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Autore: Mel94    28/04/2014    1 recensioni
Sentii le sue dita sfiorarmi dolcemente la guancia come per asciugarla. Schiusi appena gli occhi e notai la vicinanza tra di noi. Avevo all'altezza degli occhi la sua clavicola profonda e scolpita. Non riuscivo a guardare in alto, sarebbe stato troppo imbarazzante e doloroso come ultimo ricordo.
Tirò su anche l'altra mano e premurosamente, con entrambe, mi prese il viso in una stretta delicata ma decisa. Sentivo il cuore andare a mille. Tenevo gli occhi chiusi. Il suo tocco sulla mia pelle, aveva scatenato un effetto men meno che aspettato. Ero tutta elettrizzata, ma le gambe iniziavano a cedere. Mi tirò verso di sé e sentii il suo viso farsi sempre più vicino. Strinsi leggermente le labbra, perché non sapevo cosa aspettarmi. Tenevo i pugni stretti , premuti sulle cosce e poi....le sue labbra si posarono soffici e calde ....
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo Personaggio, Quasi tutti, Taemin
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Negli ultimi tempi mi sono accorta, andando a rivedere ogni capitolo per vedere se c'era qualche errore ecc, che molte volte le immagini non si vedono. Qunidi basta che andate sopra ad essa, mettete copia URL e la copiate su un'altra scheda. Quelle che non si aprono mi dispiace ma vuol dire che sono quelle prese da un mio album privato su facebook. C'ercherò di risolvere il problema. Altrimenti qualche volta basta ricaricare la pagina.


LAST DAYS

 
Erano passati alcuni giorni da quando ero stata all’SM per incontrare Taemin e gli altri. Fortunatamente l’aveva presa bene e non si era arrabbiato del fatto che non gli aveva detto prima del nostro primo incontro all’aeroporto. Mi mandò un messaggio lungo un chilometro con scritto che anche lui avrebbe fatto lo stesso e tutte le ragioni e giustificazioni del mondo per le quali l’avrebbe fatto. Sembrava quasi fosse stato lui ad aver sbagliato.
Comunque adesso che sapeva tutto mi sentivo più tranquilla e rilassata a parlare con lui. Non avevo come prima, quella sensazione e paura di essere scoperta da un momento all’altro senza sapere quale sarebbe stata la sua reazione.

Intanto il programma era andato avanti. ‘ultimo episodio mandato in onda era stato ripreso nelle diverse discoteche in cui ero stata. Naturalmente niente alcool davanti alle telecamere, giusto perché il programma era dedicato ad un pubblico anche infantile. Ciò non mi impediva di bere nelle mie serate libere ovviamente.

Una volta dei ragazzi mi avevano fermata per le starde dei Hongdae con un “Hello” e se ne erano usciti fuori con “Can HUG?" (possiamo abraccio?)”.


All’inizio esitai un attimo, ma alla fine che mi costava fare felice dei ragazzi. Poi uno era particolarmente carino. Assomigliava tanto a Chen degli exo. Dopo di che vedendo che andavamo tutti nella stessa direzione mi chiesero se volevo andare a bere qualcosa con loro e degli amici. Non mi fidai subito, ma tanto valeva lasciarsi andare per una volta. Dovevo pur divertirmi un po’ no?
Ci avviamo per le stradine finché non arrivammo a una normalissima porta che portava a delle scale che andavano su e giù (a voi la scelta). Loro davanti a me iniziarono a scendere, ma io mi bloccai. Aspetta un attimo e questi dove mi portano adesso? Pensai tra me e me. Uno di loro si accorse e si fermò a guardarmi.
Mi avvicinai a lui e gli chiesi

Dove siamo? È casa tua?

E sì, perché l’aspetto era proprio quello di un edificio di appartamenti. Questo però non mi capiva. Il loro inglese era veramente scarso. Cercai di spiegare e pronunciare il meglio possibile la parola “Home (casa)” ma niente. Lui stava per darmi il suo S4 con il traduttore quando mi ricordai come si diceva casa in coreano.

?(casa)?

All’inizio mi guardò sconcertato. Poi capì cosa intendevo dire. Di colpo diventò fucsia e inizio a dire:

NO!NO! NO HAUS! NO HAUS!

Intanto faceva una X con le braccia, era tipico dei coreani per negare qualcosa, ma lui mi faceva morire dal ridere. Era disperato e imbarazzato, peggio dei bambini delle elementari. Gli altri intanto osservando la scena ridevano rossi in faccia anche loro. Poi cercò di spiegarmi:

Emm friends, emmm com com, luuk!” (lo scrivo direttamente in “inglese” per farvi capire l’orridità della pronuncia ahha )

Capii che non avevano brutte intenzioni e scesi con loro. Arrivati al piano sotto 0 (nn saprei come chiamarlo) mi ritrovai davanti una specie di caffè/bar con alcuni tavoli e diversi ragazzi e ragazze della mia età.
Mi presentarono ai loro amici. Io ero un po’ incantata da quella mega TV 50 pollici che trasmetteva MV kpop a go go. Cercai di essere il più indifferente possibile per non sembrare una accanita, fissata. Sapevo che a loro non piaceva. Bevemmo soju e birra. Mi fecero anche mangiare bachi di seta fritti… senza che io lo sapessi naturalmente. Sembravano uvette…-.-



Alla fine della serata mi accompagnarono fino all’hotel e uno di loro mi porto per tutto il viaggio la borsa. Sapevo che era abitudine loro farlo, ma pensavo fosse tra coppiette e cose varie e invece loro, gentilissimi , soprattutto e sicuramente perché ero parecchio sbronza, me la portarono. Non saprei dire se avevano altre intenzioni, ma probabilmente capirono che non ero il tipo.
Avevo raccontato di questo tipo di serate a Taemin. Lui da oppa preoccupato mi aveva sgridata e avvertita di stare più attenta, perché non tutti i ragazzi erano così buoni. Ero stata fortunata fin ora.

Quel pomeriggio avrei fatto l’ultima ripresa con gli altri concorrenti in una sfida all’ultimo sangue sui giochi più stupidi che potessero esistere al mondo. Non ci avevano specificato quali sarebbero stati, ma ci avevano dato un’idea del genere. Ci saremmo praticamente messi in ridicolo come mai in vita nostra, più di quando avessimo potuto fare ormai negli altri episodi passati.

Avrei voluto godermi al massimo quegli ultimi giorni a Seoul, ma ero parecchio triste. Anzi ero più che depressa. Da lì a pochi giorni sarei ritornata a casa.
La scuola era già iniziata e mi ero persa le prime due settimane, nessun rimpianto, naturalmente. Non riuscivo a pensare di dover tornare e ricominciare la mia monotona e noiosa vita di sempre.

Per il momento preferivo non dire a niente a Taemin. Avevo già in mente un modo carino per salutarlo.
Ci sarebbe stato un fansign il giorno stesso della mia partenza. Era stato Taemin stesso a dirmelo. Grazie ai miei contatti con la KBS forse avevo qualche possibilità di essere tra le 100 fan fortunate prescelte per avere il loro autografo. In caso non ci fossi riuscita, avevo sicuro un posto riservato tra la massa di fan che altro non potevano fare che urlare e fare foto dalla recinzione.
Non mi sarei comunque potuta fermare per più di un oretta massimo, giusto quello che bastavano per vederlo e salutarlo almeno un’altra volta prima di partire.

Avrei preparato una bustina da regalo che avevo visto pochi giorni prima in un supermercato, alcuni regali per i ragazzi. Cavolate varie, più che altro schifezze da mangiucchiare provenienti dall’Italia. Me li ero portati dietro proprio in caso avessi avuto un’occasione come questa. Scrissi anche una lettera per Taemin, sperando di potergli far arrivare almeno quella.

Mi preparai per andare in studio. Non ne avevo gran che voglia quel giorno, soprattutto visto che ci pensavano loro a truccarmi, vestirmi ecc. Ancora non mi ero abituata a tutte quelle attenzioni.
La giornata passò velocemente e le riprese andarono più che bene. Per fortuna facemmo tutti quanti pochi NG, quindi nessuna ripresa di troppo da rifare. Mi divertii parecchio con gli altri. Erano tutti più simpatici di quel che mi erano sembrati, tanto che arrivai anche a scambiarmi i contatti con alcuni di loro.
Il vincitore fu un ragazzo Svedese. Aveva fatto faville con la sua cover dei TVXQ. Era veramente bravo, ed ero più che d’accordo fosse stato lui a vincere. Certo, un minimo di invidia ci stava, ma visto che il premio in palio non era tutto sto che e non me ne fregava più di tanto di vincerlo, non potevo che congratularmi ed essere contenta per lui.


(T)- hey stranieraaa!!!
- ci sei?
- Ti sei organizzata per il fansign a Shinchon come ti avevo detto?

Non avevo fatto in tempo ad uscire dallo studio che già mi aveva bombardata di messaggi.

(N)- Sì, ho già parlato con il Sr. Kim, ma sfortunatamente loro non possono fare niente per le estrazioni delle 100 fans.

(T)- Non è giusto così però…

(N)- Ci sarò comunque ;) tra la folla ma ci sarò!

(T)- OK. Ma non è lo stesso. Avrei volto incontrarti finalmente da vicino. Fare le presentazioni come si devono.

(N)- Ci siamo già incontrati, ricordi? All’aeroporto…

(T)- Non è lo stesso!! In quel momento non sapevo nemmeno chi eri…

(N)- Non ti lamentare. È già tanto se riesco ad andare...

(T)- In che senso?

Che stupida. Stavo per farmi sfuggire un’informazione di troppo.

(N)- niente niente..quando sarò là ti darò qualche indizio su dove mi trovo e vediamo se riesci a trovarmi

Avevo in mente di lanciare una piccola sfida per rendere il tutto più interessante.

(N)- Se non riesci a vedermi entro dieci secondi da quando ti mando l’indizio, dovrai salire sulla sedia e urlare “sono uno stupido” col microfono!! kkkkk ci stai?? ^^ kkkkk

Non rispose subito. Bhe non c’era da biasimarlo. Avevo scritto un messaggio lungo e forse usato qualche parola troppo difficile per le sua abilità nella lingua.

(T)- AHAHAHAHAH! 넌미치고!! (tu sei pazza) Ci sto, ci sto!
- Se riesco a trovarti però, dovrai urlare tu “sono una stupida” ok??

(N)- Hey! Una cosa e se lo dici tu, tutti lo prenderanno a ridere. Io sembrerò una stupida veramente….
- va bene…visto che sono stata io a lanciare la sfida, accetto T.T

(T)- mmm…ho cambiato idea. Hai ragione sembreresti troppo stupida…

(N)- hey!!! Ahahah

(T)- ahahah quindi dovrai urlare “Taemin I love you”!!
-
In inglese mi raccomando! Così ti distingui dalla massa.
- Ah e non può mancare il cuore con le braccia! ^^

Sembrava averci preso gusto a prendermi in giro.

(N)- emmm rimaniamo con il “sono una stupida” ?

(T)- NO NO…ormai ho deciso così! Che fai? Ti tiri indietro??

Era solo imbarazzante il pensiero, non volevo nemmeno pensarci a farlo veramente!!!!

(T)- Dai!! Tanto quante possibilità ho di trovarti tra tutta quella gente?? Finiremmo sicuramente che sarò io a doverlo fare ahahha

In effetti aveva ragione. Era praticamente impossibile. E poi avevo iniziato io con questa storia…non potevo tirarmi indietro, sarei sembrata una codarda, e non lo ero…..no…………u.u

(N)- Ok…va bene…

Continuammo a parlare per un altro po’ del più e del meno. Gli raccontati della mia giornata. E di quanto avessi giocato e mi fossi divertita. Adesso potevo capirli quando facevano quei programmi stupidi che ti facevano ridere a crepapelle.
Alla fine ci salutammo. Io ero stanca e anche lui a quanto pareva.

(T)- Ci sentiamo presto ~잘자 네이트야 ;) (buona notte Nath)

(N)- 잘자요 오빠~ ^^ (buona notte oppa)

Mi vergognai parecchio a chiamarlo per la prima volta 오빠(oppa), ma il fatto che mi avesse anche lui, per la prima volta, salutata scrivendo il mio nome e aggiunto il - (-ya) fiale, mi aveva dato il coraggio. E lui sembrava aver apprezzato.

(T)-
  
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