Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: vennalyrion96    27/04/2014    4 recensioni
STORIA SOSPESA DEFINITIVAMENTE
IV è uno dei duellanti più famosi in assoluto: campione d'Asia e vincitore di innumerevoli duelli, è il personaggio di Zexal più sadico e crudele nei confronti degli avversari. Ma cosa succederebbe se un giorno, durante il suo amato fanservice, conoscesse una ragazza misteriosa che riuscirà a mettergli i piedi in testa, non nei duelli, ma in qualcosa di più intenso, come i suoi sentimenti? Come reagirà la famiglia Arclight all'incontro con questa strana ragazza dalla personalità ignota ma che rivelerà uno dei lati più enigmatici dell'animo umano? Lo scoprirete in questa fic! Buon proseguimento!! :D
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byron Arclight/Tron, Christopher Arclight/ Five, Michael Arclight/ Three, Nuovo personaggio, Thomas Arclight/ Four
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 2

 

A cosa può portare un incontro

 

-Angelina… ma che bel nome, ti si addice proprio, sai?- disse IV più sardonico, mentre l’espressione della ragazza diventava sempre più vispa ed allegra.

-Oh, ti ringrazio IV. Mi lusingano i tuoi complimenti, sai?-

-Carissima, il mio incontro con te non può che mettere in luce la verità quando parlo di donne! Ora se permetti, potrei avere l’onore di chiederti da dove vieni, Angelina?- domandò soavemente il ragazzo con un leggero inchino.

Nella prima parte del discorso di IV, Angelina era scoppiata in una risatina poi però, alla sua domanda riguardo alla propria provenienza, il suo volto assunse un colorito sempre più pallido, tanto da rattristirsi tutto d’un colpo. A quel punto, lei abbassò la testa e i suoi occhi azzurri incrociarono il pavimento asfaltato dell’entrata dello stadio.

-Beh, devi sapere che io vengo da molto lontano, da Gardeyard, un piccolo paese di campagna a centocinquanta chilometri da Heartland City- parlò lei, rivolgendo lo sguardo al di fuori dello stadio, contemplando i grandi edifici del centro città.

-In effetti, non ne ho mai sentito parlare. Io da bambino ci sono stato spesso in campagna, ma Gardeyard… non mi sembra di esserci mai stato- affermò IV, poggiando indice e medio della mano destra sul mento.

-Ad ogni modo, Angelina, qual buon vento ti ha spinto fino a qui? Voglio dire, una ragazza come te, così carina e beneducata e con così tanti bagagli appresso…- continuò, osservando con malizioso interesse sia lei sia la gran quantità di borse che portava con sé.

Angelina assunse un’espressione neutra, quasi scocciata, ma restò comunque sincera nelle sue parole.

-Gardeyard, esteticamente, è un bel paese: ci sono così tanti animali, è pieno di fiori nei campi e il cibo è ottimo… Però, sarò sincera, è di una noia mortale… Non ci sono tanti ragazzi nei dintorni e andare a scuola equivale a passare sette ore della giornata all’inferno vero e proprio! I professori sono veramente intolleranti e via discorrendo…-

IV comprese a fondo alcune delle motivazioni che avevano spinto la ragazza ad abbandonare la sua casa, ma restava ancora dubbioso e la trovava ancora fin troppo vaga nelle sue risposte.

A questo proposito, decise di saperne di più e continuò a porle ulteriori domande.

-Quindi, eri stanca dell’ambiente tetro in cui ti trovavi, giusto?-

Angelina sospirò.

-Sì. In più non riuscivo a trovare un lavoro laggiù. Sono abile in tutti i lavori domestici: so pulire, so cucinare, so stirare… Ma dove abitavo io, nessuno aveva bisogno di una cameriera, vista la nostra povertà-.

IV la guardò storto. Non riusciva a credere a quello che gli stava raccontando.

-Poverina… Quindi ti sei diretta ad Heartland City con lo scopo non solo di allontanarti dalla tua dura vita, ma vuoi pure trovare un lavoro… Quanto ti capisco, mia cara- disse IV, poggiandole una mano sulla spalla sinistra.

Nel frattempo, una serie di lunghi pensieri gli faceva provare una grande compassione per quella ragazza così bella ma sola e indifesa.

Con un lieve movimento, IV le scostò una cioccia di capelli dall’occhio destro e la osservò attentamente.

Poi le rivolse un sorrisetto sardonico e sussurrò: -Angelina, io ti posso aiutare, sai? Sono abbastanza ricco e famoso da avere assoluta necessità di una brava cameriera nella mia “accogliente” dimora. Se lo desideri, puoi trasformare la mia casa nel tuo rifugio permanente. A me farebbe molto piacere, e sono sicuro che la mia famiglia non sarà contraria-

A quelle parole, Angelina sbarrò gli occhi e si allontanò bruscamente da IV. Le gambe le tremavano, le braccia si immobilizzarono insieme al resto del torace.

-C…cosa? Dici davvero, IV? Lo faresti per me? Non è uno scherzo, vero?- balbettò Angelina, sempre presa da un moto di estrema incredulità.

Il giovane duellante, vedendo la risposta ridicola della ragazza, scoppiò a ridere.

-Ahahahah, mia cara Angelina! Ma cosa ti fa pensare che io ti stia mentendo?- continuò IV, avvicinandosi ancora a lei.

-Io, beh, non è che non ti creda, più che altro io…-

-Ho capito, non te l’aspettavi, non è così?- la interruppe lui, afferrandole il mento dolcemente.

-Esatto. Insomma, hai così tante ammiratrici, eppure non ne hai mai scelta nessuna a vivere a casa tua; è un buon motivo per giustificare il mio stupore!- ammise Angelina con un sorriso malizioso.

IV si grattò un attimo la testa prima di risponderle soddisfatto e felice: -Hai ragione, ma incontrare una ragazza così intelligente non mi capita certo tutti i giorni! E poi, ammettiamolo: quelle ragazze non sono altro che una parte del mio gruppetto di fan incalliti che non vedono l’ora di assistere al mio fanservice. Immaginati, quanto sono sciocche! Ahahah-

Angelina incrociò le braccia e osservò: -Certo che essere famoso ti costa parecchia fatica, e compreso che devi sopportare tutte loro, non ne dubito-

Ad un certo punto, IV interruppe la frase, per poi afferrarla per il busto.

- Non temere, Angelina, tu sei diversa e mi stai molto simpatica, sai? Anzi, già che sono qui, che ne dici se stasera facciamo un bel giro prima di arrivare a casa mia?- propose il ragazzo in un tono particolarmente suadente, come se il suo fosse un invito per un appuntamento romantico.

Angelina strinse forte la gonna e felice esclamò: -Oh, ma che onore! Ne sarei molto felice! Sai quanto vorrei rilassarmi dopo aver intrapreso questo lungo viaggio!-

Fu allora che entrambi si misero in cammino, diretti verso la fermata dell’autobus poco distante.

Nonostante faticasse a sollevare i bagagli di Angelina, IV non esitava a darle una mano e per tutta la durata del viaggio, non avevano fatto altro che parlare insieme: discutevano su argomenti più vasti; IV per esempio, le raccontava le innumerevoli ed epiche vincite ai duelli, specialmente contro chi riteneva più debole. Angelina, al contrario, era colei che faceva più osservazioni e più commenti riguardo le faccende personali di lui. Stranamente, infatti, lei era solita, anche durante il giro in centro città, a parlare pochissimo di sé, della vita che aveva trascorso in campagna, della sua famiglia… Tutto ciò era ancora rimasto un enigma e IV, pur di saperne di più, talvolta era costretto a girarci intorno pur di avere una valida risposta da parte di Angelina.

Tuttavia, a IV non sembrava poi un grave problema: del resto, cosa poteva esserci di più piacevole e divertente della compagnia di una ragazza così interessante? Insomma, cosa poteva volere di più il grande IV?

La loro presenza attirava l’attenzione di moltissima gente: uomini, donne, ragazzi e ragazze e persino bambini aumentavano man mano di numero e li osservavano con vivo interesse.

Angelina era più tranquilla che mai e all’interno dei vari negozi, si comportava benissimo, faceva sempre bella figura e si sentiva sempre più fortunata a stare al fianco di una tale celebrità. Tuttavia, anche IV non poteva sentirsi da meno: quell’incontro avrebbe segnato per sempre la sua esistenza, e non si sarebbe mai e poi mai lasciato andare una creatura come lei, che non vedeva l’ora di presentare alla propria famiglia.

“Da adesso in poi benedirò il destino per averci fatto incontrare” pensava lui mentre la osservava durante la lunga camminata.

Dopo tre lunghe ore, finalmente arrivò il momento per IV di tornare a casa.

Ovviamente, già prevedeva le eventuali reazioni dei parenti, ma in fondo, cosa ne importava?

Ormai era deciso, lei sarebbe rimasta lì, con loro e con lui, per sempre.

Erano le 21.30 quando i due giunsero alla cancellata di un imponente e macabro palazzo gotico.

Angelina allungò il collo sempre più vicino al cancello e osservò curiosa le mura della casa di IV.

-E cosi, questa sarebbe casa tua?- domandò mettendo le mani in tasca.

-Proprio così, mia cara. Io mi auguro che il nuovo ambiente sia di tuo gradimento- disse IV suonando il campanello.

-Pensi che piacerò alla tua famiglia? Da quanto mi hai detto prima tuo padre, è un tantino particolare. Sei sicuro che non gli arrecherò disturbo?-

Il cancello ad un certo punto si aprì lentamente con un sonoro cigolio da brivido.

-Sarò sincero con te: sebbene io sia suo figlio, non sono mai riuscito ad andare molto d’accordo con lui e fatico ad ambientarmi nella mia casa e passarci molto tempo. Per questo cerco sempre di uscire il più possibile-

-Vuoi dire che non la prenderà bene quando gli dirai che sarò la nuova cameriera?-

Vedendola preoccupata, IV sorrise:

-Angelina, non temere, lui non se l’è mai presa con chi non si intromette nelle nostre faccende quindi non ti mangia mica. Tanto fra poco lo conoscerai di persona-

Dopo che il cancello fu finalmente aperto, i due si diressero verso la grande porta d’ingresso.

-E’ il momento- annunciò IV, non appena poggiò la mano sulla maniglia.

 

Angolino dell’autrice:

Sera a tutti! ^_^ Questo capitolo è stato scritto d’un lampo, quindi sarà molto facile per voi trovare qualche errorino… Chiedo scusa per questo, il fatto è che questi giorni sono in preda ad un’ansia incredibile: ho una tesina da esporre martedì e fra una settimana o poco più ho un esame importantissimo di francese D: Tuttavia, mi ero ripromessa di aggiornare comunque, dal momento che ne sono passati di giorni dalla data dell’ultimo aggiornamento D:D:  Ringrazio moltissimo coloro che seguono la mia storia e mi sopportano J (Sognatrice Felice, PuffballOtaGirl, Yulin, sakura yamamori, ZuccheroFilato1999) Inoltre, do’ il caloroso benvenuto a Poke_ZexalGirl8 :D Con questo, ho detto tutto e ci becchiamo al prossimo capitolo, ragazzi!

vennalyrion96

N.B:

Gardeyard (il piccolo paese di campagna dove Angelina viveva) l’ho inventato io! xD

  
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