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Autore: Kobi    26/04/2014    0 recensioni
|HiroMido + Nagumo e Suzuno|1491 parole|Dedicata a Nikki|Tanti auguri a me!|Ripubblico per colpa di vari problemi|
Tratto dal testo:
*– Sai che uno come noi non può stare con un mortale. Dimenticalo.
Schiettamente afferma Gazel, con voce fredda e con lo sguardo altrove lasciando perdere il ciuffo.
– Mi costa ammetterlo, ma ha ragione il ghiacciolino.– Afferma il ragazzo dagli occhi d'oro, ricevendo un'occhiataccia gelida da parte del presunto 'ghiacciolino'. Burn si avvicina a me, prendendomi per le spalle. –Non puoi stare con un umano. Soprattutto se è il tuo protetto, Gran.– Mi dice strafottente, anche se con tono apprensivo.*
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya, Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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~Tenshi To Ningen~ 
 
Come a mio solito, mi trovo nella mia stanza; disteso sul letto, con la testa appoggiata sul materasso lattice, ben lontano dal morbido cuscino.
Mentre sfoglio le pagine del mio block note dai mille colori, che contiene sia disegni che varie poesie e annotazioni, ascolto la mia fidata compagna nonché mia migliore amica: la musica.
Il mio mondo, la mia vita.
Vivo per la musica, senza morirei sicuramente. È linfa vitale per me.
Muovo la testa a ritmo di musica aggiustando le mie cuffie rosse e blu, facendo sì che la canzone si senta a volume ancora più alto di quello che già è.
Sorrido e chiudo gli occhi color degli abissi più profondi, sussurrando un po' il testo di una canzone che è da tempo nelle mie playlist.

My stone heart was breaking 
My love ran away 
This moments I knew I would be someone else 
My love turned around and I fell 
Be my bad boy, be my man 
Be my week-end lover 
But don't be my friend 
You can be my bad boy 
But understand 
That I don't need you in my life again

 
Apro di scatto gli occhi sentendo "bussare" al vetro della mia finestra; spengo l'MP4 e ripongo il block note sulla scrivania ben levigata.
Mi avvicino al vetro, mettendo una mano sulla superficie piana,  constatando che non c'è assolutamente niente. Solo il meraviglioso cielo notturno adornato dalle stelle e dalla meravigliosa e folgorante luna piena.
Strano.
L'immaginazione fa' brutti scherzi.
Poggio la mano sinistra sulla bocca reprimendo una leggera risatina.
Scuoto la testa pensando che, da un po' di tempo, elaboro troppi filmini mentali.
Mi giro di scatto, frustando l'aria con la corta coda di cavallo verde pistacchio, verso il mio letto che possiede delle coperte che raffigurano l'infinito, misterioso ed affascinante universo, compreso di varie stelle dalle diverse forme e dimensioni.
Sorrido alla vista della coperta, che mi è piaciuta dalla prima volta che ho posato il mio sguardo su di essa.
Sfilo le ciabatte e con un debole rumore si accasciano al freddo suolo, questa volta mi siedo a gambe incrociate sul letto e giocherello con una ciocca di capelli.
Inizio a leggere il libro che avevo precedentemente preso dalla mensola azzurra, facendo scorrere il mio sguardo velocemente.
Ghigno, all'improvviso, leggendo una parte del racconto, che reputo sia la parte migliore.
Il tipo, di nome James, è costretto a guardare la tizia, Sasha, di cui è innamorato, farlo con un altro.
Ovviamente dopo si uccide credendo che la tizia che gli piace non lo ami, non sapendo che quest'ultima era ubriaca fradicia, e drogata.
Poi, il tizio si uccide. In tutto questo vince quello che ha organizzato tutto, ovvero quello che l'ha fatto con Sasha.
Una specie di 'Romeo e Giulietta', ecco.
Forte, no?
Sono abbastanza sadico, lo ammetto, e ne sono fortemente fiero.
La mia espressione cambia in un misto di tristezza e malinconia, ascoltando la canzone appena iniziata. Una canzone che nel ritmo presenta molto la seconda emozione, almeno per me.

Un passo mene vado per sempre
Un passo grande, un passo così importante.
Due passi, senza guardarti, due passi avanti.
Due passi, per dimenticarti.
Tre passi verso le stelle, fino a toccarle.
Tre passi, per avvicinarle.
Quando tornerai ...
No che non tornerò.
Quando tornerai.
Lontano da qui sarò.
Quando tornerai.
Un giorno, forse mai.

Ah, quanto è bella questa canzone. La adoro.
Continuo a leggere il libro, che ovviamente già ho letto infatti conosco il finale che precedentemente ho svelato.
Mi concentro nel sussurrare le mie canzoni preferite e il testo del racconto mi prende completamente. Queste due cose mi isolano dal mondo, portandomi in una dimensione completamente ed esclusivamente mia.
... Nel frattempo ...

Mi aveva quasi visto! Meno male, dai.
Teatralmente, mi asciugo una goccia di sudore, sorridendo soddisfatto.
– Ehy! Ma sei scemo?! Poteva scoprirti! 
– Tsz, idiota.
Poso lo sguardo sulle due figure che, stranamente, sono d'accordo solo sul mio essere 'scemo e pervertito'. La prima figura è magra ma leggermente bassa rispetto all'altra figura, ha capelli color vermiglio che assomigliano vagamente ad un tulipano, anche se il padrone della strana capigliatura controbatte e sostiene che formi una fiamma. Possiede occhi oro, fantastici. Ha le braccia conserte e ha assunto un'espressione corrucciata, richiamandomi.
L'altra figura è snella e slanciata, anche lui ha capelli bianchi improbabili: sono sparati a destra, non hanno una forma.
Occhi color ghiaccio, dall'elegante taglio, che caratterizzano le sue provenienze albine. La sua espressione è impassibile e la sua voce fredda e tagliente, come sempre; ha una mano sul fianco mentre con l'altro braccio liscia il suo tanto amato ciuffo. 
– Sì, lo so. Ma è così bello quando legge.
Ridivento invisibile agli occhi degli umani, così da star tranquillo. Appoggio le mani a pugno sul vetro della finestra del mio protetto, lasciandomi sfuggire un pesante sospiro. Lascio che anche la fronte si accasci sulla fredda superficie, così che il mio sospirare causi delle strane forme su di essa.
– Sai che uno come noi non può stare con un mortale. Dimenticalo.
Schiettamente afferma Gazel, con voce fredda e con lo sguardo altrove lasciando perdere il ciuffo.
– Mi costa ammetterlo, ma ha ragione il ghiacciolino.– Afferma il ragazzo dagli occhi d'oro, ricevendo un'occhiataccia gelida da parte del presunto 'ghiacciolino'. Burn si avvicina a me, prendendomi per le spalle. –Non puoi stare con un umano. Soprattutto se è il tuo protetto, Gran.– Mi dice strafottente, anche se con tono apprensivo.
Io scuoto la testa, sconsolato, mettendomi le mani nei capelli rosso fuoco e chiudendo gli occhi smeraldo, che da poco sono incorniciati da degli occhiali dalla sottile montatura nera.
– Non posso. È più forte di me!
Apro di scatto gli occhi, ormai vuoti e pieni di tristezza, indietreggiando, sedendomi poi sulla ringhiera di metallo del balcone del mio amato.
Sbatto le grandi ali bianche, candide, perdendo una piuma che viene trasportata dal vento primaverile, con dolcezza, verso una meta a me sconosciuta.
– Senti. – con passo lento si avvicina a me l'albino, che mi guarda con sguardo indecifrabile. Arrivato davanti a me, chiede – Lo ami per davvero?– con voce, stranamente, gentile. Sul suo volta si forma un ghigno.
Con voce tremante rispondo con un'affermazione, confuso.
– Allora troveremo un modo per far sì che coroni il tuo sogno d'amore. Ok?– mi guarda, addolcendo appena lo sguardo, lisciandosi di nuovo il ciuffo e voltando lo sguardo dalla parte opposta.
– Gazel, sei impazzito?! Non potranno mai stare insieme! Lui è un angelo, l'altro è un umano! 
Burn sbraita, aprendo le braccia e gesticolando, verso Gazel, che nel frattempo si era seduto sulla ringhiera, adiacente a dove sono io.
Mentre il rosso sbraita e il bianco lo guarda indifferente, io penso alle parole dette da quest'ultimo, sperando di riuscire nella mia impresa.
– Un giorno, riuscirò a dimostrarti il mio amore. Non so quando, ma lo farò. Staremo insieme per sempre, Mido-chan.
Sussurro, mordendomi il labbro inferiore, trattenendo i singhiozzi.
– Ragazzi, andate. I vostri protetti vi aspettano.
Dico serio, interrompendo il litigio tra i due.
Questi annuiscono. con un gesto veloce della mano e con un frettoloso –Ciao.– si dileguano, dando ascolto alle mie parole, sbattendo le ali candide e imponenti verso una metà a loro ben precisa.
Sul mio volto scendono copiose lacrime, e cerco di non singhiozzare più del dovuto, dimostrandomi forte. 
– I-io ... Ti amo, Mido-chan ... Troppo!
Esclamo, con voce incrinata dalle lacrime, che non riesco a fermare.
La mano, che precedentemente avevo delicatamente poggiato sul vetro della finestra, scivola giù lasciando un segno distorto delle mie impronte.
Con un sospiro osservo tutto ciò che esegue il mio protetto, che fra poco dovrà andare a dormire.
Sorrido, sussurrando poche e semplici parole prima di attraversare il vetro e sedermi sul letto.
– Per ora, mi accontento. Ma, un giorno, sarai mio. Solo e soltanto mio, Mido-chan. Ricorda che ... Io ... Ci sarò sempre per te. È una promessa.


Owari (=fine)


* Angolino della festeggiata *

Salve!
Eccomi qui, con una nuova fic per il mio compleanno! *-*
Mi faccio gli auguri da sola, in poche parole xD
Non è stato proprio un bel compleanno, ma va be'.
E comunque il mio compleanno è stato il sei, ma ok.
Ho ripostato questa fic perché sì, ci tenevo troppo.
Scusatemi se i testi non sono esatti, ma il secondo l'ho fatto da sola ascoltando personalmente la canzone. ^^"
Se ci son errori vi prego di farmeli notare, vi ringrazio in anticipo ;3
Prima HiroMido! Sono così teneri <3
Spero vi piaccia! Dedico questo capitolo alla mia best Nikki.
Dovevo pur contraccambiare la BanGaze dell'altra volta, no? :3
Scusa se non sono i Fubuki, ma non avevo idee ^^"
Spero di non ricevere mille recensioni negative, ma se serviranno ... Le accetto con piacere, così riuscirò a migliorare! Anche se le positive non mi dispiacciono, eh! ;3;
Credo di aver reso i personaggi abbastanza IC, se non lo sono fatemelo notate, per favore, metterò subito l'avvertimento OOC.
Ah, comunque, scusate se l'impaginazione fa' pena (più del testo) ma l'editor mi odia -.-"
Il libro che ho descritto non esiste, almeno credo. ^^" Ah! I personaggi, soprattutto Ryuuji, vi potrebbero risultare un po' OOC, ma solo perché mi sono ispirata al loro carattere alieno (Infatti li ho chiamati con i nomi alieni). Io mi dileguo~
Kiss <3
~Kori no tamashi~ (o meglio, Reby-chan)
 
 
  
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