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Autore: Jane_11    27/04/2014    0 recensioni
'Mh,lo sai?' Louis si alzò,andando incontro ad Harry,ad una vicinanza quasi insopportabile. Harry avvampò sulle guance e il ragazzo se ne accorse a tal punto che quasi gli scoppiò a ridere in faccia,ma si trattenne e allungò una mano dietro il riccio,per prendere una maglietta.
'E sai anche che è giovedì e che lunedì iniziamo di nuovo la scuola?'
Harry sospirò,annuendo.
'E sai che fino ad allora non ci vedremo? E che quando inizierà la scuola, io e te saremo dei perfetti sconosciuti?'
A quelle parole Harry corrugò la fronte. Perchè avrebbero dovuto fare finta di non conoscersi? Harry era felice della presenza di Louis,credeva sarebbero potuti diventare amici,per quando quella bellezza glie lo permettesse. Ma evidentemente Louis non era della stessa opinione. Deglutì e scosse la testa.
'Beh,ora lo sai. Puoi dire che vivi qua, ma evita di credere che diventeremo amici, che ti farò integrare a scuola e cose del genere,chiaro?'
Ancora Louis rise,poi si voltò e uscì dalla stanza mentre sculettava e si abbasava i boxer,facendo avvampare nuovamente Harry.
Ma una cosa Harry l'aveva capita,da quel modo di sculettare : Louis era,assurdamente,palesemente gay.
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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-Harry? Harry!
Una luce fioca entrò dalle persiane, illuminando il viso di Harry ancora in dormiveglia. Quella luce era la, non ostinava a muoversi ,continuava ad illuminarlo e gli suggeriva che forse avrebbe dovuto alzarsi, che era ora di andare a scuola ma avrebbe anche potuto richiudere le persiane e tornare nel mondo dei sogni.
Ma no, non era solo la luce a impedirgli di alzarsi, anche una voce. La voce di sua madre continuava a richiamarlo, e quanto fastidio gli procurava, tanto che iniziò a mugolare e portarsi alla faccia un cuscino. Due occhioni verdi e dei capelli lunghi marrone scuro entrarono dalla porta, una voce squillante che costrinse Harry ad aprire gli occhi e scattare in piedi assonnato.
-Mamma. Dovevi per forza svegliarmi?
Chiese alla voce appartenente alla madre. Ella si era appena seduta sul letto, ed iniziò ad accarezzare i riccioli del figlio.
-Sì tesoro. Oggi hai l’esame, ricordi? Non credere di andare in Inghilterra senza alcun minimo impegno!
Sentì la sua risata cristallina invadere la stanza, ma quest’ultima non riuscì a placare l’ansia che stava già espandendosi nel petto di Harry. Già, l’esame. Quel giorno avrebbe dovuto affrontare un esame che gli avrebbe permesso di fare uno scambio culturale in Inghilterra. Se l’avrebbe passato sarebbe potuto partire, studiare in un'altra scuola, cambiare aria ,ma soprattutto cercare suo padre.
Harry non aveva avuto mai problemi in tutti i suoi sedici anni, a parte qualcosina, è ovvio. Era un ragazzo educato, semplice, timido, studioso. Però era cresciuto con l’assenza di un padre. Quest’assenza non l’aveva condizionato molto perché appunto, non c’era. Ma l’idea di esser stato abbondonato, per qualsiasi motivo, non l’accettava. Da poco l’aveva capito. Prima di allora non se ne curava. Ora iniziava a chiedersi cosa ci fosse di sbagliato in lui, per quale motivo il padre l’avesse abbandonato.  Perché di tutte queste domande?
Un giorno, a scuola, mentre riconsegnava un libro avuto in prestito da un suo compagno, quando gli era stato così vicino da poter sfiorare quella pelle che mai aveva trovato così irresistibile in un maschio,  con la mascella stretta verso il bagno dei ragazzi, non capendo del perché si ritrovò un erezione fra le cosce.
La sua famiglia :  la madre, il patrigno e la sorella non avevano mai disprezzato i gay, ma non si sa per quale motivo, lui si sentiva fuori posto, sbagliato.  Dopo quel giorno, capì la sua sessualità, e si chiese se suo padre non avesse capito fin da subito la sua diversità e lo avesse disprezzato, lasciandolo solo.
-Sì mamma. Lo so che devo studiare. Tranquilla, l’esame andrà bene,okay?
Quell’esame serviva per vincere un viaggio di studio in Inghilterra a Doncaster. Sarebbe stato ospitato da una famiglia, avrebbe studiato nella scuola più prestigiosa del Doncaster ma soprattutto, in quella città da cui sua madre era scappata in America per non essere più a contatto con il marito, avrebbe ritrovato suo padre e gli avrebbe chiesto spiegazioni.
Quel giorno prometteva bene. C’era sole, non si era svegliato poi tanto male, aveva fatto una buona colazione e sembrava ricordarsi esattamente tutto alla perfezione di quello che aveva studiato per mesi. Si presentò a scuola con mezz’ora di anticipo per non stare con l’ansia e per poter dare un ultima ripassata. Alle 11.30 iniziò l’esame, che finì esattamente tre ore dopo.
Tutto era andato bene, non aveva avuto alcun dubbio su alcuna risposta. Harry infatti, uscì felice, sereno, con il sorriso stampato sulle labbra, dal suo liceo. O meglio, da quello che sarebbe stato il suo vecchio liceo.
Il suo vecchio liceo perché l’indomani sarebbe partito per Doncaster.
Nessuno sapeva però,nemmeno lui, che in Inghilterra avrebbe ritrovato la sua vita.


Angolo autrice.

Salve a tutti! Ecco la mia prima Fan Fiction pubblicata su Efp. Spero vi piaccia,nonostante questo sia solamente il prologo. So che non sembra molto avvincente,ma se aspetterete il primo capitolo,spero che quello vi darà maggiore curiosità. Credo che l'aggiornamento sarà costante,entro sette giorni. Tuttavia il primo capitolo verrà pubblicato a breve,visto che questo è solamente il prologo.
Spero che la storia vi appassionerà.
Un bacio a tutti, Jane.
  
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