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Autore: I_m a cool baka girl    27/04/2014    1 recensioni
Death The Kid è un nuovo studente del 3°anno alla Shibusen, è distaccato e silenzioso e per questo ha un gran fascino sulle ragazze.
Allo stesso tempo, di notte, è un assassino specializzato nei Kishin e per svolgere il suo lavoro usa due pistole ed è noto con il nome di Death Angel anche per la sua abilità nell'usare delle ali meccanizzate.
Nessuno è a conoscenza della sua doppia identità anche perché lui la nasconde molto bene.
È alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto e di cui non sa che pochi dettagli che erano scritti nel diario di sua madre, morta quando aveva solo tre anni, perché vorrebbe sapere il motivo dell'abbandono.
La coppia principale è Kid x Liz
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Death the Kid, Kishin Ashura, Liz Thompson, Sommo Shinigami, Un po' tutti | Coppie: Soul/Maka
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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CAPITOLO 5-LE COSE SI COMPLICANO: PATTY THOMPHSON E LA GITA.
Era passato quasi un mese da quando Kid aveva iniziato a frequentare la Shibusen e già era molto ammirato dalle ragazze per i continui buoni voti nei compiti in classe e per le sue prestazioni negli sport e nelle attività del club di sparo, i cui unici membri erano lui e Liz.
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Liz non aveva parlato a nessuno dello sfratto, aveva semplicemente chiuso tutte le sue cose in valigie e scatoloni e si era fatta ospitare da Blair, una ragazza più grande di lei che lavorava in uno strip club al bancone.
Tutto era degenerato qualche giorno prima, quando aveva sentito l'amica parlare con il proprietario della casa riguardo alle bollette non completamente pagate, quindi aveva deciso di re-inscatolare le sue cose e di andarsene sperando in un miracolo.
Ma in realtà era già da tre giorni che si ritrovava ubriaca per le strade di Death City ed a dormire sulle panchine umide.
E sapeva che sarebbe andata avanti così per un bel pezzo. In quel tempo, era andata alla ricerca di lavori part-time però era riuscita a trovare solo due persone pronte ad assumerla: la prima era una donna anziana che le aveva offerto lavoro nella biblioteca, però era sottoretribuito e non ne valeva la pena; la seconda era un uomo pervertito proprietario di uno Sex Club, quindi aveva scartato l'idea in partenza.
Uno 'Sex Club' era una specie di bar dove chiunque poteva usufruire di un particolare servizio: circa una decina di ragazze prestavano senza alcuna possibilità di appello il loro corpo a qualsiasi persona passasse di lì, stessa cosa facevano un'altra decina di ragazzi con ragazze e donne di ogni età. Però doveva ammettere che lì la paga era buona.
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Quel giorno, alla Shibusen, non era un giorno qualunque: era il 14 febbraio, San Valentino e la scuola era decorata con nastri, cuori e rose profumate dei colori dell’amore: rosa, rossi e bianchi.
Gli armadietti degli studenti, le aule ed i pavimenti erano stati puliti come non lo erano mai stati ed in tutta la scuola aleggiava un piacevole aroma di vaniglia e fragola.
Inutile dire che le ragazze erano al settimo cielo.
Oltretutto ogni studente, aveva appuntato sulla sinistra del maglioncino della divisa un cuore che cambiava colore in base alle emozioni che una persona provava: bianco indifferenza, rosa felicità e rosso amore.
La maggior parte erano rosa o rossi, di bianchi ce ne erano pochi, ma uno era inquietante e nero.
Il cuore di Kid era nero.
Come lo era quello vero, quello che lo teneva in vita stancamente giorno dopo giorno contrariamente al volere della sua mente e del suo corpo.
In quel mese, aveva risaldato il rapporto con BlacK*Star ed approfondito quello con Liz.
Ma comunque la sua vita non era migliorata.
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Arrivò al suo armadietto, lo aprì e si spostò subito per evitare di venire travolto dalle innumerevoli lettere che le ragazze ci infilavano dentro ogni giorno, in quantità sempre maggiori, finché i libri non ci stavano nemmeno.
Le raccolse e se le mise nello zaino, nero con qualche catena appesa, con i libri di matematica e le pistole per gli allenamenti con il Club Extrascolastico
Arrivò in classe ed inviò un messaggio a Stein e poco dopo entrò il professor Albarn, che aveva anche il ruolo di vicepreside.
Spirit Albarn, capelli rossi ed occhi verde muschio, padre di Maka Abarn. Conosciuto anche come il più grande pervertito della storia, insegnante di ginnastica se non aveva niente da fare , per la prima volta si presentò nell'aula accompagnato da un'altra persona e prese la parola”Buongiorno ragazzi. Innanzitutto volevo presentarvi il Preside-indicò la strana persona- lui è il Sommo Shinigami ed ha deciso che un gruppo di studenti di questa classe parteciperà ad una gita che durerà tre mesi.” esultazioni da parte degli studenti che vennero messe a tacere dal Preside”Yo ragazzi <3! come ha già detto Spirit solo alcuni di voi parteciperanno alla gita e questi alunni sono già stati scelti: Black*Star, Tsubaki Nakatsukasa, Maka Albarn, Soul Eater Evans, Liz Thompson, Death The Kid. Loro sei sono stati scelti per questa gita ed ora vi lascio alla lezione, allora?!”
Tutti i prescelti erano entusiasti tranne Kid “Mi scusi professore ma io non ci voglio venire!!!!” urlò alzandosi in piedi e sbattendo i le mani sul banco, ricevendo l'attenzione dei presenti.
“Mi dispiace, ma non ti puoi rifiutare. Siete stati scelti in quanto ognuno di voi ha abilità molto particolari ed i vostri tutori hanno già accettato :)”.
Kid si risedette non dopo aver lanciato un'imprecazione e si chiese cosa avesse di così tanto speciale e perché il dottor Stein non l'avesse avvisato.
Spirit riprese la parola “La località scelta per questo viaggio è Rosuto Sōru-shi (ロストソウル市 ). Avremo la possibilità di visitare un'antica villa e molti posti che in quella città nascondono delle leggende ed anche molti misteri, visiteremo anche un museo e faremo delle escursioni nei boschi il tutto accompagnato da cinque ore di lezione normale al giorno.
La partenza è fissata per il primo marzo alle 7:00 alla stazione dei treni di Death City, ed ora iniziamo ad andare in palestra.”
======================================================================================== Era la fine delle lezioni e Kid andò a controllare che nel suo armadietto non ci fossero altre lettere di S Valentino, andò a casa ed in seguito andò all'ospedale dove incontrò Liz ad attenderlo nella sala d'aspetto e si diressero verso la stanza n°88.
Aprirono la porta e con loro grande stupore trovarono la stanza vuota, il letto integro e nessun macchinario collegato, un'unica persona ad attenderli che dava loro le spalle conosciuta molto bene dal moro.
“Dottor Stein, che ci fa qui?”chiese mettendosi davanti a Liz “Oh, Kid. Vi stavo aspettando con ansia...”disse girandosi.
“D-dov'è Patty?”chiese Liz “è stata trasferita in un ospedale di massima sicurezza per un'operazione molto delicata. Se la supererà verrà dimessa dopo una settimana circa.” rispose.
“Perchè non me ne hai parlato...?”sussurrò “Perchè?! Avevi detto che tutto quello che riguardava Patty non me lo avresti tenuto nascosto!! avevi detto che non mi avresti più tenuto nascosto niente!!!!”Kid non ragionava più dalla rabbia, attorno a lui c'era della luce viola che anche la ragazza iniziò a vedere.
Le tre strisce orizzontali che gli segnavano solo il lato sinistro dei capelli si illuminarono di bianco, gli occhi risplendevano di giallo carichi di rabbia e odio.
Stein gli fece una domanda “Vuoi sapere...Kid...Chi è tuo padre?”.
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“Stai cercando qualcosa?”gli chiese con voce gentile quella ragazza dai lunghi capelli neri e dai dolci occhi viola-blu.
“N-no niente, stavo solo...Lasciamo stare.”disse alzandosi dal marciapiede bagnato “No, aspetta... Sta piovendo a dirotto, vieni a casa mia così ti fai un bagno caldo.”gli disse prendendogli gentilmente la mano e portandolo sotto l'ombrello.
La gente per le strade la riconosceva e parlava male, ma lei sembrava non interessarsi a ciò che dicevano. La stessa cosa non si poteva dire di Black*Star che non sopportava i commenti di quella gente “Lei ha tutto solo perché è la figlia del ministro...””Guardala...aiutare un orfano sporco e puzzolente...che schifo!” “Scusa...ma non ti dà fastidio quello che loro dicono di te...?” le chiese “Tsubaki.” “Eh?...” “Il mio nome è Tsubaki, il tuo?” “Black*Star. E grazie.”.
Poco dopo arrivarono a casa della ragazza e qualche giorno dopo tornò anche il padre di lei che prese subito in simpatia il ragazzo facendolo restare.
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“Black*Star, sembri turbato. A che pensi?”chiese Tsubaki al ragazzo “Al nostro primo incontro... Non ti ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che hai fatto per me... Se quella volta non mi avessi raccolto dalla strada, molto probabilmente non sarei vivo... E poi... non voglio che Kid mi tenga lontano ancora!!” disse quasi urlando “Quando nel laboratorio l'ho visto ho subito pensato che forse anche in quel posto avrei potuto sorridere, ma era solo una stupida illusione!!” Black*Star si era alzato mettendosi di fronte alla ragazza iniziando a piangere “Promettimi...che non perderò anche te...” “EH?!” “PROMETTIMELO TSUBAKI!” “Te lo prometto, Black*Star.”.
I due si presero le mani ed intrecciarono le dita, iniziarono ad avvicinare i loro volti fino a far combaciare le loro labbra in un casto bacio.
“Sai che ora sei la ragazza di un Dio, vero?”le chiese “Si!”
 
 
  
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