Capitolo
2
A
cosa può portare un incontro
-Angelina…
ma che bel nome, ti si
addice proprio, sai?- disse IV più sardonico, mentre
l’espressione della
ragazza diventava sempre più vispa ed allegra.
-Oh,
ti ringrazio IV. Mi lusingano i
tuoi complimenti, sai?-
-Carissima,
il mio incontro con te
non può che mettere in luce la verità quando
parlo di donne! Ora se permetti,
potrei avere l’onore di chiederti da dove vieni, Angelina?-
domandò soavemente
il ragazzo con un leggero inchino.
Nella
prima parte del discorso di
IV, Angelina era scoppiata in una risatina poi però, alla
sua domanda riguardo
alla propria provenienza, il suo volto assunse un colorito sempre
più pallido,
tanto da rattristirsi tutto d’un colpo. A quel punto, lei
abbassò la testa e i
suoi occhi azzurri incrociarono il pavimento asfaltato
dell’entrata dello
stadio.
-Beh,
devi sapere che io vengo da
molto lontano, da Gardeyard, un piccolo paese di campagna a
centocinquanta
chilometri da Heartland City- parlò lei, rivolgendo lo
sguardo al di fuori
dello stadio, contemplando i grandi edifici del centro città.
-In
effetti, non ne ho mai sentito
parlare. Io da bambino ci sono stato spesso in campagna, ma
Gardeyard… non mi
sembra di esserci mai stato- affermò IV, poggiando indice e
medio della mano
destra sul mento.
-Ad
ogni modo, Angelina, qual buon
vento ti ha spinto fino a qui? Voglio dire, una ragazza come te,
così carina e
beneducata e con così tanti bagagli appresso…-
continuò, osservando con
malizioso interesse sia lei sia la gran quantità di borse
che portava con sé.
Angelina
assunse un’espressione
neutra, quasi scocciata, ma restò comunque sincera nelle sue
parole.
-Gardeyard,
esteticamente, è un bel
paese: ci sono così tanti animali, è pieno di
fiori nei campi e il cibo è
ottimo… Però, sarò sincera,
è di una noia mortale… Non ci sono tanti ragazzi
nei dintorni e andare a scuola equivale a passare sette ore della
giornata
all’inferno vero e proprio! I professori sono veramente
intolleranti e via
discorrendo…-
IV
comprese a fondo alcune delle
motivazioni che avevano spinto la ragazza ad abbandonare la sua casa,
ma
restava ancora dubbioso e la trovava ancora fin troppo vaga nelle sue
risposte.
A
questo proposito, decise di
saperne di più e continuò a porle ulteriori
domande.
-Quindi,
eri stanca dell’ambiente
tetro in cui ti trovavi, giusto?-
Angelina
sospirò.
-Sì.
In più non riuscivo a trovare
un lavoro laggiù. Sono abile in tutti i lavori domestici: so
pulire, so
cucinare, so stirare… Ma dove abitavo io, nessuno aveva
bisogno di una
cameriera, vista la nostra povertà-.
IV
la guardò storto. Non riusciva a
credere a quello che gli stava raccontando.
-Poverina…
Quindi ti sei diretta ad
Heartland City con lo scopo non solo di allontanarti dalla tua dura
vita, ma
vuoi pure trovare un lavoro… Quanto ti capisco, mia cara-
disse IV, poggiandole
una mano sulla spalla sinistra.
Nel
frattempo, una serie di lunghi
pensieri gli faceva provare una grande compassione per quella ragazza
così
bella ma sola e indifesa.
Con
un lieve movimento, IV le scostò
una cioccia di capelli dall’occhio destro e la
osservò attentamente.
Poi
le rivolse un sorrisetto
sardonico e sussurrò: -Angelina, io ti posso aiutare, sai?
Sono abbastanza
ricco e famoso da avere assoluta necessità di una brava
cameriera nella mia
“accogliente” dimora. Se lo desideri, puoi
trasformare la mia casa nel tuo
rifugio permanente. A me farebbe molto piacere, e sono sicuro che la
mia
famiglia non sarà contraria-
A
quelle parole, Angelina sbarrò gli
occhi e si allontanò bruscamente da IV. Le gambe le
tremavano, le braccia si
immobilizzarono insieme al resto del torace.
-C…cosa?
Dici davvero, IV? Lo
faresti per me? Non è uno scherzo, vero?-
balbettò Angelina, sempre presa da un
moto di estrema incredulità.
Il
giovane duellante, vedendo la
risposta ridicola della ragazza, scoppiò a ridere.
-Ahahahah,
mia cara Angelina! Ma
cosa ti fa pensare che io ti stia mentendo?- continuò IV,
avvicinandosi ancora
a lei.
-Io,
beh, non è che non ti creda,
più che altro io…-
-Ho
capito, non te l’aspettavi, non
è così?- la interruppe lui, afferrandole il mento
dolcemente.
-Esatto.
Insomma, hai così tante
ammiratrici, eppure non ne hai mai scelta nessuna a vivere a casa tua;
è un
buon motivo per giustificare il mio stupore!- ammise Angelina con un
sorriso
malizioso.
IV
si grattò un attimo la testa
prima di risponderle soddisfatto e felice: -Hai ragione, ma incontrare
una
ragazza così intelligente non mi capita certo tutti i
giorni! E poi,
ammettiamolo: quelle ragazze non sono altro che una parte del mio
gruppetto di
fan incalliti che non vedono l’ora di assistere al mio
fanservice. Immaginati,
quanto sono sciocche! Ahahah-
Angelina
incrociò le braccia e
osservò: -Certo che essere famoso ti costa parecchia fatica,
e compreso che
devi sopportare tutte loro, non ne dubito-
Ad
un certo punto, IV interruppe la
frase, per poi afferrarla per il busto.
-
Non temere, Angelina, tu sei
diversa e mi stai molto simpatica, sai? Anzi, già che sono
qui, che ne dici se
stasera facciamo un bel giro prima di arrivare a casa mia?- propose il
ragazzo
in un tono particolarmente suadente, come se il suo fosse un invito per
un
appuntamento romantico.
Angelina
strinse forte la gonna e
felice esclamò: -Oh, ma che onore! Ne sarei molto felice!
Sai quanto vorrei rilassarmi
dopo aver intrapreso questo lungo viaggio!-
Fu
allora che entrambi si misero in
cammino, diretti verso la fermata dell’autobus poco distante.
Nonostante
faticasse a sollevare i
bagagli di Angelina, IV non esitava a darle una mano e per tutta la
durata del
viaggio, non avevano fatto altro che parlare insieme: discutevano su
argomenti
più vasti; IV per esempio, le raccontava le innumerevoli ed
epiche vincite ai
duelli, specialmente contro chi riteneva più debole.
Angelina, al contrario,
era colei che faceva più osservazioni e più
commenti riguardo le faccende
personali di lui. Stranamente, infatti, lei era solita, anche durante
il giro
in centro città, a parlare pochissimo di sé,
della vita che aveva trascorso in
campagna, della sua famiglia… Tutto ciò era
ancora rimasto un enigma e IV, pur
di saperne di più, talvolta era costretto a girarci intorno
pur di avere una
valida risposta da parte di Angelina.
Tuttavia,
a IV non sembrava poi un
grave problema: del resto, cosa poteva esserci di più
piacevole e divertente
della compagnia di una ragazza così interessante? Insomma,
cosa poteva volere
di più il grande IV?
La
loro presenza attirava
l’attenzione di moltissima gente: uomini, donne, ragazzi e
ragazze e persino
bambini aumentavano man mano di numero e li osservavano con vivo
interesse.
Angelina
era più tranquilla che mai
e all’interno dei vari negozi, si comportava benissimo,
faceva sempre bella
figura e si sentiva sempre più fortunata a stare al fianco
di una tale
celebrità. Tuttavia, anche IV non poteva sentirsi da meno:
quell’incontro
avrebbe segnato per sempre la sua esistenza, e non si sarebbe mai e poi
mai
lasciato andare una creatura come lei, che non vedeva l’ora
di presentare alla
propria famiglia.
“Da
adesso in poi benedirò il
destino per averci fatto incontrare” pensava lui mentre la
osservava durante la
lunga camminata.
Dopo
tre lunghe ore, finalmente
arrivò il momento per IV di tornare a casa.
Ovviamente,
già prevedeva le
eventuali reazioni dei parenti, ma in fondo, cosa ne importava?
Ormai
era deciso, lei sarebbe
rimasta lì, con loro e con lui, per sempre.
Erano
le 21.30 quando i due giunsero
alla cancellata di un imponente e macabro palazzo gotico.
Angelina
allungò il collo sempre più
vicino al cancello e osservò curiosa le mura della casa di
IV.
-E
cosi, questa sarebbe casa tua?-
domandò mettendo le mani in tasca.
-Proprio
così, mia cara. Io mi
auguro che il nuovo ambiente sia di tuo gradimento- disse IV suonando
il
campanello.
-Pensi
che piacerò alla tua
famiglia? Da quanto mi hai detto prima tuo padre, è un
tantino particolare. Sei
sicuro che non gli arrecherò disturbo?-
Il
cancello ad un certo punto si
aprì lentamente con un sonoro cigolio da brivido.
-Sarò
sincero con te: sebbene io sia
suo figlio, non sono mai riuscito ad andare molto d’accordo
con lui e fatico ad
ambientarmi nella mia casa e passarci molto tempo. Per questo cerco
sempre di
uscire il più possibile-
-Vuoi
dire che non la prenderà bene
quando gli dirai che sarò la nuova cameriera?-
Vedendola
preoccupata, IV sorrise:
-Angelina,
non temere, lui non se
l’è mai presa con chi non si intromette nelle
nostre faccende quindi non ti
mangia mica. Tanto fra poco lo conoscerai di persona-
Dopo
che il cancello fu finalmente
aperto, i due si diressero verso la grande porta d’ingresso.
-E’
il momento- annunciò IV, non
appena poggiò la mano sulla maniglia.
Angolino
dell’autrice:
Sera
a tutti! ^_^ Questo capitolo è
stato scritto d’un lampo, quindi sarà molto facile
per voi trovare qualche errorino…
Chiedo scusa per questo, il fatto è che questi giorni sono
in preda ad un’ansia
incredibile: ho una tesina da esporre martedì e fra una
settimana o poco più ho
un esame importantissimo di francese D: Tuttavia, mi ero ripromessa di
aggiornare comunque, dal momento che ne sono passati di giorni dalla
data
dell’ultimo aggiornamento D:D: Ringrazio moltissimo
coloro che seguono la
mia storia e mi sopportano J
(Sognatrice Felice, PuffballOtaGirl, Yulin, sakura
yamamori, ZuccheroFilato1999) Inoltre, do’ il caloroso
benvenuto a
Poke_ZexalGirl8 :D Con questo, ho detto tutto e ci becchiamo al
prossimo
capitolo, ragazzi!
vennalyrion96
N.B: