Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Ninjaistinct    27/04/2014    3 recensioni
Il passato ritorna sempre, anche quando si pensa che non potrebbe mai farlo.
Un pistolero con un passato oscuro, pronto ad esplodere come una mina che travolge tutto ciò che incontra, perfino un sentimento appena sbocciato che cerca di andare aldilà delle apparenze.
Genere: Romantico, Slice of life, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jigen Daisuke, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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6. The Fight is Started.

 

 

 

 

 

 

Un tornado di capelli biondi.

Karen sta facendo strage di barattoli con la Smith & Wesson 19 che le ho regalato.

Con movimenti veloci ed eleganti, riesce a colpire in modo efficace e in pochi minuti tutti i bersagli e perfino a centrare quello circolare.

Sta diventando ogni giorno sempre più brava.

Se avessimo più tempo per rispondere alla minaccia che incombe su di noi, sarebbe addirittura superiore a me. Come velocità ed abilità.

Peccato anche il fatto che lei si faccia distrarre un po' troppo facilmente...

In modo molto piacevole anche per me, ma è un dettaglio sicuramente non trascurabile per la sua concentrazione.

Ho come l'impressione che la sua insaziabilità sia anche un modo per recuperare qui giorni in cui ero assente con i pensieri, in cui le preoccupazioni tormentavano la mia mente.

Karen si sta raccogliendo i capelli per cercare di aumentare la sua visuale ed “inquadrare” meglio il bersaglio.

Inutile dire che è la donna più bella e coraggiosa che io abbia conosciuto.

Di donne ne ho avute, se così si possono definire quelle che mi hanno tradito o che sono mancate, ma lei è quella che mi ha colpito di più, che mi ha lasciato un segno dentro.

E' incantevole.

“Jigen proviamo quell'azione coordinata?”

La sua voce mi riporta alla realtà, mentre mi sistemo meglio il cappello sugli occhi, dandomi contegno e cercando di non farle vedere che la osservavo come un bambino guarda un barattolo di marmellata. Probabilmente se fosse qui, a quest'ora Lupin riderebbe di me, ma ora come ora non me ne importa molto.

Il tempo si è fermato qui, in questi giorni, in questo lungomare e in questi attimi insieme a lei.

Anastasia e quell'essere disgustoso di cui ho la maledizione di avere lo stesso sangue, ci cacceranno senza pietà, peggio di due leoni che rincorrono due gazzelle .

Ma questa volta so di potercela fare, ho dalla mia parte questa donna che mi sta sostenendo fino all'inverosimile, e cosa non trascurabile, siamo due gazzelle armate fino ai denti.

Anastasia non aggiungerà mai il mio sangue come trofeo a quello della mia famiglia.

L'amore per lei non mi acceca più, ci ha pensato quella pallottola che mi ha ridotto in coma per due mesi ad aprirmi gli occhi.

Karen mi fissa in modo ironico.

“Terra chiama Jigen,terra chiama Jigen.” e subito diventa seria.

“Il passato fa male,vero? Fa male per tutti.”

La guardo sorpreso “ Mi domando chi ti ha dato la forza di perdonarmi e di stare al mio fianco in mezzo in tutti questi fuochi e pericoli che mi circondano.”

Lei abbassa gli occhi e scuote la testa.

“Sarei ipocrita a dirti che io ho scordato tutto, il passato torna sempre.

Ma dentro di me so che avevi delle buone ragioni per aver ucciso mio padre.

Non me lo dirai mai il perchè , ma io lo so che è così. Me lo sento.”

Detto ciò mi prende una mano, la tiene stretta e poi mi trascina vicino ad i bersagli.

“Ora proviamo quella mossa coordinata.”

Le sue parole mi hanno colpito, nemmeno un proiettile che mi perfora il cuore avrebbe potuto avere un effetto del genere.

Ancora una volta devo calcarmi di più il cappello sugli occhi perchè il loro rossore potrebbe tradirmi.

 

…...............

 

Mi sono svegliato di colpo.

Mi giro per vedere se lei è ancora al mio fianco, se è solo un sogno e invece la vedo:

con i capelli biondo miele sparsi nel cuscino come delle onde, le labbra carnose, socchiuse nel sonno sembra una bambina persa nei suoi sogni.

Stanotte abbiamo fatto l'amore ma è stato diverso; più dolce, più disperato.

Dentro di me ho avuto quasi il sentore, il presagio che fosse l'ultima volta.

Però quella mia piccola nube si dissolve presto nella mia testa.

La difenderò, questa volta non sarà come le altre, la maledizione che incombe su chi amo non colpirà Karen, ne sono certo.

Sospiro e penso fra me e me:

Vecchio mio oramai sei ingabbiato, ne sei innamorato, lo hai ammesso a te stesso ed ora sei fottuto sul serio.”

Trattengo una risata per non svegliare Karen e mi accendo una sigaretta.

Storta.

…..................

 

Io e Karen siamo all'Areoporto Cristoforo Colombo, a Genova, in attesa che il nostro volo venga attivato per fare il check in.

Rimaniamo seduti in attesa.

Siamo in partenza per quella convention a Parigi in cui Karen dovrebbe partecipare in qualità di fisico nucleare.

Ci sediamo sulle poltrone della grande sala.

Improvvisamente la radio annuncia una notizia bomba. Inaspettata, almeno per me.

“ Ultim' ora: Lupin III considerato da tutti “Il re dei Ladri” è evaso mezz'ora fa dal Tokyo Detention Center, il Koicisho. La polizia internazionale è subito intervenuta alla ricerca del celebre ladro. Vi terremo informati in attesa di aggiornamenti.”

Ciò mi lascia perplesso, Lupin si era fatto arrestare da Zenigata perchè aveva scoperto un grosso affare legato alla Mafia ed il poliziotto per salvargli la vita, lo aveva arrestato, facendo sì che rimanesse in prigione per almeno un paio di anni, per permettere anche a Lupin di poter elaborare un piano in modo che la criminalità organizzata commettesse un passo falso.

Dopo che il nostro gruppo si era disgregato per via della scoperta della relazione di Fujiko con Goemon, Lupin aveva perso la testa, si era messo a provocare la Mafia ed era finito nei pasticci. Mi ero rifiutato di aiutarlo. Certe donne non cambiano mai.

A volte sovrappongo il viso di Anastasia con quello di Fujiko e penso che ero uguale a

Lupin, per questo questa volta mi sono rifiutato di aiutarlo.

Ma obbiettivamente si era pensato che lui dovesse starci almeno due anni, mentre ora sono passati a malapena tre mesi.

Qualcosa non mi convince.

“Jigen, che cosa sta succedendo?”

Gli occhi curiosi di Karen mi stanno scrutando come in ricerca di risposte che non ho nemmeno io.

“Non lo so nemmeno io. Però sento puzza di bruciato.”

Karen guarda l'orologio

“Jigen credo ci sia ancora tempo, io dovrei andare un momento alla toilette.”

“Vengo con te.”

Scoppia a ridere.

“Va bene che non ti vuoi dividere da me, ma credo che ora stai un po' esagerando. Non credi?”

Si tocca vicino al ginocchio, dove la gonna termina.

“Sai che ho le mie armi segrete. Quando verrà fatto il check in ti consegnerò tutto, ma ora, preferisco non separarmene. Una donna dev'essere sempre premunita, no?”

Facendomi l'occhiolino si dirige alla toilette.

…...............

Sono passati circa dieci minuti e lei non è ancora uscita.

L' altoparlante annuncia il check-in per il Volo di Parigi e sarei tentato di andare a vedere il motivo per cui lei non è ancora arrivata.

Certo, le donne non hanno mezze misure in fatto di preparazione, so che il loro andare alla toilette significa rifarsi il trucco, i capelli eccetera eccetera.

Però questo ritardo non è da Karen.

Lei nelle cose che fa calcola anche i secondi ed i minuti, mi sembra strano questo fatto.

Una nube mi percorre la testa. Un presentimento.

Corro velocemente ai bagni pubblici e sento degli spari. Provenienti dalla toilette delle donne.

Istintivamente apro la porta cercando Karen dappertutto non curante di apparire un cafone, ma non solo non la trovo, ma i servizi igienici sono deserti.

Qualcuno sapeva che saremmo arrivati qui.

Karen è un facile bersaglio, serve per colpirmi direttamente.

Stringo i pugni.

Dannata Anastasia.Dannato Antonio.

Sapevo che sarebbe arrivato il momento degli scontri.

Ma non pensavo così presto.

 

Ecco qua finalmente l'ultimo capitolo. Dopo settimane di assenza, nel mio giorno di riposo dal lavoro, mi sono fatta perdonare con un capitolo più lungo e sostanzioso.

Scusate la mia assenza.Davvero.

Ringrazio tutti quanti per la pazienza.

Alla prossima volta!(Si spera il prima possibile).

Elisa.

 

 

 

   
 
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