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Autore: Amane    28/04/2014    4 recensioni
Gray aveva imparato che il suo potere era in grado di congelare anche i sentimenti in modo che potesse concentrarsi solo sulle sue ambizioni. Juvia non aveva mai avuto nessuno da amare. Il loro incontro piano piano porterà entrambi a dimostrare cosa sono l'uno per l'altra: Gray diventerà ció per cui Juvia continuerà sempre a lottare e lei sarà l'unica che lui non sarà proprio disposto a perdere. Ci vorrà peró tempo, pazienza,qualche spavento e un po' d'aiuto da parte di un cupido indemoniato, con la passione per i concorsi e dei suoi aiutanti ubriachi di sakè e pesci.
È la mia prima fanfiction..spero vi piaccia!!! (Gray/Juvia Natsu/Lucy riferimenti ad Erza/Gerard Gajill/Levy)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard, Lluvia, Natsu
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Bene pare che siamo rimasti soli" disse Gray con le mani in tasca e la schiena poggiata alla parete.

 

“Mh mh” annuì la maga della pioggia mentre con le mani sul viso in fiamme dondolava affogando in una delle sue fantasie

 

 “Juvia” il ragazzo dai capelli corvini e gli occhi scintillanti chiamava il suo nome con voce morbida e carezzevole mentre si avvicinava e stringeva una mano candida della maga tra le sue “Siamo rimasti soli” diceva prima di avvicinarsi a lei e baciarla

“ooooh Gray sama” squittiva la maga mentre una miriade di cuoricini le svolazzavano intorno come ali di farfalla.

 

“ehi Juvia- Juviaa” il Gray della realtà cercava di richiamare l’attenzione della maga.. ma niente, sembrava troppo presa dal suo mondo “Oh per Mavis” esclamò Gray battendosi una mano sulla fronte “questa ragazza è proprio strana”

 

“Ehm Ehm” tossì una voce alle sue spalle

 

Il mago di ghiaccio si voltò cercando la fonte di quel suono ma non vide nulla, poi sentì tirare la sua giacca e abbassando lo sguardo vide una vecchietta alta poco più di Asuka

 

“si?” domandò

 

“bel giovanotto” iniziò la vecchina con voce tremante “mi domandavo se lei e la sua fidanzata voleste farmi una cortesia”

 

Gray lanciò un’occhiata a Juvia e sentì il calore raggiungergli le guance ma per fortuna lei non era ancora tornata sul pianeta terra quindi non aveva sentito la vecchietta chiamarla “la sua fidanzata” altrimenti probabilmente non sarebbe più scesa dalle montagne russe delle sue strambe fantasie.

 

“Lei non è la mia.. oh beh…” iniziò a balbettare agitando le mani davanti al viso

 

“Oh mi scusi bel giovanotto!” rispose la vecchietta “vi ho visti partecipare alla gara quindi ho pensato foste una giovane coppia di innamorati, non è forse così?”

 

“B..Beh..” continuò a balbettare Gray. Non che potesse dire ad una dolce vecchietta di farsi gli affaracci suoi, come avrebbe risposto a chiunque altro, in più questa nonnetta aveva degli strani occhi azzurri che gli sembrava di conoscere e lo mettevano a proprio agio e contemporaneamente lo facevano sentire in una specie di trappola. “Lei è.. Juvia è.. una mia nakama”

 

“Giovanotto?” sbuffò la vecchietta riducendo i suoi occhi a due spilli con tono interrogativo “lo sa che non si può mentire ad una vecchia signora?” disse puntandogli un ditino bitorzoluto sul braccio. Era passata dal viso più angelico che avesse mai visto ad un’aria quasi minacciosa.

 

“Oh” sospirò Gray grattandosi la testa “beh il fatto è..oh ma perchè glielo sto dicendo?”

 

“Continui pure giovanotto, le vecchie signore come me sono brave ad ascoltare” sorrise la donna tornando all’espressione più dolce che avesse mai visto

 

Gray faceva bene a sentirsi in trappola. Lanciò un’altra occhiata a Juvia per accertarsi che non stesse ascoltando e si abbassò al livello della vecchietta per parlare il più piano possibile “ok non è solo una nakama, è più un.. beh un..qualcosa” rispose come se avesse la lingua attaccata al palato mentre le orecchie gli andavano a fuoco

“Ooooh capisco” sussurrò la nonnetta con aria cospiratoria mentre gli faceva l’occhiolino “allora se mi permette, bel giovanotto, vorrei ancora chiederle quel favore di cui le avevo parlato, lei fa parte di una gilda no? Voi aiutate sempre le persone in difficoltà vero?”

 

“Oh certo signora, Noi siamo Fairy Tail!” disse il mago con un certo orgoglio “farò tutto ciò che le serve”

 

“Oh benissimo” disse la signora battendo le mani eccitata

 

Gray guardandola fu colto di nuovo dalla sensazione di essere caduto in un qualche specie di tranello, ma che male poteva mai fare una nonnina così tenera?

 

“Vede bel giovanotto, mio marito ed io avevamo una prenotazione al ristorante sul ponte di pietra, nel centro della città, ma c’è molto vento e noi siamo troppo vecchi per preferire il panorama alla salute quindi mi domandavo se non voleste prendere voi il nostro tavolo.. vede caro ragazzo, conosciamo il proprietario e non vorremmo disdire all’ultimo minuto rischiando una brutta figura visto che veniamo qui ogni anno da quando ci siamo fidanzati proprio in quel ristorante 60 anni fa” spiegò l’anziana signora

 

“oh, c-certo capisco!” rispose il mago sgranando gli occhi titubante. E come lo avrebbe spiegato a Juvia che sarebbero andati in un ristorante sul ponte di pietra senza che lei pensasse che la stesse portando ad un appuntamento??? Forse era meglio rifiutare!

 

“Allora bel giovanotto? Credevo avesse detto che avrebbe fatto Tutto quello che le avrei chiesto..Non mi dirà che quel che si dice sui maghi di Fairy Tail sono tutte chiacchiere e non siete poi così affidabili?”

 

Ehi!! pensò Gray Non poteva mica disonorare così il nome della gilda. Se doveva andare ad uno stupido ristorante con Juvia ci sarebbe andato! Per Zeref!

 

“e va bene!” accettò e vide la nonnetta fare un sorriso largo quanto tutta la sua faccia mentre gli occhi azzurri avevano un qualcosa di… diabolico.. in fondo alla loro dolcezza.

 

Quella vecchietta gli ricordava decisamente qualcuno ma non avrebbe saputo puntare con esattezza il dito su chi o cosa… Bah!

 

“Giovanotto, prenda questo foglietto e lo presenti al ristorante! Si diverta con la sua nakama e già che c’è potrebbe fare luce su questo qualcosa che c’è tra voi”  lo prese in giro la vecchietta sgattaiolando via con l’agilità di una ragazzina lasciando il mago confuso mentre si passava una mano tra i capelli

 

“Gray sama? Che succede?”  lo richiamò una voce leggera alle sue spalle

 

“oh ehi Juvia” disse il mago voltandosi cercando di non sembrare nervoso ma mantenendo il suo contegno. Infondo cosa c’era di difficile, doveva solo dirle qualcosa tipo:

 

 ohi Juvia quella vecchietta vuole che andiamo in un ristorante romantico al posto suo e di suo marito, sai loro sono andati lì per il loro primo appuntamento e sono insieme da 60 anni…. No! Non poteva dirglielo così..

 

ok allora: Juvia ho sentito che c’è un ristorante sul ponte in pietra, c’è un bel panorama e che ne dici se noi due…No neanche così!

 

Come diavolo faceva a non farlo sembrare un appuntamento?

 

Roba da matti. Lui Gray Fullbuster si sentiva nervoso come una ragazzina.

 

“Gray sama?” lo richiamò Juvia avvicinandosi e guardandolo con quegli occhioni spalancati come se tra i due fosse lui quello strano..

 

“Juvi…a…hai…hai fame?” domandò il mago cercando di mantenere il tono casuale "vuoi andare a mangiare qualcosa?" disse d’un fiato

 

La maga della pioggia sgranò gli occhi e si portò le mani al viso

 

" solo Juvia e Gray sama? da soli? come un appuntamento?"

 

Ecco pensò Gray mai che me la renda facile ma evitó di rispondere e alzó gli occhi mettendo su la faccia da disinteresse "hai fame o no?"

 

"Molta fame" rispose Juvia quasi saltellando poi abbassò lo sguardo stringendo un lembo del suo vestito e guardandolo quasi con orrore "peró Juvia vorrebbe cambiarsi e Gray sama è tutto sporco di fango" disse indicando i suoi pantaloni fradici

 

"Oh, hai ragione! Bene allora andiamo in camera, ci cambiamo e poi ti porto a cena fuori"

 

 

Ora Juvia stava davvero squittendo e saltellando mentre Gray tratteneva a stento un sorriso nascondendolo sotto una mano ed un finto broncio.

 

 

 

Gray aveva fatto di nuovo la doccia per primo e stavolta aveva ricordato a Juvia di prendere la spazzola quando era toccato a lei entrare in bagno, meglio non creare complicazioni…

 

Juvia tiró fuori la testa dalla porta semi chiusa mentre il vapore usciva dalla doccia

"Gray sama puoi uscire dalla stanza e aspettare Juvia? Domandò la maga mordicchiandosi un labbro  “Tra mezzora nella Hall?"

"mm?" mugugnó il mago senza capire la richiesta

 

"Juvia ehm vorrebbe fare le cose per bene per il primo appuntamento con Gray sama e Juvia ha sempre immaginato che Gray sama venisse a prenderla, non che fosse già nella stanza con Juvia"

 

"oh" fu il solo commento di Gray che annuì meccanicamente causando un nuovo gridolino di Juvia e la maga sparì di corsa dietro la porta.

 

Ah quella ragazza gli mandava in tilt il cervello e come reazione perdeva la capacità di dire di no, o forse era solo che dopo la prima prova gli era venuta questa smania, questa voglia irrefrenabile di volerla vedere contenta.

 

 

Il mago di ghiaccio abbinó una camicia nera ad un jeans che gli piaceva particolarmente, uno dei pochi che non aveva mai lanciato via, lasció aperti i primi tre bottoni della camicia, si guardó allo specchio cercando di sistemarsi i capelli con una mano, ma ci rinunció quasi subito, picchiettó sul viso un unguento profumato che aveva acquistato qualche mese prima ed era diventato subito il suo preferito: gocce di rugiada e legno marino, si allacció le scarpe, posó la giacca su una spalla tenendola con due dita e lasció la stanza.

 

Decise di scendere nella hall per lasciare tempo a Juvia e intanto cercare qualche informazione sulla gara che avrebbero disputato il giorno dopo e si recó alla reception

 

"Mi scusi?" domandò tamburellando le dita sul marmo.

 

La bionda in tailler si voltó e sembró annaspare non appena i suoi occhi si posarono su Gray, sfoderó un sorriso smagliante e si avvicinó al bancone portando il corpo in direzione del mago

 

"Come posso aiutarla?" disse poggiando i palmi delle mani sul piano in modo da posizionare la merce sotto il naso del ragazzo

 

" Vorrei avere qualche informazione sulla prova di domani"

 

" Oh già dimenticavo” disse la bionda ravvivandosi i capelli “Lei è uno dei concorrenti, Mr Fullbuster, se non erro"

 

Gray annui ritraendosi un po' visto che la bionda si era fatta più vicina mano a mano che parlava

 

"Cosa c'è Mr Fullbuster?" la receptionist aveva fatto il giro del banco e aveva messo una mano sul bavero della camicia di Gray "La signorina Loxar non è qui ora e io so essere molto discreta, non sarebbe la prima volta e comunque, occhio non vede cuore non duole no? La sua ragazza non ha niente da temere" aveva sussurrato infilandogli un bigliettino nella tasca e indugiando sul suo torace

 

Gray le afferró il polso bloccandone la discesa mentre con l'altra mano tirava fuori il bigliettino dalla sua tasca appallottolandolo e lanciandolo in un canestro nel cesto dei rifiuti "Ha proprio ragione, la signorina Loxar non ha niente da temere ma mi creda se le dico che invece lei dovrebbe temere la signorina Loxar" disse con un certo orgoglio pensando alla sua Juvia, nella versione spaventosa, che cacciava fuori l'anima da quella biondina sciacqua.

 

Aveva davvero pensato la sua Juvia? Oh per Mavis! E stava per andare ad un appuntamento (già perché era un appuntamento) con lei ed era nervoso e … contento. Più che contento. Era inutile fingere.

 

Gray lasció andare il polso della receptionist con uno scatto e si voltó per dirigersi al centro della sala da dove avrebbe potuto vedere arrivare la sua Nakama.

 

La maga della pioggia non si sentiva mai del tutto a suo agio nello scoprire pezzi di pelle in più del dovuto, non sarebbe mai riuscita ad andare in missione con gli stessi abiti che usava Lucy ma per la serata aveva scelto un vestito diverso dalle sue solite mise.

L'abito era di un bluette tenue, senza spalline e con una scollatura a cuore che faceva risaltare la generositá delle forme, il tubino le fasciava il corpo stringendo sui punti giusti e valorizzando la figura. Juvia aveva acconciato i capelli in una coda alta lasciando cadere qualche ciuffo sul collo nudo e aveva scelto un paio di orecchini con due piccoli fiocchi di neve.

Si guardó allo specchio un'ultima volta prima di decidere che poteva andare.

Infiló i tacchi e chiuse la porta della stanza alle sue spalle.

L'ascensore sembrava volerci mettere una vita ad arrivare e Juvia non riusciva più ad aspettare, voleva correre da Gray così si fiondó giù per le scale e quando mancava solo un piano il respiro le sembró accelerato, il cuore le batteva tanto che sarebbe potuta morire in quel momento, così rallentó i passi.

 Gray era in piedi, girato nella direzione opposta a fissare la porta dell'ascensore aspettandosi che lei scendesse da lì, così fu totalmente colto di sorpresa quando voltandosi la vide scendere le scale.

 

 Il mago boccheggió, i polmoni gli bruciavano perchè aveva dimenticato di respirare mentre gli occhi erano incollati alla figura di Juvia che percorreva la distanza tra loro, le sue gambe si mossero senza che lui avesse dato il comando e in pochi attimi si ritrovó accanto alla maga della pioggia offrendole un braccio per proseguire la discesa.

Niente di quel che avrebbe potuto dire in quel momento sarebbe bastato per esprimere come si sentiva, così mentre decine di aggettivi si tamponavano restando incastrati sulla punta della sua lingua, lui potè solo sorridere e Juvia gli sorrise a sua volta.

 Oh quel sorriso!

Gray sentì le ginocchia tremare.

 

Di tutti gli ospiti presenti nella sala non ce ne fu uno che non giró la testa in direzione di Juvia mentre Gray con un certo orgoglio la accompagnava tenendola sotto braccio

 

"Ho paura che se ti vestissi sempre così dovrei lavorare molto di più in missione"

 

Juvia guardó Gray con espressione interrogativa.

 

"Mi toccherebbe picchiare tutti quelli che ti guardano per più di un secondo" spiegò con un sorrisetto mentre le apriva le porte dell’albergo e la guidava fuori.

 

Juvia sentì le capriole nel petto ma cercò di mantenere la calma.

 

"Anche Juvia pensa che Gray sama sia molto bello stasera" sorrise la maga cogliendo il tentativo di Gray di farle un complimento a modo suo. E lei non avrebbe desiderato nulla di diverso, quello era il modo di fare del suo Gray.

 

Sottobraccio i due giunsero al ristorante sul ponte in pietra, dove scoprirono di avere il tavolo con la migliore vista sul fiume, la serata era così bella e fresca mentre il corso d’acqua scorreva placido sotto i loro piedi e  Gray e Juvia chiacchieravano e sorridevano godendosi la reciproca compagnia

"Lucy ha raccontato a Juvia di aver visto Gerard uscire e tornare con una torta di fragole"

" Ah non riesco proprio a immaginare Erza come la ragazza di qualcuno" rise il mago

"Juvia invece crede che Erza sotto la corazza, sia molto dolce e che il suo cuore sia passionale e tenero"

 

Gray sollevó un sopracciglio ma l'unica immagine di Erza che gli appariva era quella in cui la sua sorella maggiore lo picchiava fino a farlo cadere in ginocchio e ridacchió pensando a come potesse andare a finire una lite tra Erza e Gerard… peró Juvia aveva ragione, Erza era stata una guida e una mamma per tutti loro ed era davvero innamorata di Gerard e meritava di essere felice ora che finalmente lui si era deciso a mettere da parte le proprie paure legate al passato.

Questo ultimo pensiero lo fece accaldare un po' per le similitudini che poteva trovare con la sua stessa situazione.

 

"Gray sama? Ti stanno fissando tutti e tra poco anche Juvia dovrà picchiare le ragazze presenti"

 

"eh cosa?" disse Gray guardando Juvia che puntava un dito verso il suo torace nudo

 

"oh merda scusa Juvia" disse reinfilandosi la camicia

 

Juvia ridacchió.

 

Gray perse il conto del tempo mentre la sua risatina gli risuonava nelle orecchie, gli occhi della maga luccicavano di gioia e le sue guance erano colorate di un rosa tenue. Il mago scattò una immagine mentale di quel momento. Era così che avrebbe voluto vederla sempre e voleva essere lui e soltanto lui a provocarle quelle reazioni. Ma come aveva fatto ad ignorarlo per tanto tempo?

 

"Ehm Juvia riguardo alla prova di oggi.. ecco insomma.. dopo aver visto i tuoi ricordi sono contento che tu sia entrata a far parte di Fairy Tail e che finalmente ti senta a casa" disse

 

"Anche Juvia è felice di aver incontrato Gray sama" rispose la maga traducendo quello che anche lui stava cercando di dirle.

 

Gray sorrise

 

"Ed ora credo di aver capito cosa intendi quando dici di non volere niente in cambio" disse lui stavolta con un tono più amaro.

 Da quando Juvia era con lui si era sempre mostrata ottimista e forte e non si era mai persa d'animo neppure di fronte ai suoi stupidi rifiuti invece prima di allora lei era sempre stata sola e rifiutata e tutto ció che di meraviglioso aveva da dare doveva tenerlo per sè perchè semplicemente non c'era nessuno che fosse disposto a riceverlo e lui con il suo comportamento idiota aveva fatto esattamente la stessa cosa.

Ma non più.

Ora sapeva cosa voleva.

Se prima la risposta per quello che provava per Juvia era lì ma lui non riusciva a vederla adesso era chiara come il sole, lui voleva conoscerla, voleva sapere tutto di lei e soprattutto voleva fare in modo che si sentisse accolta, amata, che fosse felice, da adesso in poi, per sempre.

 

Merda pensó mentre guardava la maga seduta di fronte a sè giochicchiare con una ciocca di capelli….Cana ha ragione! E’ più grave di quanto pensassi.. Sono innamorato di Juvia!

Dietro un cespuglio Cana Mira ed Happy ridacchiavano

"ma li avete visti?" inizió Mira " sono così imbarazzati e teneri mentre si lanciano occhiatine sognanti"

"si priaaaacciono" rispose Happy

"L’idea di fingerti una vecchietta ha funzionato!!” disse Cana alzando il calice per brindare “Finalmente lo spogliarellista ha avuto il fegato di portarla fuori, mi chiedo quanto gli ci vorrà adesso per baciarla, se continua con i suoi tempi credo invecchieremo davvero prima che accada" commentó la figlia di Gildart tra un sorso e l'altro del suo sake

 

"Beh in quello non posso proprio aiutare, ma vedrai che andrà tutto bene, ho un sesto senso per queste cose e poi Juvia è così bella stasera" disse Mira fiduciosa

 

"Sapete cosa mi fa ridere?” domandò la maga delle carte “quei due sono fottutamente fatti l'uno per l'altra: lei è così aperta per quel che riguarda i suoi sentimenti e così insicura per quel che invece riguarda se stessa come il suo corpo o il suo valore mentre lui è un esibizionista  egocentrico con il cuore congelato che non riesce a vedere neppure l'amore della sua vita che gli saltella attorno quindi credo che insieme si guariranno a vicenda!"

 

"ehi Cana mi sa che hai bevuto troppi sake" la canzonó Happy

 

"Già mi sa che hai ragione" disse lei scolando la bottiglia in risposta mentre sorrideva

 

 

 

"Allora Juvia pronta per tornare?" domandó Gray tendendole la mano dopo aver lasciato i soldi sul tavolino

Juvia scosse la testa cercando il coraggio di parlare mentre si torturava le dita. Non voleva che quella serata finisse, aveva Gray tutto per sé e ogni volta che lui sorrideva per qualcosa che lei aveva detto, Juvia sentiva il proprio cuore scogliersi, si sentiva così felice, lui sorrideva ed era per merito suo. Cosa poteva esserci di più bello?

 E quando lui concentrava il suo sguardo su di lei, Juvia si sentiva fluttuare, non aveva mai avuto l’attenzione di nessuno nella sua vita ed ora lui, il suo Gray sama, la persona a cui teneva più di chiunque altro, la guardava come se lei fosse importante, come se tenesse a lei ed anche se si fosse trattato di una sola serata nella sua vita, non avrebbe voluto che finisse così presto.   "Passeggiamo?"

 

Gray annuì tendendole la mano per aiutarla ad alzarsi e quando le loro dita si intrecciarono Juvia sussultò, i tacchi non erano stabili come i suoi soliti stivali e perse l’equilibrio cadendo in avanti.

Gray fu rapido nel piegarsi e prenderla per le spalle ma non appena abassò lo sguardo la vide. Vicina. Così vicina.

Le punte dei loro nasi si sfioravano al punto che sarebbe bastato un solo centimetro e.. Gray con il cuore che batteva come un martello e la mano ancora legata a quella di Juvia guardò la maga negli occhi, poi abbassó lo sguardo fissando le sue labbra, sembravano così morbide.

 Stava per annullare la distanza.

Stava per sporgersi in avanti.

Stringerla.

Voleva sentire il suo respiro più vicino, voleva premere le sue labbra contro quelle rosa e soffici di lei quando…  "splash" uno schizzo d’acqua partito dal dito di Juvia gli aveva colpito il viso.

 

“Heh?” mugugnò il mago strizzando gli occhi mentre Juvia ne aveva approfittato per sgusciare via dalla sua presa.

 

Juvia dondolava la testa confusa mentre una miriadi di pensieri le vorticavano nella mente alla velocità della luce: Gray era così vicino, va bene erano usciti insieme anche se lui non aveva detto che era un appuntamento effettivamente sembrava proprio un appuntamento peró Gray sama aveva detto a Juvia che lei non gli piaceva quindi non potevano essere più che amici eppure quello sguardo...sembrava che Gray volesse effettivamente avvicinarsi e b..b..baaacia…ehm  Juvia non riusciva neppure a pensarlo, la maga arrossì violentemente.  No non poteva essere, Gajill l'aveva avvisata di rimanere concentrata sulla realtà e quella doveva essere una delle sue solite fantasie anzi chissà che faccia stupida aveva fatto e Gray doveva aver pensato che Juvia fosse la solita sciocca innamorataa e ora che la loro amicizia le permetteva di passare tanto tempo con lui non voleva rovinare tutto.

 

 

"Ehi ho visto male o Gray ha cercato di baciare Juvia e lei lo ha spruzzato?" rideva Cana battendo un braccio sul pavimento

"Ara ara, deve essersi innervosita, come quando ha cercato di dargli da mangiare e lo ha quasi strozzato... povera Juvia.. dobbiamo fare qualcosa" rispose Mira scuotendo la testa "Serve un'altra occasione"

"Ci penso io" disse Happy uscendo dal cespuglio in cui i tre erano nascosti

 

L'exceed seguiva a distanza Gray e Juvia che lasciato il ristorante camminavano fianco a fianco verso il bosco senza scambiarsi una sola parola, entrambi con il viso in fiamme mentre passeggiavano guardando da lati opposti

 

Happy ne approfittó per passare sopra le loro teste e superarli con in mano un sacchetto pieno di  invisibili biglie magiche che si era procurato in città. Voleva usarle per far inciampare Lucy e farsi un sacco di risate alle sue spalle ma forse sarebbero state più utili adesso.

 

  Pochi metri più avanti lungo il sentiero Happy svuotó il contenuto del sacco e si nascose  tuffandosi in un cespuglio attendendo con un bagliore negli occhietti  che il suo piano  desse i suoi frutti.

 

I due maghi continuarono a passeggiare quando ad un tratto Juvia urló "Aaah" scivolando su qualcosa.

 

Gray si giró immediatamente in direzione della ragazza e fece un balzo per raggiungerla ma anche sotto i suoi piedi qualcosa rotoló e "Aaah" urló a sua volta.

 

Gray sentì qualcosa di caldo e incredibilmente morbido sotto la faccia così aprì gli occhi e trovó Juvia che con gli occhi spalancati e le guance in fiamme lo guardava affondare la testa nel suo petto: "Gray sama?" disse lei per attirare la sua attenzione.

 

Gray sentì la bocca secca e gli occhi che stavano per venire fuori dalle orbite poi guardó il viso arrossato di Juvia, come riusciva ad essere contemporaneamente così tentatrice e così adorabile? Gray si portó più in alto con il viso di Juvia esattamente sotto il suo, mentre tendendosi in equilibrio sui gomiti e le ginocchia la imprigionava sotto di sé.  Attratto da una forza magnetica poggió la fronte su quella di Juvia, alzó una mano e stava per posarla sul viso della maga della pioggia mentre lo sguardo indugiava di nuovo sulle sue labbra semi aperte e umide, quando ad un tratto "puff" la maga si trasformó in una pozza di acqua..

Ma che? pensó Gray perdendo la presa su di lei e cadendo in avanti

 

La maga della pioggia si portó le mani sul viso bollente le sue fantasie stavano davvero prendendo il sopravvento ma lei non voleva rovinare tutto e non voleva mandare all'aria l'appuntamento con il suo Gray sama sembrando sciocca.

 

Happy scosse la testa sconsolato mentre tornava sconfitto da Cana e Mira

"Aah quei due sono impossibili ma che gli prende?" commentó la figlia di Gildart

"Beh magari dovremmo solo restare a guardare come va a finire" disse Mira scavando con le mani un buco tra i rametti di un cespuglio

"Oppure potremmo andare a mangiare del pesce,io ho fame!" disse Happy con lo stomaco che faceva Buuurp

"E a bere qualcosa" aggiunse Cana facendo cadere sulla lingua le ultime gocce della sua fiaschetta di riserva

"Ara ara e va bene, continueremo domani sta diventando freschetto qui fuori" concluse Mira sfregandosi le braccia

 

 

 

 

 

 

Non appena i due si furono sollevati una folata di vento portó alle narici della maga un odore familiare "Oh no" esclamó Juvia in disappunto

"Cosa c'è? Ho fatto qualcosa di sbagliato?" domandó Gray avendo perso tutta la sua sicurezza dopo due tentativi fallimentari di baciare la maga della pioggia.

 

Lui non era mai stato ad un vero appuntamento, non con qualcuna che gli interessasse davvero,  ma aveva sentito dire che le ragazze avevano una specie di codice per queste cose e non aveva idea di quale fosse però sapeva che non gli piaceva vedere l'espressione triste che aveva il viso di Juvia adesso..

 

"No no é solo che.. sta per piovere e Juvia non vuole che il suo primo appuntam...ehm questa serata con Gray sama venga rovinata dalla pioggia" si affrettò a spiegare la maga scuotendo le mani.

 

In quell'esatto secondo un acquazzone inizió a venire giù forte e violento dal cielo. L'espressione di Juvia si fece ancor più scura come se ogni volta si sentisse responsabile per la pioggia.

Gray le mise una mano sotto il mento costringendola a guardarlo "ehi mi sembrava di averti già spiegato che la pioggia puó essere divertente"

 

Juvia non fece in tempo a rispondere e Gray la stava trascinando nel bosco correndo mano nella mano sotto la pioggia.

Lui rideva e Juvia non aveva mai visto niente di più bello del suo viso già così perfetto, illuminato da quel sorriso mentre scuoteva i capelli bagnati. Quel sorriso era per lei. Juvia non potè fare a meno di ridere a sua volta, era troppo felice e anche Gray finalmente dopo tanto tempo sembrava davvero felice.

"Saltiamo giù da un albero e vediamo chi schizza più acqua?" domandó Juvia ridacchiando quando si fermarono, stanche, con le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.

 

"Credevo avessi detto che sei una signorina e queste cose non si fanno" rispose Gray senza perdere il buonumore.

 

Juvia scosse la testa liberando i capelli che sciolti e bagnati le davano un'aria selvaggia "Nah Juvia è un membro di Fairy Tail adesso" disse con orgoglio

 

Le gocce di pioggia continuavano a cadere incessanti componendo una melodia di suoni quando colpivano le foglie degli alberi, una nebbiolina si sollevava dal terreno e alcune piante muovevano le radici per assorbire la pioggia che per loro era vita. Il bosco sembrava magico ma quel che era più magico era la vista della gioia sul viso di Juvia e della felicità che Gray sentiva esplodergli nel petto, niente ghiaccio, nessun tormento.

 

Gray alzó il viso per sentire ancora la sensazione della pioggia sulla pelle poi abbassó lo sguardo. Quegli occhi blu, profondi e vivi come l'oceano erano lì a fissare il cielo. Gray si avvicinò in silenzio e strinse le dita intorno ad entrambe le mani di Juvia,  tiró a sè la maga della pioggia per sentire di nuovo il suo peso addosso.

La maga della pioggia scosse la testa "Gray sama Juvia si scusa ma crede di stare impazzendo?"

"Perchè?" domandó il mago con la voce roca avvicinando la bocca all’ orecchio di Juvia concentrato su come le gocce di pioggia scivolassero sulla sua pelle chiara. Gray passó una mano intorno ai suoi fianchi. Stavolta voleva farle capire che non aveva intenzione di lasciarla scappare.

 

La maga sentì il cuore battere talmente forte che lo sentiva pulsare nelle orecchie e iniziò a parlare, per dire qualunque cosa la facesse sentire meno nervosa, senza pensare troppo a cosa stesse dicendo e alla velocità con cui infilava le parole l’una dietro all’altra "Perchè Gray sama ha rifiutato Juvia e Juvia aveva deciso che andava bene essere amica di Gray cercando di non essere troppo appiccicosa ma stasera le fantasie di Juvia sono più vivide del solito e Juvia non riesce  più a controllarsi e immagina che Gray stia cercando di baciare Juvia ma Juvia sa che non puó essere vero e Juvia... " La maga non potè terminare la frase perchè due labbra fredde e morbide non la lasciarono proseguire.

 

Mentre ancora teneva una mano attorno alla vita della sua pazza maga Gray sorrise del suo strambo discorso. Quella ragazza era davvero strana, strana e adorabile, pensó prima di lanciarsi verso di lei e far collidere le loro labbra.

 

Il mago di ghiaccio si staccò da quel contatto fugace e posó una mano sul viso chiarissimo di Juvia asciugando con il pollice le gocce di pioggia, posó la fronte sulla sua e rimase un secondo ad ascoltare il battito del cuore di Juvia che premeva contro il suo petto mentre il suo stesso cuore premeva per uscire.

"Baka non te lo stavi immaginando, è tutta la sera che cerco di baciarti" disse piano mentre le parole lasciavano le sue labbra per entrare come un sospiro caldo tra quelle schiuse di Juvia.  

La maga era incredula e lo fissava con quei suoi grandi occhi poi non appena la realizzazione di quel che era successo e di quel che il suo Gray sama aveva appena detto ebbe raggiunto la parte ancora funzionante del suo cervello emise una specie di "Yaaaay" e  lanció le braccia attorno  al collo del suo principe che di nuovo la circondó con fermezza, strinse la presa sui  suoi fianchi guardandola dritto negli occhi stavolta e incatenando i loro sguardi inmodo che non potesse scappare.

 

Ciò che Juvia vide nel profondo dei suoi occhi non aveva più nulla a che fare con il ghiaccio, si sentì sopraffatta dal calore, si alzó sulle punte e infiló le dita tra i suoi capelli corvini ritirandolo verso di lei e Gray la sollevó da terra mettendo in questo secondo bacio tutto l'amore che finalmente aveva realizzato di provare e facendola girare per aria mentre le gocce del temporale continuavano a cadere sui loro visi e sui loro corpi collegati in un abbraccio.

Juvia sorrideva,non riusciva a smettere di farlo mentre volteggiava con la testa leggera per le emozioni infinite, continuava a ridere e a baciare Gray in ogni punto del suo viso che riusciva a raggiungere,  non riusciva a crederci, lui l'aveva baciata, Gray l’aveva baciata!   Neppure la migliore di tutte le sue fantasie avrebbe potuto eguagliare la dolcezza e l'amore che aveva sentito in quel bacio.

 Ironico come il manipolatore del ghiaccio fosse riuscito a farle provare tutto il calore che aspettava da una vita.

 

Gray la riposó al suolo in modo che i suoi piedi fossero di nuovo stabili sul terreno ma stabili era una parola grossa, Juvia era così sopraffatta che non riusciva a reggersi da sola e cadde in avanti aggrappandosi alla camicia di Gray

"Allora? sei ancora convinta che la pioggia rovini gli appuntamenti?" ridacchiò il mago

 

Juvia guardó il sorrisetto sul viso di Gray e scosse la testa. D'ora in poi la pioggia non sarebbe più stata solo un brutto ricordo associato alla solitudine, d'ora in poi la pioggia sarebbe stata il suo ricordo più bello e di nuovo grazie a lui.

 

"Torniamo ora o ti prenderai un raffreddore!" disse il mago stringendo la sua giacca attorno alle spalle della sua nakama.

"e poi Gray sama sarà costretto a portare Juvia a letto"

Non appena le parole vennero fuori Juvia arrossì pensando a quel che aveva appena detto con la sua solita innocenza senza pudore

 Gray rosso come un peperone urló un "Juvia sei terribile" ridacchiando per l'imbarazzo.

 

Quella ragazza sarebbe stata la sua fine.




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Ragazzi ciao a tutti, periodaccio con pochissimo tempo libero ma appena ho un secondo il mio pensiero va a questa storia e a voi!!
Spero di essermi fatta perdonare e che vogliate ancora continuare a darmi le vostre opinioni sulla storia. Cercherò di aggiornarla ogni volta che posso!!
Il primo di bacio di questi due lo immaginavo o nel mezzo di una battaglia al cardiopalma oppure comico con Juvia che nervosissima manda a rotoli i tentativi  di Gray, voi invece? Che ne pensate?  
Un grande abbraccio
  
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