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Autore: blackswam    27/04/2014    9 recensioni
Un bambino. Una madre single. Un padre di cui non si sa l'identità.
Una storia piena di vicende, avventure, amore e passione senza fine.
LeonxVioletta - MarcoxFrancesca - BrodwayxCamilla- LeonxCamilla- DiegoxLudmilla.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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C'è nell'aria un certo feeling.


Il momento tanto atteso era arrivato.
Camilla era nervosa, le mani attorcigliate per il troppo nervosismo, ma cercava di non far trapelare nulla e di sembrare più seria possibile. La sera precedente si era messa d'accordo con Violetta per rifiutare cortesemente la richiesta così da uscirne illesa. Non aveva mai rifiutato qualcuno quindi non sapeva da che parte cominciare.
Non sapeva nulla di quel ragazzo, oltre il suo nome ovviamente. Era circa cinque minuti che stava seduta su quel tavolo, da sola ad aspettare il suo futuro compagno, e mano mano che il tempo passava si sentiva una vera idiota per essersi presentata però ne avrebbe tratto anche vantaggio.
Madre è un viscido mi ha lasciato da sola in un locale poco frequentato. Non voglio più avere a che fare con lui. Ed ecco come si era liberata di questa seccatura. Purtroppo niente va come la nostra mente immagina, infatti contemporaneamente ai pensieri della ragazza, un ragazzo era entrato dalla porta chiedendo espressamente lo stesso tavolo dove era seduta.
Camilla sospira rassegnata. E' un ragazzo davvero carino, degli occhi verdi splendidi quasi ti leggessero dentro, un corpo niente male e quell'aria composta e seria creava nell'aria tensione e mistero.
- La signorina Camilla Torres?
La rossa educatamente si alza presentandosi porgendogli la mano. Sorride quando le loro mani entrano in contatto. Il castano mischiato con il verde. Un mano muscolosa al contatto con una piccola e minuta. Si siedono rispettivamente nei loro posti senza dire una parola.
- Ehm... voglio scusarmi per questa situazione così scomoda. So bene che neanche tu voglia sposarti con una ragazza che non ami e che è persino incinta.
- Non mi crea forti problemi.
Sbottò indifferente Leon. Doveva mentire, altrimenti tutto sarebbe andato a monte. Pertanto la madre l'avrebbe rimproverata ricominciando la sua scenata.
- Però sono curioso. Come mai non sei con il padre? Non vuole riconoscerlo?
Camilla sorrise triste. Non amava parlare del passato, soprattutto del passato con lui. Ogni volta che ne parlava il cuore le doleva, il respiro si faceva lento e spezzato e le lacrime ricominciavano a bagnare il suo viso.
- No, non è questo. Anzi lui era molto felice di questo bambino, ma mia madre come suo solito ha dovuto intromettersi e ci ha separati e subito dopo mi ha cercato marito.
Leon l'ha capiva, l'ha comprendeva essere succube della propria madre non era facile. Dover rispettare il volere di qualcun'altro è difficile e doloroso.
- Ti capisco benissimo. Credimi, mia madre è da una vita che mi progetta appuntamenti.
- Quanto le odio. Costringere i loro figli ad amarsi contro il loro volere. Vivere una vita come una menzogna. Sono crudeli.
Leon sorride malinconico. Incrocia le mani e appoggia il mento su queste.
- Invece io credo che tengano molto a noi. Mia madre aveva notato che ero distrutto per la separazione con la mia ex e lei ha fatto di tutto per farmela dimenticare. Non vuole vedermi soffrire più in quel modo, a costo di legarmi ad un ragazza per l'eternità. Camilla era rimasta ad ascoltarlo per tutto il tempo ammirata. Non c'era crudeltà, sofferenza oppure ira nelle sue parole. Vorrebbe accettare la situazione esattamente come la stava affrontando lui, però...
- Perché non mi racconti un po di te? Chi sei Camilla Torres?
- Non c'è molto da dire. Ho ventinove anni, sono incinta da circa due mesi, amo mangiare quasi tutto, odio la falsità e l'ipocresia e soprattutto non sopporto le menzogne. Non sono una persona che si tiene tutto dentro, quando ho da dirti una cosa te la faccio sapere e voglio che le altre persone facciano altrettanto, anche se ci resto male come un cane. Sono stramba. Sono molto fragile e bisognosa di affetto condizionatamente. E tu? Chi sei Leon Vergas?
- Ho ventinove anni. Sono un ragazzo serio, diplomatico, abbastanza bastardo lo devo ammettere. Riesco a mostrare il mio affetto soltanto con poche persone e quando mi stai antipatica non ti vengo nemmeno a parlare. Non ho peli sulla lingua, per niente. So essere romantico soltanto con la mia ragazza e abbastanza possessivo.
Meglio non toccare la storia della violenza. La potrei solo spaventare.
- Sai devo ammetterlo mi affascini. Siamo tanto uguali, ma così diversi.
Leon sorride malefico. Anche lei gli era piaciuta subito, non che si possa definire amore, ma una certa attrazione c'era. Forse un giorno si potrà sviluppare in amore oppure in una semplice amicizia, ma questo solo il tempo ne era a conoscenza.
- Vero, sono pienamente d'accordo.
Leon alza il bicchiere di vino, che poca fa hanno gentilmente versato, e lo alza in aria.
- Brindiamo alla vita e tutto ciò che ci servirà il futuro.
Camilla lo segue alzando il proprio bicchiere.
- Brindiamo alle nostre misere vite e alla nostra futura amicizia.
Il rumore dei bicchieri che si incontrano e due parole pronunciate contemporaneamente.
- Salute.


****




Ludmilla dopo la giornata passata a casa di Leon era ritornata a casa. Come aveva promesso non aveva raccontato nulla a nessuno, nemmeno a Diego. Però questo segreto era troppo grande per essere contenuto e Diego di certo non contribuiva ad alimentarlo. Conosceva molto bene la sua ragazza. Sapeva quando mentiva, quando voleva rivelare un segreto.
- Tu non me l'ha dai a bere. Che cosa vi siete detti tu e Leon?
Diego iniziava a spazientirsi. Era circa mezz'ora che si trovano in cucina e cercare di rubargli qualche informazione.
- Te lo ripetuto mille volte. Non mi ha voluto dire niente.
- Ludmilla non sei brava a mentire e questo lo sai.
- Diego non ti sto mentendo. Però adesso basta parlare e baciami.
Ludmilla cercava di cambiare argomento non riuscendo più a frenare quel bisogno di rivelare tutto. L'unico modo per distrarlo era quello di fare molte coccole, ma il ragazzo non era della stessa opinione.
- No Ludmilla. Non terminerai tutto in questo modo.
Ludmilla era furiosa anzi furibonda. Perché tutto questa importanza? Era per Violetta? Che provasse ancora qualcosa per lei?
- Basta non capisci che così mi fai del male? Preoccupandoti di questa situazione mi fai capire che sei ancora legato a Violetta. Mi fa male il petto e tu nemmeno te ne accorgi.
Diego era rimasto basito. Come poteva pensare che provasse ancora qualcosa per Violetta dopo quello che hanno passato? Certo le voleva ancora bene, c'era sempre dell'affetto legato nei suoi confronti, ma non è amore.
Si avvicina con cautela al viso della bionda baciandole il capo e poi le labbra in un lieve bacio. La coccola tra le sue braccia, rassicurandola.
- Non c'è nessuna ragazza al mondo che possa far battere il mio cuore in questo modo. Sembra quasi voglio uscirmi dal petto. Forse non te lo dico spesso, ma ti amo. Sei parte della mia vita ormai e non ho intenzione di lasciarti andare. Però voglio che tra di noi ci sia completa fiducia.
Ludmilla si lascia andare ad un pianto liberatorio. Si armpiona alle sue spalle.
- Scusami e ti amo. Ti racconterò tutto, voglio fidarmi di te.



****




Violetta era rimasta per tutto il tempo ad aspettare il ritorno della sua amica quando sentì la porta aprisi. Vede quest'ultima entrare dalla porta, chiuderla a sua volta e appoggiare la schiena sulla porta sospirando.
- Allora l'hai rifiutato?
Camilla nega con il capo sorridendo.
- Molto meglio. Quel ragazzo è un fico da paura, mi ha colpita e spero tanto di rivederlo. Magari lui può aiutarmi a dimenticare Brodway.
Violetta sorride vedendola felice dopo tanto tempo. E doveva ringraziare questo ragazzo che Camilla doveva assolutamente presentare.
- Dovresti proprio farmelo conoscere questo ragazzo.
- E' una grande idea. Ti piacerà vedrai.
Camilla radiosa corre a cercare Manuel. Giocava come un tempo, sembrava essere ritornata la Camilla del passato. La Camilla bambina.
- Si, mi piacerà sicuramente.



Nota autrice: Scusatemi per questo aggiornamento frettoloso, ma da domani non so quanto potrò aggiornare. Il computer si è inceppato, è iniziata la scuola e ho troppe interrogazione da fare.
Vabbè passiamo al capitolo.
Voglio aggiungere che Camilla non conosceva affatto il nome del padre del bambino quindi perciò non aveva idea che potesse essere l'ex della sua migliore amica. Tra i due c'è feelings, ma si tramuterà in amore?
  
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