CAPITOLO
DIECI.
-Quando
comincia il periodo dei saldi?- disse una signora sui cinquantenni entrando nel
negozio.
Brian
si alzò dal divano su cui era rimasto seduto in silenzio per quasi tutto il
pomeriggio e la fulminò con lo sguardo. –Bella, ancora un po’ le cose te
le tiriamo addosso, che cazzo di saldi vuoi?-
Gerard
e Adam guardarono l’amico con la bocca aperta e Bert trattenne una risata.
La
donna aprì la bocca sconvolta. –Ma lei come si
permette?! La politica del negozio è essere così maleducati con i clienti?!-
-No,-
rispose Bri piccato. –Non è
la politica del negozio, ma è la mia
politica se qualcuno mi rompe i coglioni, quindi gira a largo sorella-
-Io
esigo di parlare con un suo superiore! Lei non può permettersi di parlarmi in
questo modo-
-Bhe, allora perché
non va affanculo? Magari lo incontra!-
-Oh
mio Dio, ma come hanno fatto ad assumerla? Lei è la persona peggiore che io
abbia mai incontrato-
Brian
scoppio a ridere. –Allora devi farti un giro nel
mondo reale, bellezza, perché la
gente è stronza. Accettalo.-
Jared, scese in quel
momento dal suo ufficio al piano superiore e si avvicinò ai due. –Che sta succedendo?
-E’ lei il capo?-
Jared sorrise pieno
di orgoglio. –Si, come posso esserle utile?-
-Questo
ragazzo non mi porta nessun rispetto, è scandaloso- esclamò la donna offesa.
-Oh-
disse Jared socchiudendo gli occhi e fulminando Brian
con lo sguardo. –E’ che.. è un ragazzo ritardato, ha
molti problemi. E’ stata l’assistenza sociale ad consigliarci di assumerlo,
ma.. – fece uno sguardo assassino in direzione del suo dipendente. -..Potrebbe
anche essere che io decida di sostituirlo con qualcuno che mi potrebbe essere
più utile, qualcuno come una scimmia tailandese cieca. Mi dispiace se le ha dato
fastidio, posso aiutarla io?-
La
donna annuì e gli spiegò il problema.
-Ma
che diavolo hai nel cervello?- urlò il proprietario quando lei se ne fu andata.
Brian
sentì gli occhi inumidirsi, e prima di scoppiare a piangere corse nella sala
relax, in una scena degna di un film.
-Ma
che ha?- ripetè Jared verso
Gerard che si accese una sigaretta fregandosene delle leggi antifumo imposte
dal padrone.
-Zacky l’ha mollato-
rispose quest’ultimo.
-Oddio,
speravo che questo giorno non arrivasse mai.. E ora come si fa a sopportarlo?-
Bert alzò le spalle.
–Gli do una settimana.-
-Eh?-
chiese Jared.
-Sette
giorni. Dopo o si suicida o Zacky se lo riprende con
se. E io certe cose le capisco al volo!-
-Ok..-
continuò Jared. –Qualcuno
mi sa dire come mai Patrick è uno zombie e Pete non
si è presentato qui oggi? Non che mi manchi, intendiamoci, ma sapete, no? Io lo
pago in realtà-
-Fai
due più due, fratello- disse Adam scuotendo la testa.
-Oh. Quindi niente
più verginità, eh?-
-Eh,
già- rispose Gerard. –Solo che Pete
è un rimbambito e se lo è lasciato scappare-
Tutti
i presenti cominciarono a scuotere la testa insieme, contrariati.
In
quel momento Brian tornò nella sala principale esattamente quando un nuovo
cliente faceva il suo ingresso.
-Lasciate
stare, me ne occupo io- disse sicuro avvicinandosi a lui.
Jared grugnì
tornandosene di sopra. –Tenetelo d’occhio, ok?-
-Ah,
non pensate anche voi che sia una stupenda giornata?- chiese Adam sorridendo.
-Ma
se Mikey ti ha tirato fuori dall’ascensore questa
mattina- replicò scettico Bert.
-Sì,
ma a te non ha detto lo spettacolo che si è travato davanti, a me si, e ti
giuro che non voglio sentirmelo ripetere- esclamò Gerard scuotendo la testa. –Ma poi tu non odiavi Lacey?-
-Che
ti posso dire, le persone cambiano- decretò Adam.
Bert sorrise. –Mi devi una birra-
-Eh?-
chiese Adam.
-Avevamo
scommesso che se avresti aperto i rubinetti
prima di una settimana mi avresti pagato da bere-
Adam sbuffò ma diede
comunque a Bert 5 dollari.
-Evvai!- esclamò
l’amico mettendosi i soldi in tasca.
L’attenzione
di tutti quanti fu però distratta da Brian.
-Guardi,
quest’asse di compensato è utilissima.. la si può mettere in giardino, ci si
può scrivere dei messaggi con la vernice tipo “Zacky me la passo da Dio da quando mi hai lasciato! La vita è fantastica!”,
la puoi usare per picchiartela in testa finchè non
muori dissanguato.. HAI VISTO COME MI SONO RIDOTTO,
ZACK?! BRUTTO STRONZO- esclamò cominciando a battersela sulla fronte.
L’uomo
che stava servendo, un quarantenne in giacca e cravatta si grattò la testa.-Sì,
ma io cercavo un tubo in vetroresina..-
-Sì,
certo, ma guardi, il compensato è così malleabile che lo puoi tagliare per
creare una spada e uccidere sia te stesso che quello stronzo del tuo ex
ragazzo-
-Vieni
Bri, ti offro un caffè-
disse Adam correndo verso di loro e prendendolo per
un braccio mentre Brian scoppiava a piangere di nuovo sulla sua spalla.
-Posso
darle una mano io?- chiese Bert allontanando l’uomo
da Brian. –Che cosa stava cercando?-
-Dio,
se la passa da cani da quando Zack l’ha mollato-
disse Gerard finendo il caffè e girandosi verso Patrick.
-Eh?-
chiese quest’ultimo assente.
-Non pensare a quello stronzo di Pete!- esclamò Gerardsbuffando. –Non siate così depressivi. Sapete che facciamo? Tanto oggi
saranno arrivate si e no tre persone, chiediamo a Jared
di chiudere un po’ prima e andiamo a fare shopping!-
Bert tornò verso di
loro mentre l’uomo si allontanava con il suo tubo in vetroresina. –Secondo voi devo dividere la commissione con Bri? Perché per me se me la intasco tutta non se ne accorge
nemmeno..-
-Usciamo
questo pomeriggio?- chiese Gerard rivolto verso Bert.
Lui
arricciò il naso. –Sì, bhe,
io dovevo andare a fare l’aperitivo con Will. –
-Portalo
dietro- concluse Gerard. –Io mi porterò dietro
Frankie e Adam può portarsi dietro il suo nuovo
ragazzo. Vedrai ci divertiremo e Trick e Bri si tireranno su di morale!-
Bert alzò un
sopracciglio scettico. –Io non sono un genio ma.. così saremo tutti accoppiati tranne loro.. Non
si sentiranno tristi e a disagio?- sussurrò senza farsi sentire da Trick che comunque era completamente immerso nei suoi
pensieri per ascoltare.
-Nah, vai a chiedere
a Jared se possiamo chiudere.-
Bert prese un gran
respiro e si accese una sigaretta fumandosela velocemente per farsi coraggio.
Quando
Jared lo vide si alzò dalla scrivania. Bert prese la rincorsa e si buttò ai suoi piedi,
afferrandogli le caviglie. –Jared, è successa una
cosa brutta, anzi tremenda-
Jared cercò di
staccarselo di dosso. –Di che diavolo stai parlando?-
-Bri..- cominciò a
biascicare Bert non sapendo cosa dire. –Lui sta.. Sta minacciando di uccidersi nel reparto tre..-
Jared allargò gli
occhi. –Cazzo, fermatelo.. non deve suicidarsi nel
mio negozio! E’ una cosa pesante da vedere per i clienti-
Bert strinse con più
forza la presa intorno alla sua gamba. –Dice che
l’unica cosa che può convincerlo ad andare avanti e superare anche questo è
uscire per andare a fare shopping..-
-COSA?!-
esclamò Jared. –Non se ne
parla-
-Ti
preeego!- implorò Bert
stringendo la presa e cominciando a sbavare sui nuovi jeans bianchi di Jared. Jeans firmati. Jeans da molte centinaia di dollari. –TiPrego!TiPrego!TiPrego!-
-Ok-
esclamò Jared esasperato mentre Bert
lasciava la presa e lui si puliva i pantaloni. –D’accordo,
hai vinto. Ma vi voglio qui domenica pomeriggio.-
-Signorsì,
signore- sorrise Bert vittorioso.
-Missione
compiuta- sorrise Bert tornando indietro.
-Che
bello!- commentò Patrick senza entusiasmo.
-Senti,
sai qual è il tuo problema?- domandò Gerard mentre Bert
chiamava William. –Tu ci vivi con Pete,
non puoi togliertelo dalla testa se stai sotto il suo stesso tetto.-
-E
come posso fare? Scappare in Messico?-
-Bhe, sì, questa non
è una cattiva idea, ma io pensavo ad altro..- disse Gerard. –Puoi
andare da Bert, lui e Quinn hanno un intero
appartamento per loro.. Vedrete, vi
divertirete a vivere insieme- Patrick sospirò perché, davvero, le cose non
stavano andando troppo bene. –E Bri
può andare a stare da Adam.. ora si è trovato un
nuovo ragazzo e non c’è neanche più il rischio che lo porti al suicidio con le
sue storie del cazzo-
Bert tornò verso di
loro. –Qual è l’argomento del giorno?-
-Abbiamo
appena deciso che Trick verrà a vivere da te per un
po’- gli spiegò Gerard.
Bert sorrise. –Che figata, dai che ci
divertiamo!-
Adam tornò verso di
loro con Brian al seguito che continuava a tirare su con il naso e a mormorare
frasi sconnesse e senza senso.
-Di
che si parla?- chiese il primo.
-Di
Bri che traslocherà da te.-
E,
mentre Brian aveva ancora lo sguardo basso, Adam
scosse la testa e Gerard alzò le spalle e indicò Brian.
Bri alzò lo
sguardo. –Mi ospiteresti davvero?- chiese.
–Ma certo, siamo
amici, no? Gli amici si aiutano a vicenda.- sorrise Adam
deglutendo. Poi, appena l’amico abbassò nuovamente gli occhi, Adam fulminò con lo sguardo Gerard, lo indicò con il dito e
poi se lo portò sotto la gola, mimando di tagliarla.
-Posso
portare anche Pinkly?- domandò a quel punto tornando
a fissare Adam.
-Che cos’è un Pinkly?-
-E’
la sua cagnetta- spiegò Gerard.
Adam annuì. –Certo, sai che io amo gli animali-
-Gli
manca Icky- cominciò Brian. –Ichabod
è un brutto topo con il pelo a batuffoli, ma lei lo amava lo stesso perché
l’amore è cieco e non conosce barriere. E non si devono separare le persone, o
i barboncini, che si amano- mormorò gettando le braccia intorno a Bert e ricominciando a piangere. L’amico ricambiò
goffamente l’abbraccio e altrettanto goffamente prese a dargli altre goffe
pacche sulle spalle.
-Allora,
come siamo organizzati?- chiese Gerard mentre Bert
supplicava loro di slegarlo da quell’abbraccio imbarazzante, ma la sua
richiesta non veniva recepita da nessuno.
-Ho
appena chiamato Jesse, ci vediamo in centro-
-Ok,
anche Frankie ci raggiunge più tardi- affermò Gerard.-Berty?-
-William è di turno, ha
detto di raggiungerlo al negozio- rispose Bert
trascinandosi con se anche Brian che continuava a parlare di cose senza senso.
Adam fu colto da un
atroce dubbio. –Piuttosto.. ma chi pagherà le cose
che compreremo?-
-Pensate
anche voi quello che penso io?- chiese Gerard sorridendo.
-Cosa?-
chiese Bert. –Oddio, no..-
-No,
dai, Gee..- biascicò Adam
pallido. –Non puoi pensare di farlo..-
-E
che problema c’è? Sai che si diverte un mondo quando si parla di shopping..
Magari si sente buono e non ci scala i vestiti dallo stipendio-
Bert deglutì mentre Adam invece annuiva. –A pensarci
bene un po’ di shopping terapeutico servirebbe anche a lui-
Gerard
sorrise prendendo il cellulare. “Jary? Ciao.. ..Senti,noi
stiamo chiudendo..ti va di venire a fare shopping?.. ..Certo che ci fa piacere,
se no non te lo chiedevamo.. ..Ok, ti aspettiamo.. …A
dopo..” –Ha detto che ci raggiunge. Andiamo!-
proclamò guidando la compagnia.
La
prima meta fu il negozio di vestiti, It’sHighTideBaby.
Aveva
due piani con praticamente tutti i capi di vestiario che si potrebbero
desiderare, un insegna luminosa, ed tutte le persone del quartiere, almeno una
volta nella vita, avevano desiderato che arrivasse presto il periodo dei saldi per
andare a fare shopping lì dentro.
Esatto,
era il negozio in cui Bert aveva provato a vendere le
magliette con scritte divertenti qualche tempo prima.
Jared arrivò quando
il gruppo stava per fare il proprio ingresso nel locale.
-Che
mi sono perso?- domandò
Bert alzò le spalle.
–Nulla, di interessante.. forse solo qualche
abbraccio spacca ossa di Brian in lacrime.-
-Oh,
bhe.. allora niente di irripetibile- rispose dando un
occhiata all’amico che era praticamente appeso al braccio di Gerard.
Una
macchina scassata inchiodò davanti a loro e ne uscì un ragazzo con uno
scorpione tatuato sul collo e un paio di occhiali da sole calati sul viso.
Gerard
ne approfittò per scaricarsi l’amico di dosso e andare dal proprio ragazzo.
-Ciao-
gli sorrise.
Frank
arrossì. –Ciao-
Jared scosse la
testa.
Nonostante
stessero insieme da anni ormai, si comportavano come due cazzo di sedicenni. Che schifo.
Ok,
forse era un po’ geloso. Era geloso di loro due che stavano felicemente insieme
da tutta la vita, di Bert che in due settimane si era
dichiarato innamorato pazzo di uno conosciuto in un club, di Adam che era riuscito a mettersi con l’ex ragazzo del suo
fidanzato, e persino di Brian, di Patrick e di Pete,
perché nonostante adesso stessero male, anzi da schifo, almeno loro qualcuno lo avevano avuto.
Ma
infondo perché preoccuparsi, lui aveva sempre il suo ragazzo..
Ian, il
proprietario, appena li vide entrare, si avvicinò a loro.
-Oh. Siete solo
voi..- disse sconsolato.
-Già-
sorrise Adam. –Il mio
ragazzo si è fatto vivo?-
Ian alzò un
sopracciglio. –Ma non era scappato con il suo
migliore amico?!-
Adam sbuffò al
ricordo di quella storiaccia. –Non parlo di John..-
-Si
è messo con il tizio per il quale John lo aveva lasciato- spiegò Gerard mentre
Frank sorrideva.
-Davvero?-
domandò dandogli un cinque. -Complimenti!-
-Eccolo-
lo indicò Bert, che ne frattempo continuava a
scrutare tra gli scaffali.
-Torno
subito.- sorrise allora andando da Jesse e
stampandogli un sonoro bacio sulle labbra.
-Allora,
che siete venuti a fare?-
-Shopping
terapeutico- spiegò Gerard ad Ian che annuì. –Concentrati soprattutto su Trick
e Bri, ne hanno davvero bisogno-
-Perché?
Che è successo?-
Bert scosse la
testa. –Pete è un coglione e Zacky
ha mollato Brian-
-Oh
cazzo, mi dispiace-
Brian
alzò lo sguardo verso di lui, tirò sul con il naso e lo abbracciò. Esatto, abbracciò
anche lui. –Grazie,
Watk. Lo so che noi due non abbiamo mai avuto un.. un
gran rapporto.. Anzi, è.. è già tanto che io ti salutassi quando ti vedevo per
strada e non mi girassi dall’altra parte.. Ma apprezzo tanto questo tuo gesto-
Ian, colto alla
sprovvista, cercò di staccarsi, ma senza risultati.
Bert ridacchiò. –Non preoccuparti e non sentirti speciale. Oggi lo fa con
tutti-
Da
lontano Bert vide William sorridergli ed entrare in
un camerino. Deglutì e afferrò la prima cosa che trovò sugli scaffali. –Vado a provarmi questa- disse cominciando a velocizzare il
passo.
-Ma
è una camicetta da donna!- esclamò Ian.
Bert alzò le spalle.
–Non importa, vorrà dire che dopo lo regalerò a Gee così si potrà divertire-
-Oh,
fanculo McCracken!-
-E
così ne abbiamo persi due- mormorò Jared a Gerard che
annuì lanciando un’occhiata a Adam che stava
esplorando la cavità orale di Jesse, e non per
controllare che non ci fossero carie.
-Allora
che stavate cercando?-
Brian
ci pensò su qualche minuto e poi rispose. –Qualcosa
di viola. Zacky.. Zacky non
mi faceva vestire di viola perché diceva che è un colore fuori moda, ma.. ma
adesso.. ma adesso che mi ha scaricato nessuno mi vieta di andare in giro come
una melazana..- appena alzò le barccia
e Ian capì quello che stava per fare si scostò
velocemente.
-Ok,
calmati. Ora ti porto tutte le maglie viola che abbiamo.- si voltò dalla parte
di Trick. –Hai in mente
qualcosa?-
Patrick
scosse la testa ricominciando a guardare in giro senza in realtà vedere nulla. –Portami quello che
ti pare-
Ian annuì e tornò
qualche minuto più tardi con in mano una decina di abiti.
Li
fece vedere a Brian che scosse la testa. –Non sono
abbastanza.. viola! Voglio comprare qualcosa che se avessi avuto quando stavo
ancora con Zacky lui mi avrebbe presto a pugni-
-Ci
sarebbero maglie più viola ma hanno
un sacco di paillettes!-
Brian
sorrise. –Vanno benissimo!-
Ian scosse la
testa. –Io non so che portarti, Trick..-
Patrick
alzò le spalle. –Allora non portarmi nulla-
Ian si girò verso
Gerard. –Cazzolina, come sono depressivi..-
-Già-
concordò lui. –Dopo li portiamo a fare l’aperitivo
così se ci va bene si ubriacano-
Uscirono
dal negozio mezzora più tardi.
William
aveva finito il turno e li aveva seguiti, e lo stesso valeva per Jesse.
Erano
tutti felici tranne Patrick e Jared che aveva dovuto
pagare la maglietta con i lustrini viola che adesso Brian indossava con
orgoglio. Certo, dopo il suo nuovo acquisto sorrideva, ma neanche lui si poteva
definire una persona.. felice.
Si
fermarono davanti alla libreria. Matt Tuck, il proprietario,
stava fumando una sigaretta davanti al locale.
Appena
vide l’allegra compagnia avvicinarsi gli venne un attacco di ridarola.
-Ed
ecco che arrivano i musicanti di Brema! Chi di voi fa l’asino?!-
Bert gli ringhiò
contro. –Oh, fottiti, Tuck!-
-Scusate.
Non pensavo che vi incazzavate così tanto se vi prendevo per il culo, lo faccio
sempre-
-C’è
Quinn?- domandò lui.
Matt
annuì. –Certo, è dentro-
Appena
li vide entrare Quinn smise di togliere i libri dagli scatoloni e scosse la
testa. –Che c’è Berty? Hai di
nuovo dimenticato i soldi per le sigarette? Perché devo mantenere io la tua
vita dissoluta e piena di vizi?!-
-Perché
vivi in casa mia- disse semplicemente l’amico, William che gli teneva la mano
annuì.
-La
casa l’ho comprata io, coglione!- diede una rapida occhiata a tutti i presenti.
–Come mai quelle faccie? Qualcuno
ha sputato nel vostro piatto di fagioli?-
-Storia
lunga e molto, molto triste- disse solamente Gerard.
In
quel momento Brian si mise nuovamente a piangere aggrappandosi a Frank.
Gerard
si voltò per cercare di capire che cosa aveva provocato quella crisi e vide un
sacco di libri che non erano l’ideale per qualcuno nelle sue condizioni. Twinlight, il
libro di Brokeback Mountain, Romeo e Giulietta, Le
avventure di Pippo e Paperino…
Erano circondati da libri di romantiche storie d’amore!
-Sarà
meglio che andiamo, se no va a finire che Bri si impicca
con il nastro imballante!- disse trascinando il proprio ragazzo e di
conseguenza anche Brian.
Arrivarono
al bar, dove come al solito, Brendon gli accolse con
il sorriso.
-Che
faccia!- esclamò il cameriere deluso. –Qualcuno vi ha
sputato nel piatto di fagioli?-
Adam alzò un
sopracciglio. –Ma è la frase del giorno?-
Brendon si avvicinò a Jesse. –E tu chi sei?-
-Jesse, sto con Adam..- rispose stringendogli la mano.
-Ma
è.. quel Jesse?-
Adam scosse la
testa. –Nah, è Jesse McCrartney.. Sai, no.. Mi attizzano le star di Hollywood- scosse la testa. –Sì,
è quel Jesse-
-Porca
merda, non sai quante volte mi ha rotto le palle con te!- disse Brendon agitando le braccia. –Dovevi
proprio avergli rovinato la vita, eh?-
Adam arrossì
allontanando Jesse da Brendon.
–Non dargli retta, soffre di una forma di demenza!-
-Ci
porti un aperitivo? Martini e vino bianco per tutti?- domandò Gerard sedendosi
al tavolo.
Brian
scosse la testa. –Io voglio del Jack Daniels. Portami tutta la bottiglia se ce l’hai-
-Wow..-
sussurrò William. –Hai intenzione di darci dentro
pesante oggi, eh?-
Bert si schiarì la
voce. –Un po’ di attenzione.- disse picchiettando sul
suo bicchiere. –Devo ringraziare Bri,
perché dopo che siamo andati in quel locale qualche settimana fa sono riuscito a
mantenere i contatti con James-
Brian
appoggiò sul tavolo la bottiglia di wishkey che stava
bevendo a canna e alzo il braccio. –Nessun problema,
amico-
-Comunque
lui aveva detto che mi faceva un buon prezzo se decidevo di tornare, e siccome
fra pochi giorni è il mio compleanno, sto invitando tutte le presone che
conosco, e naturalmente nella lista ci siete anche voi.. Insomma siete invitati sabato prossimo al party per il
mio compleanno! Ricordatevi i regali, mi raccomando..-
Patrick
scosse la testa bevendo il suo vino tutto d’un fiato. Se stava davvero invitando
tutte le persone che conosceva questo voleva dire solo una cosa..
Sarebbe
stato un gran casino.
TO BE CONTINUED...
[NdA: Ehilà!
Mancano solo due capitoli
alla fine! Yayyy!
Argh! Non ho immaginazione e persino per i nomi dei negozi
uso i titoli delle canzoni xD
Bhe, Brian ringrazia delle numerose offerte che ha
ricevuto per essere consolato e risponde che se entro la fine della storia Zack non ci ripensa sarà ben lieto di essere consolato da
tutte perché ha molto dolore nel cuore xDD
Probabilmente nel prossimo
capitolo si scoprirà chi è il ragazzo
di Jared, se le cose tra Bri
e Zack si rimetteranno a posto e, naturalmente, ci
saranno degli sviluppi anche riguardo a Patrick ^^
E poi arriverà l’epilogo =]
Thanks to:
-Isult: Bhe, non posso dire nulla =X Sono tornati anche Frankie e Bert..
Nel prossimo capitolo probabilmente ci sarà di nuovo un’altra rimpatriata del cast
xD Bacio =*
-Chemical Lady: Muahah, no.. Frank e Gee rimangono insieme xD Non
volevo farli mollare, ma le tue minacce mi hanno convinto di più xD Awwwh, grazie mille *__* Bacio
=*
-SweetPandemonium: Anche a me piace tanto quella coppia (mi sono un po’ auto
flagellata quando ho scritto quel capitolo =/) ma era necessario se volevo fare
l’epilogo in un certo modo =] Bacio =*
-Fallen: Sì, bhe.. se non fossi l’autrice
mi proporrei anche io di consolarli (NdBrian: Ma non
cercare scuse, lo fai lo stesso >.<) (NdA: Argh!) Bacio =*
Grazie a chi leggerà e
commenterà anche questo capitolo, o
leggerà soltanto, o perché no, commenterà senza leggere xD
(nah, questo non fatelo xD)]
Dasvidanya
Fede.