Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: FoxFire    26/04/2014    7 recensioni
Cinque ragazzi, tutti con una loro storia, e con la stessa voglia di ricominciare a vivere.
Faranno un percorso, dove incontreranno molti amici, ma altrettanti nemici.
Tante amicizie si distruggeranno ed altre si rafforzeranno.
Una storia di odio e amore, cazzotti e lacrime, tradimento e passione.
Ma con la premessa che... Sopra Le Nuvole, (c'è sempre) Il Sole.
- Dalla storia:
'' Cos'hai li? ''
'' Questo? '' dice lei indicando la macchia nera che si intravedeva dai pantaloni a vita bassa
'' E' solo un tatuaggio. '' continua spostando i pantaloni un po' più giù scoprendo la scritta.
'' Sopra le nuvole, il sole ... Figo, mi piace! ''
'' Ce l'ha anche Nichi, è tipo il mantra della nostra vita. ''
Mentre si guardavano negli occhi, lui le fece un sorriso di quelli che scioglierebbero anche il Polo Nord.
Appoggiò la testa sopra la pancia di lei e rimasero sdraiati a guardare il mare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Like WHAT?!

01.09.2016

-Subito dopo il capitolo precedente-

Nichi’s Pov:

Arrivai nel giardino d’ingresso del nostro appartamento e vidi Giuly correre verso casa completamente rossa, sembrava sconvolta.
Non ebbi tempo di chiederle cosa fosse successo che sentimmo delle risate uscire dalla casa: entrammo curiose.
Il salotto era vuoto, ci guardammo complici ed entrammo in cucina.
Fede era seduta scompostamente con le gambe incrociate sul tavolo ed una birra in mano mentre rideva.
Gio imprecava contro il forno dal quale usciva puzza di bruciato, e Chiara, con la stessa bottiglia di Fede, stava sputando la birra per quanto rideva.
Presi una bottiglia pure io e me ne andai in giardino ridendo, eravamo proprio una gabbia di matti.
Mi sedetti sul dondolo a bere quando arrivò all’improvviso un gavettone d’acqua dalla staccionata e lo schivai per un pelo.
<< Ma che… ma cosa? Eh?! >>
<< Scusa, ma riesci a finire una frase? >> subito dopo queste parole pronunciate da una voce nuova ma che già ricordavo, vidi spuntare una testa bionda dalla staccionata.
Urlammo all’unisono:
<< TU! >> e scoppiammo a ridere.
Il sole tramontava dietro di noi, tingendo il cielo di sfumature arancioni e rosa. Quel momento diventò magico grazie ad un suono stridulo proveniente dalla finestra aperta: un gatto, apparentemente randagio, che aveva deciso di unirsi al nostro circo improvvisato. Amavo i gatti.
<< Sono i miei amici che giocano con l’acqua, sembrano appena usciti dall’asilo >> spiegò ridendo.
Ad un tratto si sentì un urlo da dentro casa mia seguito dalle risate, lo guardai leggermente imbarazzata dal casino dei miei coinquilini:
<< Ti capisco, i miei di amici stanno bruciando la cena >>
<< Perché non venite da noi a mangiare?! Credo che abbiate bisogno di ambientarvi un po’, se volete potete venire e iniziare a conoscere noi, ci farebbe piacere! In realtà ci è anche stato ordinato da Camille, ma ti assicuro che siamo felici di potervi fare da guida! >>
<< Non dirmi che cucinerai tu! >> replicai vaga e sarcastica, in quel momento capii come faceva a sapere dell’arrivo di cinque ragazzi italiani come mi aveva accennato qualche ora prima.
<< Ordineremo una pizza, tranquilla >>.
Sentimmo un rumore di un piatto che si ruppe proveniente, di nuovo,  dalla mia cucina
<< È meglio che vada >> dissi
<< Alle otto da me >> urlò
<< Ma non ho detto di sì, magari i miei amici sono a disagio… >> risposi rimanendo sull’uscio della porta
<< Alle otto da me. >> ripeté deciso.
Mi arresi e feci segno di sì chiudendomi la porta alle spalle.
Appena entrai in cucina mi accolse una scena che mi fece sbarrare gli occhi: Giuly che puliva per terra, Chiara che rideva e Fede presa come un sacco di patate sulle spalle di Gio che faceva finta di buttarla nella spazzatura.
<< Andatevi a cambiare, stasera si mangia dai vicini >> annunciai
Fede mi guardò scettica e rispose:
 << Non me la racconti giusta sorella! Tra quanto dovremmo essere lì? >>
<< Tra un’ora >>
Alle mie parole la mora scese dalle braccia di Gio urlando:
<< TIRATEVI ASSIEME CHE ABBIAMO POCHISSIMO TEMPO, ALLE OTTO MENO CINQUE IN SALOTTO, CHI È IN RITARDO LO MENO >>.
 
***
 
07:55 pm.
 
Scesi in soggiorno e vidi tutti già pronti che mi aspettavano sul divano, come al solito ero sempre l’ultima.
Notai che tutti avevamo avuto la stessa idea di vestirci abbastanza bene, né troppo eleganti, né troppo semplici, insomma, il giusto per un invito a cena per conoscere i vicini.
Io, infatti, avevo deciso di indossare una maglietta nera semplice a maniche lunghe che però veniva valorizzata da una bella gonna bianca a righe fini e nere.
Notai che chiara era il mio esatto opposto: indossava una camicetta bianca senza maniche abbinata ad una gonna nera in pelle, coordinata ad una borsa a tracolla.
Mi stupii di vedere che anche Fede aveva optato per una gonna: ne indossava una leopardata che le arrivava a metà ginocchio.
Strano, non era proprio da lei, ma sicuramente voleva dare una prima bella impressione.
Stava molto bene, aveva abbinato una maglietta bianca con le sue solite collane pendenti e sopra aveva una giacca rossa molto casual.
Guardai Giuly, come pensavo non aveva voluto osare troppo.
Mise dei semplici pantaloncini ed un maglione, ma quel color ocra delineato da fine linee nere dei pantaloni e quei punti luce sul suo maglione faceva risultare il suo look tutto fuor che banale, era veramente bella.
Per finire c’era Gio, che sul suo fisico una semplice maglietta bianca a mezze maniche ed un paio di pantaloni verdone militare faceva sembrare il suo outfit appartenente ad un modello. Dopo aver salutato gli altri e averci scambiato due parole sul nostro nervosismo per la cena, uscimmo di casa e Fede mi si avvicinò:
<< Anche io ho incontrato un ragazzo oggi >>
<< E com’è? Figo? >> le chiesi dandole una leggera gomitata
<< Da diventare idiote, ed ora voglio proprio vedere questo vicino di casa di cui mi hai parlato te invece, così mandiamo la foto a Leonardo eh >>
Risi falsamente guardando in basso e, una volta arrivati, Gio costretto da tutte noi vergognose alzò gli occhi al cielo e suonò il campanello.
Tutte le cose per noi scomode le facevamo fare a lui, era troppo divertente.
Aprì un ragazzo senza maglia con i capelli ricci bagnati che lasciavano cadere goccioline sulle spalle larghe, ad un tratto sentii Fede ridere come poche volte.
Il ragazzo rimase perplesso, ma quando la vide scoppiò a ridere pure lui.
Tutti li guardarono senza capire cosa stesse succedendo.
Niall apparve da dietro la porta con una maglietta color panna ed i jeans neri, lo salutai con la mano e ci invitò ad entrare.
Arrivarono altri due ragazzi, uno con gli occhi azzurri ed uno con la pelle ambrata.
Niall mi sorrise:
<< Allora, Nichi, loro sono Zayn >> indicando alla sua sinistra il ragazzo con lo sguardo da capogiro.
<< Louis >>, era quello con gli occhi azzurri che a giudicare dai vestiti doveva essere quello che aveva tirato la bomba d’acqua: aveva una maglia con sopra la scritta “FOREVER YOUNG”.
Si girò verso il ragazzo riccio (ancora perso a scambiarsi occhiate complici con Fede) e gli tirò un semplice coppino sul collo dicendo:
<< Questo è Harry >>
<< Aiah >> disse l’altro piegandosi
<< Me la pagherai >> e si misero a ridere.
A quel punto ricambiai le presentazioni:
<< Piacere ragazzi, io sono Nichi, questa accanto a me è Fede >> dissi cercando di farla tornare coi piedi per terra, dato che continuava a fissare imperterrita Harry.
Louis mi interruppe:
<< Vatti a mettere una maglia scostumato. E poi cosa bolle in pentola tra voi due? >> chiese guardando Fede ed Harry.
La mora diventò rossa abbassando lo sguardo imbarazzata.
<< È la ragazza del negozio >> rispose Harry.
Ecco chi era il ragazzo di cui mi aveva accennato prima Fede.
Pensai tra me e me che aveva proprio ragione, era davvero un gran bel ragazzo.
Aveva degli addominali un po’ più scolpiti di quelli di Niall dal quale si vedevano alcuni tatuaggi senza un apparente senso, ma nel complesso quel tipo può far girare la testa.
Finii di presentare anche gli altri miei amici ed andammo, su loro invito, in cucina.
Mentre gli altri erano assorti a parlare, Niall mi si avvicinò:
<< Come va? >> domandò con un meraviglioso sorriso.
<< Bene, ma non ne manca uno? >> risposi ricordandomi che erano in cinque.
In quel preciso istante si aprì la porta ed uscì un ragazzo davvero molto carino.
Mi ritrovai nuovamente a pensare “sono entrata in un film Americano o cosa?” Erano tutti delle bombe atomiche pronte a scoppiare.
Vidi Fede, Gio e quello che si doveva chiamare Louis girarsi, invece Chiara e Giuly, che stavano parlando con il ragazzo moro, Zayn, sembravano non essersene accorte fino a quando Giuly non si voltò, allora una vampata rosso fuoco le partì dalla punta dei capelli fino al resto del corpo.
Il ragazzo appena arrivato le sorrise e Niall disse:
<< Questo è Liam, ma vedo che già conosci qualcuno, o sbaglio? >> continuò guardando Liam e Giuly che divampò ancora di più e abbassò lo sguardo.
Deve centrarsi con quello che era successo il pomeriggio.
<< Cosa succede? >> chiese Chiara
<< Abbiamo già avuto modo di incontrarci oggi pomeriggio, ti fa ancora male? >>
Giuly sembrava che stesse per vomitare: aprì la bocca ma il suono non usciva.
Fede le tirò un calcio nello stinco e finalmente le sembrò di svegliarsi.
<< Nonononono >> rispose scuotendo le mani cercando di uscire da quella situazione imbarazzante, a salvarla fu Harry che tornò in cucina coi capelli asciutti e una camicia bianca sorridendo a Fede che sostenne lo sguardo.
Suonò il campanello e Zayn andò ad aprire.
Mentre si allontanava notai una cosa molto carina… aveva un bel culo… mi girai verso Fede che stava parlando con Harry e, dal suo occhiolino rivolto a me, capii che pure lei lo aveva notato. Scoppiammo a ridere quasi nello stesso momento, mentre Zayn entrò ed iniziammo a mangiare.
 
 
***
 

<< Non puoi dire che i Queen erano meglio dei Beatles! >> disse Louis agitando una patatina in maniera pericolosa.
<< Ma Freddy Mercury era un genio! >> urlò Fede buttando la bottiglia sul tavolo.
Harry accanto a lei disse:
<< Vedi che con lei non si vince amico >>.
Fede lo guardò di traverso e poi scoppiarono a ridere.
In quella stanza i rumori più frequenti erano le risate.
Zayn e Liam parlavano con Chiara e Giuly di non so che cosa, quest’ultima che ogni volta che alzava lo sguardo lo riabbassava timida.
Gio seduto accanto a Fede, ascoltava ancora le discussioni avvincenti di Fede e Louis:
<< Non puoi dire che il vampiro è meglio del licantropo! >>
<< Ma lui ha le occhiaie e poi la ama! >>
<< Ma l’altro è un lupooo! >>.
Pensai che Twilight aveva altamente rotto le scatole, a forza di guardarlo Fede e Chiara me l’avevano fatto odiare.
Io ero seduta accanto a Niall e, mentre mi rubò una fetta di pizza dal piatto, iniziammo a parlare del più e del meno. La tavolata animata forniva il sottofondo perfetto per una conversazione rilassante.
<< Allora, come vi siete conosciuti? Eravate già amici o vi siete ritrovati casualmente qui tutti insieme?>> chiesi, curiosa di scoprire come il gruppo di Niall si fosse formato.
<< Solo io e Harry ci conosciamo dall’asilo. Sai io sono Irlandese, ma mi sono trasferito a Londra proprio all’inizio dell’asilo. Il rapporto con gli altri invece si è formato qui, in questa casa. Siamo stati fortunati ad andare tutti molto d’accordo fin da subito! Voi invece? Si vede che siete molto uniti >> disse puntando le iridi blu sul resto della mia compagnia, per poi riconcentrarsi su di me
<< Noi ci conosciamo da davvero tanti anni, veniamo tutti dallo stesso paesino. Gio è quello che conosco da più tempo, eravamo in classe insieme in prima elementare, ma pensa che lo abbiamo scoperto solo dopo svariati anni. È una luuunga storia quella su come è nata la nostra amicizia! Magari un giorno ve la spiegheremo! >> risposi divertita dai miei stessi ricordi
<< Hai un pezzo di mozzarella qui sulla… >> non finì la frase, pulì la mia guancia con un tovagliolo mentre i nostri sguardi si incrociarono imbarazzati, dato che ci conoscevamo appena
<< Grazie… >> mi limitai a dire, prima di concentrarmi di nuovo sul mio piatto di pizza.
<< Giochiamo al gioco della bottiglia?! Siamo tutti giovani single, divertiamoci un po’ >> ne uscì ad un certo punto Louis, guardando Harry
<< Io ci sto! >> rispose infatti Harry con un sorrisetto che lasciava intendere le sue intenzioni.
Giuly arrossì, tanto per cambiare, e abbassò la testa.
L’unica che acconsentì subito fu Chiara, ma d’altra parte lei era la classica ragazza senza un minimo d’imbarazzo.
Io e Fede ci guardammo e lei diede voci ai nostri identici pensieri:
<< Ma… è un gioco stupido, neanche alle medie giocavamo >>
Così Louis la stuzzicò:
<< Hai troppa paura? Non sai baciare? >>
Fede tirò fuori il suo sguardo da sfida, tutti scoppiammo a ridere mentre lei rispose:
<< Andiamo a giocare >> prendendo la bottiglia vuota di Coca Cola sul tavolo.
Harry e Louis si guardarono un’altra volta con sguardo complice… ero fin troppo sicura che questa cosa fosse in programma fin dall’inizio, ma Fede quando vedeva una sfida diventava troppo idiota, non poteva rinunciarci, odiava assolutamente perdere.
Io non avevo proprio voglia, mi sentivo in imbarazzo, guardai Giuly e capii che anche lei avrebbe preferito trovarsi da qualunque altra parte piuttosto che lì.
Mi guardò e io, sconsolata, le feci segno di sì con la testa.
Non volevamo apparire come le puritane della situazione o essere viste di cattivo occhio da tutto il Campus se loro avessero raccontato chissà quale cosa sul nostro conto per dei stupidi baci di un gioco inutile, infondo gli inglesi erano imprevedibili e la loro accoglienza a partire dal Pullman non era stata delle migliori.
Ci sedemmo arrese, io vicino a Fede e Chiara.
La prima a girare la bottiglia fu Fede.
Passò Niall, passò Liam, passò Gio e si fermò su… Louis!
Si guardarono per un momento, Fede si alzò senza lasciar trapassare un minimo di imbarazzo e Louis, dopo aver guardato per l’ennesima volta Harry, fece un sorrisetto malizioso.
Si alzò, le mise una mano dietro al collo e si baciarono.
Un:
<< UUUUH >> partì dalla folla.
Il bacio durò qualche secondo in più del previsto: visto che Louis non voleva lasciarla andare, lei gli tirò un morso.
<< Ma Aiah! >> urlò staccandosi, Fede gli fece la linguaccia e lui rispose con:
<< Ragazza cattiva >>.
La bottiglia la prese Liam, la fece girare facendo guizzare i suoi muscoli: passò Gio, passò Louis, passò Harry, passò Zayn (che gli fece l’occhiolino) e si fermò su: GIULIA, che casualità!
Dal sorrisetto sulla sua faccia, si poteva intuire che Liam avesse programmato tutto per fare il tiro perfetto.
Giuly diventò rossa ed infine sbiancò.
Sapevo esattamente il suo timore verso il genere maschile.
Liam si alzò e le fece un sorriso per incoraggiarla che avrebbe fatto sciogliere un iceberg:
<< Tranquilla, non farò niente che tu non voglia >>.
Giuly lo raggiunse tremante e con la bocca semi aperta per lo shock.
Lui chiuse gli occhi mentre Giuly li tenne sbarrati come se avesse visto un fantasma.
Liam probabilmente capì il disagio della nostra amica, si poteva dedurre anche dalla frase che le aveva detto.
Non fu un vero bacio: durò giusto mezzo secondo di un bacio a stampo, glielo lasciò quasi totalmente sulla guancia, sfiorandole a malapena l’angolo delle labbra.
Finì tutto in un batter d’occhio, Liam si staccò e si sedette, mentre Giuly rimase in piedi non accorgendosi che era già tutto finito.
Tutti la guardarono e lei, capendo di aver fatto una figuraccia, scappò in bagno.
Gio si alzò e andò a soccorrere la povera Cenerentola, sapevo benissimo perché l’aveva fatto. Sarebbe stato troppo imbarazzante baciare una di noi, e sicuramente non poteva baciare uno di loro.
Liam passò la bottiglia a Niall.
<< Ma che fai? >> replicò il biondo in un mix tra lo sconvolto, l’imbarazzato e il divertito. Evidentemente, non voleva immischiarsi nemmeno lui in questo gioco così inutile.
<< Dai Ni, ne hai bisogno! >> continuò Harry. Che volevano dire?
Niall sospirò, si mordeva le labbra come per concentrarsi ed io rimasi imbambolata a guardarle: erano così rosee e delicate.
Fede mi tirò una gomitata, guardai in basso e vidi la bottiglia puntata verso di me.
Fissai intensamente l’arnese di plastica, non capendo esattamente come prendere la cosa. Non ero solita baciare sconosciuti, né mi divertiva l’idea. Certo, se proprio avessi dovuto scegliere fra tutti loro, sicuramente avrei scelto lui, ma solo perché avevo avuto modo di parlargli molto più rispetto agli altri del suo gruppo.
Sospirai e mi alzai camminando verso di lui, forse una distrazione da Leonardo potevo anche prendermela. Effettivamente, Niall era davvero molto bello.
Lo guardai negli occhi per pochi istanti.
Ringraziai il cielo che l’irlandese si comportò come Liam: le nostre labbra si sfiorarono appena all’angolo della bocca, non fu un vero e proprio bacio. Nessuno dei due, comunque, voleva fare il primo passo di staccarsi. Io ero semplicemente lì immobile, con un leggero sorriso accettato, sentivo il suo respiro sulla mia guancia.
Si spostò ancora si qualche millimetro con le labbra, lasciando un bacio comunque interrotto a mezz’aria.
<< Chiamo Barbara! >> urlò Louis ridacchiando, richiamando la nostra attenzione
Niall si distaccò lentamente da me e, senza guardarmi, tornò a sedersi.
<< Chi è Barbara? >> schizzò Fede
<< La mia ragazza >> rispose Niall facendomi un sorriso colpevole.
Mi ero completamente dimenticata del fatto che avesse una ragazza.
Mi sentivo tremendamente in colpa per il fatto appena accaduto, anche se sapevo che era lui il ragazzo fidanzato ed era lui a dover dire di no.
Ma dall’altra parte io ero una vera e propria complice di un atto di tradimento (ancora? BASTA!), e non c’era niente di peggio che potessi volere nella mia vita.
Non era stato un vero bacio, ma lo sarebbe stato se Louis non lo avesse interrotto?
Non mi aspettavo questo tipo di comportamento, speravo ci fosse dietro una spiegazione, sicuramente sarei andata a parlargli, ma non era il caso lì davanti a tutti.
Harry prese la bottiglia distraendomi dalla mia mente, guardò bene Fede e poi la fece girare: passò Zayn, passò il posto vuoto di Giuly e si fermò su: Chiara.
Fede mi tirò un’altra gomitata.
Ero sicura volesse essere lei la ragazza su cui la bottiglia si sarebbe dovuta fermare.
Harry si alzò dicendo:
 << Come here, baby >>
Si avvicinarono, Harry la baciò facendole fare il casquè.
Quando si staccarono Harry si passò una mano sulla bocca facendo un occhiolino a Chiara e scompigliandosi i ricci ribelli, di tutta risposta lei rise divertita, ma si vedeva che era stato insignificante. Uno dei suoi tanti baci come in discoteca.
Fede prese e mi passò la bottiglia.
<< Sei cogliona? >> le sussurrai mentre tratteneva le lacrime dal ridere.
Una volta tornati a casa l’avrei seriamente ammazzata, la guardai tremendamente male mentre lei se la rideva sotto i baffi, niente birra per una settimana a quella ragazza.
Feci un sospiro e tirai.
Si stava per fermare su Niall, ma si spostò di un centimetro puntando Liam.
Infondo, pensai fosse meglio così.
Liam si alzò e mi baciò esattamente come fece con Giuly, si vedeva che era un bravo ragazzo e con la testa apposto.
Nonostante ciò, quelle due iridi blu del ragazzo seduto di fronte a me non si persero neanche un secondo di quella scena.
Tornai a sedermi, quel mezzo bacio non mi trasmise nulla, e a giudicare dal suo sorriso innocente capii che anche per lui valeva lo stesso.
La bottiglia successivamente la prese Zayn.
Non era uno che parlava tanto, però aveva un fascino che riusciva a sovrastare tutti gli altri con quell’atteggiamento da “bad boy’’ che lo rendeva sia insopportabile che adorabile.
Passò Chiara, passò me e si fermò su Fede.
Ecco, lui era il tipico ragazzo che avrebbe potuto farle perdere la testa.
Si alzò, le mise una mano dietro il collo, si avvicinarono l’un l’altro con una lentezza che fece perdere il respiro pure a me e, finalmente, si baciarono.
Partì come un bacio leggero ma diventò pian piano sempre più passionale.
Spostai lo sguardo su Harry e vidi i suoi lineamenti sempre così delicati indurirsi.
Arrivò Gio, in quel momento i due si staccarono continuando però a guardarsi.
<< È meglio andare >> affermò Gio seguito da Giuly.
Evidentemente erano stanchi, così come me; gli fui mentalmente grata per il loro arrivo.
Nella stanza regnava un silenzio imbarazzante e la situazione iniziava a scocciarmi; così mi alzai seguita a ruota dalle mie amiche e prendemmo le nostre cose.
<< Grazie davvero Niall per averci invitati, e grazie anche a tutti voi per la splendida serata! Appena ci saremo ambientati un po’ ricambieremo il favore invitandovi a cena >> ringraziai sinceramente io, seguita dalla mia compagnia che annuì d’accordo alle mie parole.
<< Grazie a voi per essere venuti, ci ha fatto molto piacere, siete dei ragazzi simpatici! Tutti al Campus pensavano che arrivassero delle persone con la puzza sotto il naso, si sa, i soliti loghi comuni, ma ci siamo ricreduti! >> rispose Niall.
Ridemmo su questa frase, prima di partire non pensavamo affatto di essere visti di malocchio, ma potevamo benissimo aspettarcelo, in fondo eravamo “quelli nuovi” e il comportamento di alcuni studenti lo avevano confermato.
Salutammo nuovamente tutti a turno con un bacio sulla guancia e ci avviammo verso casa. Una volta arrivati, dopo essere entrati, ci guardammo tutti negli occhi e scoppiammo a ridere.
Presi a braccetto Giuly e dissi << È stata una lunga giornata, andiamo a dormire >>.
 


02/09/2016

Nichi’s Pov.
 
Mi svegliai di soprassalto sentendo una musica assordante, mi girai e vidi la sveglia segnare le 07:30 a.m., decisamente troppo presto essendo che la scuola non era ancora iniziata.
Decisi di alzarmi, appena mi specchiai notai di avere una faccia stile Crudelia Demon.
La sera precedente era stata abbastanza strana e per certi versi pesante, anche se nel complesso ci eravamo divertiti molto.
Ancora non riuscivo a togliermi dalla testa il mezzo bacio di Niall. 
Era fidanzato, eppure avevo avuto l’impressione che non aspettasse altro che quello, come se avesse avuto voglia di farlo perché lo avrebbe reso felice e, in un certo senso, era quello che provavo io. 
Era stato solo un semplicissimo mezzo bacio, ma al solo pensiero avevo ancora le farfalle nello stomaco. 
Allo stesso tempo, non riuscivo a capire come avesse potuto tradire la sua ragazza, non sembrava affatto quel genere di persona, ed ero pronta più che mai a parlargli di quello che era successo. 
Dovevo dirgli che se non lo avesse ammesso lui alla sua ragazza, lo avrei fatto io. 
Non era giusto che mi intromettessi, ma non era giusto nemmeno quello che avevamo fatto ed io ero pronta a prendermi tutte le mie responsabilità.
Entrai nella camera di Fede e vidi Gio e Chiara saltare sul letto mentre Fede li colpiva col cuscino.
Dietro di me spuntò Giuly col suo pigiamino con su le mucche, ci guardammo e ci buttammo pure noi sul letto. 
Avevo bisogno di distrarmi.
Fede urlava:
<< BASTABASTABASTABASTABASTA. Andiamo a fare colazione fuori che ho fame! >> e tutti rispondemmo felici all’unisono:
<< SIIIIII >>.
Iniziammo a prepararci.
*musichetta di sfida stile cowboy*.
Ci siamo.
Un bagno.
Cinque ragazzi.
Un corridoio.
VIA!
Tutti stavamo correndo come degli impediti. 
Feci uno sgambetto a Chiara che, inciampandosi, andò contro Giuly.
E due erano fuori.
Gio mi provò a spingermi ma riuscii ad evitarlo e il poveretto finì spiaccicato al muro.
Ed ecco che io e Fede ci aggiudicammo il bagno.
Feci una doccia velocissima tanto per sciacquare il corpo mentre Fede si lavava i denti.
Uscii e ci scambiammo i ruoli.
Avevamo appena finito di truccarci quando aprimmo la porta e trovammo Gio seduto con la faccia da cane bastonato che confessò:
<< Si sono aggiudicate il bagno di sotto. Tutte e quattro state attente, sono assetato di vendetta! >>
Io e Fede scoppiammo a ridere e gli tirammo una guancia per uno urlando:
<< CUCCIOLOOO >>.
Ci trovammo con Chiara e Giuly nel salotto a parlottare mentre aspettavamo Gio che finalmente, dopo una decina di minuti, arrivò.
Non indossava niente di eclatante, giusto una t-shirt bianca a strisce gialle fluorescenti, una felpa grigia per coprirsi dal leggero venticello e dei jeans neri.
Chiara, al contrario, volle osare un po’ e decise di mettere degli shorts piuttosto corti a vita alta abbinati ad un body nero a maniche lunghe che le fasciava perfettamente le forme.
Anche Fede era vestita molto bene, portava nei jeans lunghi neri con due strappi all’altezza delle ginocchia, una maglietta bianca e una giacca dello stesso colore dei jeans. Questo completo, seppur apparentemente semplice, le dava un’aria molto strong.
Non capivo perché lei e Gio ebbero avuto la strana idea di coprirsi con felpa o giacca, dal momento in cui fuori faceva un caldo terribile seppur tirava vento.
Infatti io decisi di mettere una semplice maglietta bianca tutta di pizzo, mettere il reggiseno nero non era stata una delle idee migliori che potessi avere dal momento che si vedeva sotto, ma non mi importava. 
Ero a Londra, per una volta non sarei stata giudicata anche se volevo mettere in mostra le mie forme, al contrario di quanto sarebbe avvenuto in Italia. 
Per rendere il tutto più sobrio, dato che la parte sopra era già abbastanza appariscente, misi un paio di jeans lunghi.
Giuly, al contrario di noi tutte, si vestì in modo normalissimo con dei semplici jeans neri ed una maglietta rossa e bianca. 
Non era solita mettere jeans, per lei erano troppo attillati e non voleva che i ragazzi si facessero strane idee sul suo corpo, ma stavolta ero sicura che li aveva messi per fare colpo su un certo ragazzo castano dagli occhi altrettanto scuri. 
Nella sua semplicità, riusciva comunque a far risaltare quel look che le stava tanto bene.
Uscimmo di casa e andammo in un bar del campus che si trovava vicino alla scuola, una volta entrati ci sedemmo in un tavolino imboscato in fondo al locale.
Fede che sapeva già cosa ordinare giocava al telefono, Giuly e Chiara guardavano il menù mentre io e Gio ci divertivamo a fare foto a Fede che si mordeva la lingua per la concentrazione.
Dopo un’attesa interminabile dove nel frattempo avevamo ordinato, arrivò la cameriera con la nostra colazione.
Presi un cappuccio con brioche alla marmellata, Fede un succo alla pesca con una brioche al cioccolato, Chiara un cappuccio al cacao e un krapfen alla crema, Giuly un the freddo al limone e Gio, che si doveva sempre far distinguere, un gelato al cioccolato.
Ad un tratto, mentre Fede stava per mettere in bocca la sua brioches, qualcuno gliela rubò dalle mani.
<< Ma che cazz? >> disse lei non capendo e subito dopo guardandosi intorno.
Spuntò da dietro Louis che se la mangiò.
<< Mi hai rubato la brioche! >>
<< Giura?! >>
<< Fanculo. >> fu il loro scambio di battute.
Da dietro arrivò tutto il resto della compagnia.
I miei occhi si persero nel sorriso di Niall, pregai mentalmente che quel ragazzo si sedesse accanto a me ed i miei desideri furono esauditi. 
Subito dopo, mi ricordai di dovergli parlare e la mia espressione da felice diventò seria, quasi cupa.
I nostri sguardi si incontrarono per qualche secondo, mi salutò con un sorriso accogliente e subito fui pronta a ricambiare, dimenticando già di essere arrabbiata.
Sarà stata quell’aria simpatica ma allo stesso tempo molto attraente che mi spingeva a volerlo conoscere sempre più a fondo.
Era passato solo un giorno dall’incontro con i nostri simpatici e nuovi amici, ma grazie all’armonia che si era già creata quella sera tra tutti noi mi sembrava di conoscerli già da una vita, il loro comportamento scherzoso e per nulla imbarazzato nei nostri confronti, come Louis che rubò la brioche a Fede, aiutava ancora di più.
Harry si sedette vicino a Fede e le diede dei pizzicotti sulle guance mentre lei gli faceva il labbruccio.
Liam si mise vicino a Giuly, che non si fidava ad alzare lo sguardo, ma lui le prese il mento, le sussurrò qualcosa nell’orecchio e le diede un bacio sulla guancia.
Avevo grandi dubbi sulla sua capacità di respirare in quel momento.
Facemmo colazione tutti insieme.
Dopo una buona mezz’oretta passata a fare gli stupidi tra risate, battute e barzellette che non facevano ridere a nessuno raccontate ovviamente da Louis, decidemmo di tornare a casa.
Nessuno parlò di ciò che successe la sera prima riguardo al gioco della bottiglia, rimanemmo tutti lontano dall’argomento.
Effettivamente, sembrava che a loro non importasse affatto di quel gioco, probabilmente per loro era normale giocarci ancora a quell’età.
Fu per questo che anche noi decidemmo di non dargli importanza, archiviando l’accaduto come un pazzo ricordo del nostro primo giorno al College.
Appena poco fuori dal bar mi accorsi di aver dimenticato la borsa, così feci segno agli altri di andare a casa che li avrei raggiunti e tornai indietro.
Una volta raggiunto l’atrio di ingresso del locale, vidi Styles con aria da “sono-tutto-io-ragazze-guardatemi” appoggiato allo stipite della porta che giocava con la mia borsa tra le dita.
Lo guardai male:
<< Se ti piaceva così tanto te l’avrei potuta prestare, bastava chiedere >> ironizzai.
Si staccò dal muro e mi restituì la borsa:
<< In realtà volevo parlarti, l’ho tenuta apposta in modo che tornassi indietro >> precisò serio guardandomi negli occhi mentre con una mano grande almeno quanto la sua faccia si passava i ricci all’indietro della nuca.
<< Dimmi tutto >> ero abbastanza curiosa
<< M-mi dai il numero di Fede? E… vorrei una mano con lei… >> mi confidò sincero, non potei fare a meno di sorridere
<< Ti do il numero, ma non credo che tu abbia bisogno di me per far cadere le ragazze ai tuoi piedi >> risposi, mentre scrivevo il numero di Fede sul suo telefono che mi aveva allungato mentre mi chiedeva il numero
Sorrise:
<< Fede è strana >>.
Lo guardai storto.
<< Nono, ma in senso positivo >> disse vedendo la mia espressione
<< Buon per te. >> replicai con finta faccia arrabbiata riporgendogli il telefono
<< Cosa dovrei fare per conquistarla? Hai dei consigli? >>
<< Sii te stesso, metti la maglietta bianca: a lei piace che si vedano i tuoi tatuaggi, non fare troppo il romantico e prendila sempre alla sprovvista, deve sentirsi disorientata. In ogni caso ti ho segnato anche il mio numero, se ti serve aiuto saprai come contattarmi >>
<< Grazie mille, ti devo un favore >> disse facendomi l’occhiolino e girandosi per tornare dai suoi amici ma si fermò di scatto un secondo dopo:
<< Quindi ti ha parlato di me eh? Le piacciono i miei tatuaggi? >> sorrise beffardo
<< Io non ti ho detto niente >> risposi facendo spallucce e alzando le braccia per discolparmi.
Mi fece l’occhiolino con uno sguardo molto malizioso, ci salutammo ed io raggiunsi gli altri, li trovai seduti su una panchina a aspettarmi.
Fede subito mi sgridò:
<< Cosa hai fatto in tutto questo tempo? >>
<< Sono andata in bagno >> mentii, e ci incamminammo verso casa.

 
______________________________________
SPAZIO AUTRICE


Questo era un unico capitolo insieme al precedente, ho preferito dividerlo dato che prima era veramente TROPPO lungo!
Succede una follia, lo so, ma il tutto verrà spiegato nei prossimi capitoli!
Vi ricordo le immagini degli outfit a fine capitolo!
Baci, Nichi
 
_________________________________________________________________
SPAZIO AUTRICI
                          


Eccoci tornate, col nostro secondo capitolo.
Dunque, in questo capitolo si parla dell'incontro dei nostri 5 boy con i 5 protagonisti della storia.
Allora, in realtà le protagoniste sono tre: Nichi, Fede e Giuly.
Chiara e Gio sono loro migliori amici, ma saranno comunque sempre presenti nella storia, sono diciamo dei co-protagonisti.
Volevamo iniziare a spiegare una cosa prima del miniriassunto del caipitolo.
Dunque, ragazze, in 2 o 3 ci avete detto che dovevamo mettere nomi inglesi.
Ok, è il vostro parere, ma vi ricordo che Nichi Gio Fede Chiara e Giuly
sono ITALIANI e hanno vinto un concorso per un prestigioso college di Londra;
quindi, si presume, che dato che sono Italiani, abbiano anche nomi Italiani.
Ok che in Italia danno nomi stranieri a volte, ma se questi sono i nostri nomi ragazze non ci possiamo fare niente ahaha.
Passiamo oltre.
Qualcuna ci ha anche detto che si sono appena conosciuti e qua sta andando tutto di fretta.
Ecco, in realtà, non è proprio così, si scoprirà nel 4° capitolo il perchè i ragazzi hanno
voluto fare il gioco della bottiglia, ma non vi anticipiamo niente, sta a voi leggere o no.
Detto questo speriamo tanto di avervi incuriosito e che ci lasciate delle recensioni, poisitve critiche o neutre che siano,
in modo da capire cosa migliorare, fateci sapere se la storia vi piace.
Abbiamo messo il Trailer della nostra storia in Youtube, ecco il link:

 http://youtu.be/nTEubql5afk

Alla prossima, bacioniii
- Nichi & Fede.
  Nichi la sera e a colazione
  Fede la sera e a colazione
  Giuly la sera e a colazione
  Chiara la sera e a colazione
  Gio la sera e a colazione
 
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: FoxFire