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Autore: Niley story    27/04/2014    19 recensioni
-Sono complicata- dice lei lei guardandolo negli occhi-Avremo un amore complicato- risponde lui sorridendo mentre scrolla le spalle. Lei nega col capo -Non è così facile- lui come al solito ha la risposta pronta e il sorriso indelebile -Non mi sono mai piaciute le cose facili. Le cose facili sono noiose-
Ta daaa eccomi qui con una nuova storia di...JORTINI (ma no dai chi se lo aspettava? lol)
Allora il pezzo è tratto da un capitolo ma non chiedetemi quale perché ancora non lo so lol
In questa storia Tini ha 20 anni e ha avuto una vita tutt'altro che facile. Dopo un lungo periodo di assenza deve tornare a Buenos Aires e lì si ritroverà ad affrontare i fantasmi del passato che tanto l'hanno torturata. Poi c'è lui Jorge, il ragazzo solare, simpatico e al 100% playboy...ma quale storia nasconde dietro al suo sorriso? Potrà lui aiutarla a fare i conti con il suo passato e riuscire ad aprire il suo cuore?
...A Jortini story...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~~Finito di leggere il giornalino lo chiudo e lo getto a terra, nello stesso momento sento il rumore della porta aprirsi lentamente, trattengo il fiato immaginando già chi possa essere…tiro un sospiro di sollievo quando i miei occhi incrociano quelli verdi di Jorge << Pensavi che fossi Fernando? >> chiede richiudendosi la porta alle spalle << Tu non bussi mai prima di entrare? >> cerco di cambiare discorso << Ogni tanto, quando me ne ricordo >> risponde avvicinandosi al mio letto << Non ricordo di averti autorizzato ad entrare >> dico guardandolo mentre lui si accomoda tranquillamente sul bordo del mio letto. << Sei a casa mia baby >> dice prendendo una fragola dal mio piatto e io mi metto seduta con le gambe incrociate << Sei nella mia stanza baby >> gli rispondo acida e prendendo il piatto di fragole per allontanarlo da lui. Jorge ride e scuote la testa << Cos’è successo tra te e Fernando? >> una fitta al cuore, credevo di essere riuscita ad evitare questo discorso << Niente >> rispondo con un tono di voce che lascia trapelare la mia paura e il mio disgusto nell’affrontare quest’argomento. Lui mi guarda torvo << Stai mentendo >> chino il capo guardando un punto fisso del letto << No invece >> << Si invece. Tu lo temi >> risponde sempre con il suo tono calmo e io scuoto la testa << Ti sbagli non ne ho motivo >> sta iniziando a darmi sui nervi. La porta della mia stanza s apre nuovamente e questa volta entrano mio fratello e mio cugino << Ah sei qui Jorge? Ti stavamo cercando >> Francisco entra seguito da Diego gettandosi sul mio letto << ma nessuno di voi in questa casa sa cos’è la privacy? >> chiedo esasperata mentre roteo gli occhi. << Non ti scaldare cugina >> Diego prende una fragola dal mio piatto e io lo guardo male. << Martina quanto tempo ci metti a prepararti la mattina? >> guardo Jorge interrogativamente non capendo il motivo della domanda << Perché? >> chiedo prima di rispondere << Per andare all’università l mattina no? O vieni con noi o vai con Fernando >> a rispondere è mio fratello, il pensiero di andare in macchina con Fernando da soli mi dà il voltastomaco; arriccio il naso << vengo con voi. Per le 8:00 sono pronta >> << ok >> dice Jorge allungando la mano per prendere l’ultima fragola nel piatto << Giù le mani! Questa è mia! >> dico prendendola per prima e dandogli un morso. Vedo Jorge allungare tranquillamente la mano sinistra mentre sorride, mi afferra delicatamente il polso nella quale tengo l’altra metà della fragola e l’avvicina alla sua bocca addentandola. << Heyyy >> protesto quando è ormai già tardi << Ricorda che sono io quello che deve portati all’università tutte le mattine splendore >> << smettila di chiamarmi splendore >> dico guardandolo male << Preferisci spendor? >> questo mi ricorda qualcosa…<< aspetta ma è il nome di un cavallo >> << già >> << mi stai dando del cavallo >> chiedo inarcando un sopracciglio << ma no! Lo stai dicendo tu! >> prendo il cuscino e glielo tiro in faccia << fuori dalla mia stanza tu e pure voi due >> dico rivolgendomi ai miei parenti << Ma che cattiva che sei cugina. Il Messico ti ha reso acida >> caccio la linguaccia a Diego e poi riprendo il cuscino per buttarlo addosso a lui << Adesso stai abusando troppo sorellina >> Francisco mi prende il cuscino di mano, Diego mi afferra le caviglie dei piedi mentre Jorge mi blocca i polsi e mio fratello mi prende a cuscinate << Così non valeeeeeeeeee siete tre contro unaaaaaa aaaaaaaaaaaaaa lasciatemiiiiiiiiiiiiii!!! >> tutto fiato sprecato. Il giorno seguente mi alzai alle 10:00 e andai a fare colazione, avevo ancora il sonno del viaggio arretrato. A tavola c’erano seduti Jorge, Diego e Francisco << Buongiorno a tutti >> dissi sedendomi allo stesso posto di ieri << Buongiorno >> mi risposero all’unisono << Latte e caffè >> mi chiede il ragazzo accanto a me porgendomi una tazza vuota << Si per favore >> prende la caraffa con il latte e lo versa nella mia razza e poi prende il caffè e fa lo stesso versandone di meno. << Grazie >> << Prego >> Diego anche è seduto allo stesso posto di ieri mentre mio fratello oggi è di fronte a me. << Martina viene con noi? >> chiede Jorge rivolto a mio fratello e il mio sguardo si sposta su quest’ultimo << Non lo so…Tini vuoi venire con noi? >> << Dove? >> << Andiamo al negozio dell’università per comprare i libri, i quaderni e anche gli zaini e le penne e si insomma tutto >> risponde mio fratello e io inarco un sopracciglio << Tutto? Anche lo zaino? E l’anno scorso come avete fatto? >> << L’anno scorso avevamo degli zaini >> mi volto verso Jorge << e che fine hanno fatto? >> << Sono serviti per il falò di fine anno sulla spiaggia. Hai presente quando dici a fine anno darò fuoco a tutti i libri? >> mi dice mio cugino e io lo guardo torva << Si… >> << Beh noi abbiamo il detto a fine anno brucio tutto ciò che ha a che fare con la scuola >> riprende Jorge << E lo seguiamo alla lettera >> conclude mio fratello. Roteo gli occhi negando col capo << Voi siete pazzi! >> Jorge mi guarda << La pazzia è una delle cose più belle della vita ricordatelo Tinucha! >> sgrano gli occhi << Chi te lo ha detto? >> << Chi mi ha detto cosa? >> chiede facendosi il finto tonto << Io odio essere chiamata così >> esclamo colpendo il tavolo con un pugno destro << Ecco glielo hai detto tu adesso >> dice mio fratello pulendosi il muso con un fazzoletto << Davvero? Uuu questo lo renderà ancora più divertente >> lo vedo alzarsi e prendere il biscotto che ho tra le mani per metterselo in bocca << Heyyy >> << Muoviti gattina abbiamo fare >> << Non chiamarmi gattina! >> vedo Francisco e Diego alzarsi e seguirlo, roteo gli occhi e finisco quello che c’è nella tazza. Incredibile come l’aspetto di questa casa sia cambiato, il prato verde, curato, pieno di fiori, hanno fatto mettere anche un paio di fontane molto belle. Arriviamo in un posto dove ci sono due macchine davanti ad un garage << Perché davanti e non dentro? >> chiedo guardandole << Perché dentro ci sono altre macchine e dall’altra parte invece ci sono quella della tua matrigna e quella del tuo fratellastro >> mi risponde Jorge << Qual è la tua? >> chiedo osservandole << La bmw x6 nera >> << Quante macchine hai? >> chiedo avvicinandomi al posto del passeggero << Tre, questa l’r8 e la ferrari four e ho anche una bmw HP4 >> << Una moto? >> chiedo inarcando sopracciglio << Esattamente >> vedo Francisco e Diego con le mani chiuse che giocano a morra cinese << Perché giocate a morra cinese? >> << Così stabiliamo chi si siede davanti >> risponde Diego applicato a pensare alla sua mossa << Non disturbatevi, adesso ci sono e mi siederò sempre io davanti >> dico prendendo posto dopo aver aperto la portiera << Che?! >> protestano entrambi all’unisono…mi viene da ridere ma mi trattengo << Sono una ragazza >> tutti e due si voltano a guardare Jorge che alza le mani << Ha ragione lei >> mio cugino incrocia le braccia << Questo non è corretto! >> roteo gli occhi << Ok facciamo morra cinese chi vince si sede avanti fino alla fine dell’anno scolastico e non solo quando dobbiamo andare a scuola >> dico guardandoli entrambi e loro annuiscono col capo << Fatelo prima tra voi due chi vince contro di me >> a vincere è stato mio cugino e a batterlo sono stata io. Sorrido sedendomi al mio posto e durante il viaggio mi sono dovuta sorbire le lagne di Fran e Diego << Hai barato! >> borbotta quest’ultimo << Non ho barato Diego ma tu segui sempre lo stesso ordine da anni! Sasso, forbici, carta! Hai fatto sasso con mio fratello era ovvio che avresti fatto forbici con me >> affermo ovvia << Non è vero che seguo sempre quest’ordine! >> sto per rispondergli ma Jorge mi anticipa << Si invece! E Francisco invece fa carta sasso forbici >> annuisco alle sue parole << Precisamente! >>
Finalmente arriviamo all’università, la guardo a bocca aperta è ancora più bella di come la ricordavo << Oh Mio Dio sembra un castello! >> << Si il castello delle torture! >> ignoro le parole di Francisco e continuo ad osservare quell’imponente ed enorme struttura fatta in mattoni, l’enorme arco all’entrata che è costruita in modo da sembrare davvero un castello, uno di quelli del medioevo, la scritta Princeton University e lo stemma della scuola, uno scudo nero e arancione. Nel giardino e nei dintorni della scuola ci sono già molti gruppetti di ragazzi che parlano tra loro << è immenso >> esclamo non riuscendo a vedere la fine << Si, ti ci vorrà molto per memorizzarlo e poco per perderti >> mi dice Jorge. Parcheggiata la macchina sto per aprire la portiera ma vengo preceduta da quest’ultimo << Prego >> mi tende la mano per aiutarmi a scendere dall’auto >> << Grazie playboy >> rispondo accettando il suo aiuto << Io non sono un playboy >> dice avvicinandosi a me << Ceeerto e io sono la fata turchina di Cenerentola >> << Davvero? Avrei giurato che fossi la principessa degli angeli perché sembri caduta dal cielo >> ma sentitelo << Uno Bleah! Mai sentita frase più sdolcinata di questa, due diciamo che la tua tendenza all’essere un playboy è abbastanza ovvia e tre…per ora non c’è un tre ma sono sicura che me lo farai trovare presto >> lui sorride mentre io avanzo raggiungendo mio fratello e Jorge affianca mio cugino. Il soffitto e altissimo e sorprendentemente lo stile degli interni è moderno, resto impalata a fissare ancora il soffitto, quanto può essere alto? Dodici metri? << Martina >> Jorge mi chiama essendo più avanti insieme agli altri e io mi affretto a raggiungerli << Non incantarti sorellina se ti perdi poi ci tocca cercarti >> Francisco mi afferra il braccio mettendomi dinnanzi a lui in modo da potermi controllare << è di qua vieni >> Jorge mi mette una mano alla base della schiena facendomi entrare per prima in un negozio con i la porta fatta di vetro e scritto “University center” << Questo è il negozio della scuola ci trovi di tutto e alla cassa…una delle donne più belle e disponibili di questo mondo >> Mi dice avvicinandosi alla cassiera, è una donna di all’incirca  cinquant’anni con i capelli neri raccolti ordinatamente in uno chignon che indossa un tailleur stile vecchi tempi blu scuro col colletto bianco, è alta e magra. Jorge le prende la mano e la bacia mentre la donna rotea gli occhi << E lei Blanco è uno dei playboy più famosi di tutto il sistema solare >> scoppio a ridere mentre lei ritira rapidamente la mano << Ma dai Geltrude sto cercando di fare buona impressione alla nuova arrivata >> dice guardando me << Vuoi evitare i problemi e avere una buona carriera scolastica? Allora sta lontana da questi tre cerca guai ragazzina >> mi dice la donna e io annuisco << Mi creda se potessi lo farei >> << Geltrude mi serve la lista dei libri del primo e secondo anno e mi servirebbero anche gli orari delle lezioni >> dice Jorge poggiando il gomito destro sulla scrivania e dandosi le sue solite arie << Il giorno prima che inizino i corsi? >> chiede l’impiegata << Lo sai che a me piacciono le sfide Geltry fare tutto all’ultimo minuto è più eccitante! È come una competizione contro la scuola qualcosa tipo…ce la farò a batterti vedrai che prima del tuo inizio io sarò pronto! Capisci? >> la donna rotea gli occhi esasperata mentre si mette davanti al computer e io rido per le parole assurde che sono uscite dalla bocca di Jorge << Andiamo Tinucha, mentre Geltry ci fa la lista prendiamo quello che ci serve >> si avvicina allo scaffale dei quaderni e io lo guardo male << Ti ho detto di non chiamarmi Tinucha >> grido seguendolo. Sono vicino lo scaffale delle penne a prenderne un paio blu, una rossa, una verde e si anche una nera non si sa mai. Quando alzo lo sguardo vedo una bellissima ragazza dai capelli rossi entrare all’interno del negozio << Amore! Ciao! >> ha un sorriso smagliante e i suoi capelli sembrano un mantello, lunghi e ondulati, è alta e ha un bel fisico. Si avvicina a mio fratello e gli cinge il collo per poi baciarlo sulle labbra << Ciao scoiattolo >> dice Francisco e non l’ho mai visto con un sorriso così grande stampato in faccia << Cosa vedono i miei occhi…qualcuno è riuscito a metterti il guinzaglio Fran >> chiedo avvicinandomi ai due. Mio fratello sorride alla fidanzata imbarazzato per poi guardare me in cagnesco << Lei è mia sorella minore Martina detta anche Tini, Martina lei è la mia fidanzata Candelaria detta anche Cande >> sorrido falsamente a mio fratello per poi guardare la sua ragazza << Ciao Martina! È un vero piacere conoscerti, tuo fratello mi ha parlato spesso di te >> le tendo la mano e lei l’afferra << Grazie Candelaria posso dire lo stesso di te tranne che mio fratello non mi ha mai parlato di te >> dico guardando di nuovo mio fratello e lui mi guarda male << Come avrei potuto se non rispondevi mai al telefono? >> quanto mi sta facendo divertire << Ciao Cande >> Jorge le si avvicina e la ragazza gli mette una mano sulla spalla per poi dargli un bacio sulla guancia << Ciao Jorge!!! >> anche mio cugino si avvicina e riceve lo stesso saluto. << Blanco qui ci sono le liste >> dice la donna poggiando due fogli sul bancone e Jorge si avvicina per prenderli << Jorge la fai vedere anche a me? Sai qualcuno ha bruciato i miei libri l’anno scorso >> dice Candelaria guardando mio fratello << Tesoro serviva qualcosa per alimentare il fuoco >> rido per le parole di mio fratello e mi avvicino a Jorge << Qual è la mia? >> << Questa, i libri sono lì >> dice passandomi la lista << Grazie >> mi avvicino alla libreria e prendo i libri che sono segnati sul foglio. Usciti dall’università ci dirigiamo verso l’auto di Jorge << Cande ti ha accompagnata tuo padre? >> chiede quest’ultimo << Si! Ho detto che mi avresti accompagnato tu >> Candelaria sorride avanzando e mettendosi sotto al braccio di Jorge, da quello che vedo ha molta confidenza sia con lui che con Diego << Va bene sirenetta ti do un passaggio >> dice Jorge e la ragazza gli schiocca un bacio sulla guancia per poi battere le mani e tornare sotto il braccio di mio fratello. Io mi fermo di colpo per voltarmi di nuovo a guardare l’istituto << Sei proprio fissata con queste quattro mura eh? >> la voce di Jorge è vicina, avverto la sua presenza << È bellissima ed è il luogo dove mia madre e mio padre si sono conosciuti e si sono innamorati >> << Sei molto romantica >> << Naaa >> << Vuoi che ti faccia fare un breve giro dentro? >> mi volto di scatto verso di lui << Dici sul serio? >> << Si, se vuoi ti faccio fare un giro >> Lancio un urlo iniziando a correre verso l’interno dell’istituto << Heyyy no aspettami! Fraaann faccio fare un giro a tua sorella ci vediamo al bar >> continuo a correre arrivando vicino l’entrata ridendo quando sento le mani di Jorge posarsi sui miei fianchi e tirarmi indietro per fermarmi << Presa! >>  ride anche lui iniziando a camminare un passo avanti a me << Ma quanti anni hai? Tre? >> chiede voltandosi per guardarmi << Ti informo tesoro che tu mi sei corso dietro e quando mi hai afferrata hai urlato “presa!” quindi sei stato al gioco >> affermo facendogli la linguaccia, lui sorride ancora; non è un sorriso da playboy, presuntuoso o altro…è un sorriso dolce come quello di un bambino in imbarazzo e mi fa tenerezza << Punto per te sweety >> << Sweety? >> inarco un sopracciglio guardandolo << Si è l’abbreviazione di sweetness >> << Vuol dire dolcezza giusto? >> << Giusto sweety! >> << E ora perché mi chiami sweety? Smettila di chiamarmi sweety! >> << Ma non ti accontenti proprio mai eh? >> sto per rispondergli quando una bionda slavata ci piomba davanti abbracciando…no un attimo…stritolando letteralmente Jorge, dal suo abbigliamento è facile intuire che tipo di ragazza sia, una di quelle che puoi portarti a letto facilmente dopo il scambio di parole ovvero “ciao” “ciao”. << Jorge mamma mia che bello vederti! Non posso credere che tu sia qui sei venuto a trovarmi prima che inizi l’anno? >> il solto sorrisetto da portami a letto. Roteo gli occhi e avanzo, non sopporto questo tipo di ragazze che hanno zero rispetto per se stesse e per il proprio corpo. Sono assurde, stupide e oche << Emm…veramente io non ricordo neanche il tuo nome… >> oltrepasso la porta che era a pochi passi da noi ed entro in quella che ovviamente è la biblioteca. La osservo a bocca aperta per quanto sono alte queste librerie, c’è anche una scala altissima che permette di arrivare agli scaffali più alti e sono tutti pieni di libri senza neanche uno spazio vuoto. I miei occhi si illuminano mentre mi avvicino allo scaffale di fronte a me, non posso fare a meno che alzare di nuovo il capo, assurdo! Il mobile arriva quasi al soffitto, poggio l’indice sinistro sul libro che vi è davanti a me e lo faccio scorrere andando avanti, non ci sono solo libri scolastici ma anche libri moderni quelli che trovi nelle librerie per intenderci. << Ma mi spieghi perché te ne sei andata così? Saresti potuta perderti >> Mi volto con il sorriso stampato in faccia guardando Jorge << Questa biblioteca è fantasticaaaa!!! >> salto e batto le mani euforica << La devo vedere tutta è assolutamente aaaaaa >> sto per avanzare ma lui afferra il polso di scatto facendomi finire di fronte a lui << Shhhh! Sai qual è la caratteristica delle biblioteche? >> mi chiede togliendosi l’indice sinistro dal naso che aveva usato in segno di silenzio << Che hanno tanti libri >> rispondo ovvia << Si che hanno tanti libri ma soprattutto che bisogna fare silenzio! Se Wilfred ci becca qui ci butta giù dalla finestra e siamo al quinto piano quindi spiccheremo il volo mi sono spiegato? >> annuisco col capo e lui mi lascia andare, inizio a correre verso gli altri scaffali della libreria << No! Martina! >> sgrano gli occhi e afferro immediatamente il libro che mi si presenta davanti << Guarda! È uno splendido disastro! È uno dei miei libri preferiti! >> lui sospira e mi sorride quando mi raggiunge << L’avevo detto io che eri una romantica…ma non hai ancora capito che devi stare buona qui dentro, non puoi correre così sono serio >> inarco il sopracciglio << Tu serio? In un universo parallelo forse >> dico riposando il libro, lui mi sorride << Ti piace molto leggere? >> annuisco << Si è una delle cose che preferisco >> << Dai vieni ti mostro altre parti >> dice spingendomi leggermente ad uscire da lì. Contro la mia volontà ci allontaniamo dalla biblioteca alla quale ogni tanto getto ancora un occhio mentre camminiamo. << Questo è uno dei laboratori di chimica, questo è quello di informatica, da quella parte c’è la segreteria e poco più distante trovi il bar >>. Jorge continua a farmi fare un giro di perlustrazione e io ammiro ogni singolo dettaglio di quel luogo anche se niente potrà superare la biblioteca.  Finito il giro raggiungiamo i ragazzi in uno dei bar della scuola, ci sediamo e ordiniamo un frappè al cioccolato e nocciola. Successivamente ci dirigiamo verso la macchina di Jorge, Candelaria si siede dietro in mezzo a mio fratello e mio cugino e io mi siedo al mio posto. Abbasso il finestrino dell’auto mentre camminiamo, è stupendo sentire l’ebrezza del vento che ti accarezza il viso << Quindi…tu sei al primo anno Martina giusto? >> mi volto indietro verso la ragazza dai capelli rossi << Si, tu sei al secondo? >> lei annuisce sorridendomi << Sono sicura che diventeremo grandi amiche! >> ricambio il sorriso << Si lo credo anche io! >> mi sta simpatica, è una ragazza molto solare e attiva, il genere di persona che pensa sempre in positivo. Quella sera non riuscivo a dormire ero elettrizzata da ciò che mi avrebbe aspettato l’indomani. D’un tratto ricordo di non aver chiuso a chiave la porta della mia stanza e allora scatto immediatamente in piedi per farlo per poi tornare a letto. Sorrido mentre guardo il soffitto, a partire da domani sarò un’alunna della Princeton University…e con quel pensiero mi addormento e cado in un sonno profondo. Alle 6:30 sono già in piedi, mi affretto a fare una doccia, poi indosso i miei pantaloncini di jeans chiari e una t-shirt bianca, sopra ovviamente la mia bellissima felpa con il nome dell’università, mi guardo allo specchio indecisa se lasciarmi i capelli sciolti o legarli, opto per la prima opzione, prendo la mia borsa già pronta da ieri sera e scendo le scale vedo i ragazzi camminare frettolosamente avanti e indietro frugando tra le buste del negozio dell’università << Aaaah ma dove cavolo è quel libro? Diego vedi se ne hai presi due? >> Jorge si gratta la testa voltandosi verso mio cugino << Nella mia borsa non entra più niente! >> esclama Fran mentre litiga con un libro << Jorge tieni, ho dimenticato di prendere una penna >> Diego passa un libro a Jorge e lui gli dà una penna << Buongiorno cara >> la signora Blanco viene a salutarmi vicino alle scale e mi dà un bacio sulla guancia << Buongiorno signora Blanco >> << Tesoro chiamami Anahi ti prego, la tua borsa è pronta? >> chiede osservandola << Si certo! >> rotea gli occhi e torna a guardare i tre ragazzi che stanno ancora discutendo << Ma i quaderni li abbiamo comprati no? >> chiede Francisco, Jorge e Diego si lanciano uno sguardo << Boh >> << Santo cielo ragazzi! Non potete essere più ordinati come Martina? >> la signora Blanco mi indica e i tre ragazzi mi guardano << Secchiona >> mi grida mio cugino e mio fratello mi lancia una gomma per cancellare addosso << Hey! Poi dici che non hai la gomma >> dico rilanciandogliela << Buongiorno sweety >> Jorge mi si avvicina e mi tende la mano per aiutarmi a scendere gli ultimi tre gradini << Ti ho già detto che voglio che mi chiami Martina e non sweety! >> esclamo ignorando la sua mano e scendendo le scale << Jorge pensa a finire di sistemare la cartella! Martina siediti, ti faccio portare la colazione >> Sorrido ad Anahi e torno a sedermi allo stesso posto di ieri << Buongiorno Martina >> alzo il capo di scatto al suono della viscida voce del mio fratellastro che si trova davanti a me, alzo il mento e deglutisco << Buongiorno Fernando >> dico con ribrezzo << Fernando anche la tua borsa è pronta? >> la voce di Anahi alle mie spalle mi fa voltare verso di lei, si certo Anahi >> << Jorge, Diego, Francisco ave… >> le parole della donna vengono interrotte dal figlio << Si mamma abbiamo sentito! Smettila di essere straziante e pensa alla colazione per favore >> << Ma sentitelo, se fossi nei panni di tua madre te la darei in faccia la colazione per avergli risposto così >> mi intrometto gettandogli una fetta di pancarré addosso << Ma tu di che ti immischi? >> mi restituisce la fetta lanciandomela nello stesso modo << Basta! Con me questa borsa ha chiuso! Quello che c’è c’è quello che non c’è non c’è >> esclama Diego mettendosi in piedi e prendendo posto << Idem >> dice mio fratello seguendolo a ruota e poi anche Jorge. Io e Fernando siamo i primi a finire di fare colazione e lui si alza in piedi << Vieni Martina? >> chiede guardandomi con uno dei suoi sorrisini irritanti sto per rispondergli ma Jorge mi precede << Martina viene con noi >> << Dato che abbiamo finito prima noi oggi può fare un’eccezione soprattutto se non vuole arrivare tardi il primo giorno >> Fernando continua a fissarmi << Sta tranquillo non sono mai…quasi mai arrivato tardi all’università e di sicuro non ci arrivo oggi che c’è Tini, vedi? Ho già finito >> dice pulendosi le mani e mettendosi in piedi. Gli sorrido, la sua tazza è ancora mezza piena e ha inghiottito la fetta di pancarré con la nutella in un solo boccone << Hey noi stiamo ancora mangiando! >> Esclama mio fratello guardando Jorge << State tranquilli, Jorge anche tu, siediti e finisci la colazione io aspetto voi in ogni caso >> dico guardolo e mettendogli la mano destra sull’avambraccio in segno che si sieda. Lui annuisce e riprende a bere la sua tazza, il sorriso da volto di Fernando è sparito e mi guarda con…si con rabbia << Allora io vado! >> si allontana e nessuno di noi quattro gli rivolge la parola né per salutarlo né per altro.
Appena arriviamo a scuola tutti gli occhi sono puntati su di noi << Perché tutti quanti ci fissano? >> chiedo guardandomi intorno mentre parcheggiamo la macchina << È ovvio cugina ti trovi con i ragazzi più popolari della scuola >> << Cosa? >> mi volto di scatto verso Diego che mi ignora aprendo la portiera della macchina, come ieri anche oggi Jorge fa il giro dell’auto per aprimi lo sportello e aiutarmi a scende << Com’è che mi sento osservata? >> chiedo sottovoce mentre fisso l’asfalto << Perché lo sei sweety, alza la testa non hai nulla di cui vergognarti >> mi sussurra all’orecchio mentre camminiamo, alla mia destra c’è Francisco mentre alla sinistra di Jorge c’è mio cugino. Tutti quanti si avvicinando per salutarli con una spallata, con un pugno, un cinque o robe del genere e le ragazze si toccano le ciocche dei capelli sbattendo le palpebre ma quando i loro sguardi si posano su di me diventano tutt’altro che allegri. Sospiro se avessi saputo di essere così al centro dell’attenzione me ne sarei venuta a piedi. Arriviamo agli armadietti e lì mi sembra di avere almeno un po’ più di privacy << Dobbiamo andare in segreteria a ritirare le chiavi? >> chiedo guardandoli << No è andata Cande tra poco sarà qui >> mi risponde Jorge e di fatto Candelaria piomba subito dinnanzi a noi sorridendo e mostrandoci le chiavi << Ci sono scritti i vostri nomi sopra ognuno di questi >> dice consegnandoci le chiavi e neanche a farla apposta ci troviamo proprio vicino al mio armadietto << I nostri sono di fronte >> dice Jorge prendendo la chiave e avvicinandosi al suo armadietto insieme ai ragazzi. Io apro il mio e Candelaria quello che si trova due armadietti più avanti << Emozionata? >> mi chiede aprendo il suo lucchetto << Assolutamente si >> dico mentre sistemo la borsa nel mio e posando l’occorrente in eccesso nella mia borsa << Che hai alla prima ora? >> guardo il mio foglietto degli orari << Arte >> Candelaria rotea gli occhi << Povera te dovrai sorbirti quella palla della Dogger buona fortuna! >> << Grazie Candelaria sei incoraggiante >> dico ironica e lei ride << Puoi chiamarmi Cande e si hai ragione ma guarda il lato positivo conoscerai nuova gente >> annuisco << Farò il possibile per concentrarmi su questo >> > Cande mi batte ironicamente la mano sulla spalla << Hey ciao bellezza…ti andrebbe di fare un giro con me dopo le lezioni? >> mi volto e vedo un ragazzo alto biondo con gli occhi azzurri e il sorriso smagliante, ha definitivamente l’aria da tutto muscoli niente cervello, ha poggiato la mano sinistra sul mio armadietto e si trova a pochi centimetri di distanza dal mio volto. Sto per aprire bocca quando << No non le va, girale a largo se vuoi continuare a vivere! >> Jorge lo spinge con un solo gesto della mano allontanandolo da me << Jorge…mi dispiace io non sapevo che lei… >> il ragazzo biondo sembra essere diventato bianco << Beh adesso lo sai! Lei è la sorella di Francisco ed è off limits per tutti mi sono spiegato? >> << S-si certo >> << Bravo, fa girare la voce >> guardo Jorge e inarco un sopracciglio << So difendermi da sola sai >> dico incrociando le braccia << Si certo ho visto ci hai messo tre ore per rispondere a quello anzi no aspetta non gli hai neanche risposto >> sgrano gli occhi << Perché tu non me ne hai dato neanche il tempo! >> << Che tempo avrei dovuto darti? Quello di farti mettere la lingua in bocca? >> gli do un ceffone facendogli voltare la faccia e cancellando il suo sorriso idiota << Non sono quel tipo di ragazza! Non glielo avrei mai permesso! Sei tu quello che va a letto con le s********e non io e non sono una di quelle Blanco ricordatelo >> il suono della campanella annuncia l’inizio delle lezioni e io mi allontano frettolosamente da Jorge per non dargli occasione di controbattere. Quel ragazzo è irritante ma chi si crede di essere? Ci conosciamo a malapena da tre giorni e pensa già di avere dei diritti su di me? Entro in aula e sbatto la borsa nera con lo stemma della scuola sul banco. Dio è così frustante, sono seduta all’ultimo banco della fila sinistra isolata dal mondo dove voglio stare almeno per ora…<< Ciao! Posso? >> alzo lo sguardo e incrocio gli occhi marroni di una ragazza molto carina poco più bassa di me, ha i capelli neri che arrivano alle spalle, un top bianco e una gonna stile anni ottanta nera di pelle << Prego, accomodati pure >> le dico segnalandole il posto accanto a me << Io sono Lodovica e tu? >> chiede tendendomi la mano << Martina, per mi amici Tini puoi chiamarmi così >> << Tini, mi piace! Emozionata >> << Abbastanza e tu? >> << Assolutamente Si! Sono innamorata di questo collegio vengo qui dall’anno scorso per imparare perfettamente la struttura e conoscere anche un po’ le persone che la frequentano >> annuisco mentre mi viene da ridere ho trovato una più fissata di me con questa scuola << Lo so è da pazzi ma… >> la interrompo << No! Assolutamente mi stai molto simpatica >> << Davvero? >> << Davvero >> << Che carina anche tu mi stai simpatica! Vediamo se abbiamo lo stesso orario? >> << Si certo >> e per fortuna la risposta era si! Siamo in corridoio e noto che vicino all’armadietto dei ragazzi c’è un affollamento di persone << Quelli sono da evitare >> mi dice Lodo e io mi volto verso di lei << Cosa? >> << Sono i ragazzi più popolari della scuola, Jorge Blanco, Diego Dominiguez e Francisco Stoessel. Non fanno altro che darsi delle arie sono dei palloni gonfiati e presuntuosi. Tutte le ragazze della scuola gli sbavano dietro fanno pietà insomma per sbavare dietro a uno così devi essere davvero un’oca senza cervello che pensa solo a una cosa e ovviamente non ha dignità per sé stessa! Insomma li hai visti? Sono i classici playboy senza cervello scommetto che il loro quoziente intellettivo non supererebbe quello di una capra >> ho già detto che stimo questa ragazza? << Quelli che gli stanno intorno sono il resto del gruppo dei popolari, Tiffany Tylor che è ossessionata da Jorge, dice a tutti che stanno insieme lui dice di no ma valli a capire >> << Ah davvero? >> chiedo guardando la bionda che è avvinghiata al girovita di Jorge << Si! Quella coi capelli neri e lunghi è Jessica Parker una gallina senza cervello che sbava per Diego, il ragazzo grosso lì è del quarto anno si chiama Tod Logan tutto muscoli niente cervello e quello accanto a lui coi capelli neri è Robert  Drew stesso anno e stessa razza e infine Candelaria Molfese la fidanzata di Francisco, a mio parere lei è l’unica degna di rispetto, è bella, intelligente, disponibile e dolce con tutti mi chiedo che ci faccia una come lei con un decerebrato come lui >> e si confermo il fatto che stimo questa ragazza << Sai ho sentito che è arrivata anche la sorella di Francisco niente meno che cugina di Diego te l’ho detto che sono cugini? Sicuramente sarà un’altra snob da evitare un altro clone di Tiffany mi spiego >> << Aha… >> dico guardandola << Martina! >> alzo il capo per vedere chi mi ha chiamato, Francisco che mi fa segno di avvicinarmi a lui << Tu lo conosci? >> mi chiede Lodo spalancando gli occhi << Sip! Sono io la sorella >> vedo il volto di Lodovica misto tra il confuso, il sorpreso e l’imbarazzato << Oh…mi dispiace io non volevo… >> << Stai scherzando?! Lodo io ti adoro! E la penso esattamente come tu su mio fratello e il suo gruppo io l’ho detto tu e io saremo grandi amiche >> le sorrido e lei ricambia credo di averla tranquillizzata << Torno subito >> dico per poi avvicinarmi a mio fratello << Che c’è? >> chiedo scocciata << Chiedi scusa a Jorge >> sgrano gli occhi << Che!? No! Hai sentito quello che mi ha detto o no? >> << Martina non lo ha detto per il motivo che pensi tu, lui sa che tu non se quel tipo di ragazza ma sei molto ingenua e quel ragazzo invece era il tipo di ragazzo che poteva ottenere quello che voleva da te con la forza capisci >> << Io non chiedo scusa! Lui deve chiedermi scusa! >> dico incrociando le braccia << Ma lui non ha fatto niente se non difenderti >> << Non ho bisogno di essere difesa e se Jorge ha qualcosa da dirmi che lo faccia lui >> Francisco sospira << Jorge non sa che ti sto rimproverando per la scena di prima Martina ma perché non rifletti! >> rido ironicamente << Certo io non rifletto >> lui rotea gli occhi << Continuiamo a casa adesso abbiamo cose più importanti…Ragazzi >> si rivolge verso la sua comitiva che immediatamente smette di parlare e gli presta attenzione << Questa è una nuova componente del gruppo, mia sorella minore Martina >> guardo mio fratello << Scusa?! E chi ha detto che io voglio entrare nel tuo gruppo?! >> Francisco rotea ancora gli occhi << Martina per favore… >> << Martina per favore niente Fran! Non voglio entrare nel tuo gruppo io ho già il mio >> mi volto verso Lodovica << Lodo >> le faccio cenno con la mano di avvicinarsi e lei si guarda intorno per poi indicarsi con l’indice destro, annuisco e lei si avvicina, mi metto sotto il suo braccio e guardo mio fratello << Lei è la mia amica Lodovica e adesso con permesso ci allontaniamo da voi perché onestamente a parte Cande siete tutti insopportabili no Lodo >> chiedo rivolgendomi alla mia amica << Beh insopportabili e decerebrati soprattutto no? >> rido alle sue parole << Esatto! Quindi con permesso >> ci allontaniamo  << Hai visto le loro facce? >> dico ridendo << Si assolutamente epiche >> ridiamo tutte due mentre ci dirigiamo verso la nostra aula << Aspetta, ti va un frappè prima di andare a lezione? >> mi chiede lei e io annuisco << Grande! Allora aspettami qui vengo subito, offro io >> << Ma no dai offro io >> << No! L’ho proposto io e quindi offro io non discutere con me Stoessel >> il suo tono di voce mi fa ridere e la guardo mentre si allontana dirigendosi verso il bar, d’un tratto sento qualcuno tirarmi all’interno dell’aula << Finalmente un po’ di privacy Martina >> il sangue mi si gela nelle vene alla vista della persona che più odio sulla faccia della terra. << Beh? Stamattina parlavi così tranquillamente e ora che c’è? >> ed è in questo momento che vorrei che Jorge fosse qui, adesso ho bisogno di essere difesa







Buuuu ciaoooooooooo ed ecco qui anche il secondo capitolo *---*
Spero che anche questa storia inizi ad appassionarvi come potete vedere ho creato anche un logo anche se non è bellissimo ma ok lol ci conviveremo
In questo capitolo succedono un po' di cose e quell'insopportabile di Fernando rompe le scatole! Io lo odio ù_ù
Tini e Jorge fanno scinitille e non nel senso positivo per ora lol...
Tini ha due nuove amiche Cande e Lodoooo vi piacciono? Io le adoro!!! *---* sono troppo eojfroeirfjoeirjf
Aspetto con ansia di sapre i vostri giudizi grazie a tutte le lettrici della storiaaaaa <3


Ps: Ditemi anche se vi sembra meglio con "<<  >>" invece dei trattini ^-^

   
 
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