Avevamo appena finito il dolce quando il mio nuovo marito si alzò e prese parola:-Beh, Harry mi ha obbligato a scrivere un discorso da fare a fine pranzo, così ho preso la penna e...ho scritto. E' per te, Promise.-
Sorrisi appena, sentendo gli occhi pizzicare. Zayn continuò:-Promise, ora sei mia moglie. Ci conosciamo da quando tu avevi sedici anni e io diciassette, ora tu ne hai ventiquattro e io venticinque. Non ho mai dubitato del mio amore verso tua mad...Harry!!!- guardò verso il riccio che stava morendo dal ridere, seguito anche da me per l'uscita infelice nel discorso, chiaramente cambiata da lui:-Dicevo...non ho mai dubitato dell'amore verso di te, non l'ho mai sentito svanire. Dopo solo quattro anni di relazione, sei rimasta incinta, ed è stata la gioia più grande. Dopo nove mesi, il quindici giugno, è arrivata Jay, che è la prova concreta del nostro amore, che spero non svanirà mai...- tirò su col naso, asciugandosi gli occhi lucidi:-...ti amo. Amo te e Jay, siete la mia vita. Non potrei vivere senza di voi, e solo ora ti chiedo scusa per averti mentito quella notte sul fatto di avere le protezioni, ma credo che a questo punto non mi sgriderai più, perché vedo che tu ami Jay. In passato ho rischiato di perderti. Era il tredici gennaio, e tu eri in ospedale. Ho preso la macchina e senza pensare alle conseguenze ho guidato per arrivare da te, e i dottori mi hanno detto che eri in coma. Il mio mondo lì è finito. Così sono entrato nella tua camera e ti ho parlato, sicuro che tu non mi potessi ascoltare. Ma quando ti sei risvegliata nella mia macchina, pochi giorni dopo, sapevi tutto, e mi hai risparmiato il discorso. Anche quando litighiamo per delle cavolate io continuo ad amarti, e continuerò a farlo, perché tu sei la mia vita. Ti amo.- si asciugò di nuovo le lacrime, mentre tutti applaudivano. Io mi alzai dalla sedia e mi misi di fronte a lui.
-Perché piangi?- mi chiese.
-Perché non immaginavo che tu riuscissi a scrivere delle cose del genere e a leggerle...anche in questo momento...- lo abbracciai di slancio, e lui mi strinse a se.
*
Era la seconda notte che dormivo da Zayn. Le lacrime continuavano a scendere, ma non c'era il mio migliore amico per consolarmi.
-Promise?-
-Zayn?-
-Perché piangi?- si sedette sul letto.
-Secondo te? Sono stata abbandonata dai miei genitori, sono sola.-
-No, non sei sola. Ci sono io.-
-Ma ti prego.- singhiozzai:-A te non frega un cazzo di me. L'hai fatto solo perché non sapevi dove mettermi.-
-Non è vero...non sono così stronzo come mi credi, Promise, ti voglio bene. Io ci tengo a te, se ti succedesse qualcosa io non so cosa farei.-
-Davvero?-
Mi baciò la guancia, raccogliendo le mie lacrime:-Lo giuro.-
Lo abbracciai di slancio, e sentii la sua mano prendermi per la schiena a stringermi a se. Mi lasciava dei piccoli baci sui capelli, non volevo che quell'abbraccio finisse."
-Devi sapere, amore mio...- mi sussurrò all'orecchio:-...che per me tu sarai sempre quella bambina che si arrabbiava se cambiavo canale, quella bambina che mi teneva per mano se aveva paura, quella bambina di cui io mi sono innamorato.-
"Era una sera di dicembre. Avevo ventidue anni.
Ero stesa in divano con la piccola Jay tra le braccia che stava finendo di bere la ciuccia di latte prima di andare a dormire. Zayn stava facendo zapping, guardanodmi ogni tanto, avevamo litigato poco prima a causa del suo disordine cronico.
-Promise?-
-Che vuoi?- sbottai.
-Scusami.-
-Mh.- appoggiai la ciuccia a terra, cullando un po' la mia bambina.
-Davvero, mi dispiace.- si avvicinò a me, baciandomi lievemente la guancia:-Devo chiederti una cosa.-
-Ecco, lo sapevo io. Quando ti scusi è perché ti serve qualcosa.-
-Promise...- si chinò davanti a me, prendendo la mia mano:-...io...ecco...vuoi sposarmi?-
Spalancai gli occhi. No, non poteva essere. Zayn mi aveva chiesto di sposarlo.
-Sei strafatto?- gli chiesi, sorridendo.
-Ma si può rovinare un momento del genere?!- sbuffò:-No, non sono strafatto.-
-Oddio...hem, sì. Sì, accetto.-  
Mi abbracciò, baciandomi lievemente per non svegliare Jay."
*
-E tu devi sapere invece che per me resterai sempre quel ragazzo che si arrabbiava se lo spettinavo, quel ragazzo che mi voleva stringere durante la notte, quel ragazzo che io amo da anni, ormai.-
*

"-Finirà mai, secondo te?- chiesi a Zayn mentre stava leggendo qualcosa sul computer. Era poco più di un anno che stavamo insieme.
-Cosa?-
-La nostra relazione.-
-Beh...- mi rispose distrattamente:-...si spera più tardi possibile, no?-
-In effetti.-
-Cosa c'è?- abbassò lo schermo del computer rivolgendomi il suo sguardo.
-Ho paura di perderti.-
-Non succederà, piccola mia.- mi accarezzò dolcemente la guancia:-Anche se non staremo più insieme non mi perderai.-
-Me lo prometti?-
-Te lo prometto.- mi diede un bacio affettuoso sulla punta del naso:-Se avremo un figlio come lo chiameremo?-
-E cosa ne so io!- risi.
Si girò con la sedia verso di me, sorridendo soddisfatto:-Se è maschio...mh, Zayn secondo.-
-Ma vaffanculo vai.-
-E se è femmina?-
-Zayn seconda, direi.- lo presi in giro.
-Ti piace Jay?-
-Jay? Sì, è carino.- ammisi.
-Vada per Jay e Zayn secondo.-
-Che narcisista.-
-Forse.- mi baciò sulle labbra, stavolta con più passione, appoggiando le mani sul mio collo, muovendo le labbra contro le mie.
*
-Quindi, ragazzi...- proseguì lui ad alta voce:-...un grazie speciale va ai miei amici. Harry, Louis, Liam, Niall. Loro mi hanno sempre aiutato e senza di loro io oggi non sarei qui. Voglio ringraziare Sun, Sarah, Emily e Diana per essere entrate nella compagnia, eravamo dieci diciottenni ancora confusi, senza un'idea per il futuro, e ora guardateci. Harry e Sun stanno per diventare genitori, Liam e Emily sono appena andati a convivere, Louis e Diana festeggiano oggi i due mesi di convivenza, e...-
-In realtà...- lo interruppe Louis:-...c'è una novità.-
-Sarebbe?- chiesi io.
-Beh, Diana è incinta.- vidi la brunetta arrossire, mentre stringeva la mano del mio migliore amico.
-Beh,- sorrise Zayn, facendomi un cenno:-...allora Louis e Diana che aspettano di diventare genitori. Louis, ti faccio i miei auguri più cari. Vedrai negli ultimi mesi saranno piene di voglie strane.- tirai un pizziccotto al mio neomarito:-Ma avranno tanta voglia di coccole.- aggiustò la frase, mentre Louis se la rideva:-Per finire il discorso mancano Niall e Sarah che andranno a convivere tra pochi giorni. Grazie di tutto, ragazzi. Grazie  a te Prom per essere sempre qui con me, ti amo. E grazie per avermi donato la piccola Jay.- prese in braccio lo scricciolo dai codini neri:-Grazie a tutti!-
Si levò un applauso generale, accompagnato da tante lacrime, tra le quali le mie.
-Promise...- sussurrò Zayn.
-Dimmi.-
-Ti ricordi l'estate del 2009?-
-Certo. Al concerto dei Sum 41. Lo sapevo che eri tu quel ragazzino dal cappello rosso.-
-Anche io ho sempre saputo che tu eri la ragazza dalle treccine ancora biondo chiaro. Basta piangere.-
-Sai, è difficile.-
-Fallo per me...- raccolse quei rivoli bagnati in un bacio:-Ti amo.-
-Anche io.-


WHATSAAAAAP GUYS

Ieri sono andata a Fiume con la scuola, e ho dormito sulla spalla del mio miglior nemico, e mi hanno detto che c'è stato un momento dove lui si è mosso ma io mi sono messa male, e lui mi ha sistemata. Che dolce ♥
Va beh, allora, con questo spin si chiude la collana di Do you remember summer '09? ♥ Vi lascio i link di altre mie due storie, la seconda è il sequel appena iniziato della prima, spero vi piaccia ♥
-They call it Stockholm Syndrome
-When the Stockholm Syndrome ends

Vi lascio poi una lista di canzoni a seconda di alcuni generi, dipende da quale vi piace, io ve ne suggerisco un po'. Quelle, diciamo che mi ispirano in questo periodo.
RAP: Ganja Boat- Nitro, En?gma, El Raton
POP: Angel with a shotgun- The Cab
METAL: Primo Victoria- Sabaton
RAP: The show- Gemitaiz, Rocco Hunt, Madman, Nitro
POP/ROCK: She looks so perfect- 5 Seconds of Summer

Ale xx
Lou xx
  
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