Sono alla finestra.
È
sera, sabato sera.
Chi
me lo fa fare di annoiarmi?
Mi
diverto a modo mio, il sabato sera.
Grazie
a Dio non si esce. Non lo sopporterei. Mi sentirei una
disadattata.
Direi
che sono appostata alla
finestra.
Fuori
passa un sacco di gente.
L’ho
detto, è sabato sera. È ovvio che ci
sia un sacco di gente.
Comincio
a far le linguacce alla gente che passa. Incrocio gli occhi, faccio espressioni
strane, che sono accentuate dal trucco nero intorno agli
occhi.
Passa
una bambina, che cammina dietro ai suoi genitori, con lo sguardo allegro e un
vestitino rosa.
Rosa.
Puah.
La
guardo.
Mi
vede.
Linguaccia.
Smorfia.
Piange.
I
genitori si girano e la guardano piangere.
Mi
tiro indietro dalla finestra e mi metto all’altra, quella che passa più
inosservata.
Guardo
la scena: la bambina piange, spaventata.
Ma
io che ho fatto?
Mi
sono solo divertita!
Note:
Salve
gente! Ho scritto una nonsense sulla serata di ieri. Decisamente mi sono
divertita. È stato stupendo vedere quella bambina piangere. Non tanto per la
cosa in sé, ma per il fatto che sono stata la me stessa che di solito viene
repressa. Lo giuro, è stato liberante.
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