~~Harry oltrepasssò il grande cancello che si trovava davanti a Hogwarts e con passi decisi di incamminò verso l'imponente costruzione che si stagliava su tutto il panorama .Credeva che con il passare degli anni avrebbe perso quel sentimento di impotenza e attrazione che aveva provato per sette anni. Ma niente: Hogwarts era lì, più minacciosa e famigliare di sempre, con le guglie e i torrioni che spuntavano dal massiccio corpo centrale composto dalla sala grande.Si meravigliò vedendo che sembrava più o meno la stessa di qualche decennio prima,ma avvicinandosi notò che la scuola aveva subito un cambiamento radicale: la facciata esterna era stata ripulita completamente ,perdendo,a parer suo, quell'aspetto misterioso e antico che l'aveva contraddistinta per anni. Harry ebbe un tuffo al cuore quando scorse la piccola finestra che si affacciava dal dormitorio di Grifondoro. Ma ecco che era lì,con il mantello nero di Hogwarts,tra la folla di ragazzi impauriti non ancora smistati nelle case, con la stessa voglia di esplorare ogni singola stanza del castello e l'eccitazione per l'inizio di una nuova avventura. Corse verso l'entrata principale e si fiondò verso l'ufficio della Mcgranitt, buttando uno sguardo alla sala grande semiaperta, che ospitava la nuova generazione di maghetti come lui. Fece anche in tempo a dare un' occhiata al tavolo degli insegnanti ,aspettandosi di  vedere volti conosciuti e familiari, ma il suo sguardo si posò su volti vecchi e stanchi di comuni insegnanti .Harry fece scorrere la vista sulla grande tavola alla ricerca di capelli unti e neri,ma a metà tavolo ,la verità gli piombò addosso così velocemente che non se ne rese conto subito.Piton era lì davanti a lui,sdraiato,con il collo lacerato dalle zanne di Nagini,con l'unico desiderio di far cooscere a Harry ciò che era successo veramente.Il ricordo era così vivido che poteva quasi riuscire a sentire l'odore acre del sangue. Si era immobbilizzato davanti al grande portone,lo sguardo perso nel vuoto vacuo dei ricordi, quando qualcuno da dietro chiamò il suo nome...