Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: intery    19/07/2008    6 recensioni
Rin mi fa male il petto…non sai quanto e non capisco perché, ma so che ora senza di te, la mia vita tornerà quella di prima, triste e solitaria, ti dico solo una cosa, non dimenticarmi… Quanto si sbagliava il signore dei demoni, perché purtroppo il destino gli avrebbe giocato un brutto scherzo. salve a tutti!!sono tornata con questa nuova fict che vedrà Sesshomaru chiedere a Kagome di portare Rin con lei nel futuro per proteggerla.con Kagome verrà anche Inuyasha deciso a vivere con lei nel futuro,Sesshomaru era sicuro di sé tanto un giorno lui sarebbe tornato da lei, era immortale, l'avrebbe raggiunta ad ogni costo...ma lei si ricorderà di lui? tanti avvenimenti accadranno nel mondo di Kagome...siete pronti ad immergervi nella storia? un kiss a tutti!!
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Scusate il disumano ritardo per pubblicare...

ma ho avuto molto da fare e questa storia merita il giusto impegno psifico e fisico e non

ci sono stata con la testa ultimamente!!ringrazxio tutti quelli che hanno letto, e sopratutto chi ha commentato...

a presto un kiss intery

Quando uscirono dal pozzo, Kagome cominciò a respirare la tiepida aria di casa sua, era nel suo mondo ora, tutto cambiava, tutto era per come se lo ricordava.

Inuyasha dal canto suo, si era abituato a quell’atmosfera, più volte era andato nella sua epoca, più volte si era soffermato per qualche giorno, ma ora era diverso…ora doveva accettare che quella fosse la sua nuova casa.

Quella che a tutto questo era estraneo, era la piccola Rin.

Cominciò a girarsi in torno mettendosi il ditino alla bocca, per capire bene quel luogo da cosa era formato.

Tutto l'era nuovo, niente conosceva e nulla sapeva…

Anche se erano ancora dentro il chiosco, la piccola si sentì strana, non avvertiva il calore della sua epoca, tutto era così diverso da li. Quello non era né il suo tempo, né il suo luogo.

Il pomeriggio passo veloce a casa Higurashi.

Ci volle un bel po’ a Kagome per spiegare a sua madre la situazione, in un giorno gli doveva far accettare che da quel momento sotto lo stesso tetto ci sarebbero state due persone nuove che, non avevano la minima idea di come funzionassero lì le cose.

Infondo, però la madre di Kagome era una donna d’ampie vedute e di gran cuore, o era felice di vedere la figlia di nuovo a casa e se, la felicità di sua figlia consisteva nel vivere la sua vita con un mezzo demone, lo avrebbe accettato.

E poi quella bambina….La prese subito a cuore, una madre sa leggere il dolore negli occhi e vedeva che quella bimba, di tristezza in cuor suo n’aveva tanta, una cosa buona c’era: sarebbe cresciuta con Sota, ad occhio e croce i due bambini avranno la stessa età, sarà meno traumatico questo cambiamento d’epoca.

Certo non poteva essere tutto rose e fiori e Kagome, non si poteva certo aspettare di fare fin da subito la sposina con Inuyasha…

Mamma: sia chiara una cosa Kagome: ovviamente tu ed Inuyasha dormirete in camere separate!!

Kagome: ma certo mamma!!che vai a pensare!ehehhe!!

Mamma: c’è poco da ridere Kagome! Tu dormirai con Rin, mentre Inuyasha dormirà con Sota!

Senza replicare Kagome andò nella sua cameretta per sistemare anche lo spazio per Rin.

Si sentiva strana in quella nuova situazione, si ritrovava a crescer una bimba…chissà come sarebbe stata la sua bimba…cosa si metteva a pensare Kagome! Era ritornata da poco tempo nella sua epoca con inuyasha e già pensava ad una famiglia sua!!Rin allora per lei sarebbe stato il suo banco di prova, per vedere come si deve crescere una bambina…

Stava riordinando la sua camera, quando si sentì prendere da dietro con forza ed un’estrema dolcezza.

Poteva riconoscere quelle braccia ovunque, appartenevano al suo Inuyasha, ora sì ora lo poteva dire al mondo.

Kagome: inuyasha se mia madre ti becca nella mia stanza minimo ci fucila!!

Inuyasha: non ti preoccupare che non se n’accorgerà nemmeno!!

Kagome: vedi che non è come le altre volte…qui ci tiene di più sotto controllo!!

Inuyasha: tsk! Non ha il mio olfatto sviluppato!! E poi sono proibito di stare abbracciato alla mia ragazza?

Alla mia ragazza…Kagome quasi non sveniva nell’udire quelle parole, quanto le aveva sognate? Quanto le aveva sperate? Ormai nemmeno lei se lo ricordava più. Quella giornata era davvero fantastica, pensava, ma non sapeva che il peggio ancora doveva avvenire.

Inuyasha: ehi scema ti sei imbambolata??

Kagome: n-no…no…e che pens…ehi!!ma come mi hai chiamata brutto scemo?

Inuyasha: a poi sono io quello che sbaglia a parlare?

Kagome:chiedimi scusa!!!

Inuyasha: io? Ma perché che ho detto? E poi non ci penso per niente!!

Kagome: ma è possibile che in un modo o nell’altro tu riesci sempre a farmi soffrire!!

Soffrire…quella parola inuyasha l’aveva impressa nella sua mente, quante e quante volte l’aveva fatta piangere per lui? Troppe, troppe volte ora era stanco di se stesso, non poteva ancora vederla soffrire per causa sua…

Un gesto lento, un gesto delicato e pian piano la girò verso di sé stringendola al suo petto, come lo inebriava quel dolce profumo, la voleva tutta per sé, la voleva punto.

Gli alzò delicato il mento con un artiglio, quegli artigli che avevano procurato moltitudini di morti, ma con lei erano più delicati di una piuma, dolcemente gli posò un casto bacio sulle labbra, con voce sensuale che pian piano s’insinuava nel suo orecchio gli disse:

Inuyasha: scusami Kagome, vieni con me in cima al Goshinboku…

Non se lo fa ripetere due volte Kagome.

Si ritrovo aggrappata alla sua schiena, quante volte l’ha fatto.

Un tuffo nel passato, negli antichi ricordi, di momenti che ora non ci saranno più ma che ne verranno sempre di nuovi e più belli.

E così avvinghiata alla sua schiena la porto in cima all’albero, nel cuore del dio albero, per Inuyasha quello era l’unico modo di sentirsi vicino casa, infondo quell’albero c’era anche nella sua epoca, era stata la sua casa ed ora l’ha seguito fin qui, in quest’epoca moderna cosi strana e diversa da lui, sembra quasi un modo per non lasciarlo solo…non è forse questa la verità?

Inuyasha teneva stretta fra le sue braccia Kagome, si sentiva letteralmente in paradiso a quel contatto, le sue braccia che mille volte l’avevano protetta, ora erano qui per amarla…amarla…amarla?

Ok è vero che Inuyasha si è dichiarato…ma…lui ama Kagome?

La ragazza a questo pensiero stava uscendo fuori di se, non riusciva più a stare quieta sul quel ramo,

inuyasha capì che c’era qualcosa che non andava…ma si sa, lui non è stato mai un genio…

stranamente però, Inuyasha la riprese fra le sue braccia e comincio a parlare….

Inuyasha: sai…qui mi sto trovando bene, forse perchè infondo questo è lo stesso luogo che mi apparteneva.

Kagome: eh? Non ti seguo molto bene.

Inuyasha: eppure è tanto semplice, infondo il tuo tempio si trova dov’era il villaggio, l’albero in cui io sono stato sigillato per 50anni è questo...non mi sono mai spostato realmente da casa mia, e che con gli anni le cose cambiano, tutto cambia ed io sono cambiato…

Kagome: ma perchè mi stai facendo questi discorsi? Credimi che fra un po’ impazzisco!!

Inuyasha: Kagome mi deludi, di solito sei sempre stata tu quella più sveglia di me!

Kagome: mi stai dicendo che sono scema?!?

Inuyasha non fraintendere tutto….e fammi finire di parlare se non dove lo ritrovo il coraggio! Ti dicevo, anch’io sono cambiato, io ho rinunciato al mio modo di vivere, alla mia epoca, per stare accanto alla donna che amo…

Tum tum...un battito tum tum due battiti…il mio cuore sta perdendo dei battiti, oh inuyasha!ma adesso che fai perché stringi forte le mie mani, tum tum tum tum…il mio cuore sta impazzendo!!adesso mi guardi pure fisso negli occhi…lo sai che mi perdo in quelle pozze dorate...che stai dicendo??

Inuyasha: io ti amo!

Kagome: anch’io!! E non sai quanto ho aspettato questo momento!

Inuyasha: lo so... piccola sciocca mia!!

Kagome: come hai detto?

Eccola che ricomincia….non si stuferà mai di attaccarmi? Ma infondo e per questo che l' amo.

Mentre la giovane coppia si divertiva a scambiarsi occhiate d’amore e d'odio dall’alto dell’albero, una bambina era intenta a giocare sul ciglio della strada, sotto la sorveglianza di Sota.

Sota: Rin fai attenzione!! Se qualche macchina sbanda, t’investe in pieno!

Rin: capito signorino Sota!

Sota: Rin non c’è bisogno di tanti formalismi!

Rin: va bene!!

E gli regala uno dei suoi bei sorrisi, già a lei piace sorridere, anche se non erano più luminosi come un tempo, quelli più belli li regalava solo a lui…

Rin: Sota scusami…ma cos’è una macchina??

Sota: beh una macchina è tipo una carrozza senza cavalli.

Rin: e come si muove?

Sota: beh si muove…RIN ATTENTA!!!

BOOM!

Una forte luce e poi…il buio.

Un impatto e poi nulla.

Inutile la corsa forsennata d’Inuyasha per tentare di salvarla.

Inutili le lacrime di Kagome…

  
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