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Autore: ilcoraggiodisognare    26/04/2014    1 recensioni
Un campo di strati di polvere è il solo frammento di una società fondata sull' affidare la propria vita nelle mani di un'altra persona perché non si è coraggiosi abbastanza per essere responsabili della propria esistenza e delle conseguenze che scaturiscono le proprie azioni.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sopraffini giungono al gambo di quel fiore appassito da tempo immemore. Transito elegante di alcune gocce che, per azzardo, sono scivolate per rimanere estasiate da quel che è potuto rimanere di ciò di cui, adulti diventati troppo vecchi raccontano, con una mano sulla spalla, a bambini poco vecchi per capire. 
Desolato quanto l'uomo nei confronti dell'umanità, si ergeva un campo di strati di polvere. Vite frammentate in quel beige e in quel grigio che risplendevano sotto il sole di Maggio. 
Cocci di speranze erano seminati in quel luogo, angusto e non più accogliente. 

Cos'è successo qui?

Si dice che i bambini vedono con occhi sognanti qualunque cosa che si presentasse nel loro cammino. Situazioni ribaltate che sfuggono alla credibilità delle menti troppo giovani. 

Cosa vedi?

L'uomo, accogliendo sempre novità alle sue ricerche, sperava in una soluzione non dettagliata di un posto visto migliore, visto da due occhi ingenui. 

Niente...

E non ci fu descrizione più dettagliata di quel luogo che, i popolari di città spente, chiamavano mondo. 
L'imponenza dell'uomo era evidente nei confronti della landa abbandonata davanti agli occhi dei due individui. 
Piccole e titubanti, cinsero il ventre dell'uomo. Le mani, due piccoli frammenti in un mondo così grande quanto spento. Due mani che, non trovavano più occasione di utilità non pragmatica da molto tempo. 

Sai, gli uomini sono fatti così. Sbagliano. Non sono coraggiosi abbastanza per rendersi conto che ognuno di noi, piccolo o grande che sia, sia l'artefice del proprio destino. Affidano la vita nelle mani di una persona che, a loro avviso, potrebbe salvargli l'esistenza. Una vita spezzata non genera solo dolore da parte dei familiari. Ora hai capito perché qui non c'è più nessuno?

L'uomo accarezzò, con dita tremanti, la testa del bambino accanto a sé. Un'espressione di confusione attraversò il pallore, causato dalla paura, per giungere a quegli occhi non più sognanti come una volta. 

Dove una vita finisce, un altro cuore si ferma.

Le parole dell'uomo imponente cessarono sul nascere. Il bambino capì immediatamente che avrebbe dovuto stringerlo più forte. I polpastrelli premevano sul tessuto del pantalone. La sensazione di paura era evidente quanto la voglia di abbracciare la sola persona che emanava vita.

E tu perché sei ancora qui? Sei qui per salvarmi?

L'uomo gli si inginocchiò davanti. Lacrime amare rigavano le guance di quell'uomo che, all'apparenza, si mostrava così coraggioso. 

Hai il peso della mia vita tra le tue flebili braccia. Frammenti di me stanno cadendo, come stelle. Ho affidato la mia esistenza a te ed ho sbagliato, come ogni uomo che è morto per difendere il proprio compagno di vita. Ma, figlio mio, tu sei ancora in tempo per cambiare le cose. Scappa da questo posto infame. A te, penserò io.

Uno strillo strozzato irruppe in quel silenzio fatto di sibili. Due occhi, grandi e profondi, guardarono per l'ultima volta quelli di suo figlio. L'ultima immagine che riuscì a cogliere fu un bambino che correva verso la fine del campo, verso un futuro migliore. 
Due occhi stanchi ma felici si chiusero per non riaprirsi mai più.
  
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