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Autore: fedez_etta    26/04/2014    4 recensioni
delle sofferenze rovinano quasi sempre la vita. il nostro compito è migliorarla. è sempre difficile farlo ma con nuovi incontri si potrà sistemare tutto. l'amore ha un grande potere e io non smetterò mai di andare... ALLA RICERCA DELLA FELICITà
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                  CAPITOLO 7 
                                                                          Una parola di troppo

Driin driin. Il suono della sveglia mi fa svegliare. Mi guardo intorno e capisco che sto nella mia camera. Mi alzo e piano mi dirigo in camera di Leon per svegliarlo. Entro, lo vedo dormire in posizione fetale, mi avvicino e lo accarezzo < amore mio, buongiorno. Sono la mamma. Devi andare a scuola e la mamma a lavoro. Dai che per oggi pomeriggio ho una sorpresa. > < quale mami?? > mi chiede ancora assonnato. Lo prendo in braccio ed esco dalla camera per poi andare in cucina < oggi pomeriggio io, tu e Jorge usciamo insieme. Sei contento?? > < si mami, Jorge é troppo simpatico - dice contento - ma il signore di ieri chi era? Il mio papà?? > Se ne accorto. Non pensavo potesse averlo capito. < amore...  si lui é il tuo vero papà ma non lo devi mai chiamare così. Fai finta che non lo sai. Lui non si merita di essere chiamato papà. Ok?? > < va bene mamma. Ma quando devo andare in piscina?? > < domani pomeriggio alle 4. Adesso prepariamoci > lo faccio scendere dalle mie braccia, poi prendo i biscotti, il latte, le fette biscottate e il succo dai vari luoghi della cucina in cui erano disposti e infine preparo la colazione. 


Mentre io e leon mangiamo sento la suoneria del mio telefono che mi avvisa che  mi stanno chiamando. Prendo il telefono e vedo che é un numero che non ho registrato, ma nonostante ciò rispondo. < pronto?? Con chi parlo?? > < ciao Martina. Mi riconosci?? Sono Jorge > < ah Jorge! Scusa non avevo memorizzato il tuo numero. Dimmi > < oggi ci incontriamo in piscina per lavorare, ricordati che é alle 9:00. > < mi hai chiamata solo per questo?? > sembra troppo poco per chiamare una persona , chiunque essa sia. < in realtà volevo sentirti. Lo so che forse sono uno stupido e che forse ti sto dando anche fastidio ma ... non so neanche io. Mi sembra tutto così strano. Non é la prima volta che frequento una persona ma con te é diverso. Mi sembra di volare e ammetto che non ci sto capendo niente. Una cosa é sicura: mai avrei pensato di uscire pazzo per una ragazza. > A quelle parole mi scappa un sorriso. É da tanto tempo che una persona non si dedica completamente a me. < anche a me succede questo. Dopo quello che mi é successo mi ero arresa nel cercare qualcuno che mi potesse capire e che potesse starmi vicino ma adesso ci sei tu e sei come un raggio di luce. Spero che questo raggio possa diventare qualcosa di più grande. > < se tu me ne darai modo io lo sarò. Poi ci mettiamo d'accordo per oggi pomeriggio. Va bene?? > mi chiede < certo. Adesso scusami ma devo preparareLeon perché lo devo portare a scuola. Ci vediamo dopo. Ciao > dopo ciò chiudo la chiamata. 


Subito dopo appoggio il telefono sul tavolo ma anche esso subito dopo suona. Prendo il telefono e vedo che é un numero anonimo. Penso sia di nuovo Jorge infatti... < Jorge, cos'è successo in un millesimo di secondo?? > dico scherzando. Peccato che quella persona non era Jorge. < chi é questo Jorge?? > solo adesso capisco che quello é Peter. É arrabbiato si sente dalla sua voce. Non so cosa dire, ho paura che possa reagire male. < ah Peter. Dimmi. > < non fare la finta tonta. Ti ho fatto una domanda > provo a deviare il discorso ma lui ritorna alla domanda che mi ha fatto. Non so che dire. < é nessuno di particolare. > < non mi inganni > < senti Peter non ti sento bene. Forse non prende. Poi ti chiamo. Ciao > chiudo la chiamata e spengo il telefono. Non voglio che mi contatti. < mamma é successo qualcosa?? > Leon é preoccupato per me. Lui sta capendo la situazione non é stupido. Mi dispiace per quello che deve passare ma non ho scelto io il mio futuro. < tranquillo amore mio. Tutto bene. Ora a cambiarti che é tardi. > andiamo insieme in camera di Leon. Dopo averlo aiutato a cambiare vado in camera mia e mi cambio. Poi ritorno in camera sua e lo vedo pronto, con lo zaino in spalla. Scendiamo giù, apro la porta e accompagno Leon a scuola. 

Dopo averlo salutato ritorno a casa. Il quartiere é tranquillo. Questo mi sorprende perché ci sono molti bambini piccoli nel vicinato e piangono di frequente. Strano. Comunque apro la porta e vedo dentro casa l'ultima persona che volevo vedere. Peter....






NOTA AUTORE: 
Ho aggiornato prestissimo ^_^ anche perché ieri ho aggiornato l'altra storia. Voglio ringraziarvi moltissimo. Parliamo del capitolo. Jorge confessa ancora i suoi sentimenti Martina si apre di più. E poi Peter. Cosa succederà?!? Scrivete secondo voi cosa succederà. Come stanno facendo a violetta facciamo: SCEGLI TU!! ditemi la vostra ^_^ alla prossima <3 baciii
   
 
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