Vago senza meta... vagare mette tranquillità perchè si torna sempre al punto di partenza...
Vagare.. una parola piena di un significato nullo, inutile: fare tanto e tornare al punto di partenza volutamente. Parola simile a vago, indefinito, come quello che dovevo fare: niente.
Cosa facciamo? Siamo tanto diversi dai moscerini? Qual'è il nostro scopo? Dovremmo averlo solo perchè per fortuna o per disgrazia il nostro cervello si è così evoluto da permetterci di pensare ad altro oltre alla sopravvivenza? Pensate mai a cosa è il pensiero? L'anima? Il comportamento di ciascuno di noi? La vita e la morte? È solo una parola... e è più facile e strano di quel che si pensa: è chimica. Tutto è chimica. Quello che ci fa vivere, quello che ci fa morire.
Ecco cosa siamo: un processo chimico. E allora cosa c'entra Dio? Se non abbiamo un'anima...
Ci avete mai pensato? La vita è un po' come ripetere la storia: si nasce, e si è istintivi come un uomo primitivo, poi diventiamo grandi e vogliamo ribellarci e fare ognigiorno una rivoluzione, poi iniziamo a pensare in termini di amore, vita, anima, dolore... insomma... ci pervade il romanticismo.
E adesso? Adesso amiamo la scienza, la certezza. Non sopportiamo l'agonia dell'attesa, dell'ignoto. Cosa siamo diventati? Non era più bello pensare a un cuore che amava e a un'anima che viveva oltre al corpo? Non era più bello pensare all'infinita bontà dell'illusione più longeva dell'umanità? Non era più bello ingannarsi? Già. Come i bambini. Ricordo quando mi hanno detto per la prima volta che mio nonno dormiva e io chiesi "quando si sveglia?" mi dissero "questa volta non si sveglia" beh, era carino pensare che dormisse. Pensare che magari si erano sbagliati e si sarebbe svegliato prima o poi. Ma che senso ha ingannarci? Se poi dobbiamo comunque svelare la realtà?
Che bella parola... svelare... levare il velo, il velo di Maya che copre la realtà e la cela agli occhi degli altri. Quanta crudezza in questa parola.
Quanto è cruda questa vita. E ci meravigliamo se diventiamo cinici, se non vogliamo più provare niente? Se stiamo cercando di non vedere in tutti i modi, di diventare ciechi? La vita è breve, dicono... vivila, dicono.. e intanto fumano, bevono e si drogano. La vita è breve, dicono, che senso ha sprecarla? E intanto studiano, diventano giudici, commessi, avvocati e medici e spazzini e camerieri e non trovano lavoro (perchè prima o poi diventerà una costante, me lo sento).
Quindi, eccoci qua.. a chiederci perchè i ragazzi si estraniano per una sera dalla vita. Potrete rispondere che si può fare anche con un buon libro, con un po' di musica a palla nelle orecchie.. ma è proprio lì il punto, secondo me.. il buon libro e la musica non ammazzano, tutto il resto si. Quindi la società inesorabilmente cerca la morte, in un ballo d'amore e odio. Ecco come la penso... temiamo la morte così tanto da cercarla. Ecco come la penso: scappiamo dalla vita per una sera con l'intenzione inconscia di farlo per sempre... perchè ci sentiamo vuoti, senza futuro e il libro non ci basta. Ci divertiamo, sorridiamo, ma è una maschera. Quindi dobbiamo ammazzare il vuoto, possibilmente prima di ammazzare noi. Il vuoto della società che non ci va più bene, e forse, in fondo, bene non ci è mai andata, ma continuiamo a tirare avanti, a estraniarci e a non vedere, a mettere su una maschera stupida con un sorriso e un paio di paraocchi belli grossi: perchè ormai di schifezze ce ne sono troppe. Come il Grande Gatzby... voleva trasformare la realtà con una maschera, voleva far vedere che era tutto ok.. e la gente intorno a lui voleva solo divertirsi e non capire nulla della vita, della società e del mondo in sè; volevano far finta che il male non c'era, fingendosi ochette sgallettate. In fondo non siamo tanto diversi... forse quegli anni non sono mai finiti.
Ecco. Questo è vagare.. non ho concluso niente, ho solo detto tante cose, belle e brutte della società, del mondo, di Dio. E chissa quante sinapsi si sono accese in tutto questo pensare inutile e insensato? Bah.. solo Dio lo sa..