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Autore: Maestroni_98    27/04/2014    3 recensioni
Inghilterra
Non c'è molto da dire...
Due ragazze, Carrie e Chelsy e quattro ragazzi in un unico appartamento.
Intrecci, segreti, stramberie e ogni cosa più assurda si intreccia in questa FF comica e romantica.
Se la volete, un unica regola: "Non affogate nella vostra bava!"
Grazie e buona lettura!
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Questo non è giusto








 
POV CHELSY
Erano passati vari giorni e il clima nell’appartamento era mutato dalla partenza di Ian. Carrie si faceva vedere ogni tanto, giusto per fare alcuni pasti e quelle poche volte che si riusciva a vederla, era sciupata, con il viso stanco, le occhiaie profonde e scure, gli occhi chiusi a fessura lucidi, la bocca rigida in una linea stretta, sembrava anche dimagrita.
Avevo provato a parlarci, ma lei sembrava nel suo “bozzolo”, tutto quello che la circondava sembrava spegnersi, rispondeva a monosillabi, oppure non rispondeva.
Feci un respiro profondo davanti allo specchio. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=120444644&.locale=it )
Oggi era il gran giorno, il matrimonio.
Stranamente Carrie aveva deciso di venire, solo oggi era riuscita a uscire, forse perchè voleva rivedere Ian, almeno per un ultima volta. Aveva perfino fatto ordinare un abito da Ebay.
Mi diedi un ultima sistemata ai capelli e poi mi diressi da Derek, che stava aspettando appoggiato all’angolo del comò della sua stanza.

POV CARRIE
La chiesa era addobbata di bianco e blu. Mazzi di fiori erano appoggiati all’entrata e vicino ad ogni seduta. Anche io avrei voluto preparare così la chiesa per il mio matrimonio.
Ero stanca, non dormivo da quando Ian se n’era andato. Avevo dovuto mettere un sacco di correttore quella mattina, per non risultare morta. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=120445253&.locale=it )
Anche se pian piano stavo morendo dentro.
Ero venuta al matrimonio per fermarlo, dovevo solo aspettare la fatidica frase: Chi si oppone a questo matrimonio, parli ora o taccia per sempre.
Tempo a suo tempo.
Stavo gironzolando per le stanze dietro la chiesa, volevo vedere la sposa. Il perché non mi era chiaro, pensavo che, dopo averla vista sarebbe cambiato qualcosa.
Continuavo a camminare bussando ad ogni stanza, sperando che qualcuno mi aprisse, quando una mano, prendendomi dal polso, mi trascinò in una delle stanze.
Mi voltai per vedere chi fosse stato e mi trovai ad osservare una chioma bionda, con due vispi occhi azzurri e un sorriso, Anne, la sorella di Ian.
“Carrie, non mi sarei aspettata di vederti” disse lei, fissandomi.
“Dovevo vederlo, un ultima volta.” Nessuno mi avrebbe negato di vederlo di nuovo.
Anne, trattenne una risata e pian piano si avvicinò a me, per poi dirigersi verso un lungo tavolo, dove c’erano bottiglie, secchielli con il ghiaccio per tenere a fresco il vino e alcuni stuzzichini che potevano servire, se gli altri li finivano al buffet.
“Io non credo proprio” disse, cambiando subito espressione.
Prima che potessi risponderle, mi sentì una grande fitta alla testa. L’ultima cosa che vidi dopo essermi accasciata a terra, fu un secchiello del ghiaccio, ai piedi di Anne.

POV CHELSY
Ero preoccupata, la cerimonia era iniziata e nessuno aveva visto Carrie. Avevo provato a cercarla o a chiamarla, ma non ottenni nessun risultato.
Stavo stringendo la mano di Derek con forza, agitata, mentre lui si lamentava e bestemmiava. Lo rimproverai più volte, visto che eravamo in una chiesa.
I miei pensieri si fermarono tutto d’un tratto quando sentì quella frase, detta dal parroco:” Parli ora o taccia per sempre”.
Non so come ebbi la forza di urlarlo, ma mi alzai e lo urlai:”Io!”.
Derek, Ethan e Carter mi guardarono perplessi, ma subito dopo imitarono il mio gesto.
Ian, dall’altare fece uno sguardo assurdo, scioccato.
Anche lui come Carrie, sembrava un morto vivente: le sue guancie sembravano due fosse scure, gli occhi spenti, la pelle pallida e una postura rigida, con un espressione infelice sul volto.
Katherine sgranò gli occhi furiosa:”Tu! Cosa credi di fare, questo è il mio matrimonio!” urlò, mentre si avvicinava a me, lungo il corridoio, sorreggendo il vestito pomposo.
Appena mi fu vicina, mentre gridava come una pazza, stetti zitta ascoltando:”Voi non dovevate essere nemmeno invitati, voi dovreste andarvene, ora! Almeno quella sciacquetta della vostra amica non c’è!”.
Sciacquetta?!
Strinsi intensamente la mano di Derek per un secondo, mentre lui trattenne un urlo, poi mi gettai su Katherine, facendola cadere a terra, mettendomi a cavalcioni sopra di lei:”Come cazzo ti permetti?! Sei solo una puttana!” urlai, mentre gli tiravo i capelli, rovinandole l’acconciatura.
Lei si dimenò sotto di me, imitando il mio gesto:”Qui la troia sei tu, se non mi sbaglio sei stata perfino stuprata dal padre” disse in una risata.
Quella frase mi colpì nel profondo. Alzai il braccio e lo feci cadere a capofitto sul suo viso, con la mano a pugno. Il contatto fece rompere il labbro inferiore di Katherine, che ora sanguinava. Tutti i presenti erano scioccati, alcuni urlarono e Anne si avvicinò pian piano alla sposa. Derek, Ethan e Carter invece sembravano fare scommesse e incitarmi.
 Mi alzai osservandola dall’alto, mentre lei era ancora sdraiata a terra, incredula del mio gesto:”Non credevo che in chiesa permettevano matrimoni con il demonio!” dissi osservandola.
Mi avvicinai all’altare e percorsi i pochi gradini che c’erano. Ian cercò di fermarmi ma lo ignorai e mi misi al microfono, mentre il parroco mi fissava intimorito.
“Ora, questa famiglia ha obbligato lo sposo a sposarsi, con quella!” dissi indicandola, per poi continuare:”Ha minacciato di distruggere la nostra palazzina, dove io e i miei amici, compreso lo sposo, abitiamo. Ora ditemi, se vi sembra giusto questo matrimonio, perchè…” mi fermai facendo una risata amara:”Dio cane, questo non è giusto”.
Alcune signore anziane svennero, mentre altri si misero una mano sulla bocca con gli occhi sgranati, alcuni chiacchieravano tra di loro e il parroco negava con la testa.
L’unica cosa che era diversa era Derek che era scoppiato a ridere, insieme agli altri.
Ma poi proprio quando potetti sentirmi salva e vittoriosa, Anne mi fece allarmare con una sua frase:”Tu non sai quanto ho impiegato per organizzare questo matrimonio, la mia famiglia si fidava di me che tutto sarebbe andato bene” disse infuriata, per poi continuare, mentre stringeva i pugni lungo i fianchi:”Voi siete solo dei bifolchi! Ho cercato perfino di far sparire quella Carly, o Carrow o coma diamine si chiama”.
Carrie?
Una voce profonda e autoritaria, ruppe tutto:”Anne! Cosa hai fatto a Carrie?!”.
Ian.
La sorella minore sembrò farsi piccola piccola, nessuno di noi aveva visto questo lato di Ian.
“I-Io…No-non volevo! Lei, non…Non doveva…Non doveva interferire” disse mentre indietreggiava.
Ian le si avvicinò a passo rilassato, per poi fermarsi a pochi centimetri da lei. La fissò per un breve istante, poi con uno scatto veloce, gli diede uno schiaffo sulla guancia. La ragazza indietreggiò impaurita dal gesto:”Sono tua…”. Non riuscì a finire la frase che Ian, la interruppe con un tono secco:”No, non più! Ora dimmi dov’è Carrie!”.

POV IAN
Aprì velocemente la porta e vide Carrie, legata a una gamba del tavolo, con dello scotch sulla bocca e gli occhi pieni di lacrime.
Mi avvicinai a lei, slegandola velocemente e poi le staccai il nastro adesivo. Non le detti nemmeno un momento per parlare che mi fiondai sulle sue labbra.
Le avevo desiderate la prima volta che l’aveva vista.
Le avevo avute.
Le avevo perse.
E ora, erano di nuovo mie.
Sentì che ricambiava il gesto, mentre mi avvolgeva le braccia al collo, avvicinandomi a lei. Potetti sentire le sue guancie inumidite dalle lacrime, contro la mia pelle.
Mi discostai da lei un attimo, osservandola:”Sei la sposa più bella che abbia mai visto”.
Il respiro di Carrie era affannato dal pianto e dal bacio: “Ian.. Ti sei sposato ora..” disse mentre gli occhi si riempivano nuovamente di lacrime, diventando lucidi.
Sorrisi e le asciugai il viso, con la manica della camicia:”No, lo faccio ora”.
La presi di peso tra le mie braccia e la portai lungo il corridoio della chiesa, arrivando fino all’altare.
Tutti ci guardavano torvi, soprattutto la mia famiglia.
Fortunatamente avevo i sorrisi di Chelsy, Derek, Ethan e Carter, che tenevano le dita incrociate augurandomi: “Buona fortuna”.
Arrivato all’altare appoggiai delicatamente Carrie, poi mi inginocchiai ai suoi piedi:”Vuoi sposarmi?” chiesi, estraendo l’anello dalla tasca interna della giacca.
Katherine e gli altri miei familiari, stavano per rimproverarmi, per opporsi, ma Chelsy lì fulminò tutti con lo sguardo:”Non provateci!”.
Una mano si poggiò sulla bocca di Carrie e i suoi occhi si spalancarono. Posò le mani sul mio viso, facendomi alzare in piedi: “Si.” Sussurrò sulle mie labbra.
Sorrisi.
 


ANGOLO AUTRICI
Buongiorno, come state?
Ecco un nuovo capitolo (in tempo (: ). Mi dispiace dirvi, però, che questo è il penultimo capitolo.
Si, le avventure nell’appartamento 407 sono quasi finite. Tutto a una fine, purtroppo.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Alla prossima settimana, un bacione
By CC
  
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