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Autore: demebi    28/04/2014    1 recensioni
La storia dell'amore tra Hermione e Jace. Quanto tempo è necessario per innamorarsi? Quanti sguardi? Quante parole? Forse ognuno possiede i suoi tempi, ma una cosa è sicura chiunque è in grado di farlo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il tempo dell’amore
 
 
Odiavo quando qualcosa era fuori posto, quando la penna a sfera lasciava quelle piccole sbavature sulla carta, odiavo i miei capelli così ribelli e sempre fuori posto, odiavo quel ricciolo castano che con il vento si mi piazzava davanti agli occhi, impedendomi di vedere. Odiavo quando il vento passava prepotentemente tra le foglie e si insidiava tra i vestiti, penetrando fin a dentro le ossa. Eppure non riuscì a non innamorarmi di quel ragazzo in anfibi neri e maniche corte, che come un bambino camminava sul bordo del marciapiede bilanciando il corpo. Non era affatto un bambino, il vento teneva la t-shirt attaccata al suo corpo, rendendo visibili gli addominali scolpiti. La borsa ciondolava al mio fianco mentre il mio cuore aveva preso ad andare al suo stesso ritmo, in una danza senza fine, fatta di pochi movimenti, piccoli balzi che il mio cuore faceva ogni volta che lo vedevo.
Ecco come io, Hermione Granger, precisina per eccellenza, mi ero innamorata di Jace Wayland duro in giacca di pelle e i capelli incollati dal gel. Ecco come avevo iniziato ad amare quel ricciolo che si posizionava sulla mia fronte e che lui spostava con dolcezza, sfiorandomi il volto.
Come avevo iniziato ad adorare il vento, che accarezzava i contorni del suo corpo, per poi passare a me permettendomi di sentire il suo profumo.
Quanto può essere strano innamorarsi, era bastato uno sguardo per cambiare il mio modo di vedere il mondo. Degli occhi per abbattere tutte le mie barriere, un volto per occupare il mio cuore, un corpo per invadere i miei pensieri. Un sorrisetto sghembo per farmi venire il mal di pancia. Una battuta sarcastica per far apparire un’espressione idiota sulla mia faccia. Ventiquattro ore per cambiare abitudini, ventiquattro ore per convincermi ad andare nella discoteca più famosa della città, il Pandemonium. Una settimana per imparare a ballare, per muovere i fianchi ondeggiando a ritmo, spettinandomi i capelli. Una settimana per prepararmi. Dieci giorni per farmi notare. Due settimane per fargli imparare il mio nome e gioire sentendoglielo pronunciare. Un mese per farlo innamorare. Un anno per conoscerlo del tutto, un anno per essere in grado di criticare i suoi difetti, un anno per essere in grado di capire al volo il suo stato d’animo. Un bacio per ritrovarsi. Una carezza per far accapponare la pelle. Un piccolo brivido per risvegliarsi. Un errore per redimersi.
 Un si per sigillare il nostro amore.  Un cenno affermativo per diventare uno solo. Delle analisi per tornare a sorridere. Un urlo per il frutto meraviglioso della nostra unione. Un pianto per rallegrarsi. Un semplice nome, Lia, per ritrovare la tenerezza. Una parola per sorprendere. Una caduta per ridere insieme. Una canzone per addormentarsi. Una stanza per diventare bambini, per giocare. Un padrino per ridere, Fred, quel padrino che voleva bene a Lia come se fosse figlia sua. La convinzione che l’avremo lasciata in un posto sicuro, qualunque cosa ci riservasse il futuro. L’eternità e l’infinito per continuare a volersi bene.

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Angolo autrice:
questa fic partecipa al contest What if? Ragazzi Normali di YourLove_AlliNeed , che vorrei ringraziare per la sua pazienza e per avermi dato l'ispirazione per questa fic.
a presto

 
  
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