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Autore: HeavenMayBurn    20/07/2008    5 recensioni
-Trick, a te la parola, raccontaci una vera storia di sesso-
Patrick si calò ancora di più il cappellino sulla fronte. –Ecco… io non ho mai… sì, insomma… non l’ho mai fatto-
Adam squittì mentre Brian si accese una sigaretta. –Ma.. prendi per il culo?- chiese incazzato.
-Io… io non.. non ti prendo per il culo, Bri…- rispose lui sempre più imbarazzato.
-Oh- sussurrò Gerard.
-Oh- ripeterono in coro Adam e Bert.
-Bhe- cominciò Gerard bevendo un sorso di birra. –Bisognerà fare qualcosa-
-Decisamente- concordò Bert mentre Adam annuiva.-Non preoccuparti. Ora ci siamo noi-
Ennesima ff demenziale, ispirata al film 40 anni vergine.
Patrick è vergine, che cosa succede quando i suoi colleghi lo scoprono e decidono di aiutarlo a trovare l'anima gemella? E se la persona che lui stesse cerando fosse proprio davanti a lui?
Genere: Romantico, Parodia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Avenged Sevenfold, Fall Out Boy, The Used
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DIECI.

 

-Quando comincia il periodo dei saldi?- disse una signora sui cinquantenni entrando nel negozio.

Brian si alzò dal divano su cui era rimasto seduto in silenzio per quasi tutto il pomeriggio e la fulminò con lo sguardo. Bella, ancora un po’ le cose te le tiriamo addosso, che cazzo di saldi vuoi?-

Gerard e Adam guardarono l’amico con la bocca aperta e Bert trattenne una risata.

La donna aprì la bocca sconvolta. –Ma lei come si permette?! La politica del negozio è essere così maleducati con i clienti?!-

-No,- rispose Bri piccato. –Non è la politica del negozio, ma è la mia politica se qualcuno mi rompe i coglioni, quindi gira a largo sorella-

-Io esigo di parlare con un suo superiore! Lei non può permettersi di parlarmi in questo modo-

-Bhe, allora perché non va affanculo? Magari lo incontra!-

-Oh mio Dio, ma come hanno fatto ad assumerla? Lei è la persona peggiore che io abbia mai incontrato-

Brian scoppio a ridere. –Allora devi farti un giro nel mondo reale, bellezza, perché la gente è stronza. Accettalo.-

Jared, scese in quel momento dal suo ufficio al piano superiore e si avvicinò ai due. –Che sta succedendo?

 -E’ lei il capo?-

Jared sorrise pieno di orgoglio. –Si, come posso esserle utile?-

-Questo ragazzo non mi porta nessun rispetto, è scandaloso- esclamò la donna offesa.

-Oh- disse Jared socchiudendo gli occhi e fulminando Brian con lo sguardo. –E’ che.. è un ragazzo ritardato, ha molti problemi. E’ stata l’assistenza sociale ad consigliarci di assumerlo, ma.. – fece uno sguardo assassino in direzione del suo dipendente. -..Potrebbe anche essere che io decida di sostituirlo con qualcuno che mi potrebbe essere più utile, qualcuno come una scimmia tailandese cieca. Mi dispiace se le ha dato fastidio, posso aiutarla io?-

La donna annuì e gli spiegò il problema.

-Ma che diavolo hai nel cervello?- urlò il proprietario quando lei se ne fu andata.

Brian sentì gli occhi inumidirsi, e prima di scoppiare a piangere corse nella sala relax, in una scena degna di un film.

-Ma che ha?- ripetè Jared verso Gerard che si accese una sigaretta fregandosene delle leggi antifumo imposte dal padrone.

-Zacky l’ha mollato- rispose quest’ultimo.

-Oddio, speravo che questo giorno non arrivasse mai.. E ora come si fa a sopportarlo?-

Bert alzò le spalle. –Gli do una settimana.-

-Eh?- chiese Jared.

-Sette giorni. Dopo o si suicida o Zacky se lo riprende con se. E io certe cose le capisco al volo!-

-Ok..- continuò Jared. –Qualcuno mi sa dire come mai Patrick è uno zombie e Pete non si è presentato qui oggi? Non che mi manchi, intendiamoci, ma sapete, no? Io lo pago in realtà-

-Fai due più due, fratello- disse Adam scuotendo la testa.

-Oh. Quindi niente più verginità, eh?-

-Eh, già- rispose Gerard. –Solo che Pete è un rimbambito e se lo è lasciato scappare-

Tutti i presenti cominciarono a scuotere la testa insieme, contrariati. 

In quel momento Brian tornò nella sala principale esattamente quando un nuovo cliente faceva il suo ingresso.

-Lasciate stare, me ne occupo io- disse sicuro avvicinandosi a lui.

Jared grugnì tornandosene di sopra. –Tenetelo d’occhio, ok?-

-Ah, non pensate anche voi che sia una stupenda giornata?- chiese Adam sorridendo.

-Ma se Mikey ti ha tirato fuori dall’ascensore questa mattina- replicò scettico Bert.

-Sì, ma a te non ha detto lo spettacolo che si è travato davanti, a me si, e ti giuro che non voglio sentirmelo ripetere- esclamò Gerard scuotendo la testa. –Ma poi tu non odiavi Lacey?-

-Che ti posso dire, le persone cambiano- decretò Adam.

Bert sorrise. –Mi devi una birra-

-Eh?- chiese Adam.

-Avevamo scommesso che  se avresti aperto i rubinetti prima di una settimana mi avresti pagato da bere-

Adam sbuffò ma diede comunque a Bert 5 dollari.

-Evvai!- esclamò l’amico mettendosi i soldi in tasca.

L’attenzione di tutti quanti fu però distratta da Brian.

-Guardi, quest’asse di compensato è utilissima.. la si può mettere in giardino, ci si può scrivere dei messaggi con la vernice tipo “Zacky me la passo da Dio da quando mi hai lasciato! La vita è fantastica!”, la puoi usare per picchiartela in testa finchè non muori dissanguato.. HAI VISTO COME MI SONO RIDOTTO, ZACK?! BRUTTO STRONZO- esclamò cominciando a battersela sulla fronte.

L’uomo che stava servendo, un quarantenne in giacca e cravatta si grattò la testa.-Sì, ma io cercavo un tubo in vetroresina..-

-Sì, certo, ma guardi, il compensato è così malleabile che lo puoi tagliare per creare una spada e uccidere sia te stesso che quello stronzo del tuo ex ragazzo-

-Vieni Bri, ti offro un caffè- disse Adam correndo verso di loro e prendendolo per un braccio mentre Brian scoppiava a piangere di nuovo sulla sua spalla.

-Posso darle una mano io?- chiese Bert allontanando l’uomo da Brian. –Che cosa stava cercando?-

-Dio, se la passa da cani da quando Zack l’ha mollato- disse Gerard finendo il caffè e girandosi verso Patrick.

-Eh?- chiese quest’ultimo assente.

 -Non pensare a quello stronzo di Pete!- esclamò Gerardsbuffando. –Non siate così depressivi. Sapete che facciamo? Tanto oggi saranno arrivate si e no tre persone, chiediamo a Jared di chiudere un po’ prima e andiamo a fare shopping!-

Bert tornò verso di loro mentre l’uomo si allontanava con il suo tubo in vetroresina. –Secondo voi devo dividere la commissione con Bri? Perché per me se me la intasco tutta non se ne accorge nemmeno..-

-Usciamo questo pomeriggio?- chiese Gerard rivolto verso Bert.

Lui arricciò il naso. –Sì, bhe, io dovevo andare a fare l’aperitivo con Will. –

-Portalo dietro- concluse Gerard. –Io mi porterò dietro Frankie e Adam può portarsi dietro il suo nuovo ragazzo. Vedrai ci divertiremo e Trick e Bri si tireranno su di morale!-

Bert alzò un sopracciglio scettico. –Io non sono un genio ma..  così saremo tutti accoppiati tranne loro.. Non si sentiranno tristi e a disagio?- sussurrò senza farsi sentire da Trick che comunque era completamente immerso nei suoi pensieri per ascoltare.

-Nah, vai a chiedere a Jared se possiamo chiudere.-

Bert prese un gran respiro e si accese una sigaretta fumandosela velocemente per farsi coraggio.

Quando Jared lo vide si alzò dalla scrivania. Bert prese la rincorsa e si buttò ai suoi piedi, afferrandogli le caviglie. –Jared, è successa una cosa brutta, anzi tremenda-

Jared cercò di staccarselo di dosso. –Di che diavolo stai parlando?-

-Bri..- cominciò a biascicare Bert non sapendo cosa dire. –Lui sta.. Sta minacciando di uccidersi nel reparto tre..-

Jared allargò gli occhi. –Cazzo, fermatelo.. non deve suicidarsi nel mio negozio! E’ una cosa pesante da vedere per i clienti-

Bert strinse con più forza la presa intorno alla sua gamba. –Dice che l’unica cosa che può convincerlo ad andare avanti e superare anche questo è uscire per andare a fare shopping..-

-COSA?!- esclamò Jared. –Non se ne parla-

-Ti preeego!- implorò Bert stringendo la presa e cominciando a sbavare sui nuovi jeans bianchi di Jared. Jeans firmati. Jeans da molte centinaia di dollari. –TiPrego!TiPrego!TiPrego!-

-Ok- esclamò Jared esasperato mentre Bert lasciava la presa e lui si puliva i pantaloni. –D’accordo, hai vinto. Ma vi voglio qui domenica pomeriggio.-

-Signorsì, signore- sorrise Bert vittorioso.

-Missione compiuta- sorrise Bert tornando indietro.

-Che bello!- commentò Patrick senza entusiasmo.

-Senti, sai qual è il tuo problema?- domandò Gerard mentre Bert chiamava William. –Tu ci vivi con Pete, non puoi togliertelo dalla testa se stai sotto il suo stesso tetto.-

-E come posso fare? Scappare in Messico?-

-Bhe, sì, questa non è una cattiva idea, ma io pensavo ad altro..- disse Gerard. –Puoi andare da Bert, lui e Quinn hanno un intero appartamento per loro..  Vedrete, vi divertirete a vivere insieme- Patrick sospirò perché, davvero, le cose non stavano andando troppo bene. –E Bri può andare a stare da Adam.. ora si è trovato un nuovo ragazzo e non c’è neanche più il rischio che lo porti al suicidio con le sue storie del cazzo-

Bert tornò verso di loro. –Qual è l’argomento del giorno?-

-Abbiamo appena deciso che Trick verrà a vivere da te per un po’- gli spiegò Gerard.

Bert sorrise. –Che figata, dai che ci divertiamo!-      

Adam tornò verso di loro con Brian al seguito che continuava a tirare su con il naso e a mormorare frasi sconnesse e senza senso.

-Di che si parla?- chiese il primo.

-Di Bri che traslocherà da te.-

E, mentre Brian aveva ancora lo sguardo basso, Adam scosse la testa e Gerard alzò le spalle e indicò Brian.

Bri alzò lo sguardo. –Mi ospiteresti davvero?- chiese.

–Ma certo, siamo amici, no? Gli amici si aiutano a vicenda.- sorrise Adam deglutendo. Poi, appena l’amico abbassò nuovamente gli occhi, Adam fulminò con lo sguardo Gerard, lo indicò con il dito e poi se lo portò sotto la gola, mimando di tagliarla.

-Posso portare anche Pinkly?- domandò a quel punto tornando a fissare Adam.

-Che cos’è un Pinkly?-

-E’ la sua cagnetta- spiegò Gerard.

Adam annuì. –Certo, sai che io amo gli animali-

-Gli manca Icky- cominciò Brian. –Ichabod è un brutto topo con il pelo a batuffoli, ma lei lo amava lo stesso perché l’amore è cieco e non conosce barriere. E non si devono separare le persone, o i barboncini, che si amano- mormorò gettando le braccia intorno a Bert e ricominciando a piangere. L’amico ricambiò goffamente l’abbraccio e altrettanto goffamente prese a dargli altre goffe pacche sulle spalle.

-Allora, come siamo organizzati?- chiese Gerard mentre Bert supplicava loro di slegarlo da quell’abbraccio imbarazzante, ma la sua richiesta non veniva recepita da nessuno.

-Ho appena chiamato Jesse, ci vediamo in centro-

-Ok, anche Frankie ci raggiunge più tardi- affermò Gerard.-Berty?-

-William è di turno, ha detto di raggiungerlo al negozio- rispose Bert trascinandosi con se anche Brian che continuava a parlare di cose senza senso.

Adam fu colto da un atroce dubbio. –Piuttosto.. ma chi pagherà le cose che compreremo?-

-Pensate anche voi quello che penso io?- chiese Gerard sorridendo.

-Cosa?- chiese Bert. –Oddio, no..-

-No, dai, Gee..- biascicò Adam pallido. –Non puoi pensare di farlo..-

-E che problema c’è? Sai che si diverte un mondo quando si parla di shopping.. Magari si sente buono e non ci scala i vestiti dallo stipendio-

Bert deglutì mentre Adam invece annuiva. –A pensarci bene un po’ di shopping terapeutico servirebbe anche a lui-

Gerard sorrise prendendo il cellulare. “Jary? Ciao.. ..Senti,noi stiamo chiudendo..ti va di venire a fare shopping?.. ..Certo che ci fa piacere, se no non te lo chiedevamo.. ..Ok, ti aspettiamo.. …A dopo..” –Ha detto che ci raggiunge. Andiamo!- proclamò guidando la compagnia.

La prima meta fu il negozio di vestiti, ItsHighTideBaby.

Aveva due piani con praticamente tutti i capi di vestiario che si potrebbero desiderare, un insegna luminosa, ed tutte le persone del quartiere, almeno una volta nella vita, avevano desiderato che arrivasse presto il periodo dei saldi per andare a fare shopping lì dentro.

Esatto, era il negozio in cui Bert aveva provato a vendere le magliette con scritte divertenti qualche tempo prima.

Jared arrivò quando il gruppo stava per fare il proprio ingresso nel locale.

-Che mi sono perso?- domandò

Bert alzò le spalle. –Nulla, di interessante.. forse solo qualche abbraccio spacca ossa di Brian in lacrime.-

-Oh, bhe.. allora niente di irripetibile- rispose dando un occhiata all’amico che era praticamente appeso al braccio di Gerard.

Una macchina scassata inchiodò davanti a loro e ne uscì un ragazzo con uno scorpione tatuato sul collo e un paio di occhiali da sole calati sul viso.

Gerard ne approfittò per scaricarsi l’amico di dosso e andare dal proprio ragazzo.

-Ciao- gli sorrise.

Frank arrossì. –Ciao-

Jared scosse la testa.

Nonostante stessero insieme da anni ormai, si comportavano come due cazzo di sedicenni. Che schifo.

Ok, forse era un po’ geloso. Era geloso di loro due che stavano felicemente insieme da tutta la vita, di Bert che in due settimane si era dichiarato innamorato pazzo di uno conosciuto in un club, di Adam che era riuscito a mettersi con l’ex ragazzo del suo fidanzato, e persino di Brian, di Patrick e di Pete, perché nonostante adesso stessero male, anzi da schifo, almeno loro qualcuno lo avevano avuto.

Ma infondo perché preoccuparsi, lui aveva sempre il suo ragazzo..

Ian, il proprietario, appena li vide entrare, si avvicinò a loro.

-Oh. Siete solo voi..- disse sconsolato.

-Già- sorrise Adam. –Il mio ragazzo si è fatto vivo?-

Ian alzò un sopracciglio. –Ma non era scappato con il suo migliore amico?!-

Adam sbuffò al ricordo di quella storiaccia. –Non parlo di John..-

-Si è messo con il tizio per il quale John lo aveva lasciato- spiegò Gerard mentre Frank sorrideva.

-Davvero?- domandò dandogli un cinque. -Complimenti!-

-Eccolo- lo indicò Bert, che ne frattempo continuava a scrutare tra gli scaffali.

-Torno subito.- sorrise allora andando da Jesse e stampandogli un sonoro bacio sulle labbra.

-Allora, che siete venuti a fare?-

-Shopping terapeutico- spiegò Gerard ad Ian che annuì. –Concentrati soprattutto su Trick e Bri, ne hanno davvero bisogno-

-Perché? Che è successo?-

Bert scosse la testa. –Pete è un coglione e Zacky ha mollato Brian-

-Oh cazzo, mi dispiace-

Brian alzò lo sguardo verso di lui, tirò sul con il naso e lo abbracciò. Esatto, abbracciò anche lui. –Grazie, Watk. Lo so che noi due non abbiamo mai avuto un.. un gran rapporto.. Anzi, è.. è già tanto che io ti salutassi quando ti vedevo per strada e non mi girassi dall’altra parte.. Ma apprezzo tanto questo tuo gesto-

Ian, colto alla sprovvista, cercò di staccarsi, ma senza risultati.

Bert ridacchiò. –Non preoccuparti e non sentirti speciale. Oggi lo fa con tutti-

Da lontano Bert vide William sorridergli ed entrare in un camerino. Deglutì e afferrò la prima cosa che trovò sugli scaffali. –Vado a provarmi questa- disse cominciando a velocizzare il passo.

-Ma è una camicetta da donna!- esclamò Ian.

Bert alzò le spalle. –Non importa, vorrà dire che dopo lo regalerò a Gee così si potrà divertire-

-Oh, fanculo McCracken!-

-E così ne abbiamo persi due- mormorò Jared a Gerard che annuì lanciando un’occhiata a Adam che stava esplorando la cavità orale di Jesse, e non per controllare che non ci fossero carie.

-Allora che stavate cercando?-

Brian ci pensò su qualche minuto e poi rispose. –Qualcosa di viola. Zacky.. Zacky non mi faceva vestire di viola perché diceva che è un colore fuori moda, ma.. ma adesso.. ma adesso che mi ha scaricato nessuno mi vieta di andare in giro come una melazana..- appena alzò le barccia e Ian capì quello che stava per fare si scostò velocemente.

-Ok, calmati. Ora ti porto tutte le maglie viola che abbiamo.- si voltò dalla parte di Trick. –Hai in mente qualcosa?-

Patrick scosse la testa ricominciando a guardare in giro senza in realtà vedere nulla.  –Portami quello che ti pare-

Ian annuì e tornò qualche minuto più tardi con in mano una decina di abiti.

Li fece vedere a Brian che scosse la testa. –Non sono abbastanza.. viola! Voglio comprare qualcosa che se avessi avuto quando stavo ancora con Zacky lui mi avrebbe presto a pugni-

-Ci sarebbero maglie più viola ma hanno un sacco di paillettes!-

Brian sorrise. –Vanno benissimo!-

Ian scosse la testa. –Io non so che portarti, Trick..-

Patrick alzò le spalle. –Allora non portarmi nulla-

Ian si girò verso Gerard. –Cazzolina, come sono depressivi..-

-Già- concordò lui. –Dopo li portiamo a fare l’aperitivo così se ci va bene si ubriacano-

Uscirono dal negozio mezzora più tardi.

William aveva finito il turno e li aveva seguiti, e lo stesso valeva per Jesse.

Erano tutti felici tranne Patrick e Jared che aveva dovuto pagare la maglietta con i lustrini viola che adesso Brian indossava con orgoglio. Certo, dopo il suo nuovo acquisto sorrideva, ma neanche lui si poteva definire una persona.. felice.

Si fermarono davanti alla libreria. Matt Tuck, il proprietario, stava fumando una sigaretta davanti al locale.

Appena vide l’allegra compagnia avvicinarsi gli venne un attacco di ridarola.

-Ed ecco che arrivano i musicanti di Brema! Chi di voi fa l’asino?!-

Bert gli ringhiò contro. –Oh, fottiti, Tuck!-

-Scusate. Non pensavo che vi incazzavate così tanto se vi prendevo per il culo, lo faccio sempre-

-C’è Quinn?- domandò lui.

Matt annuì. –Certo, è dentro-

Appena li vide entrare Quinn smise di togliere i libri dagli scatoloni e scosse la testa. –Che c’è Berty? Hai di nuovo dimenticato i soldi per le sigarette? Perché devo mantenere io la tua vita dissoluta e piena di vizi?!-

-Perché vivi in casa mia- disse semplicemente l’amico, William che gli teneva la mano annuì.

-La casa l’ho comprata io, coglione!- diede una rapida occhiata a tutti i presenti. –Come mai quelle faccie? Qualcuno ha sputato nel vostro piatto di fagioli?-

-Storia lunga e molto, molto triste- disse solamente Gerard.

In quel momento Brian si mise nuovamente a piangere aggrappandosi a Frank.

Gerard si voltò per cercare di capire che cosa aveva provocato quella crisi e vide un sacco di libri che non erano l’ideale per qualcuno nelle sue condizioni. Twinlight, il libro di Brokeback Mountain, Romeo e Giulietta, Le avventure di Pippo e Paperino Erano circondati da libri di romantiche storie d’amore!  

-Sarà meglio che andiamo, se no va a finire che Bri si impicca con il nastro imballante!- disse trascinando il proprio ragazzo e di conseguenza anche Brian.

Arrivarono al bar, dove come al solito, Brendon gli accolse con il sorriso.

-Che faccia!- esclamò il cameriere deluso. –Qualcuno vi ha sputato nel piatto di fagioli?-

Adam alzò un sopracciglio. –Ma è la frase del giorno?-

Brendon si avvicinò a Jesse. –E tu chi sei?-

-Jesse, sto con Adam..- rispose stringendogli la mano.

-Ma è.. quel Jesse?-

Adam scosse la testa. –Nah, è Jesse McCrartney.. Sai, no.. Mi attizzano le star di Hollywood- scosse la testa. –Sì, è quel Jesse-

-Porca merda, non sai quante volte mi ha rotto le palle con te!- disse Brendon agitando le braccia. –Dovevi proprio avergli rovinato la vita, eh?-

Adam arrossì allontanando Jesse da Brendon. –Non dargli retta, soffre di una forma di demenza!-

-Ci porti un aperitivo? Martini e vino bianco per tutti?- domandò Gerard sedendosi al tavolo.

Brian scosse la testa. –Io voglio del Jack Daniels. Portami tutta la bottiglia se ce l’hai-

-Wow..- sussurrò William. –Hai intenzione di darci dentro pesante oggi, eh?-

Bert si schiarì la voce. –Un po’ di attenzione.- disse picchiettando sul suo bicchiere. –Devo ringraziare Bri, perché dopo che siamo andati in quel locale qualche settimana fa sono riuscito a mantenere i contatti con James-

Brian appoggiò sul tavolo la bottiglia di wishkey che stava bevendo a canna e alzo il braccio. –Nessun problema, amico-

-Comunque lui aveva detto che mi faceva un buon prezzo se decidevo di tornare, e siccome fra pochi giorni è il mio compleanno, sto invitando tutte le presone che conosco, e naturalmente nella lista ci siete anche voi.. Insomma  siete invitati sabato prossimo al party per il mio compleanno! Ricordatevi i regali, mi raccomando..-

Patrick scosse la testa bevendo il suo vino tutto d’un fiato. Se stava davvero invitando tutte le persone che conosceva questo voleva dire solo una cosa..

Sarebbe stato un gran casino.

 

TO BE CONTINUED...

 

[NdA: Ehilà!

Mancano solo due capitoli alla fine! Yayyy!

Argh! Non ho immaginazione e persino per i nomi dei negozi uso i titoli delle canzoni xD

Bhe, Brian ringrazia delle numerose offerte che ha ricevuto per essere consolato e risponde che se entro la fine della storia Zack non ci ripensa sarà ben lieto di essere consolato da tutte perché ha molto dolore nel cuore xDD

Probabilmente nel prossimo capitolo si scoprirà chi è il ragazzo di Jared, se le cose tra Bri e Zack si rimetteranno a posto e, naturalmente, ci saranno degli sviluppi anche riguardo a Patrick ^^

E poi arriverà l’epilogo =]

Thanks to:

-Isult: Bhe, non posso dire nulla =X Sono tornati anche Frankie e Bert.. Nel prossimo capitolo probabilmente ci sarà di nuovo un’altra rimpatriata del cast xD Bacio =*

-Chemical Lady: Muahah, no.. Frank e Gee rimangono insieme xD Non volevo farli mollare, ma le tue minacce mi hanno convinto di più xD Awwwh, grazie mille *__* Bacio =*

-SweetPandemonium: Anche a me piace tanto quella coppia (mi sono un po’ auto flagellata quando ho scritto quel capitolo =/) ma era necessario se volevo fare l’epilogo in un certo modo =] Bacio =*

-Fallen: Sì, bhe.. se non fossi l’autrice mi proporrei anche io di consolarli (NdBrian: Ma non cercare scuse, lo fai lo stesso >.<) (NdA: Argh!) Bacio =*

Grazie a chi leggerà e commenterà anche questo  capitolo, o leggerà soltanto, o perché no, commenterà senza leggere xD (nah, questo non fatelo xD)]

Dasvidanya

Fede.

 

   
 
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