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Autore: BrokenRoses    27/04/2014    1 recensioni
Serie di One-shot dedicate alla mia Thadastian.
Fa parte della mia serie "Try".
E' passato un mese da quando Thad ha firmato le carte del divorzio. E' passato un mese dal suo trasferimento a casa Duval-Sterling. E' passato un mese e non reagisce.
Direttamente dalla soleggiata Los Angeles arrivano i rinforzi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È passato un mese e mezzo dall'ultima volta che Sebastian e Thad si sono visti.

 

Thad è ancora a vegetare nell' appartamento di Nick e Jeff.

Sebastian è tornato dall'Ohio, ma non sta meglio di Thad.

 

Jeff tenta ancora di scoprire cosa sia successo al suo migliore amico.

Nick ha intuito che ci deve essere un problema con quel Sebastian, ma non sa quale dato che Thad non parla.

 

Hunter, dalla California, continua ad escogitare piani e stratagemmi per far riprendere Thad.

Trent, in compenso, continua a spedire pacchi di biscotti con le goccie di cioccolato da Nick e Jeff.

 

§§§

 

Quando Dylan chiese il divorzio, Thad si sentiva spezzato.

Questa volta, è ancora tutto intero per certi versi, ma comunque arrivare a fine giornata è un' impresa.

 

Thad non riesce a capire cos'è peggio.

 

Quel giorno a New York è una bella giornata tiepida. Quelle perfette per fare lunghe passeggiate solitarie a Central Park, con l' ipod, isolato dal mondo esterno.

Magari riascoltandosi la discografia intera di Adele, giusto per deprimersi un po'.

 

Thad adora quelle giornate, quelle fra la fine dell'inverno e i primi giorni di primavera, quando il sole ricomincia ad acquistare un po' di forza, quelle in cui ti verrebbe da passarle tutte sotto il sole come una lucertola.

 

In quei giorni camminre senza una meta precisa è più semplice, forse anche meno faticoso.

 

Quel giorno Thad inserisce il pilota automatico, lascia che le gambe lo portino un po' ovunque, magari davanti ad un bar che non aveva mai notato prima, o una vecchia libreria, quelle dove il profumo dei libri sovrasta tutto il resto.

 

È solo nel primo pomeriggio che Thad si accorge dove i suoi piedi l'hanno portato. Dove il suo subconscio l'abbia portato.

 

Thad si trova ai piedi di un grande palazzo, al cui sedicesimo piano si trovano gli uffici dello studio legale "Smythe & Smythe".

 

E a Thad basta quello. Entra in quel pomposo edifico, dove tutti indossano completi eleganti, lui che ha un paio di vecchi jeans e una felpa enorme.

Quando arriva al sedicesimo piano, sembra proprio un pesce fuor d'acqua.

Thad arriva al sedicesimo piano e aspetta perchè come gli ha detto la pomposa segretaria gurdandolo dall'alto in basso "gli avvocati al momento sono impegnati".

 

Non sà quanto tempo ha aspettato. Sà solo che quando Sebastian esce dall'ufficio per congedare il cliente, Thad sente tornare la paura, come quella sera di sei settimane prima.

Perchè Sebastian è stupendo, sotto ogni punto di vista. Certo non è perfetto, ma Thad non cerca più la perfezione da molto tempo.

 

E dopo la paura arriva un principio di panico. Perchè Thad ha tropa paura che finisca come con Dylan.

 

Ma alla fine quello che conta è un' attimo.

Sebastian saluta il cliente, si gira e incatena i suoi occhi verdi in quelli marroni di Thad, e tutto torna come dovrebbe essere.

 

"..It's in te stars

It's been written in the scars on our hearts

we're not broken just bent

and we can learn to love again.."

 

§§§

 

 

Se vi dicessi che dopo le cose furono in discesa e semplici, vi direi una bugia.

Ci furono alti e bassi, come in tutte le coppie.

 

Sebastian ascoltò la storia di Thad, e finalmente capì quello che era successo allo Splash quella sera.

Dopodiche Sebastian confessò a Thad di aver paura di fare un casino, perchè lui non aveva mai avuto un rapporto che fosse solo vagamente serio. Thad gli rispose che avrebbero imparato insieme a farla funzionare.

 

Nonostante le insistenze di Jeff, Thad presentò Sebastian agli Usignoli solo sei mesi più tardi, alla rimpatriata annuale.

Quella sera Sebastian dedicò "Glad you came" a Thad, ricevendo poi la benedizione da tutti gli Usignoli.

 

Una settimana dopo, Thad stava portando l'ultimo scatolone dell' appartamento del francese.

  
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