Titolo: Clouds in the Sky
Serie: Katekyou Hitman Reborn!
Rating: Nc-14
Pairing: 18x27 (HibarixTsuna)
Warning: Spoiler sulle serie Varia &
Millefiore.
Note: Nonostante il pair YamamotoTsuna mi piaccia parecchio, per ora quello che mi ispira di più è sicuramente la HibaTsuna visto gli scritti gli sto dedicando, ancora una volta infatti sono loro i protagonisti di questa fic, fic che poi in realtà è un insieme di cinquanta frasi che parlano di loro. Le frasi iniziano con una certa linearità temporale e si concludono con uno spoiler sulla serie dei Millefiori, nel mezzo però la maggior parte delle frasi è a sé. Ci ho messo un po' a scriverle tutte, di certe sono soddisfatta, di alcune altre un po' meno... però l'ho trovato divertente e sto ponderando l'idea di scrivere prima o poi anche su un altro pair di Reborn, mah, si vedrà XD!
Set: Alpha
Credits: KHR appartiene a Akira Amano.
I themes qui svolti e l'idea appartengono alla community 1frase@livejournal
[.Clouds in the Sky.]
01. Attesa
Il tempo gli scorre addosso ticchettando alle sue spalle e la campana della
scuola dedica al mattino i suoi primi rintocchi; Kyouya rimane fermo ai cancelli
della Namimori Jr. High School lanciando serafiche occhiate a chi lo supera
tremando, consapevole che ancora una volta il ritardo di Sawada Tsunayoshi gli
fornirà la scusa di cui ha bisogno per punirlo.
02. Miglior amico
Non sopporta quando gli erbivori si riuniscono in gruppo convinti che l'unione
faccia la forza, sopporta ancora meno la vista di Sawada circondato dai suoi
amichetti mentre quel Yamamoto si avvicina al ragazzo sorridendo ed osa
appoggiarsi come nulla fosse alla sua spalla.
03. Fede
Kyouya Hibari non crede, non ne ha bisogno -la fede è per i deboli o così gli
piace pensare-, Kyouya Hibari sa perfettamente che, presto o tardi, quel
ragazzo cederà ad un sentimento a cui ancora non è riuscito a dare un nome.
04. Mente
Potrebbe chiamarlo Bob, in una mera ripicca contro una coscienza -mai stata così
sdolcinata- che scioglie nella sua mente la parola Amore.
05. Buco
Qualcosa si era aperto all'altezza del petto, dentro, spalancandosi tanto
doloroso quanto improvviso, quando Kyouya aveva puntato lo sguardo nel suo,
sparando un proiettile invisibile fatto di voce e lettere: "Ti amo."
06. Risposta
Due parole soltanto e Tsunayoshi ha tremato mentre nel petto il cuore decide di
rifiutarsi di battere; dita fredde si aprono sulla sua bocca, come zampe di
ragno strette alla mascella e la voce bassa ed incolore di Hibari-san gli soffia
in faccia insieme al suo fiato: "Non voglio una risposta, amami e basta."
07. Anima
Dita
di una mano troppo piccola sono tese verso la schiena di Kyouya, cercano di
allungarsi nella disperazione di una richiesta silenziosa che la bocca non
vuol pronunciare per paura, è l'Anima di Tsunayoshi che lo supplica di non
allontanarsi ancora da lui.
08. Cuore
Batteria impazzita rimbomba nella cassa toracica, lanciando furiosamente i
suoi eco nella gola, la mano di Kyouya posata al petto di Tsunayoshi stringe
tra le dita la stoffa della maglietta, rubando con quel gesto i battiti di un
cuore che va sciogliendosi d'imbarazzo e desiderio.
09. Uccidere
Stupito, Tsunayoshi osserva quella mano, in grado di strappar via la vita in
un istante, posarsi alla propria guancia in una languida carezza, e si chiede
se anche la bocca di Hibari-san possa regalargli sensazioni così piacevoli.
10. Facile
Prima
o poi capirà qual è la vera forza di Sawada, ma per ora è fin troppo facile
far ruotare il tonfa tra le dita e poi spingerlo al suo collo,
immobilizzandolo contro la parete mentre gli strappa un bacio.
11. Parole
Non è
bravo Kyouya a parole, più che altro non capisce la necessità di render suono
qualcosa che vorrebbe custodire gelosamente e che, come una piacevole novità,
non ha mai avuto modo di pensare, semplicemente unisce le labbra a quelle di
Tsunayoshi e lascia che sia lui ad interpretare quel mulinello di emozioni e
sensazioni che sfarfalla nello stomaco.
12. Seconda volta
La
prima volta non è stata piacevole per nessuno dei due, Tsunayoshi ha nascosto
le lacrime tra maniche di una divisa stropicciata, completamente privo del
coraggio di guardarlo e lui, denti stretti e pugni chiusi, non ha mai digerito
quel fallimento; ma questa volta sarà diverso, si impara dagli errori: "Ah,
Hibari-san, no! Se gli riempi l'acquario di cibo, il pesce rosso morirà
soffocato!"... o forse no.
13. Uomo
Non
riesce ad immaginare un Sawada tra dieci anni, gli vede indosso ancora
lineamenti infantili di un volto tondeggiante e due astri d'ambra scura
incastonati al posto degli occhi, timidi e spauriti, sempre alla ricerca di
supporto e sicurezza, senza capire che nelle sue vene scorre già il sangue di
un leader; no, più guarda Sawada e più si convince che anche crescendo lui
rimarrà irrimediabilmente lo stesso DameTsuna di adesso.
14. Denaro
Le
palpebre calano più volte sugli occhi, frammentando ciò che vede in fotogrammi
che la vista filtra ai centri nervosi, incredula, davanti alla mano di
Hibari-san che sorregge il fiocco di un bento che ha deciso di dividere con
lui in via del tutto eccezionale perché: "Se vuoi che ti compri un regalo di
compleanno sappi che ti morderò fino alla morte!"
15. Preghiera
"Hi...Hibari-san...
ti... ti prego..." polle di nocciola lucida, labbra gonfie a causa dei denti
che non riescono a smettere di torturarle, appena dischiuse per far filtrare
una voce sussurrata e gote spruzzate di un lieve rossore; dannato Sawada
perché deve essere così eccitante anche mentre lo prega di aiutarlo nella
pulizia dell'aula!
16. Notte
Ha
imparato ad apprezzarla per il profumo appena accennato che l'aria trascina
con sé, per le sue trame oscure che sfilano davanti agli occhi ombreggiando i
contorni di strade ed edifici, per quel senso di angoscia e perdizione che in
brividi risale il corpo distillandosi nella testa in gocce invisibili di
ansia, nella convinzione che debba accadere qualcosa anche quando invece tutto
tace, tranquillamente; ha imparato ad apprezzare la notte perché in essa
ritrova lo sguardo di petrolio di Hibari, i suoi capelli di pece ed il suo
profumo indefinibile.
17. Posto
C'era
un vago senso di malinconia nello sguardo di Tunayoshi mentre guardava il
banco al suo fianco rimasto vuoto dall'assenza di Yamamoto e Gokudera, c'è
stato un ombra di preoccupazione quando la porta ha sbattuto all'entrata di
Hibari-san ed ora, sentendo il calore della vicinanza del suo corpo accomodato
al suo fianco, si può chiaramente leggere lo splendore della sorpresa mista a
quella felicità assurda che fa sorridere il ragazzo come un idiota.
18. Pazzia
Lo
capisce, davvero, ormai ha imparato ad accettare questo lato folleggiante del
Presidente del Comitato disciplinare e sa perfettamente che il ragazzo ha un
permesso speciale -probabilmente autocertificato, ma tanto basta- per
frequentare l'anno che desidera, ma, per la miseria!, pretendere che lo stesso
Tsunayoshi se ne stia buono buonino sulle sue ginocchia durante la lezione di
matematica supera ogni umana comprensione!
19. Fidanzamento
"Tu
sei Mio." è quel semplice pronome possessivo, pronunciato con la fredda
naturalezza di Kyouya, che lascia intendere a Tsunayoshi di aver superato da
tempo la sottile linea oltre cui non è più possibile tirarsi indietro senza
far del male ad entrambi.
20. Noia
Non
sa perché, è un dubbio che nasce irrazionalmente nel cervello e lì si deposita
pungolandolo sadicamente, alle volte è convinto che Kyouya possa annoiarsi in
sua presenza e desiderare qualcosa di meglio, ma tutte le vote che timidamente
ricerca il volto del ragazzo e scopre il suo sguardo penetrante fissarlo in
silenzio mentre una mezza curva di malizia piega le sue labbra, ogni dubbio si
scioglie.
21. Insieme
Ha
paura naturalmente, è un sentimento che conosce dalla nascita e che mai
abbandonerà la culla del suo corpo, deve stringere i pugni sino a sbiancare le
nocche per non tremare e lento il capo si alza in direzione di Xanxus, gli
occhi ricamati da una sicurezza che deriva solo dalla presenza dei suoi amici,
di Reborn, di Kyouya, dalla loro voce: "Lui non è da solo, la volontà di
Judaime è la nostra." loro sono la sua Forza.
22. Indifferenza
Tsk,
non avrebbe partecipato a quello stupido Cerchio per incitare Sawada
neppure se glielo avessero chiesto in ginocchio, a Kyouya non interessavano
certe cose, ma quando il ragazzo dalla testa erbosa annunciò che non ce n'era
bisogno, proponendo l'assurda regola dei dieci metri, lui si allontanò
irritato.
23. Cellule
Sentiva la gola lacerarsi a causa della temperatura corporea che andava
aumentando, mentre nelle vene scorreva la Death Heather e violentava ogni
singola cellula del suo corpo; ma anche così, accasciato contro le sbarre del
traliccio, non aveva alcuna intenzione di attendere la vittoria di Sawada per
ottenere quel dannato antidoto e mordere a sangue chiunque si sarebbe parato
davanti alla propria strada.
24. Letto
Seduto a gambe incrociate nel mezzo del futon che è stato preparato per lui,
Tsunayoshi si guarda intorno spaurito, finché non si rende conto di quanto sia
immenso e di come le lenzuola sembrino volerlo ingoiare, è allora che
Hibari-san, con una smorfia infastidita, si sdraia al suo fianco rubandogli
l'unico cuscino presente.
25. Stelle
Non
otterrà la Luna o le Stelle da quel ragazzo, non avrà mai una parola dolce
bisbigliata all'orecchio mentre baci di miele si sciolgono sulla sua pelle,
non avrà il tenero amore che sognava con Kyoko-chan o quello che Haru-chan gli
ha sempre promesso; in cambio però può rimanere abbracciato a lui nel silenzio
ovattato di corridoi infiniti ed aule deserte, e dire di avere tutto ciò che
desidera.
26. Minuto
E'
vergognosamente consapevole di quello che gli sta succedendo, i lenti scatti
di quella lancetta fastidiosa scandiscono perfettamente, secondo dopo secondo,
il rumore dei suoi pensieri accalcati alla testa che, assordanti, gli urlano
contro a gran voce e dio solo sa quanto vorrebbe ascoltarli, alzarsi da quella
maledetta seggiola, mandare a quel paese quell'ultimo infinito minuto di
lezione e correre sul terrazzo della scuola per stringersi finalmente contro
il corpo di Kyouya e soffocare nella passione dei suoi baci.
27. Limite
Yamamoto non riesce a distogliere lo sguardo da quel braccio, il braccio di
Hibari allacciato alla vita di Tsuna che con quell'unico gesto l'ha tirato a
sé; dovrebbe essergli in qualche modo familiare, anche lui ha sempre
abbracciato il suo amico, ma ora non può fare a meno di leggerci un senso di
possessione che va oltre la semplice gelosia.
28. Estate
Odia
l'estate perché il caldo è qualcosa che lo avvolge in un abbraccio soffocante,
lo comprime nella fatica bagnandolo di sudore, sciogliendolo nel frinire di
cicale rumorose; odia l'estate perché anche con il ventilatore al massimo che
gli sbatte addosso è insopportabile perfino l'idea di fare l'amore ed
allacciare stretto il proprio corpo a quello di Sawada.
29. Pioggia
E' un
bene che l'odore di asfalto bagnato sia stato la prima cosa che ha percepito,
gli ha aggrovigliato lo stomaco e si è depositato nel cervello insieme al
bussare di gocce insistenti che cercano di fare il nido tra i suoi capelli,
colando lungo la schiena per trasformarsi in brividi di freddo; ora che la
giacca del Presidente del Comitato disciplinare è poggiata alle sue spalle,
può dedicarsi al profumo di Hibari che caldo lo avvolge.
30. Volontà
Non
ha esitato neppure per un secondo; dev'essere stato l'ordine di Hibari-san che
con quell'unico glaciale "Salta" gli ha fatto venire la pelle d'oca, dev'essere
stata colpa di quello stupido gattino che si è trovato a voler salvare ad ogni
costo grazie al Dying Will Shot, ma, più probabilmente, sono state le braccia
di Kyouya tese verso di sè, a convincerlo che non avrebbe dovuto temere niente
perchè lui l'avrebbe preso al volo.
31. Cielo
Un
salto, Kyouya lo ha solo guardato saltare verso di sé obbedendo al proprio
ordine, le braccia si sono alzate di colpo e per un attimo ha avuto paura di
vederselo sbriciolare tra le mani, sfumare come un sogno ad occhi aperti;
invece è stato come afferrare un pezzo di cielo.
32. Medico
Un
po' è grato al Dr. Shamal per aver infettato Hibari-san con la malattia del
Sakura, è anche merito suo se, appoggiati alla corteccia di uno di questi,
sotto la danza rosa dei suoi petali, Kyouya si lascia cadere stancamente
contro la spalla di Tsunayoshi, poggiandovi il capo e chiudendo gli occhi
borbottando una frase che in realtà nessuno dei due ha sentito.
33. Credere
Non
può credere a quello che vede, a quello che sente, a quello che è appena
accaduto... con le lacrime agli occhi ed il calore della soddisfazione che si
accende nel petto, Sawada Tsunayoshi, anni quindici, da sempre DameTsuna,
esulta per aver finalmente battuto il membro più forte della famiglia Vongola:
"Yatta, ho battuto Hibari-san a Tekken!"
34. Lontano
E
mentre Sawada esulta, sdraiato sul divano del salotto Hibari apre lentamente
gli occhi annebbiati dal sonno, osservando lo schermo che riporta la sconfitta
del suo Jin Kazama; peccato che dopo settantanove partite, alle due del
mattino, anche se il più piccolo è seduto in terra a poco più di un braccio di
distanza, sia troppo lontano per essere preso a pugni, sibilandogli qualcosa
come "Allora erbivoro, dicevi?".
35. Barca
Schiena a schiena con Hibari-san, con la brezza calda di primavera che
scompiglia affettuosamente i capelli e si insinua maliziosa sotto gli abiti,
Tsunayoshi ha come l'impressione che Kyouya abbia voluto dividere con lui la
sua nuvola, mentre galleggia solitaria tra le onde di un cielo immenso.
36. Ricordi
Sì,
Tsunayoshi lo sa perfettamente che è stupido e che è un comportamento da
ragazzina innamorata, ma, dei!, non può fare a meno di gioire
silenziosamente per quel piccolo rettangolo di plastica lucida che ha
catturato uno dei rari veri sorrisi di Kyouya e lo ha reso eterno,
permettendogli di aggiungerlo ai ricordi che riempiono la memoria di un album
fotografico.
37. Peggio
"Sarebbe a dire che preferisci allenarti con il Bambino invece che con
me, Sawada Tsunayoshi?" sinceramente, guardando il ghigno mefistofelico di
Kyouya, Tsunayoshi non saprebbe proprio dire quale sia il male minore...
38. Braccia
Come
sbuffi d'aria rapiti da una girandola colorata, ineluttabilmente si perde nel
calore assuefacente dell'abbraccio di Tsunayoshi.
39. Speranza
Era
tornato alla mente senza preavviso, ridipingendo nella tela bianca della sua
immaginazione l'inchiostro nero che formava le pagine de Il Piccolo Principe,
lettura di un'infanzia neppure così distante; in piedi di fronte a Kyouya, nel
cortile della scuola, con il capo rivolto verso l'alto per riuscire a guardare
il ragazzo, le labbra si mossero da sole e la voce scivolò come schiava di un
incantesimo: "Hi-Hibari-san... posso... addomesticarti?"
40. Rivelazione
E
quando scopre che anche Kyouya è stato designato per essere un suo
Guardiano, il tepore dell'imbarazzo si dipinge sulle gote ed il palpito
dell'emozione abbraccia i suoi organi, pompando più forte in un cuore che
batte all'impazzata.
41. Terrore
Era
così spaventato quando gli ha ricordato che il Guardiano dell'Anello delle
Nuvole viaggia solitario nel Cielo della Famiglia, indipendentemente da
come si muovono gli altri Guardiani, che alla fine ha sospirato e ha accettato
di rimanere con lui un'altra notte, un'altra notte soltanto.
42. Fuoco
Non
c'è niente che possa scalfire il sangue freddo di Kyouya Hibari, neppure
fiamme dorate che danzano con sfumature cremisi aizzate dall'Hyper Dying Will
Shot, mentre divorano le mani e la fronte di Tsunayoshi, eppure, per un solo
fottutissimo attimo, quello che si è letto sul suo volto è stata esitazione.
43. Chiaro
E'
una macchia chiara nell'arredamento sobrio e scuro della stanza, nervosamente
seduto su un divano di pelle nera mentre timidamente tiene lo sguardo basso e
si stringe nelle spalle, Sawada è quello che mancava per rendere l'arredamento
perfetto.
44. Strada
Ha
provato quella mossa per tutto il tempo, Gokudera gli ha assicurato che non
c'era modo che fallisse neppure uno come lui, Yamamoto sorridendo gli ha
augurato buona fortuna e lui non era pronto, di più!; allora come diavolo ha
fatto a mancare la mano di Hibari-san e finire con la faccia spiaccicata
contro l'asfalto mentre fingeva di inciampare?!
45. Elettricità
Ne ha
solo sfiorato la mano con la punta delle proprie dita ed una scarica ha
attraversato il suo intero corpo, così piacevolmente dolorosa che la mano di
Kyouya ora stringe nella propria quella di Tsunayoshi.
46. Padrone
Non
esiste modo per rinchiudere le nuvole in una gabbia, non esiste per loro
padrone che possa permettersi di condurne il moto o essere che ne fermi il
corso; eppure al dito di Kyouya si mostra fieramente l'anello del Guardiano
mentre lo sguardo di cenere liquida non abbandona un secondo il volto del
suo Boss.
47. Nero
Mentre guarda Hibari-san, seccato, sfilare tra i corridoi della tenuta
italiana della famiglia Vongola con l'Armani che gli ha appena regalato, non
può evitare di pensare che il nero gli doni da morire!
48. Promessa
"Kyou-kun,"
era così che lo chiamava, dopo quasi dieci anni aveva imparato a usare il suo
nome finalmente "Ecco... voglio distrutti tutti gli anelli della Famiglia"
nonostante fosse diventato un uomo di tutto rispetto Tsunayoshi aveva
abbassato lo sguardo, colpevole, sotto l'occhiata del Guardiano che vagamente
sapeva di stupore "Ma... beh... ti regalerò un... un anello di... ehm...
fidanzamento... te lo giuro!"
49. Vita
Non
glielo aveva mai detto spesso, preferiva farlo la notte quando il sonno rapiva
il giovane Boss dei Vongola, come in quel momento mentre le dita scivolarono
in una lieve carezza alla sua fronte e le labbra si incurvarono in un sorriso
appena accennato, scendendo agli zigomi e ridisegnando le forme del suo volto
"Ti amo." gli aveva sussurrato con un bacio a fior di labbra... ed era stata
l'ultima volta, prima che Tsunayoshi andasse da quell'uomo e sparisse per
sempre dall'esistenza di Kyouya Hibari, dal mondo intero.
50. Morte
Non
esiste al mondo una sola ragione per cui Kyouya possa credere che tra nove
anni e undici mesi Sawada Tsunayoshi morirà; inaccettabile, lui non ha
intenzione di permettere neppure alla Morte di portarglielo via!
†THE END†
-phrasebook-
DameTsuna = Tsuna buono a nulla
Judaime = Decimo