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Autore: Shine_babe    26/04/2014    1 recensioni
‘’Foxie, dovresti apprezzarti di più. Sul serio,non ti fai del bene a pensare a te stessa in modo cattivo.’’ Lo stava bisbigliando piano. ‘’Lo sai che tutti ti adorano. Io ti amo,lo sai,sei davvero importante per me.’’
Con le gambe incrociate,i leggings che me le stringevano strette, era difficile respirare. E in quella maglia di almeno tre taglie più grandi del dovuto,iniziavo per la prima volta a sentirmi piccola.
Lui mi ama. Sono importante. Lo abbracciai. Lo strinsi forte. ‘’Qualunque cosa accada’’,pensavo,’’non lasciarmi andare’’. La verità era che ci completavamo. Era così. Io avevo bisogno di lui quanto le api bramavano il polline dei fiori. Era più che necessario.
Mentre mi stringeva anche lui,infilai il viso tra la sua spalla destra e il collo. Mi veniva spontaneo,ed era rassicurante. ‘’Anche io ti amo Mike,ma cosa posso fare? Lo sai che non si può. Lo sai che abbiamo paura. Io senza di te non sono niente. Assolutamente nulla.’’. Parole sempre pensate ma mai dette.
‘’Non ce la faccio. Scusa.’’ Piansi. Era difficile,e mi sentivo ingrata(...)
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non avevo mai cantato per così tanta gente. Stranamente quella volta non mi sentii affatto nervosa,anzi,ne fui particolarmente eccitata.
Ero felicissima,e con me anche Claire,ma ci mancavano ancora delle tappe che erano state bruciate prima di quel concerto: i tour,i fan, tutto. La canzone aveva avuto successo in così poco tempo che mi sembrava ancora surreale,quando ci pensavo.
Ad ogni modo,andò tutto come volevamo,liscio come l’olio e la performance fu anche apprezzata. Quell’anno vincemmo diversi premi: Grammy Award alla registrazione dell’anno,al miglior album pop vocale,Billboard Music Award per la miglior canzone – Radio. Non potevamo sentirci meglio, e al solo pensare a quanti altri premi eravamo state nominate ci poteva girare la testa. Vivevamo la vita che avevamo sempre sognato,non potevamo sentirci meglio.
 
In più,incontravamo Mike e Calum (con i ragazzi ovviamente) molto spesso,non era poi così difficile. Certo,cercare di far incastrare tutte le date insieme per poterci vedere era faticoso,ma sicuramente ne valeva la pena.
 
 
 
Quella notte eravamo nell’ennesimo hotel. Ognuno di noi aveva una camera singola,e anche se non amavamo quella condizione,c’eravamo adattati: Ashton aveva portato il suo materasso,il cuscino e le coperte nella camera di Luke. Lo stesso per Claire,che era andata da Calum. E io e Mike? Non sapevo dove fosse.
Uscii di soppiatto dalla stanza, era l’una di notte,non mi conveniva svegliare qualcuno. Nonostante avessi avuto i miei dubbi sui ragazzi (non credevo affatto stessero dormendo) ,non potevo certo svegliare gli ospiti dell’edificio.
 
Quella sera,sentivo che stava per succedere qualcosa di speciale. Era estate,avevo affrontato tutte le dolorosissime e terribili cerette possibili. Ora facevano anche meno male,visto che mi stavo abituando a farle per via della televisione: quando indossavo gonne e pantaloncini in TV non potevo certo essere impreparata. Tornai in camera, mi feci una doccia ed uscii nuovamente. Mi ritrovavo in uno dei miei soliti ‘outfit’: leggings scuri e maglia a mezzemaniche molto più grande del dovuto.
 
 
 
Quando bussai alla porta della stanza di Mike,avevo il cuscino tra le braccia. Appena mi vide sorrise,e mi lasciò spazio per entrare. Aveva fatto portare un altro materasso ed una coperta matrimoniale. Questo però era successo qualche giorno prima,quando prendendolo in giro gli dissi di non voler portare il materasso sopra e sotto perché il mio rinoceronte/portapesi era fuori servizio. Lui aveva compreso la mia pigrizia e ne aveva chiesto un altro.
 
Trascorremmo un’ora e mezza circa a parlare e scherzare, poi i morsi divennero innocenti baci e questi ultimi si trasformarono in alcuni di più passionali. E da lì iniziò la serata più indimenticabile e bella della mia vita. Nel momento in cui ci eravamo dati l’uno all’altra,quel tempo e quello spazio erano diventati solamente nostri. Verso le quattro meno qualche minuto,Mike uscì dal bagno indossando un paio di boxer scuri che lo fasciavano perfettamente. Quando mi resi conto di essere a differenza sua completamente nuda,tirai a me il piumone bianco,coprendomi come potevo,ed arrossendo. Non lo trovavo imbarazzante,però era così strano. Pur se mi aveva appena vista in condizioni anche ‘peggiori’, e nonostante mi sentissi a mio agio, ero forse un po’ troppo stralunata.
 
Camminai fino alla sua valigia tenendo con una mano la coperta che,ne ero consapevole,non mi copriva del tutto, ed iniziai a frugarci. Presi una T-shirt scura ed un paio di boxer,che –immaginai- avrebbero coperto ciò che principalmente tentavo di nascondere. Infilai prima la maglia, poi anche la sua biancheria,che però mi scivolò giù dai fianchi perché decisamente troppo grande.
 
“Mike..” dissi a voce bassa,con la testa rivolta verso la moquette.
 
“Sì?” mi sorrise,seduto sui materassi,osservandomi. Era quello che aveva fatto tutto il tempo. Mi aveva osservata, poi mi riempiva di parole fantastiche e baci,mi amava,mi dimostrava il suo amore in tutta la sua bellezza. Anche io lo guardavo spesso, era bellissimo,d’altronde anche io facevo le sue stesse azioni.
 
“Guarda un po’ qui.” Gli sorrisi quando alzai per un attimo il capo,per poi ritornare alla mia posizione originale,prendere i boxer dal suolo e infilarli. Li osservai ancora una volta scivolare giù dai miei fianchi.
 
Lui mi osservò e rise.
Dio,io amavo,adoravo la sua risata. I suoi occhi,il suo fisico,la dolcezza che aveva in qualsiasi circostanza. Io amavo lui.
 
“E’ che sei piccolina.” Dopo aver infilato,mio malgrado,i miei slip, mi avvicinai a lui e mentre mi cingeva i fianchi pronunciò quelle parole. Era di una tenerezza infinita.
 
“No. Io sono grande.” Mi appoggiai al suo petto in un abbraccio e gli baciai la mandibola. “ Anche il mio culo è grande. Ma non abbastanza per tenere su la tua biancheria.” Ridemmo entrambi,e passammo ancora un paio d’ore così,insieme. Parlando,ridendo e  scherzando come sempre avevamo fatto. Soprattutto, ora si era creato qualcosa che prima non c’era mai stato, anche se mi andava bene in entrambi i modi.
 
 
Quando,stesi nel letto a coccolarci ,iniziavo a chiudere gli occhi,Mike mi svegliava sempre. Era divertentissimo ma lo odiavo.
Diceva che stavamo aspettando qualcosa.
 
“O mio Dio, Mike, sei incinto?!” e come sempre,mi regalò una di quelle risate che tanto amavo.
 
“No,no mi dispiace.” Sorrise lui, mentre mi prese la mano. “Vieni,andiamo fuori al balcone.” Si girò verso di me,come per dire ‘hai capito?’ ma ancora non riuscivo ad arrivarci.
“Ci riprovo.” Parlò nuovamente mentre ci allontanavamo dal letto per arrivare al  balcone,lo aprì. “E’ passato molto tempo..non è più notte..” si spostò dietro di me,e stringendomi osservammo il panorama. Poggiò il mento sulla mia spalla e ne rimasi incantata.
L’alba.
Se n’era ricordato,me lo stavo dimenticando anche io.
Quel ragazzo non avrebbe finito di stupirmi,mai.
Mi girai verso di lui e sussurrai un ‘ti amo’,poi lo baciai.
 
“Hai per caso intenzione di chiedermi di sposarti? Perché sai,già che ci siamo..”
 
“Facciamo passare un po’ di tempo prima di quello,magari.”
 
“oh,sì,è meglio così..” Uno scambio di sguardi. “Tanto avrei detto di no.”



MY SPACE:
Duunque,la fanfiction è finita! Mi sembrava stupido continuarla senza avere molto da dire,quindi questo è un piccolissimo capitolo. Spero vi sia piaciuta,se sì ne pubblicherò altre (non so quando nè di che genere,quindi non datemi carta bianca,per favore cwc) 
Cooomunque volevo 'lasciarvi' con una bellissima citazione ,non so se siano davvero parole sue ma ad ogni modo mi piaceva molto quindi la copio qui :3


"Bellezza non sono i capelli lunghi..le gambe magre..la pelle abbronzata e i denti perfetti...
Fidatevi di me. Bellezza è il viso di chi ha pianto e ora sorride..bellezza è la cicatrice sul ginocchio fino a quando sei caduta da bambina..bellezza sono le occhiaie quando l'amore non ti fa dormire. Bellezza è l'espressione sulla faccia quando suona la sveglia la mattina..è il trucco colato quando esci dalla doccia..è la risata quando fai una battuta che capisci solo tu..bellezza è incrociare lo sguardo e smettere di capire..bellezza è il tuo sguardo quando vedi lui..è quando piangi per le tue paranoie..bellezza sono le rughe segnate dal tempo..bellezza è tutto quello che proviamo dentro e si manifesta al di fuori..bellezza sono i segni che la vita ci lascia addosso..i pugni e le carezze che i ricordi lasciano..bellezza è lasciarsi vivere."
-Emma Watson.

 
  
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