Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Harihanna    26/04/2014    0 recensioni
Un amicizia nata in estate tra due ragazzi il quale si ritrovano loro e i loro amici.
Tanto divertimento e amore per Jane Margaret Evans.
#
-Chi minchia è sto figo?- ero ancora senza parole guardando la figura difronte a me, esattamente seduto al posto di Alex.
-Lui è...- il prof interruppe la nostra mini conversazione.
-Se avete intenzione di stare li a fissare il signor Payne allora fatelo dopo la mia ora, non voglio perdere tempo con queste bambinate- avevo la gola secca e non sapevo cosa dire.
-Ciao Alex- disse lui mostrandomi un sorriso a 32 denti, fantastico.
-Ciao Liam- probabilmente avevo appena fatto la figura della malaticcia con la laringite perchè era proprio quella la voce che mi era uscita, un misto tra ultimo respiro e una che stava affogando.
Genere: Demenziale, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 

 

Erano esattamente le 8.30 e tra mezz'ora sarei dovuta uscire con Harry ma avevo passato tutto il pomeriggio a tentare di inventare qualche scusa a Liam per non dirgli che sarei uscita con Harry, se lo avesse scoperto probabilmente non l' avrebbe presa bene e per colpa mia la loro amicizia sarebbe finita.
Infine optai per un vestito blu di seta insieme a una cintura bianca abbinate a delle scarpe dello stesso colore della cintura. Chi mi avesse visto avrebbe pensato che mi stessi preparando per un appuntamento romantico, ma non era così, uscivo con un amico per la prima volta e volevo almeno essere trovata presentabile.
Dopo essermi truccata leggermente e aver sistemato i capelli con dei boccoli, Harry si presentò sotto casa. Mi affacciai dalla finestra di camera mia trovandolo con delle margherite bianche e rosa in mano, mi sorpresi, non sapevo avesse anche passione per i fiori. Scesi giu e aprii la porta, mi rivolse un sorriso caloroso.
-Queste sono per te- sorrisi e lo ringraziai, entrammo in macchina.
-Dove andiamo?- chiesi curiosa.
-Un posto che conosci forse troppo bene ma questa sera sarà come riviverlo insieme a una persona nuova- pensai ai vari posti cui frequentavo.
Dopo circa 1 ora di viaggio arrivammo nella capitale, sorrisi, adoravo Londra di notte era, come dire, magica e portava serenità a ognuno.
-Te lo aspettavi?- chiese lui parcheggiando.
-Se devo essere sincera... si- rise provocando in me una strana sensazione, una bella sensazione, la sua risata era davvero contagiosa e quelle fossete che gli si formavano sulle guancie lo rendevano adorabile.
Uscimmo dal veicolo con mille luci che riflettevano nelle nostre pupille, sorrisi.
-Ti piace l' acqua?- stavamo passando davanti ai vari negozi londinesi quando Harry venne fuori chiedendomi ciò.
-Si perchè?-
-Ora lo vedrai- mi bendò e accompagnandomi, mi accompagnò verso qualche posto a me ignoto.
-Harry dove siamo?- sentii le sue labbra emettere una breve risata.
-Siediti- eravamo tornati all' esterno e sentivo odore di acqua. Mi levò la benda dagli occhi e rimasi colpita guardando dove mi aveva portata. Era un vero e proprio battello sull' acqua, eravamo sul tamigi e la vista era a dir poco splendida.
-Allora che te ne pare?- ero ancora senza parole per tutto ciò.
-È... È fantastico- non potevo credere che Harry avesse organizzato tutto questo, mi sarei aspettata un ragazzo da film d' azione o horror al cinema con dei popcorn, non sicuramente una cena a lume di candela su un battello che naviga sopra il tamigi.
Harry tornò a sedersi e cosi fecii anche io, lo guardai, possibile che un ragazzo come lui potesse celare anche un lato adorabile.
Notò che ero intenta a osservarlo cosi mi rivolse un sorriso, tutto era perfetto.
-Forse ti aspetti una mega aragosta ma il massimo che mi posso permettere è una bistecca con delle patatine fritte. Provale e fidati che sono meglio di qualunque aragosta esistente- guardai il piatto appena servito e tagliai il primo pezzo, lo ingerii, dovevo dire che era davvero buono.
-Non c'è che dire... è buonissimo. E qualunque tipo di alimento è meglio dell' aragosta- odiavo le aragoste, erano cibo per spendaccioni che sicuramente io non avrei mai voluto provare.
-Harry-  alzò la testa dal piatto.
-Continui ancora a... bucarti?- scosse la testa per poi riabbassarsi a guardare il piatto.
-Guarda che ti puoi fidare di me- lo guardai volenterosa di dargli una mano.
-Jane non mi va di parlarne ok?- dal suo cambio di tono potei capire che non voleva affrontare l' argomento in alcun modo, ci rimasi leggermente male perchè infondo io avevo tentato di aiutarlo.
-E tu?- rialzai la testa dal piatto e lo guardai, i suoi occhi verdi infondevano sicurezza, cosa che non avevo mai provato solo con un paio di occhi.
-Io cosa?- chiesi piuttosto rigida.
-La caviglia- sussultai, si era davvero ricordato della caviglia?
-È ok- lui annuì e continuò sul suo piatto. Tutto ciò era bellissimo, il posto, il mangiare, il fiume ma purtroppo lui non si fidava ancora abbastanza di me per confidarsi fino infondo, nonostante fosse riuscito a dirmi in faccia con poche frasi tutto ciò che lo turbava.
-Harry per caso ti vedi con qualcuna?- fui sorpresa pure io della domanda che emise la mia stessa bocca, infondo non mi interessavano molto le sue relazioni. Probabilmente era perché volevo saperne di più del riccio.
-Perchè ti interessa?- notai la sua espressione piuttosto divertita nel chiedermelo.
-Non è che mi interessi più di tanto ma sai... tu sai di me ma io non so molto della tua vita privata- lui ingurgitò una patatina e rimase a fissarmi.
-Io ti piaccio- accidentalmente urtai contro il bicchiere facendo rovesciare l' acqua sulla tovaglia, di getto mi alzai.
-Scusa scusa- lui continuò a guardarmi alzandosi e dopodichè cominciò a ridermi in faccia, queste erano le classiche figure di merda.
-Non c'è niente di divertente. Mi hai quasi fatto prendere un infarto- finì di ridere e mi guardò.
-Vieni con me- guardai la sua mano e la afferrai.
-Dove andiamo?-
-Ora vedi- cominciai a camminare accompagnandolo dietro, ero ancora scombussolata per ciò che aveva detto prima che non mi accorsi che dopo 10 minuti eravamo davanti al London Eye.
-Allora ti va?- lo guardai mentre mi sorrideva.
-A te?-
-Penso di si- rispose lui, ricambiai il sorriso.
-Allora aspetta- entrò alle casse, avevo già capito. Lo seguii fermandolo.
-No ti prego pago io la mia parte- lui alzò un sopracciglio e tornò davanti alle casse. Era una causa persa in partenza.
Lo aspettai fuori, dopo 10 minuti si presentò porgendomi il biglietto d'entrata, lo guardai scettica, odiavo quando qualcuno pagava ciò che avrei dovuto fare io stessa.
-Fai finta di averlo pagato tu- non ci diedi retta e entrai in una delle spaziose cabine della ruota panoramica.
Dopo essere entrati, andai diretta a sedermi.
-Ma come non stai accanto a me?-  si voltò a guardarmi.
-Preferirei stare seduta- lui si avvicinò e si sedette accanto a me.
-Cosa c'è?- lo guardai, sembrava preoccupato.
-Hai paura di raccontarmi della tua vita privata perchè?- notai il suo cambio di espressione improvvisa, probabilmente stavo toccando un tasto dolente ma io avevo necessita di sapere.
-Si tratta di molto tempo fa- sibilò, mi voltai a guardarlo.
-Abbiamo abbastanza tempo- continuai io, lui sforzò un sorriso e cominciò a raccontare.
-Si chiamava Hariel, era bellissima, penso che probabilmente sia stata la prima a farmi battere il cuore per la prima volta. Lei lavorava in un panificio nel pomeriggio dopo scuola, io andavo a prendere sempre del pane ogni giorno pur di vederla. Un giorno gli dissi ciò che provavo e lei inizialmente mi disse che non cercava un compagno così cominciammo a essere amici ma col tempo lei cominciò a provare i miei stessi sentimenti e finimmo per metterci assieme- gli brillavano gli occhi e ne fui felice, era la prima volta che lo vedevo in questo modo. Era la prima volta che vedevo Harry felice di raccontare qualcosa del suo passato.
-Un giorno però, se ne andò...- notai i suoi occhi diventare lucidi, poggiai una mano sulla sua spalla.
-Lei se ne era andata via, era partita per l' America senza dirmi niente. Per sempre.- inizialmente pensavo se ne fosse andata via in cielo non che fosse andata in un altro continente, mi chiedevo il perchè di ciò.
-E tu hai cominciato a drogarti?- lui si voltò d'improvviso e si alzò lasciando accanto un clima freddo.
-No, lo facevo già da prima- sussultai.
-Perchè?- le sue mani finirono dentro le tasche dei suoi pantaloni, forse voleva tirarmi un pugno.
-Tu non puoi capire- mi alzai, detestavo quando qualcuno mi diceva ciò, io non ero una scema potevo capire perfettamente
-Io posso capire. Tu non puoi capire come mi sento io ogni giorno, non puoi sapere ciò che ho passato.- lui si voltò e notai che stava piangendo, mi azzardai ad asciugargli le lacrime.
-Ho cominciato che avevo 14 anni Jane, una famiglia assente e amici che invece di aiutarmi mi intimavano a provare quella merda. Ora capisci come sto?- la mia mano era ancora sulla sua guancia e la mia espressione poteva dimostrare quanta tristezza potessi provare in questo momento, lui non meritava persone simili. Non meritava amici così.
-Poi ho incontrato Zayn, Liam, Louis e Niall e li ho capito di incontrare dei veri amici con cui fare cazzate senza entrare nel giro della droga o merda simile- sapevo che loro erano dei bravi ragazzi e si poteva capire anche da fuori, Liam era un ragazzo sempre disponibile, Zayn non lo conoscevo molto bene ma sembrava essere un bravo ragazzo, Niall ci teneva fin troppo ad Alex e Louis era un idiota di prima categoria.
-E perché continui a frequentare cattive compagnie?- fece un sorriso amaro prima di rispondere.
-Perchè con loro riesco a far scivolare via ogni tipo di problema-
-Drogandoti pensi di affrontare i problemi?- lo vidi deglutire e voltarsi verso il panorama difronte.
-Che bella che é illuminata vero?- scossi la testa impercettibilmente e tornai a sedermi.
-Gia- dissi, prima che lui si voltasse.
-Tu non puoi capire Jane io non riesco a controllarmi, è più forte di me- mi rialzai tornando difronte a lui, difronte alla sua considerevole altezza che era il doppio della mia.
-Io ti capisco e sai perchè? Mio padre si drogava e beveva fino a poco tempo fa prima di decidere di tornare a girare per il mondo con la sua nuova fidanzata. Non sono ne la prima nell'ultima in questa situazione anche la mia migliore amica ha problemi affettivi e tu pensi di essere l'unico nell' intero mondo a non avere un pò di affetto? Ti sbagli di grosso Harry- la ruota si fermò così come la mia permenenza all' interno. Cominciai a camminare veloce fuori dalla ruota panoramica diretta non so dove, probabilmente solo i miei piedi lo sapevano.
-Jane aspetta... Jane!- pesanti e bagnate lacrime cominciarono a inondare le mie guancie, non volevo mostrarmi debole davanti agli altri, ma lui mi aveva fatto perdere la pazienza e ciò non succedeva quasi mai.
-Jane!- mi sentii afferrare il polso facendomi scontrare con la sua imponente figura.
-Non intendevo dire che tu non puoi capire perchè non hai cuore, ma intendevo che io lo faccio da troppo tempo ed è difficile che io cambi da un momento all' altro- le mie lacrime furono impregnate dalle sue dita che coprivano le mie guancie.
-Non piangere ok?- i suoi occhi per un momento mostrarono un velo di tristezza nei miei confronti, lo strinsi a me con impeto. Volevo davvero un suo abbraccio, perchè sapevo di poter condividere con lui piccoli momenti che probabilmente mai più avrei rivissuto. Le sue mani girarono attorno  alla mia schiena e mi strinsenso forte a lui, il suo profumo inebriava le mie narici, sarei voluta restare così per sempre.
-Jane...- il nostro piccolo momento di tenerezza fu spezzato con un' unica voce, la sua voce. Mi voltai lasciando il corpo di Harry e trovando Liam.
-Liam... io...- lui si avvicinò, non sapevo cosa dire ero letteralmente senza parole, non avrei mai immaginato di trovarmelo difronte proprio stasera.
-Dovevo immaginarlo che uscivi con lui...- sorrise, ma sapevo che era un sorriso per niente benevolo, anzi probabilmente voleva ucciderci entrambi.
-Complimenti vi auguro il meglio- si voltò accompagnato da un applauso, non era questo che volevo, io ero davvero innamorata di lui.
-Liam Aspetta!- lo bloccai prendendolo per la spalla, lui si voltò, era arrabbiato lo vedevo.
-Te lo giuro, io e Harry siamo usciti solo come amici- lui mi guardò con un' espressione indecifrabile, deglutii.
-Non mi interessa. Hai preferito la sua compagnia alla mia cosa dovrei pensare?- si voltò continuando il suo passo, ma prima ancora che potessi dirgli qualcosa, Harry mi precedette.
-Hei amico non la toccherei mai. Non è neanche tra i miei stereotipi di ragazza- Liam che era rimasto fermo fino alla fine della frase, si girò e sferrò un pugno in faccia di Harry, stava accadendo di nuovo. Non dovevano e non potevano litigare per me.
-Liam ti prego- lo fermai implorandolo con lo sguardo, lui mi guardò, si dice che gli occhi sono gli unici a non mentire e io lo stavo guardando proprio per fargli capire che non lo stavo facendo.
-Jane ti prego stammi lontano- non si lasciò toccare così le mie mani tornarono lungo i fianchi, piansi come non avevo mai pianto per un ragazzo, perchè non solo avevo perso qualcuno di importante per me ma uno tra i pochi che poteva darmi del vero affetto. Lo guardai andare via come mai avrei osato guardare, lo avevo perso.

 

 

HOLA!!! Nel prossimo capitolo si sentirà parlare Alex. Spero continuate a leggere e tra l' altro mi piacerebbe lasciaste qualche commentino perchè vedo che c'è gente che legge ma che non commenta e a me farebbe piacere che lasciaste una vostra traccia sottoforma di commento :) 


Harihanna

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Harihanna