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Autore: _Fux_    25/04/2014    4 recensioni
Spesso le migliori storie d'amore iniziano con un malinteso...
Ma questo è proprio idiota!
Con un Niall (molto) leggermente ubriaco che da il via a tutto con una delle sue "perle di saggezza", Liam che lo asseconda ironico e Zayn che non comprende il senso di tutto e diventa... Zayna. O Veronica, come preferite.
"La ragazza perfetta è quella che gioca alla playstation e che ama il calcio, fidati di me, amico!"
"Come no, Nì. E il ragazzo perfetto è quello che si trucca, si depila e fa la spesa".
ATTENZIONE: Ziam Mayne as a romance! :)
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Alla mia Irene che mi ha regalato
un banner bellissimo,
a chi mi ha letto o leggerà,
e al mio molto più che
prossimo primo anno su Efp...
Grazie <3
Oh, giusto!
Prima di incominciare...

"Con questo mio scritto non desidero offendere nessuno, nemmeno Niall Horan, anche se così potrebbe sembrare".



 
The perfect boy (is a girl?)

 
Niall sprimaccia un cuscino e se lo mette dietro alla testa, sistemandosi più comodamente sul divano su cui si è placidamente stravaccato: una mano posata languidamente sullo stomaco reso leggermente gonfio dalla pizza di cui si è strafogato fino ad un attimo fa e dalla birra ghiacciata che si è gustato, ovviamente una Guinness, perché è Irlandese e –oh, andiamo!- l’Irlanda non si tradisce, mai.
Cosa potrebbe volere di più?
Oh, giusto! Dimenticavo!
Lo schermo azzurrino della televisione (sì, quella con fin troppi pollici –senza contare le ditate- ) sta trasmettendo le immagini della partita di calcio Irlanda-Italia.
“Perfetto. Semplicemente perfetto” è quello che pensa con soddisfazione il giovane biondo, mentre caccia un grosso rutto e si stiracchia allungando i piedi sul pouf verde acido.
Oh, ma che schifo!” si lamenta Liam, compagno della serata (e di appartamento) di Niall e vittima dei suoi odori molesti.
L’Irlandese non sembra affatto scomporsi e –anzi- ride divertito senza vergogna, anche se forse l’alcol gli ha dato una mano e –no, mannaggia!- l’Italia ha appena segnato, che palle…
Per distrarsi dalla tragica piega presa dalla partita inizia a ragionare ad alta voce: “Sai, Liam? La ragazza perfetta è quella che gioca alla PlayStation  e ama il calcio, fidati di me, amico!” e sottolinea il tutto annuendo con convinzione, mentre il suo amico lo guarda perplesso scuotendo la testa: “Come no, Nì. E il ragazzo perfetto è quello che si trucca, si depila e fa la spesa!”.
Ma Niall non risponde, perché vittima della digestione è già crollato in un sonno profondo, e, beh, meglio così, almeno non deve vedere la sua amata Irlanda perdere in maniera catastrofica l’incontro calcistico del secolo.
Ma siamo sicuri che questo discorso sia rimasto solo fra i due amici?
Mmmh…
Zayn –il terzo coinquilino- socchiude la porta: non aveva intenzione di origliare o di comportarsi come un ladro, ma poi: “…si depila e fa la spesa!” aveva sentito esclamare Liam e lui…
Beh, lui vuole piacere a Liam, così torna con lentezza sui suoi passi, senza fare rumore, ed esce nuovamente di casa, un sorriso quasi diabolico dipinto sul volto mentre si incammina verso il supermercato.
 
 
No, Zayn non si sente affatto in imbarazzo o fuori luogo.
Come no.
Passa velocemente tutti i prodotti dal carrello alla cassa, cercando di non farsi notare da nessuno.
Abbassa lo sguardo sulla sua spesa: rossetto, ombretto, fondotinta, fard, mascara, ceretta, unghie finte, smalto, e persino una parrucca: “Cavolo, ci mancano solo gli assorbenti!” pensa sconcertato.
La cassiera lo guarda storto e lui arrossisce imbarazzato mentre balbetta qualche scusa e ridacchia istericamente: “Sa, no? E’ così che vanno le cose con le sorelle minori…”.
Poi butta tutto alla rinfusa nella borsa di carta riciclata e si affretta a pagare per potere uscire da quel luogo di dolore e tortura.
Ma è quando esce finalmente dalle porte automatiche, che si sente veramente male: ora deve andare a comprare…
Dei vestiti.
E non sarà affatto semplice dare delle spiegazioni alle commesse.
 
Il moro entra con passo incerto in una delle tante botique del centro della città –per quale diamine di motivo non è semplicemente andato al centro commerciale?? Mah…- e si guarda attorno con fare piuttosto disperato: non deve assolutamente farsi notare da nessun…
Salve, posso aiutarla?!” come non detto, maledizione!
“Pensa ad una scusa, Zayn, una scusa qualsiasi… Ma che sia una buona scusa! Perché non l’ho preparata prima?!” riflette in fretta il giovane prima di annuire e rispondere gentilmente: “Si, ecco… C’è un mio caro amico che si sposa, così gli abbiamo organizzato una festa e… Ecco, per raggiungere il suo regalo dovrà superare delle prove e una di queste è… Vestirsi da donna”.
Ma che carino! Ma che cosa dolce!” –DOLCE?! Ma quando mai? Zayn strozzerebbe chiunque gli organizzasse qualcosa del genere…- la commessa emette un risolino che pare più un nitrito e batte le mani prima di muoverle con un cenno verso il ragazzo e dire: “Come facciamo per la taglia?
Lui… Lui è… Più o meno come me, sì” risponde con poca convinzione e forse pure arrossendo leggermente, ma se la donna ci casca non ci è dato saperlo…
O forse sì, visto che poi sullo scontrino –fin troppo kilometrico- fa risultare anche il suo numero di cellulare che –ops!- Zayn dimentica per sbaglio nel bidone perché grazie, ma no, non è interessato.
E poi il suo cuore è già impegnato, o non si sarebbe mai ficcato in un guaio del genere.
Quando finalmente esce dal negozio nota che si è fatto buio pesto, così decide di spostare la prossima  fase dell’operazione al giorno successivo.
L’ultima cosa che pensa prima di addormentarsi è: “Grazie ad Allah ho tre sorelle femmine…”.
 
 
Zayn?? Che cavolo ci fai qui alle…” la ragazza controlla velocemente l’orologio e strabuzza gli occhi: “Alle sette di sabato mattina?! Dico io, ma ti sei completamente rincitrullito? Questo è un crimine!” dice Waliyha sconvolta.
Ma come, non posso venire a trovare le mie sorelline quando voglio?” sorride il moro angelicamente ma:
Hai perso questo diritto quando sei andato a vivere da solo e non mi hai portata con te!” lo accusa la sorella mentre si sposta dalla porta.
Il fratello entra in casa e annuisce mesto, scusandosi debolmente prima di cadere senza forza sul divano dei suoi genitori: “Wal, Don… Ho bisogno del vostro aiuto. E ho bisogno che non diciate niente a nessuno…”.
Finalmente spiega il suo piano alle due ragazze, che si buttano a terra in preda a risate incredibili, ma che comunque trovano la voce per rispondere: “Ti aiuteremo, sarà divertente!”.
Forse, dopotutto, Zayn inizia a pensare di avere avuto una pessima “illuminazione”.
 
Cavolo, fratello, questi vestiti fanno peggio di schifo! Sembrerai un misto fra una secchiona e una escort di pessima qualità!
Wal! Non offendere…” la sorellina più piccola le punta contro un dito accusatore e poi si rivolge al maggiore: “A me piacciono, Zay!” e “Benedetta Safaa!” pensa il moro un pochino consolato.
Beh, almeno hai avuto la decenza di comprare una parrucca del tuo stesso colore di capelli… Altrimenti saresti stato veramente osceno. Comunque, è ora di iniziare!” e, no, a Zayn non piace per niente la piega che stanno prendendo le cose: Waliya con quello sguardo lo spaventa e –che cosa diamine vuole fare con quelle pinzette??
 
Ok, fratellino, ora conto fino a tre e poi strappo…” sorride (poco) rassicurante Doniya ad uno Zayn sempre più disperato dopo avere subito quelle che lui chiama senza problemi torture.
Le donne sono pazze!
Uno…” inizia la ragazza prendendo fra due dita l’angolo della striscetta depilatoria: “Due e…” e strappa con forza, provocando un istantaneo quanto naturale urlo di dolore del povero ragazzo che, ancora in preda alle lacrime, l’accusa: “Ma… A-avevi detto che avresti contato fino a tre!”
Sì, e se lo avessi fatto tu mi avresti impedito di terminare il mio lavoro… Esattamente come le altre venticinque volte!”.
Beh, non importa… Almeno abbiamo finito, giusto?!” sorride leggermente rincuorato il moro, ma non ricevendo risposta sussurra: “G-giusto?”.
Zayn? Ti ricordo che sei un bipede. Due gambe, ti dice nulla??” ridacchia la sorella, mentre lui spalanca i suoi occhi color caramello e grida istericamente: “COSA?!”.
 
Due ore, tre kili di trucco, due ettolitri di lacca e un rasoio più tardi, Zayn è finalmente pronto: capelli mossi e lunghi fin sotto al “seno”, una camicetta azzurra non abbottonata fino in fondo e una gonna nera non troppo corta.
A completare il tutto ci sono un paio di occhiali da vista –sicuramente meno belli dei suoi soliti- e delle scarpe nere eleganti, alte solo pochi centimetri, perché, grazie, ma lui alla sua vita ci tiene ancora, non vuole rischiarla solo per utilizzare un paio di trampoli.
Un’ultima sistemata al reggiseno pieno di carta (una terza perfetta!) davanti allo specchio e si sente finalmente pronta.
Cioè, pronto…
Uh, tutto questo non sta aiutando la confusione che già regna nella sua testa.
Ma per Liam questo ed altro!
E’ su questo che ragiona quando arrivano le tre sorelle che –finalmente!- hanno smesso di ridere e che ora guardano orgogliose il fratello: “Siamo così fiere di te, Zayn, perché per il vero amore si è disposti a fare qualche sacrificio e… No, fermo! Cosa fai?? Non piangere, che ti si sbaffa il mascara!”.
Mentre la sorella di mezzo continua a strepitare, la maggiore accompagna il ragazzo alla porta e lo congeda con una piccola spintarella gentile, che rischia comunque di farlo ribaltare, perché è un ragazzo e perché non si è comprato un paio di ballerine?!
 
Lo stesso supermercato del giorno prima, la stessa cassa e persino la stessa cassiera.
Sì, perché Liam era stato chiaro, aveva detto: “…che fa la spesa” e lui aveva quindi provveduto a riempire il carrello.
Mentre passa i suoi prodotti sul bancone gli viene quasi da sghignazzare al sorriso cortese e al “Buongiorno, signorina!” della commessa che invece il giorno prima se lo stava per mangiare vivo.
Prima di andare via un piccolo divertimento se lo vuole concedere, così dopo avere sistemato la spesa saluta la dipendente con la sua voce da uomo: “Arrivederci signora, e a presto!” rimanendo giusto il tempo necessario per vederla rompere un pacco di uova dallo spavento.
Fantastico!
Uscito in strada Zayn si incammina verso casa sua e dei suoi amici e deglutisce rumorosamente: il momento si sta avvicinando.
 
Liam chiude il libro che stava leggendo e dopo averlo posato sul tavolino di vetro si sgranchisce le gambe con dei piccoli saltelli sul posto, che però interrompe immediatamente non appena sente dei rumori sospetti: si tratta del ticchettio dei bassi tacchi di Zayn, ma questo lui non può saperlo, così quando si ritrova davanti una donna –seppur dall’aspetto familiare- con in braccio due buste della spesa che lo riprende con: “Liam! Dunque, hai intenzione di aiutarmi o vuoi restare lì fermo immobile ancora per molto tempo?” rimane piuttosto sconvolto e si limita a prenderle di mano i sacchetti e a seguirla in cucina.
Quando finalmente ritrova la capacità di parola esclama, puntandole contro un dito per accusarla: “Ma tu chi cavolo sei?!”.
La donna inizia a muoversi in maniera agitata mentre cerca di trovare una scusa, ma forse lo fa in maniera un po’ troppo agitata, visto che le si spostano persino i capelli.
Questo movimento non è sicuramente sfuggito a Liam, che dopo averle lanciato uno sguardo fulminante scatta per cercare di catturarla, non riuscendoci però a causa dei pronti riflessi dell’altra, che inizia subito a correre per la casa cercando di scappare dal ragazzo che la sta inseguendo.
Non mi prendi!” urla in falsetto, e nel mentre si toglie i tacchi che la impacciavano –ma dove vuoi andare se sui tacchi non sai camminare?- e visto che c’è li tira contro il suo inseguitore per rallentarlo.
Ma porca..!” urla Liam essendo stato colpito in testa; aumenta la velocità e riesce ad afferrare un ciuffo dei capelli corvini della donna che…
Gli rimangono in mano.
 
Zayn ride contento non sentendo più i passi affrettati dell’altro dietro di lui: “Ah-ah! Hai rinunciato, eh?”.
La risposta che gli arriva però lo lascia spiazzato: “Zayn?” un semplice sussurro di Liam lo fa voltare: il ragazzo tiene in mano la parrucca che fino a poco prima gli faceva prudere la testa e lo guarda perplesso e confuso, così Zayn, non sapendo cosa fare, decide di seguire il consiglio che gli aveva dato anni addietro la sorella maggiore: “Quando ti accusano di qualcosa, Zayn, tu nega sempre, sempre!”.
Anche se, certo, lei parlava della scuola, ma.
Io no conoscere Zayn! Cosa essere, nuovo tipo pizza?” si arrampica quindi sugli specchi mentre cerca disperatamente di raggiungere la porta d’ingresso.
Ma mi prendi per scemo? Fino a due secondi fa sapevi parlare perfettamente!” gli ricorda Liam stringendolo fra le braccia dopo avergli impedito di fuggire.
Che ne dici di raccontarmi tutto?”.
 
Liam sghignazza apertamente davanti al povero Zayn che fissa corrucciato il parquet –e diciamocelo, ci sarebbe proprio bisogno di una bella pulita! Oh… Sta iniziando anche a pensare come una donna, stupendo!- .
Zayn, ma io quando ho detto quelle cose ero ironico, e tu… Tu hai davvero creduto che…” il castano finisce di ridere solo quando la (ex) donna esplode: “Io ti ho appena detto di avere cercato un modo per conquistarti, e tu… Tu capisci solo questo??”.
Improvvisamente cade il silenzio fra i due, ma questo viene subito rotto dal moro: “Vado a togliermi questa robaccia dal viso” però: “Aspetta -lo ferma Liam posandogli una mano sulla gamba e impedendogli di alzarsi- faccio io” e detto questo gli porta via il residuo di lucidalabbra dalla bocca baciandolo delicatamente.
Zayn spalanca gli occhi: “E questo… Che cosa vorrebbe dire??”.
L’altro ragazzo sorride intenerito notando il rossore sulle sue gote e risponde: “Che non avevi nessun bisogno di conquistarmi, perché per me il ragazzo perfetto è quello un po’ timido, a cui non piace ballare perché non sa farlo e si vergogna, quello con la voce melodiosa, gli occhi profondi quasi tanto quanto la sua anima e i capelli neri… Sì, insomma, quello che si chiama Zayn Malik, in poche parole
Oh” sussurra senza parole il moro, e ride quando viene ripreso scherzosamente: “Ma come! Ti ho appena detto che sono pazzo di te, e tu dici solo ‘’Oh” ?”.
 
Quando Niall rincasa e vede i suoi coinquilini in atteggiamenti romantici non si scandalizza –non è mica un bigotto!- e si limita ad alzare le spalle andando a prendersi un birra -una Guinness, ovvio, perché è Irlandese e l’Irlanda non… Vabbè, già lo sapete- ed effettivamente il fatto che non si sia  accorto che uno dei suoi amici sia vestito da donna, mi fa sorgere qualche domanda.
 
 
Ah, giusto.
Chi sono io?
Io sono uno dei calzini di Niall-Mi Puzzano I Piedi- Horan.
Purtroppo, aggiungerei.
Sono stato dimenticato -e poi si chiedono tutti che fine fanno i calzini che “spariscono dalla lavatrice”, tsk-
sul divano una sera di qualche mese fa e…
O pensavo a come è nata la storia fra Zayn e Liam, o al fatto che Niall sta dormendo sopra di me e che sta sbavando.
Ah, perfetto!
Mi ha starnutito addosso.
 


Grazie per l'attenzione,
il vostro umile calzino che spera di non avervi fatto schifare più di tanto (: 
                              
P.S. Tutto questo è nato per colpa di un'immagine... Questa qua: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1418428648417122&set=pb.100007500004360.-2207520000.1398431262.&type=3&theater (spero ve la faccia vedere!)                     
   
 
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