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Autore: Aman    27/04/2014    2 recensioni
Il malvaglio Egalord, Signore degli Elementi Rinnegati, ha per lunghi anni vissuto nel Cuore di Kandrakar, generando scandalo fra le più alte sfere della mistica Congrega.
Il potere dell'arcano signore sono ormai all'apice e il demoniaco sta per tornare in vita, affiancato da due terribili alleati, Phobos e Nerissa.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Colli Salkakar, Basiliade...

Will entrò nell'anguasta caverna solfurea posta fra due monticelli, appena dentro, porse un piatto di spaghetti al vapore preparati da Yan Lin al Silver Dragon (con enorme disprezzo di Yan Lin stessa, vista la decisone di Will) ad una figura ammantata in degli stracci color rame e fango.
-Cibo- bisbigliò l'essere -Ho bisogno di mangiare-
-Prendi, Egalord- la ragazzina tese il piatto all'essere e questi si tolse il cappuccio, rivelando la sua inquietante identità, quella di una scheletro dalle ossa ingiallite dal calcare e dal tempo, le orbite vuote, però, trasmettevano una tenerezza e un senso di pietà molto umano, Will se lo sentiva nel cuore, non solo in quello di Kandrakar.
Quell'essere era parte integrante della sua storia, di tutti gli sforzi che aveva fatto per arrivare fin lì, di tutto quello che aveva fatto per diventare una Guardiana a tutti gli effetti e, in futuro, una donna, forse un'abitante della Terra o forse un eremita con poteri mistici sovrannaturali, costretta a vivere al limite della leggenda vivente. Questo non lo sapeva ancora, sapeva solo che lui era lì e che lei non poteva tirarsi indietro proprio ora che aveva aquisito il Flusso Vitale della Quintessenza.
-Eccellente- gliene rese merito Egalord stesso, contemplando le dita ossute -In pochi giorni sei riuscita a forgiare il mio scheletro con delle roccie calcaree e a infondervi all'interno la mia anima. Un lavoretto non da poco visto anche quanto sei giovane-
-Non sono in grado di fare di meglio, mi dispiace- Will chinò il capo, era difficile, era estenuante anche solo pensare di poter ricreare una cellula di pelle o di tessuto muscolare o altro organo interno, i suoi poteri non potevano spingersi oltre il limite tollerabile dei canoni imposti dalla natura.
Lui la vide sconsolata e la abbracciò con gli avambracci cavi -Come va con il Maestro Houselk?- le domandò.
-Bene- rispose Will -Dice che presto potrò dare la vita perfino agli oggetti inanimati senza dover necessariamente trasferirgli all'interno una coscenza esistita precedentemente-
Egalord annuì, a suo tempo era il più esperto in assoluto in questo genere di cose -Schiavi senza libertà di scelta. E' più o meno lo stesso concetto utilizzato per creare i cloni, le Gocce Astrali e i Mormoranti, anche se questi ultimi si sono rivelati molto... difettosi. Se fossi stato in Phobos sarei corso sulla Terra ad acquistare un falciaerba e avrei sterminato tutti quei fiori del cavolo prima che iniziassero a mormorarmi contro-
-Ora devo andare- Will non voleva ammettere che si sentiva un po' imbarazzata e smarrita fra le braccia di quello scheletro, così torvò la prima scusa buona per andarsene -Il Maestro mi sta aspettando per le litanie pomeridiane al dio Yu'erlir. Tornerò domani-
-Ci conto- lo scheletro stette un attimo in silenzio, come in profonda concentrazione, poi si nascose completamente sotto gli stracci -Arriva qualcuno!-
Questo fantomatico "qualcuno" non si fece attendere a lungo, era un gigantesco energumeno alto due metri e mezzo, vestito di una tunica verde e turchese, il volto coperto da una maschera d'oro con espressione perennemente stoica, i capelli raccolti in piccole treccine nere e un paio di ali nere che gli fendevano dalle scapole, Will non avrebbe potuto scambiarlo per un altro, era Shagon, l'Angelo del Rancore.
-Will- disse la voce calda e metallica di Shagon -Ti ho cercata dappertutto, le altre mi hanno detto che eri sparita, per poco non ho avuto un attacco cardiomistico ai miei poteri- in un lampo di luce, la creatura tornò al suo aspetto originale, quello di un ragazzo di campagna coi capelli scuri un po' lunghi, un accenno di pizzetto sul mento e vestito di una felpa grigia e un paio di jeans a zampa di elefante, era Matt, la sua controparte -Allora, che storia è questa?-
-Ho deciso di troncare i legami col passato, Matt- rispose lei, decisa.
-Hai solo tredici anni, hai ancora una vita davanti... e poi, non ci pensi a me? Al nostro futuro insieme?-
-Il mio dovere di Guardiana viene prima di ogni altra aspirazione personale-
-Il tuo dovere di Guardiana è quello di portare pace e amicizia fra tutti i popoli dell'Universo, non stare rinchiusa in una caverna con un sacco di iuta a piangerti addosso- la voce del ragazzo cominciava a non essere più pacata come al solito, i suoi sguardi sempre più dannatamente penetranti.
-Matt...- Will non voleva arrivare a tanto, non voleva arrivare a dover scegliere fra l'amore per Matt e la promessa che aveva fatto a Egalord, non voleva tutto questo, voleva solo essere capace di scegliere con la propria testa, non guidata dal torto o dal piacere di altri. Si portò le mani alle tempie e sedette su una roccia sporgente.
-Lai ha scelto me, ragazzo- dal cumulo si stracci emerse Egalord in tutta la sua spaventosa umiltà -E tu hai scelto il momento proprizio per offrirti a me- Matt si ritrasformò in Shagon all'istante, ma un fulmine lo colpì dritto al petto e lo paralizzò -Dammi tutta la tua energia mistica, creatura. Il potere del rancore mi darà nuova forza-



-NOOOO!!!- lo implorò Will, mentre Matt cadeva a terra prono, sembrava che non respirasse nemmeno.
La ragazzina si gettò sul corpo esanime del ragazzo, che piano piano riaprì gli occhi -Will...- mormorò a mezza voce.
Appena Will riportò lo sguardo su Egalord, lo trovò cambiato, ora era vestito di una tunica color rosso porpora, nella mano destra brandiva un verga d'oro, in quella sinista una copia perfetta del Cuore di Kandrakar e, sulla fronte ossea, il Diadema delle Tenebre, artefatto in antitesi con la Corona di Luce della casata Escanor di Meridian.
-La sua energia mistica mi serviva- rispose in fretta Egalord, come se avesse già intuito la domanda che la giovinetta stava ancora formulando nella mente -Presto faremo vendetta su chi ci ha fatto del male. Presto depureremo quest'Universo dalla feccia e dal peccato. Col potere della Quintessenza perfino la morte si prostrerà ai nostri pieni. Riporteremo un ordine interdimensionale che durerà per l'eternità-
-Questo lo farai da solo, chiaro?- il volto di Will era rigato di lacrime, i grandi occhi color nocciola si erano ridotti a due fessure, era troppo per lei, troppo per mantenere tutto dentro, si sentiva esplodere -Mi hai usata per riportarti in vita, separarmi dalle mie amiche e far del male al mio ragazzo. Sei soddisfatto ora?-
Una risata profonda, di scherno e divertimento -La domanda vera è: "Sei soddisfatta tu di quello che hai fatto?". Se decidi di rifarti al giudizio di Kandrakar, essi ti accuserebbero di favoreggiamento alla stregoneria e tu passeresti il resto dei tuoi giorni nelle celle di Endarno ridotta a pane e acqua, deperirai in fretta e Nerissa potrebbe resistere tanto da andare a ballare il tip-tap sul tuo sepolcro e a farsi un walzer insieme a Phobos e a Cedric. Ora ti lascio col tuo amico ferito e un macigno sulla coscenza. Io non ti ho mai obbligata, sei stata tu ad accogliermi, ed ora, se non mi seguirai, i milioni e milioni di persone che massacrerò vive saranno morte unicamente per colpa tua- in un lampo scomparve.
Will abbracciò forte il corpo di Matt, se la morte l'avesse colto, sperava solo che fosse tanto misericordiosa da portarsi via anche lei, perché la situazione era diventata davvero disperata, non trovava più vie di fuga.

Kandrakar, Consiglio della Congrega...

I volti attoniti dei partecipanti lasciavano tasparire il loro sgomento e la loro perpelssità.
-Guardiana, ciò che dici sembra non avere alcun senso- protestò l'Oracolo -Se non l'avessi visto con i miei occhi non ci avrei mai creduto. Com'e possibile? Cosa può aver ostacolato in questo modo le mie doti divinatorie, tanto da rendermi cieco in questa maniera riguardo ad un'anima che aleggiava da secoli nel Cuore di Kandrakar?-
Will provò a fare mente locale degli ultimi mesi insieme a Egalord -Egalord era un Guardiano molto potente, che legò la sua anima alla Quintessenza, forse il fatto che noi Guardiane utilizziamo spesso i nostri poteri mistici ha permesso ad Egalord di passare inosservato di Guardiana in Guardiana fino a... fino a me...- questa era la parte peggiore, sentiva già la pena dell'ergastolo vicina.
-Guardiana, il tuo compito sarà fermare Egalord e i suoi assurdi piani di conquista. L'equilibrio sta per esserci ritorto contro, prevedo battaglie a non finire contro le forze dell'occulto- disse invece l'Oracolo -Tenerti in prigione non servirebbe a nulla, col passare del tempo, Egalord arriverebbe anche qui a Kandrakar a giustiziarci tutti e noi non potremmo far nulla per fermarlo allora, ma tu... Guardiana... giochi un ruolo fondamentale. Dovrai dividere il suo corpo dalla sua anima e annientare ogni vincolo col mondo terreno, consentendole di tornare finalmente agli Dei.
-Accetto la missione- disse Will.
-Accettiamo la missione- corresse Cornelia, appena giunta con le altre Guardiana a Kandrakar -Ora che quel... coso... ha il potere del Cuore di Kandrakar è una responsabilità di tutti gli Elementi-
-Le Guardiane torneranno a fare scintille- Hay Lin saltellò gioviale dalla felicità, le cinque si riabbracciarono.
-Guardiane...- esordì l'Oracolo.
-W.I.T.C.H....- corresse Irma.
-D'accordo. W.I.T.C.H., andare in nome di Kandrakar-
Will prese fra le mani in Cuore di Kandrakar e recitò la frase di rito, fra i sorrisi amari ma consolanti delle sue compagne -Guardiane, Unitevi!-
  
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