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Autore: Queila    25/04/2014    1 recensioni
Dal testo:
"Lento e inesorabile scorre il tempo dei dannati.
Capelli corvini.
Cosce sode.
Seno generoso.
L’immagine di Bellatrix Lastrange si confonde con quella di James Potter.
Capelli scompigliati.
Occhiali di corno.
Fascio di luce verde…
E poi l’oblio. "
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sirius Black | Coppie: Sirius Black/Bellatrix Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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NOME: S.Elric_ (sul forum) / Queila (su EFP)
PACCHETTO: n^ 3 (Sirius x Bella)
OBBLIGO: Azkaban o Death Character (io ho messo entrambi)
DIVIETO: Relazione sessuale
 
Ragnatela
 
Lento e inesorabile scorre il tempo dei dannati.
Capelli corvini.
Cosce sode.
Seno generoso.
L’immagine di Bellatrix Lastrange si confonde con quella di James Potter.
Capelli scompigliati.
Occhiali di corno.
Fascio di luce verde…
E poi l’oblio.
Le notti di Sirius Black, pluriomicida, carcerato nella prigione di massima sicurezza di Azkaban, sono infestate dai fantasmi del passato.
L’uomo è in lotta con se stesso: costringe i suoi più torbidi pensieri a rimanere celati, ma quelli nel buio si fanno largo e prendono il sopravvento, nutrendosi a poco a poco della mente di Sirius, mente contorta e intrigata come una ragnatela, in cui l’uomo si arrampica, cerca di uscirne, ma ne rimane incastrato in un gioco di luce e ombra.
Capelli corvini.
Cosce sode.
Seno generoso.
Sirius la rivede ancora.
Sirius la vuole ancora, desidera assaporarne la pelle, morderle i seni ed entrare in lei con forza per possederla e dar sfogo finalmente al desiderio mai soddisfatto.
Capelli scompigliati.
Occhiali di corno.
Fascio di luce verde.
James e Lily appaiono davanti Black.
L’uomo si logora al ricordo della loro morte.
Vede l’immagine del suo migliore amico steso per terra, inerme, freddo, morto.
Gli occhi di Lily appaiono davanti a lui: Sirius sa che sono verdi, ma non riesce a vederne il colore, perché sono chiusi, e così rimarranno per sempre.
E poi ancora lei… con quel seno prosperoso e mai toccato.
L’uomo, nella sua cella, trascorre notti intere a desiderare il corpo bagnato di Bellatrix e a maledirsi per la morte del suo migliore amico.
È consumato dal dolore e dalla passione repressa.
Labbra carnose e battute giovanile si alternano nell’intrigata mente di Sirius Black.
Quante volte era stato tentato, da ragazzo, di spingere Bellatrix in un angolo della grande casa dei Black e di farla sua…
Tra quei corridoi polverosi e dimenticati che avevano visto la storia della grande Casata, Sirius nascondeva le pulsanti passioni dettate dal seno sempre poco coperto della cugina e dai suoi occhi peccaminosi.
Non aveva mai consumato il fuoco che gli bruciava dentro, ma questo si risvegliava, alimentato dalla scintilla dell’astinenza e dal ricordo del corpo sensuale di Bellatrix.
 
Lento e inesorabile scorre il tempo dei dannati.
 
Sirius Black si logora, consuma la sua mente per non pensare.
Blocca i suoi ricordi e si sofferma sulla morte, tanto agognata ma temuta allo stesso tempo.
La morte di James.
La morte di Lily.
Il corpo di Bella.
Il viso della strega si fa largo tra i suoi pensieri di nuovo, e di nuovo Sirius cerca di respingerlo, ma quello penetra lento, come l’acqua tra piccole fessure, e contamina la poca lucidità della mente dell’uomo, portandolo al limite della follia.
Capelli corvini.
Cosce sode.
Seno generoso.
Sirius vorrebbe toccarla, vorrebbe possederla.
I suoi pensieri si fanno via via più reali.
L’uomo sente lentamente il calore e il desiderio migrare dalla sua mente al suo basso ventre, e qualcosa cresce…
Le notti di Sirius Black sono buie e tormentate, oscillanti tra il desiderio impellente di una passione mai soddisfatta, e il rimpianto asfissiante di due morti che avrà sempre sulla coscienza.
Che cosa avrà mai fatto per meritare questi tormenti?
Deve vendicarsi, devi soddisfare i desideri celati, ma è solo un prigioniero, un mago senza bacchetta, un uomo perso della sua dignità.
È un dannato tra i dannati.
Poi lo vede: un foglio di giornale, un topo…  il suo riscatto, la sua vendetta.
È Sirius Black, ma in un’altra vita è stato Felpato.
In una vita in cui gioiva e desiderava è stato un Animagus.
Capelli corvini.
Cosce sode.
Seno generoso.
Forse poteva trovare anche lei…
In un ultimo atto di speranza, abbandona la sua umanità e si dà alla fuga sotto forma di bestia.
Bramando vendetta e carne, riesce a evadere dalla sua prigionia, ma non dai suoi pensieri e dai i suoi demoni, che lo accompagneranno fino alla morte.
 
 
  
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