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Autore: Aman    27/04/2014    2 recensioni
Il malvaglio Egalord, Signore degli Elementi Rinnegati, ha per lunghi anni vissuto nel Cuore di Kandrakar, generando scandalo fra le più alte sfere della mistica Congrega.
Il potere dell'arcano signore sono ormai all'apice e il demoniaco sta per tornare in vita, affiancato da due terribili alleati, Phobos e Nerissa.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Editto di Nerissa, Sovrana Assoluta della Terra, 1/7/2001

In nome del potere centrale istituito dalla grande Nerissa, dalla data odierna saranno in vigore le seguenti leggi:
1. Sarà severamente proibito ad umani e meridiani immigrati sulla Terra di utilizzare magie di qualsiasi tipo, dalla necromanzia al misticismo, dalla stregoneria al trasformismo (anche solo come trucco), per ognuna di queste tipologia di magia se ne risponderà alla grande Nerissa in persona.
2. Ogni umano o cratura magica ivi residente dovrà essere censita entro tre giorni a partire dalla data odierna, chi si rifiuterà di fornire i proprio dati personali verrà ucciso, così come chi ne sarà impossibilitato per i casi più svariati.
3. E' proibito attraversare portali dimensionali o peggio, teletrasportarsi da un mondo ad un altro se non si è autorizzati dalla grande Nerissa, chi trasgredirà a questa legge verrà ucciso.
4. Ogni tentativo di rivolta verrà represso senza pietà. Chi sarà sospettato di essere alleato di coalizione ribelli verrà ucciso, chi sarà sorpreso a prendere parte ad una seduta di un partito indipendente verrà ucciso, chi tenterà di appoggiare una coalizione di ribelli sarà tenuto sotto stretto controllo dai Cavalieri Hamukrat, ma se appoggeranno le Guardiane verranno uccisi.


I manifesti tappezzavano l'intera Haeterfiel e tutti i cittadini ci stavano lentamente facendo l'abitudine.
Cinque figure ammantate correvano da un vicolo cieco ad un altro, con soste prolungate dietro a cassonetti dell'immondizia e lampioni, erano diretti al portale che dava sul supermercato.
Camminarono veloci, mantenendo il battito del cuore più calmo possibile a dispetto degli sguardi stupiti del passanti.
Erano ormai al portale, quando un Cavaliere Hamukrat a cavallo sbarrò loro la strada, il cavallo si imbizzarì e tre di loro caddero a terra.
Il Cavaliere disarcionò e torreggiò sulla minuta figura incappucciata con i suoi due metri e novanta di armatura nera piena di spuntoni.
-Non è permesso attraversare il portale- il Cavaliere estrasse una spada lunga almeno un metro e mezzo, avrebbe potuto tagliare in due quelle cinque in un sol colpo, se non fosse stata prontamente fermata da un foglio di carta stampato che una di loro gli sventolava sull'elmo -Siete autorizzati da Nerissa!?- si stupì e le lasciò passare con un inchino riverente.



Appena arrivati a Meridian, le figure ammantate corsero nelle tortuose vie della Città Alta, fino a raggiungere i corridoi stipati delle umide catacombe della Città Infinita.
Navigarono per un po' a vuoto finché non raggiunsero un portone in ebano, bussarono, dallo spioncino spuntarono due occhi vispi -Parola d'Ordine- domandò l'essere dietro la porta.
-Wingardium Leviosa- rispose una delle figue ammantate.
La porta si aprì con un cigolo e le figure ammantate entrarono in un bunker sotterraneo d'emergenza, che ospitava pochi soldati superstiti feriti e alcuni maghi di varie razze.
-Che cosa ci fate ancora qui?- una delle figure ammantate si rivolse a Blunk -Vathek vi aveva ordinato di fuggire-
-Fuggire dove?- rispose Blunk amareggiato -Phobos controlla tutto. Se noi esce fuori, lui decapita noi. Lui scoperto invenzione di esecuzione da umani, loro chiama "Ghigliottina"-
-Esecuzioni pubbliche?- una delle figure si tolse il cappuccio e una cascata di capelli bioni diedero più tono alla stanza illuminata solo da fiaccole e candelabri -Come si può arrivare a tanto?-
-Lui vuole giustiziare tutti prigionieri. Blunk sentito che Vathek e Rythor saranno primi giustiziati-
-E' una follia!- la seconda si levò il cappuccio e annichilì con lo sguardo severo tutti i presenti, eppure si vedeva che era solo una giovanotta dalla pelle scura e i capelli divisi in piccole treccine.
-Non temere, ti aiuteremo noi- aggiunse una ragazza dai tratti orientali, i capelli divisi in due lunghe trecce.
-Spero che sia facile come auspichiamo- la ragazza con i capelli castani si sedette su una panca di legno -La' fuori sono tutti contro di noi. Se facciamo un passo falso ci finiamo noi su quelle forche-
L'ultima figura non si tolse il cappuccio, ma si rivolse direttamente a Blunk -Noi possiamo salvare il tuo popolo, noi possiamo riportare la pace alla tua gente, ma tu dovrai farmi un grandissimo favore-
-Parla, Blunk ti ascolta- Blunk si infilò uno sgualcito mantello da generale strappato sugli abiti luridi -In ogni caso Blunk guida suo popolo a riconquista di Meridian. Noi passling coraggiosi, noi passling anche ottimi guerrieri-
-Ho bisogno che tu mi dia un artefatto magico che Egalord non conosca. Comincia ad essere difficile anche muoversi col Cuore di Kandrakar da quando lui ha sviluppato la capacità di percepire la Quintessenza. Per sperare di avere una chance ho bisogno di prenderlo di sorpresa. Per questo chiedo aiuto a te, Blunk. Ti prego, aiutami, sei la mia ultima speranza-
Il Passling non aveva mai udito rivolte a sé parole che lo nobilitassero più di "verme delle paludi", "rospo spilorcio" o "lurido ladro", con gli occhi colmi di lacrime di commozione, si slacciò il pendente che teneva al collo e lo porse alla Guardiana -Questo Dente di Tonga, Oracolo donato Blunk per suoi meriti. Permette di portare te dove tu già stata-
-Grazie infinite, Blunk. Potresti aver contribuito a sconfiggere quel tiranno- Will si tolse il cappuccio e prese fra le mani il monile con veneranda devozione, se lo infilò in tasca e si rivolse alle altre Guardiane -W.I.T.C.H., soldati, maghi e chiunque sia determinato a lottare per un mondo che è nostro, per un mondo che è libero. Noi non lasceremo mai indietro nessuno dei nostri, noi li riporteremo a casa ed elimineremo la minaccia del male dai nostri mondi. I figli dei nostri figli godranno della libertà grazie allo spirito di umanità e di patriottismo che oggi state dimostrando. Io non vi chiedo di lottare per me, ma per gli altri, per voi stessi e per i vostri discendenti. Noi Guardiane non ci saremo per sempre e un giorno toccherà a voi, miei piccoli eroi, combattere per salvare la vostra Regina in pericolo. Allora brandirete le spade e gli scudi al dio Holikserr e lotterete dall'alba all'imbrunire per il vostro mondo... per gli Escanor... per Meridian!-
Un urlo indefesso si sparse per tutta la Città Infinita, tutti correvano nelle fucine ad armarsi e a bardarsi con delle armature forgiate alla meglio. Le Guardiane volavano in testa al gruppo, tutte tranne Will.
-Io non verrò con voi alla cerimonia di esecuzione- le avvertì la ragazzina -Io e Egalord abbiamo un conto in sospeso e intendo saldarlo il prima possibile-
-Stai lottando contro te stessa, Will. Lui conosce il tuo cuore e sa delle tue debolezze, così come sapeva delle debolezze di tutte le altre Guardiane prima di te- Hay Lin le si fece sempre più vicino, le sfiorò il braccio e la fissò intensamente con gli occhi a mandorla, come se perceppisse le emozioni contrastanti dell'amica -Noi ti lasceremo andare, ma solo se sei veramente sicura di riuscire a farlo. Sarebbe inutile farti rischiare se poi non avrai il coraggio di farlo fuori-
-Ti prego, Hay Lin. Ho appena percepito il suo arrivo a Kandrakar. Devo andare a fermarlo- la implorò Will, sentiva il dubbio crescente nella sua mente.
-Una Guardiana andrà a Kandrakar, ma sarà quella che Egalord non si aspetta- rispose fermamente Hay Lin, con una mossa impercettibile di arti marziali, strinse le dita intorno alla vena cardioencefaloidale dell'amica, che cadde a terra svenuta come un sacco di patate -Mi dispiace Will- sussurrò Hay Lin, le afferrò il Dente del Tonga dalla tasca e riportò alla mente le immagini di Kandrakar, un fascio di luce la investì e si ritrovò nella Fortezza al Centro dell'Infinito.

Si guardò intorno, utilizzò il potere dell'aria per crearsi mentalmente una mappa tridimensionale grazie alla percezione dei punti in cui l'aria lascia posto alla materia, avvertendola di ogni tipo di ostacolo o dell'eventuale presenza di nemici.
Girovagò per un po', sempre senza far rumore utilizzando il potere dell'aria per insonorizzare i proprio passi, eliminando le vibrazioni percepite dall'orecchio di chiunque potesse sentirla.
Arrivò nella Stanza delle Stille, dove cinque sfere di luce aleggiavano intorno ad una tinozza di marmo.
Troppo meravigliata da quello spettacolo abbacinante, non si accorse nemmeno di avere la lama di un coltello puntata contro la carotide, quando se ne rese conto, l'aggressore le tappò la bocca con la mano.
-Ssst...- le sussurrò l'aggressore -Sono Luba, la Guardiana delle Stille. Mi sono appostata qui per sorprendere Egalord in caso volesse mettere le mani sulle Stille-
-Lui è qui?- domandò telepaticamente Hay Lin.
-Sì. Si è nascosto dentro la Fortezza e ci sta dando non pochi problemi, ci fa crollare addosso grossi pezzi di marmo, ci colpisce con scariche di Quintessenza a intervalli irregolari per evitare di adattarci, ha perfino trafitto uno dei nostri, uccidendolo. L'Oracolo ha dichiarato lo stato di emergenza assoluta, ognuno deve difendere le proprie postazioni a qualsiasi costo, soprattutto io ed Endrarno, che abbiamo la responsabilità dei Poteri Elementari e della detenzione dei più potenti criminali dell'Universo. Halinor ha cercato di mettersi in contatto col Cuore di Kandrakar, ma Will non risponde. E' ancora viva?-
-Beh... in un certo senso... diciamo che l'ho messa K.O. per un po'-
-Tu sei pazza, Guardiana dell'Aria. Solo la Guardiana della Quintessenza è in grado di uccidere Egalord -
-Non direi proprio, nella cultura da cui provengo, l'aria è legata all'anima, quindi è possibile che io possieda anche poteri spiritici-
-Non ci avevo mai pensato in effetti. In più tu sei l'ultima persona che Egalord si aspetta di ritrovarsi a Kandrakar, per lui l'Aria è l'Elemento di minor importanza in assoluto e spesso lo sottovaluta completamente. Adesso vedremo come se la caverà-
-Puoi dirmi approssimativamente dove si trova?-
-Te l'ho detto, io non lo so. Posso solo utilizzare il mio udito per individuare l'origine dei rumori fino a un massimo di venti metri di raggio, Kandrakar è immensa e mi ci vorrebbero giorni per batterla tutta al setaccio, a patto che Egalord si trovi nello stesso punto, ovviamente-
Hay Lin non finì mai di ringraziare abbastanza i suoi neuroni per aver elaborato così in fretta una soluzione tanto astuta -Se io amplificassi mentalmente ogni suono nei confini di Kandrakar tu potresti... trovarne l'origine?-
-Assolutamente sì. Ma avrò bisogno del tuo aiuto anche per isolare i suoni in eccesso e per costruire una mappa mentale di ubicazione sonora-
Luba prese le mani di Hay Lin e le due caddero in uno stato di concentrazione totale.
I vuoti d'aria costruivano i primi contorni della Fortezza, arricchita con percezioni minori come voci o commenti, che venivano isolate mentalmente da Hay Lin. Individuarono con dei puntini creati mentalmente l'ubicazione di ogni corpo che producesse suoni. Un sudore freddo si condensò sulla pelle olivastra della Guardiana, che però mantenne la concentrazione al massimo.
Il fatto che non ci fossero animali a Kandrakar aiutava nelle ricerche. Isolarono i battiti cardiaci di ogni corpo che era ingrado di provocarne, restò un solo puntino, che come ricostruzione mentale aveva un'aria vagamente umana, ma il dettaglio che lo incastrò fu la sua assenza di un cuore... il puntino si muoveva con passo deciso verso una stanzetta circolare.
Luba riaprì gli occhi e interruppe il contatto mentale -La Camera di Meditazione! L'Oracolo si era fermato lì a riposare! Non c'è un minuto da perdere, dobbiamo fermare Egalord-
-Non così in fretta, Luba- Hay Lin le fece l'occhiolino -Effetto sorpresa, ricorda-

-Himerish- sibilò la voce, l'Oracolo sapeva che sarebbe arrivato prima o poi, le sue doti divinatorie erano buone nonostante il potere di quel mostro. Aveva chiesto di essere lasciato solo a riposare proprio per attrarre Egalord in quella Camera e sfidarlo in singolar persona, senza dover mettere più a rischio la vita di nessuno.
Forse sarebbe stato il suo ultimo duello, ma se quella bestia voleva la carica di Oracolo doveva prima passare sul suo sepolcro e su quello dei suoi antenati.
Stringendo i denti, attese l'entrata del suo nemico -Fatti avanti, allora-
Lo scheletro si materializzò dall'altro capo della stanza, le ossa erano molto più bianche del solito, evidentemente, nascosto nelle viscere di Kandrakar aveva assimilato la composizione del marmo e l'aveva fatta propria, forse sfruttandola anche per mimetizzarsi perfettamente con qualche cadavere andato a male nella Torre delle Nebbie o come una statua di un artista necrofilo.
-La tua morte, Oracolo, mi riempirà di potere fino all'orlo, forse dovrò distribuirlo in altri miei cloni- Egalord si fece sempre più avanti, il Cuore irridescente pulsava fra le sue mani.
-Prima dovrai farmi lasciare questo mondo- l'Oracolo tese la mano, una sfera di luce partì contro Egalord, lui la deviò con la verga e gli lanciò contro una scarica di saette rosse, l'Oracolo si spostò sulla sinista e afferrò il manico di una delle sue preziosissime spade da collezzione millenarie, si lanciò di peso contro il nemico e gli tranciò il braccio di netto, con l'altro braccio, Egalord lo prese per il collo e lo sbatté contro il muro -Illuso. Io non posso nemmeno sentire dolore per un braccio di roccia che posso ricomporre quando voglio, Ma tu, folle hai deciso di scavarti la fossa da solo, avrei voluto vederti soffrire di più, ma per il momento mi sei più utile morto che vivo, forse un giorno, quando non avrò più nemici, mi verrà voglia di riportarti in vita con il potere della Quintessenza e divertirmi un pò con te-
Di tutta risposta, l'Oracolo sputò nelle orbite oculari vuote del nemico, i modo non certo consono al suo rango -Sei coraggioso- Egalord strinse di più la gola -Non vedo l'ora che Will entri da quella porta e ti veda morire-
-Ne sei così certo?-
-Sicurissimo. Tutte le Guardiane della Quintessenza hanno sempre anelato al mio potere, non mancherebbe per nessuna ragione al mondo al suo appuntamento con destino.
Il portone della Camera di Meditazione si aprì di colpo -Oh, Will, vedo che...- ne seguì un urlo inumano, simile allo squittio di un porcellino d'india misto al grido di un'emozionale donna del sud al funerale di suo marito.
-Sorpresa!- disse Hay Lin.
-Mi piacerebbe farti a pezzi, Guardiana, tu hai rovinato tutto!- Egalord lanciò l'Oracolo contro la parete opposta e fece partire una scarica di saette.
Hay Lin scagliò un tornado mistico, amplificato dai poteri di Luba, che disgregò le saette e trattenne Egalord a mezz'aria, intento a lottare per la sua stessa vita.
-Cosa mi stai... facendo!?- gridò.
-Che lo spirito vitale che in te aleggia lascia ora la sua sede mortale- disse Hay Lin, il tornado si fece sempre più forte e difficile da trattenere -RIPOSA IN PACE, ORA!-
Con un urlo, lo scheletro cadde a terra supino, ancora tremante.
Senza aspettare un secondo di più, l'Oracolo brandì la spada e fece a brandelli quello che restava delle ossa -Non dobbiamo rischiare che utilizzi di nuovo questo corpo- concluse.
Hay Lin non credeva ai proprio occhi -L'ho... sconfitto?-
-No- rispose l'Oracolo, molto provato, si distese su un lettino di marmo -Il destino che ho visto vede solo Egalord e Will in un confronto definitivo. Per quanto eroico possa essere stato il tuo gesto, Guardiana, non hai fatto altro che posticipare il confronto finale che attende la tua amica. Egalord deve aver trovato una nuova sistemazione per la sua anima-
-Mi permette, signore- Hay Lin espresse una perplessità -Se sapevate che sarebbe stata Will a sconfiggere Egalord, perché avete lottato contro di lui? Avreste perso comunque-
-Ah, mia cara Hay Lin, sei identica a tua nonna, energica e fine d'intuito. La tua stessa presenza qui mi ha confermato che né io né Egalord abbiamo una chiaroveggenza certa del futuro. Io so per certo solo che si terrà presto la battaglia finale, non ho mai detto che sarebbe stata Will a vincere-
  
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