Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: timeaftertime    27/04/2014    1 recensioni
La guerra è ormai un ricordo lontano, ma Hogwarts è sempre la stessa. Nuovi studenti, nuove amicizie, nuovi amori: se siete curiosi di immergervi ancora nel mondo di Harry Potter e dare una sbirciatina a quello che combina la nuova generazione di maghi...date pure un'occhiata a questa storia!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Lorcan Scamandro, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao! E grazie di essere qui! Spero che la mia storia ti piaccia...non è niente di che ovviamente, ma immergersi nel mondo di HP fa sempre piacere. Se l'hai trovata interessante o hai qualche suggerimento da darmi sentiti pure libero/a di recensire...mi farebbe molto piacere! Al prossimo capitolo ;)                                                                                         -timeaftertime

Era un caldo, caldissimo pomeriggio d’estate alla Tana. I raggi solari colpivano con poca clemenza l’erba secca e le cime degli alberi da frutto che già all’epoca della Seconda Guerra Magica costellavano il giardino di casa Weasley. Erano passati molti anni da allora, e adesso più di un luogo era iscritto nei registri del Ministero della Magia con il nome di “casa Weasley”: ma si poteva star certi che il centro di tutto il numeroso clan familiare rimanesse sempre la vecchia e amatissima Tana. I tempi della povertà erano anch’essi ormai lontani, ma Arthur e Molly non avevano mai pensato di trasferirsi in un luogo più esclusivo. Quel posto rappresentava tutto ciò che davvero era importante per loro, e non vedevano il motivo di andarsene. Non si rischiava poi di rimanere soli troppo a lungo, dato che c’era sempre un compleanno, un risultato scolastico o una qualsiasi altra occasione che portava tutta la famiglia a riunirsi proprio lì. Arthur e Molly erano felici e si ritenevano davvero fortunati: qualche lacrima solitaria scendeva fugacemente dalle loro guance solo in occasione del compleanno di Victoire. Avevano vinto la guerra…ma quanto cara era costata!

E quel giorno era proprio Victoire il motivo della festa, o meglio il suo fidanzamento ufficiale. Teddy Lupin si era deciso, finalmente, a chiedere la sua mano e tutta la famiglia ne era stata felicissima (persino Bill, che pure si rifiutava di accettare che la figlia non avesse più bisogno di un biberon ma di un abito da sposa). La festa per il fidanzamento era stata organizzata nientedimeno che dal capofamiglia, ovvero l’incrollabile Molly Weasley. La cucina di casa era stata in attività per almeno una settimana, intere piantagioni di patate erano state sbucciate e cotte, chili di gelato erano pronti per venire serviti agli ospiti e per l’occasione si era arrostito persino un tacchino. Molly sorrise con tenerezza guardando i suoi cari sparsi per la casa e il giardino: c’era Ginny, intenta a discutere con Hermione su quale fosse il metodo migliore per convincere finalmente James a studiare; Harry, Ron e George che prendevano in giro Bill sul fatto che stava invecchiando e che presto probabilmente sarebbe diventato nonno; Lily che correva dietro a Hugo, colpevole di averle rubato quello che sembrava essere il suo diario segreto; e poi tutti gli altri…semplicemente meravigliosi.

“Tutti a tavola! E’ pronto!”
In men che non si dica tutti erano seduti e pronti a riempire lo stomaco con le prelibatezze della cucina di nonna Molly. 

La lunga tavolata non comprendeva solo i membri della famiglia, ma anche gli amici più stretti invitati per l’occasione. 
C’erano per esempio gli Scamandro, tutti e quattro. Luna indossava un vestito arancione molto vistoso e sembrava ancora una ragazzina, nonostante fosse sposata e con due gemelli di diciassette anni. Lysander, con la sua solita aria rilassata, discuteva con James sulla qualità della Firebolt 4 rispetto alla Nimbus 3000, mentre Lorcan ascoltava attentamente Percy che gli descriveva l’ultimo caso “assolutamente impossibile da risolvere” che lui aveva eroicamente trovato il modo di sbrigliare in ufficio.

C’era anche Emily Finnigan, la figlia di Seamus e Lavanda e soprattutto la migliore amica e compagna di scherzi di James. I due erano il terrore e la gioia di Hogwarts e probabilmente sarebbero finiti in guai ancora più grandi di quelli che già combinavano se il tranquillissimo e responsabilissimo Frank Paciock non avesse vegliato su di loro. Anche i Paciock erano presenti al completo, e mentre Neville e Hannah raccontavano ai coniugi Potter il loro ultimo viaggio in Irlanda Alice parlottava con Rose e Dominique, da sempre le sue migliori amiche. 

“Ci ho provato tutta l’estate ragazze, davvero…ma non ci riesco.” Stava dicendo con aria afflitta. Rose e Dominique si lanciarono uno sguardo dispiaciuto.
“Ma hai provato ad uscire con qualche bell’irlandese? Ti avevo detto di chiedere aiuto a tua cugina!”
“Dom io…non sono capace di flirtare. E comunque non riuscivo neppure a guardarli quei ragazzi, non mi interessavano minimamente!”
Rose non sapeva davvero che cosa dire. Non aveva molta esperienza in campo amoroso, e le dispiaceva davvero per Alice. Erano ormai tre anni che si era presa una cotta spaventosa per suo cugino Albus…lei avrebbe voluto che ci fosse una possibilità, ma era alquanto improbabile dato che Alice era forse la ragazza più timida di Hogwarts e Al il più sciupafemmine. No, forse questo primato non era proprio suo. C’era qualcuno peggio di lui, pensò con astio. 

Seduto accanto ad Albus c’era nientemeno che Scorpius Hyperion Malfoy. Per la famiglia era stato uno shock sapere che Al era diventato Serpeverde: ma lo fu ancora di più il rendersi conto a fine anno scolastico che il suo migliore amico fosse nientemeno che il rampollo di casa Malfoy. Inizialmente sia i Malfoy che i Weasley non la presero benissimo, ma i Potter invitarono subito Scorpius a casa per conoscerlo e alla fine delle vacanze Ginny sentenziò che “era un bravissimo ragazzo e le faceva piacere che fosse amico di Al”, e da quel momento nessuno si azzardò a metter bocca sull’argomento. Ginny Potter non era una donna da contraddire. Con il tempo poi Scorpius divenne gradito anche agli altri Weasley, tranne James che continuava a guardare in cagnesco qualsiasi Serpeverde, suo fratello compreso. C’era poi un’altra persona che proprio non riusciva ad andare d’accordo con Malfoy...


Dopo pranzo i ragazzi si divisero in gruppetti e si sparsero per i campi che attorniavano la Tana. Dom, Rose e Alice si sedettero sotto l’albero di mele. Dominique cominciò a pettinarsi i capelli biondi e Rose tirò fuori da chissà dove un libro quasi più grande di lei, immergendosi nella lettura. Alice si appoggiò con la schiena al tronco dell’albero, con aria afflitta e pensierosa.
“Se solo sapessi come fare per non essere tanto sbagliata”
Subito le due amiche si distolsero dalle loro occupazioni con aria allarmata.
“Tesoro, non c’è niente di sbagliato in te. Assolutamente niente”
Dominique annuì alle parole della cugina, guardando con aria incoraggiante la piccola Paciock.
“E poi ora siamo al sesto anno! Potremo andare a tutti i balli organizzati per l’ultimo biennio! E ti acconcerò io stessa con tutti gli incantesimi di bellezza che so!” concluse con un occhiolino.
Malgrado tutto, Alice sorrise. Le sue amiche erano la sua forza. 
“Però neanche mi noterà con tutte le belle ragazze che gli gireranno intorno…come la Nott, e la Zabini…”
“Puoi sempre sperare che siano tutte troppo impegnate a sbavare dietro quell’idiota di Malfoy!” commentò Rose rimettendosi a leggere. Ma una voce la fece gelare.
“Ma guarda un po’ Weasley, non riesci a non pensarmi neppure quando non siamo a scuola!” 
“Ci riesco benissimo Malfoy, ma sarebbe più facile non averti in mezzo alle scatole anche in tutte le riunioni familiari!” disse pronta allo scontro, desiderando solo di poter fare scomparire dalla faccia di quel bell’imbusto quello stupido sorrisetto strafottente.
Dominique e Alice alzarono gli occhi al cielo, esasperate: erano più che abituate agli scontri tra i due. 
“Non mi dite che avete già cominciato a litigare! Non siamo ancora nemmeno a King’s Cross!”
Un ragazzo alto con profondi occhi verdi era appena arrivato e guardava i due con aria severa. Alice immediatamente perse la facoltà di parlare e Rose e Scorpius si guardarono con sprezzo prima di voltarsi verso Albus Potter.
“Non è colpa mia se tua cugina non può fare a meno di avermi nei suoi pensieri!”
“E non è colpa mia se il tuo amichetto è un egocentrico del cavolo!”
“Albus, lasciali stare…prima o poi la smetteranno di punzecchiarsi in continuazione!” disse Dominique ritornando placidamente a spazzolarsi i capelli. Albus credeva poco alle parole della cugina, ma smise di rimproverare i due e portò con sé l’amico con la scusa di andare a vedere come se la passava il promesso sposo, alias Teddy Lupin, da sempre idolo dei ragazzi del clan.
“Ma è mai possibile che ovunque io vada quello schifoso mi perseguiti? Maledetto il giorno in cui ha fatto amicizia con Al!”
“Sarebbe anche ora che la smetteste di litigare. Sai che non è poi così male in fondo!”
“Dom, che fai, stai dalla sua parte? Ha conquistato anche te?”
“Ma smettila di fare la melodrammatica!” rispose la cugina ridendo per il tono sofferente ed esagerato di Rose. 
“Secondo me in fondo vi volete bene!” fu il commento di Alice.
Rose guardò con dolcezza la ragazza. Solo un animo dolce come lei avrebbe mai potuto pensare che lei e Malfoy si volessero bene. Da quando erano entrati a Hogwarts non avevano fatto altro che litigare, insultarsi, litigare ancora. Non riuscivano a stare accanto per più di cinque minuti senza riversarsi addosso tutto il peggio di cui erano capaci. Era la loro natura. Rose scosse la testa e si rimise a leggere il suo libro.



Emily Finnigan correva a perdifiato assieme a James. Frank cercava di raggiungerli, furioso perché i due gli avevano rubato la spilla da prefetto. Tutti quelli che erano ancora seduti al tavolo ridevano da matti nel vedere la scena: tutti gli adulti in fondo adoravano quei due monelli, amici da sempre e da sempre aguzzini del povero Frank. Lorcan Scamandro era l’unico a non ridere. 
“Quando crescerete voi due, mi chiedo?”
Emily si fermò immediatamente, facendo quasi inciampare James che veniva dietro di lei. Tutti si lanciarono occhiate divertite, specialmente gli adulti, che sapevano benissimo cosa aspettarsi. Emily adorava prendere in giro Lorcan, e non c’erano al mondo due persone tanto diverse quanto quei due. Lui caposcuola, lei la ragazza con più punizioni alle spalle. Lui serio in tutto, lei sempre pronta a ridere su qualsiasi cosa. Lui responsabile, lei completamente fuori di testa. Lui elegante, lei un maschiaccio. Le loro litigate erano epiche e più interessanti anche di quelle tra Rose e Scorpius, perché decisamente più divertenti. 
“James!” stava dicendo Emily con aria fintamente ed esageratamente sconvolta “Sua Eccellenza Signoria Altissima ed Eminentissima il Caposcuola!” e detto questo si profuse in un profondissimo inchino, seguita a ruota dall’amico sempre pronto a darle manforte. 
“Come abbiamo potuto ignorarla fino a questo momento!” stavolta era James a parlare, con aria simile a quella della ragazza.
“Smettetela tutti e due! Siete dei bambini!”
“Aaaah ma Scamandro non sei corretto. Quando abbiamo preso la Pozione Invecchiante ci hai sgridato lo stesso. Non ti vado bene né vecchia né giovane, ma cos’ho mai che non vada!” concluse mettendosi una mano davanti agli occhi e fingendo dei singhiozzi.
“Potresti per esempio provare ad essere responsabile per una volta!”
“Ma per quello ci sei già tu, Scamandruccio adorato. Responsabile e affidabile: è per questo che sei il Caposcuola! E siccome fai tutta la parte seria…il divertimento resta tutto a me!”
“Divertimento che ti porta in punizione almeno sei volte al mese!”
“Bisogna saper correre dei rischi, no?” disse facendogli l’occhiolino e girandosi di scatto verso James. 
“Mio caro, stai pensando quello a cui penso io?”
“Ma certo!”. I due si voltarono verso Frank, che nel frattempo si era seduto per riposarsi dopo la corsa a cui non era abituato.
“PRENDI LA SPILLA, PREFETTO!”
Tutti scoppiarono a ridere mentre Frank cercava inutilmente di prendere la spilla che i due cominciarono a lanciarsi da un lato all’altro del giardino.
                                                                                     ***

Era il primo settembre e come ogni anno il binario Nove e Tre Quarti della stazione di King’s Cross era affollatissimo. La locomotiva scarlatta era pronta a portare l’ennesima generazione di studenti alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Erano quasi le undici e Rose si affrettò a dare l’ultimo abbraccio a sua madre prima di salire a cercare posto. 
“Mi raccomando Rosie, fai la brava.”
“Lo farò mamma” disse abbracciandola con tenerezza. Poi, dopo un forte abbraccio a suo padre, salì sul treno.
Individuò subito uno scompartimento vuoto, e lo occupò assieme a Dom e Alice.
“Ragazze, ci pensate che questo è il sesto anno?” disse sua cugina con aria emozionata.
“Meglio non pensarci! L’anno prossimo ci sono i M.A.G.O.!”
Dominique e Alice si girarono a guardarla molto male. 
“Sei sempre la solita! Tutta tua madre!”
Rose si mise a guardare fuori dal finestrino. Voleva molto bene a sua madre…ma sarebbe stato bello per una volta provare ad essere l’originale, e non la copia.
Poco dopo si alzò per andare a fare la ronda per i corridoi assieme a Jack Thomas, l’altro prefetto dei Grifondoro. Era molto felice del suo ruolo, tranne per un piccolissimo particolare.
“Weasley, ti hanno riconfermata come prefetto nonostante l’isterismo?”
Malfoy era un prefetto anche lui.


Lorcan Scamandro era molto contento di tornare a scuola. Quello sarebbe stato l’ultimo anno: l’anno dei M.A.G.O. Avrebbe avuto ancora occasione di dimostrare di che cosa fosse capace…e poi avrebbe studiato Magisprudenza. La sua vita era davanti a lui, chiara e limpida. Si sarebbe diplomato e poi laureato con il massimo dei voti, avrebbe ottenuto un impiego di prestigio al Ministero…avrebbe probabilmente sposato la sua fidanzata, Mary Macmillian, e avrebbero avuto una vita tranquilla. Mary era esattamente quello che una ragazza dovrebbe essere: brava a scuola, di ottima famiglia, educata, seria. Era anche molto ricca, ma di questo non gli importava molto. Era determinato, ma non privo di valori. Di sicuro lei non era tipo da mettersi una collana fatta di tappi di Burrobirra. Lorcan si era reso conto sin da piccolo di quanto sua madre destasse l’ilarità di tutto il mondo magico. Gli aveva fatto male vedere quanto la prendessero in giro, e soprattutto come lei non rispondesse mai. Sembrava semplicemente che non li sentisse. Ma Lorcan li sentiva eccome, e non se ne capacitava. Le madri degli altri erano normali: come Ginny Potter, o Hermione Weasley…la sua no. Lysander si era sempre mostrato più accondiscendente con la madre: non che credesse a tutte le storie che lei raccontava, ma lo divertiva il suo modo di vedere il mondo e in larga parte ci si adattava. Con il tempo, lui era diventato molto più legato a lei mentre Lorcan, piano piano, si era allontanato. Suo padre era simile a Lysander: amava follemente la moglie, e adorava quella che definiva sempre la sua “unicità”. Ma Lorcan voleva diventare qualcuno che nessuno avrebbe mai preso in giro. Credeva anche di esserci riuscito. Peccato che non aveva considerato Emily Finnigan. Lei era l’unica in tutta Hogwarts, forse in tutto il mondo magico, che osasse prenderlo in giro. Persino James se lei non c’era lo lasciava in pace: ma lei no. Era tutto ciò che lui più odiava: confusionaria, rumorosa, completamente pazza. E dire che era molto intelligente, e anche molto bella. Quasi si sorprese di averlo pensato con tanta naturalezza: ma poi entrò nel suo scompartimento e vide Mary che gli sorrideva da dietro un libro. E i suoi pensieri tornarono nella giusta direzione.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: timeaftertime