"Bene
pare che siamo
rimasti soli" disse Gray con le mani in tasca e la schiena poggiata
alla
parete.
“Mh
mh” annuì la maga
della pioggia mentre con le mani sul viso in fiamme dondolava affogando
in una
delle sue fantasie
“Juvia”
il
ragazzo dai capelli corvini e gli occhi scintillanti chiamava il suo
nome con
voce morbida e carezzevole mentre si avvicinava e stringeva una mano
candida
della maga tra le sue “Siamo rimasti soli” diceva
prima di avvicinarsi a lei e
baciarla
“ooooh Gray sama” squittiva la
maga mentre una
miriade di cuoricini le svolazzavano intorno come ali di farfalla.
“ehi
Juvia- Juviaa” il
Gray della realtà cercava di richiamare
l’attenzione della maga.. ma niente,
sembrava troppo presa dal suo mondo “Oh per Mavis”
esclamò Gray battendosi una
mano sulla fronte “questa ragazza è proprio
strana”
“Ehm
Ehm” tossì una voce
alle sue spalle
Il mago
di ghiaccio si
voltò cercando la fonte di quel suono ma non vide nulla, poi
sentì tirare la
sua giacca e abbassando lo sguardo vide una vecchietta alta poco
più di Asuka
“si?”
domandò
“bel
giovanotto” iniziò
la vecchina con voce tremante “mi domandavo se lei e la sua
fidanzata voleste
farmi una cortesia”
Gray
lanciò un’occhiata a
Juvia e sentì il calore raggiungergli le guance ma per
fortuna lei non era
ancora tornata sul pianeta terra quindi non aveva sentito la vecchietta
chiamarla “la sua fidanzata” altrimenti
probabilmente non sarebbe più scesa
dalle montagne russe delle sue strambe fantasie.
“Lei
non è la mia.. oh
beh…” iniziò a balbettare agitando le
mani davanti al viso
“Oh
mi scusi bel
giovanotto!” rispose la vecchietta “vi ho visti
partecipare alla gara quindi ho
pensato foste una giovane coppia di innamorati, non è forse
così?”
“B..Beh..”
continuò a
balbettare Gray. Non che potesse dire ad una dolce vecchietta di farsi
gli
affaracci suoi, come avrebbe risposto a chiunque altro, in
più questa nonnetta
aveva degli strani occhi azzurri che gli sembrava di conoscere e lo
mettevano a
proprio agio e contemporaneamente lo facevano sentire in una specie di
trappola. “Lei è.. Juvia è.. una mia
nakama”
“Giovanotto?”
sbuffò la
vecchietta riducendo i suoi occhi a due spilli con tono interrogativo
“lo sa
che non si può mentire ad una vecchia signora?”
disse puntandogli un ditino
bitorzoluto sul braccio. Era passata dal viso più angelico
che avesse mai visto
ad un’aria quasi minacciosa.
“Oh”
sospirò Gray
grattandosi la testa “beh il fatto è..oh ma
perchè glielo sto dicendo?”
“Continui
pure
giovanotto, le vecchie signore come me sono brave ad
ascoltare” sorrise la
donna tornando all’espressione più dolce che
avesse mai visto
Gray
faceva bene a
sentirsi in trappola. Lanciò un’altra occhiata a
Juvia per accertarsi che non
stesse ascoltando e si abbassò al livello della vecchietta
per parlare il più
piano possibile “ok non è solo una nakama,
è più un.. beh un..qualcosa” rispose
come se avesse la lingua attaccata al palato mentre le orecchie gli
andavano a
fuoco
“Ooooh
capisco” sussurrò
la nonnetta con aria cospiratoria mentre gli faceva
l’occhiolino “allora se mi
permette, bel giovanotto, vorrei ancora chiederle quel favore di cui le
avevo
parlato, lei fa parte di una gilda no? Voi aiutate sempre le persone in
difficoltà vero?”
“Oh
certo signora, Noi
siamo Fairy Tail!” disse il mago con un certo orgoglio
“farò tutto ciò che le
serve”
“Oh
benissimo” disse la
signora battendo le mani eccitata
Gray
guardandola fu colto
di nuovo dalla sensazione di essere caduto in un qualche specie di
tranello, ma
che male poteva mai fare una nonnina così tenera?
“Vede
bel giovanotto, mio
marito ed io avevamo una prenotazione al ristorante sul ponte di
pietra, nel
centro della città, ma c’è molto vento
e noi siamo troppo vecchi per preferire
il panorama alla salute quindi mi domandavo se non voleste prendere voi
il
nostro tavolo.. vede caro ragazzo, conosciamo il proprietario e non
vorremmo
disdire all’ultimo minuto rischiando una brutta figura visto
che veniamo qui
ogni anno da quando ci siamo fidanzati proprio in quel ristorante 60
anni fa”
spiegò l’anziana signora
“oh,
c-certo capisco!”
rispose il mago sgranando gli occhi titubante. E
come lo avrebbe spiegato a Juvia che sarebbero andati in un
ristorante sul ponte di pietra senza che lei pensasse che la stesse
portando ad
un appuntamento??? Forse era meglio rifiutare!
“Allora
bel giovanotto?
Credevo avesse detto che avrebbe fatto Tutto quello che le avrei
chiesto..Non
mi dirà che quel che si dice sui maghi di Fairy Tail sono
tutte chiacchiere e
non siete poi così affidabili?”
Ehi!!
pensò Gray Non poteva mica
disonorare così il nome della gilda. Se
doveva andare ad uno stupido ristorante con Juvia ci sarebbe andato!
Per Zeref!
“e
va bene!” accettò e
vide la nonnetta fare un sorriso largo quanto tutta la sua faccia
mentre gli
occhi azzurri avevano un qualcosa di… diabolico.. in fondo
alla loro dolcezza.
Quella
vecchietta gli
ricordava decisamente qualcuno ma non avrebbe saputo puntare con
esattezza il
dito su chi o cosa… Bah!
“Giovanotto,
prenda
questo foglietto e lo presenti al ristorante! Si diverta con la sua
nakama e
già che c’è potrebbe fare luce su
questo qualcosa che c’è tra
voi” lo
prese in giro la vecchietta sgattaiolando
via con l’agilità di una ragazzina lasciando il
mago confuso mentre si passava
una mano tra i capelli
“Gray
sama? Che succede?”
lo
richiamò una voce leggera alle sue
spalle
“oh
ehi Juvia” disse il
mago voltandosi cercando di non sembrare nervoso ma mantenendo il suo
contegno.
Infondo cosa c’era di difficile, doveva solo dirle qualcosa
tipo:
ohi
Juvia
quella vecchietta vuole che andiamo in un ristorante romantico al posto
suo e
di suo marito, sai loro sono andati lì per il loro primo
appuntamento e sono
insieme da 60 anni…. No! Non poteva dirglielo
così..
ok allora: Juvia ho sentito che
c’è un ristorante sul
ponte in pietra, c’è un bel panorama e che ne dici
se noi due…No neanche così!
Come diavolo faceva a non farlo sembrare un
appuntamento?
Roba da
matti. Lui Gray
Fullbuster si sentiva nervoso come una ragazzina.
“Gray
sama?” lo richiamò
Juvia avvicinandosi e guardandolo con quegli occhioni spalancati come
se tra i
due fosse lui quello strano..
“Juvi…a…hai…hai
fame?”
domandò il mago cercando di mantenere il tono casuale "vuoi
andare a
mangiare qualcosa?" disse d’un fiato
La maga
della pioggia
sgranò gli occhi e si portò le mani al viso
" solo
Juvia e Gray
sama? da soli? come un appuntamento?"
Ecco
pensò Gray mai che me la renda
facile ma evitó di rispondere e alzó
gli occhi mettendo su la faccia da
disinteresse "hai fame o no?"
"Molta
fame"
rispose Juvia quasi saltellando poi abbassò lo sguardo
stringendo un lembo del
suo vestito e guardandolo quasi con orrore "peró Juvia
vorrebbe cambiarsi
e Gray sama è tutto sporco di fango" disse indicando i suoi
pantaloni
fradici
"Oh, hai
ragione!
Bene allora andiamo in camera, ci cambiamo e poi ti porto a cena fuori"
Ora Juvia
stava davvero
squittendo e saltellando mentre Gray tratteneva a stento un sorriso
nascondendolo sotto una mano ed un finto broncio.
Gray
aveva fatto di nuovo
la doccia per primo e stavolta aveva ricordato a Juvia di prendere la
spazzola
quando era toccato a lei entrare in bagno, meglio non creare
complicazioni…
Juvia
tiró fuori la testa
dalla porta semi chiusa mentre il vapore usciva dalla doccia
"Gray
sama puoi
uscire dalla stanza e aspettare Juvia? Domandò la maga
mordicchiandosi un
labbro “Tra
mezzora nella Hall?"
"mm?"
mugugnó
il mago senza capire la richiesta
"Juvia
ehm vorrebbe
fare le cose per bene per il primo appuntamento con Gray sama e Juvia
ha sempre
immaginato che Gray sama venisse a prenderla, non che fosse
già nella stanza
con Juvia"
"oh" fu
il solo
commento di Gray che annuì meccanicamente causando un nuovo
gridolino di Juvia
e la maga sparì di corsa dietro la porta.
Ah quella
ragazza gli
mandava in tilt il cervello e come reazione perdeva la
capacità di dire di no,
o forse era solo che dopo la prima prova gli era venuta questa smania,
questa
voglia irrefrenabile di volerla vedere contenta.
Il mago
di ghiaccio
abbinó una camicia nera ad un jeans che gli piaceva
particolarmente, uno dei
pochi che non aveva mai lanciato via, lasció aperti i primi
tre bottoni della
camicia, si guardó allo specchio cercando di sistemarsi i
capelli con una mano,
ma ci rinunció quasi subito, picchiettó sul viso
un unguento profumato che
aveva acquistato qualche mese prima ed era diventato subito il suo
preferito:
gocce di rugiada e legno marino, si allacció le scarpe,
posó la giacca su una
spalla tenendola con due dita e lasció la stanza.
Decise di
scendere nella
hall per lasciare tempo a Juvia e intanto cercare qualche informazione
sulla
gara che avrebbero disputato il giorno dopo e si recó alla
reception
"Mi
scusi?"
domandò tamburellando le dita sul marmo.
La bionda
in tailler si
voltó e sembró annaspare non appena i suoi occhi
si posarono su Gray, sfoderó
un sorriso smagliante e si avvicinó al bancone portando il
corpo in direzione
del mago
"Come
posso
aiutarla?" disse poggiando i palmi delle mani sul piano in modo da
posizionare la merce sotto il naso del ragazzo
" Vorrei
avere
qualche informazione sulla prova di domani"
" Oh
già dimenticavo”
disse la bionda ravvivandosi i capelli “Lei è uno
dei concorrenti, Mr
Fullbuster, se non erro"
Gray
annui ritraendosi un
po' visto che la bionda si era fatta più vicina mano a mano
che parlava
"Cosa
c'è Mr
Fullbuster?" la receptionist aveva fatto il giro del banco e aveva
messo
una mano sul bavero della camicia di Gray "La signorina Loxar non
è qui
ora e io so essere molto discreta, non sarebbe la prima volta e
comunque, occhio
non vede cuore non duole no? La sua ragazza non ha niente da temere"
aveva
sussurrato infilandogli un bigliettino nella tasca e indugiando sul suo
torace
Gray le
afferró il polso
bloccandone la discesa mentre con l'altra mano tirava fuori il
bigliettino
dalla sua tasca appallottolandolo e lanciandolo in un canestro nel
cesto dei
rifiuti "Ha proprio ragione, la signorina Loxar non ha niente da temere
ma
mi creda se le dico che invece lei dovrebbe temere la signorina Loxar"
disse con un certo orgoglio pensando alla sua Juvia, nella versione
spaventosa,
che cacciava fuori l'anima da quella biondina sciacqua.
Aveva davvero pensato la sua
Juvia? Oh per
Mavis! E stava per andare ad un appuntamento (già
perché era un appuntamento) con
lei ed era nervoso e … contento. Più che
contento. Era inutile fingere.
Gray
lasció andare il
polso della receptionist con uno scatto e si voltó per
dirigersi al centro
della sala da dove avrebbe potuto vedere arrivare la sua Nakama.
La maga
della pioggia non
si sentiva mai del tutto a suo agio nello scoprire pezzi di pelle in
più del
dovuto, non sarebbe mai riuscita ad andare in missione con gli stessi
abiti che
usava Lucy ma per la serata aveva scelto un vestito diverso dalle sue
solite
mise.
L'abito
era di un bluette
tenue, senza spalline e con una scollatura a cuore che faceva risaltare
la
generositá delle forme, il tubino le fasciava il corpo
stringendo sui punti
giusti e valorizzando la figura. Juvia aveva acconciato i capelli in
una coda
alta lasciando cadere qualche ciuffo sul collo nudo e aveva scelto un
paio di
orecchini con due piccoli fiocchi di neve.
Si
guardó allo specchio
un'ultima volta prima di decidere che poteva andare.
Infiló
i tacchi e chiuse
la porta della stanza alle sue spalle.
L'ascensore
sembrava
volerci mettere una vita ad arrivare e Juvia non riusciva
più ad aspettare,
voleva correre da Gray così si fiondó
giù per le scale e quando mancava solo un
piano il respiro le sembró accelerato, il cuore le batteva
tanto che sarebbe
potuta morire in quel momento, così rallentó i
passi.
Gray era in piedi, girato
nella direzione
opposta a fissare la porta dell'ascensore aspettandosi che lei
scendesse da lì,
così fu totalmente colto di sorpresa quando voltandosi la
vide scendere le
scale.
Il mago
boccheggió, i polmoni gli bruciavano
perchè aveva dimenticato di respirare mentre gli occhi erano
incollati alla
figura di Juvia che percorreva la distanza tra loro, le sue gambe si
mossero
senza che lui avesse dato il comando e in pochi attimi si
ritrovó accanto alla
maga della pioggia offrendole un braccio per proseguire la discesa.
Niente di
quel che
avrebbe potuto dire in quel momento sarebbe bastato per esprimere come
si
sentiva, così mentre decine di aggettivi si tamponavano
restando incastrati
sulla punta della sua lingua, lui potè solo sorridere e
Juvia gli sorrise a sua
volta.
Oh quel sorriso!
Gray
sentì le ginocchia
tremare.
Di tutti
gli ospiti
presenti nella sala non ce ne fu uno che non giró la testa
in direzione di
Juvia mentre Gray con un certo orgoglio la accompagnava tenendola sotto
braccio
"Ho paura
che se ti
vestissi sempre così dovrei lavorare molto di più
in missione"
Juvia
guardó Gray con
espressione interrogativa.
"Mi
toccherebbe
picchiare tutti quelli che ti guardano per più di un
secondo" spiegò con
un sorrisetto mentre le apriva le porte dell’albergo e la
guidava fuori.
Juvia
sentì le capriole
nel petto ma cercò di mantenere la calma.
"Anche
Juvia pensa
che Gray sama sia molto bello stasera" sorrise la maga cogliendo il
tentativo di Gray di farle un complimento a modo suo. E lei non avrebbe
desiderato nulla di diverso, quello era il modo di fare del suo Gray.
Sottobraccio
i due
giunsero al ristorante sul ponte in pietra, dove scoprirono di avere il
tavolo con
la migliore vista sul fiume, la serata era così bella e
fresca mentre il corso
d’acqua scorreva placido sotto i loro piedi e
Gray e Juvia chiacchieravano e sorridevano godendosi la
reciproca
compagnia
"Lucy ha
raccontato
a Juvia di aver visto Gerard uscire e tornare con una torta di fragole"
" Ah non
riesco
proprio a immaginare Erza come la ragazza di qualcuno" rise il mago
"Juvia
invece crede
che Erza sotto la corazza, sia molto dolce e che il suo cuore sia
passionale e
tenero"
Gray
sollevó un
sopracciglio ma l'unica immagine di Erza che gli appariva era quella in
cui la
sua sorella maggiore lo picchiava fino a farlo cadere in ginocchio e
ridacchió
pensando a come potesse andare a finire una lite tra Erza e
Gerard… peró Juvia
aveva ragione, Erza era stata una guida e una mamma per tutti loro ed
era
davvero innamorata di Gerard e meritava di essere felice ora che
finalmente lui
si era deciso a mettere da parte le proprie paure legate al passato.
Questo
ultimo pensiero lo
fece accaldare un po' per le similitudini che poteva trovare con la sua
stessa
situazione.
"Gray
sama? Ti
stanno fissando tutti e tra poco anche Juvia dovrà picchiare
le ragazze
presenti"
"eh
cosa?"
disse Gray guardando Juvia che puntava un dito verso il suo torace nudo
"oh merda
scusa
Juvia" disse reinfilandosi la camicia
Juvia
ridacchió.
Gray
perse il conto del
tempo mentre la sua risatina gli risuonava nelle orecchie, gli occhi
della maga
luccicavano di gioia e le sue guance erano colorate di un rosa tenue.
Il mago scattò
una immagine mentale di quel momento. Era così che avrebbe
voluto vederla
sempre e voleva essere lui e soltanto lui a provocarle quelle reazioni.
Ma come
aveva fatto ad ignorarlo per tanto tempo?
"Ehm
Juvia riguardo
alla prova di oggi.. ecco insomma.. dopo aver visto i tuoi ricordi sono
contento che tu sia entrata a far parte di Fairy Tail e che finalmente
ti senta
a casa" disse
"Anche
Juvia è
felice di aver incontrato Gray sama" rispose la maga traducendo quello
che
anche lui stava cercando di dirle.
Gray
sorrise
"Ed ora
credo di
aver capito cosa intendi quando dici di non volere niente in cambio"
disse
lui stavolta con un tono più amaro.
Da quando Juvia era con lui
si era sempre
mostrata ottimista e forte e non si era mai persa d'animo neppure di
fronte ai
suoi stupidi rifiuti invece prima di allora lei era sempre stata sola e
rifiutata e tutto ció che di meraviglioso aveva da dare
doveva tenerlo per sè
perchè semplicemente non c'era nessuno che fosse disposto a
riceverlo e lui con
il suo comportamento idiota aveva fatto esattamente la stessa cosa.
Ma non
più.
Ora
sapeva cosa voleva.
Se prima
la risposta per
quello che provava per Juvia era lì ma lui non riusciva a
vederla adesso era
chiara come il sole, lui voleva conoscerla, voleva sapere tutto di lei
e soprattutto
voleva fare in modo che si sentisse accolta, amata, che fosse felice,
da adesso
in poi, per sempre.
Merda pensó mentre guardava la maga seduta di fronte a sè giochicchiare con una ciocca di capelli….Cana ha ragione! E’ più grave di quanto pensassi.. Sono innamorato di Juvia!
Dietro un
cespuglio Cana
Mira ed Happy ridacchiavano
"ma li
avete
visti?" inizió Mira " sono così imbarazzati e
teneri mentre si
lanciano occhiatine sognanti"
"si
priaaaacciono" rispose Happy
"L’idea
di fingerti
una vecchietta ha funzionato!!” disse Cana alzando il calice
per brindare “Finalmente
lo spogliarellista ha avuto il fegato di portarla fuori, mi chiedo
quanto gli
ci vorrà adesso per baciarla, se continua con i suoi tempi
credo invecchieremo
davvero prima che accada" commentó la figlia di Gildart tra
un sorso e
l'altro del suo sake
"Beh in
quello non
posso proprio aiutare, ma vedrai che andrà tutto bene, ho un
sesto senso per
queste cose e poi Juvia è così bella stasera"
disse Mira fiduciosa
"Sapete
cosa mi fa
ridere?” domandò la maga delle carte
“quei due sono fottutamente fatti l'uno
per l'altra: lei è così aperta per quel che
riguarda i suoi sentimenti e così
insicura per quel che invece riguarda se stessa come il suo corpo o il
suo
valore mentre lui è un esibizionista
egocentrico con il cuore congelato che non riesce a vedere
neppure
l'amore della sua vita che gli saltella attorno quindi credo che
insieme si
guariranno a vicenda!"
"ehi Cana
mi sa che
hai bevuto troppi sake" la canzonó Happy
"Già
mi sa che hai ragione"
disse lei scolando la bottiglia in risposta mentre sorrideva
"Allora
Juvia pronta
per tornare?" domandó Gray tendendole la mano dopo aver
lasciato i soldi
sul tavolino
Juvia
scosse la testa cercando
il coraggio di parlare mentre si torturava le dita. Non voleva che
quella
serata finisse, aveva Gray tutto per sé e ogni volta che lui
sorrideva per
qualcosa che lei aveva detto, Juvia sentiva il proprio cuore
scogliersi, si sentiva
così felice, lui sorrideva ed era per merito suo. Cosa
poteva esserci di più
bello?
E quando lui concentrava il
suo sguardo su di
lei, Juvia si sentiva fluttuare, non aveva mai avuto
l’attenzione di nessuno nella
sua vita ed ora lui, il suo Gray sama, la persona a cui teneva
più di chiunque
altro, la guardava come se lei fosse importante, come se tenesse a lei
ed anche
se si fosse trattato di una sola serata nella sua vita, non avrebbe
voluto che
finisse così presto. "Passeggiamo?"
Gray
annuì tendendole la
mano per aiutarla ad alzarsi e quando le loro dita si intrecciarono
Juvia
sussultò, i tacchi non erano stabili come i suoi soliti
stivali e perse l’equilibrio
cadendo in avanti.
Gray fu
rapido nel piegarsi
e prenderla per le spalle ma non appena abassò lo sguardo la
vide. Vicina. Così
vicina.
Le punte
dei loro nasi si
sfioravano al punto che sarebbe bastato un solo centimetro e.. Gray con
il
cuore che batteva come un martello e la mano ancora legata a quella di
Juvia
guardò la maga negli occhi, poi abbassó lo
sguardo fissando le sue labbra, sembravano
così morbide.
Stava per annullare la
distanza.
Stava per
sporgersi in
avanti.
Stringerla.
Voleva
sentire il suo
respiro più vicino, voleva premere le sue labbra contro
quelle rosa e soffici di
lei quando… "splash"
uno
schizzo d’acqua partito dal dito di Juvia gli aveva colpito
il viso.
“Heh?”
mugugnò il mago
strizzando gli occhi mentre Juvia ne aveva approfittato per sgusciare
via dalla
sua presa.
Juvia
dondolava la testa
confusa mentre una miriadi di pensieri le vorticavano nella mente alla
velocità
della luce: Gray era così vicino,
va bene
erano usciti insieme anche se lui non aveva detto che era un
appuntamento
effettivamente sembrava proprio un appuntamento peró Gray
sama aveva detto a
Juvia che lei non gli piaceva quindi non potevano essere più
che amici eppure
quello sguardo...sembrava che Gray volesse effettivamente avvicinarsi e
b..b..baaacia…ehm
Juvia non riusciva neppure a pensarlo, la
maga arrossì violentemente.
No non poteva essere, Gajill
l'aveva
avvisata di rimanere concentrata sulla realtà e quella
doveva essere una delle
sue solite fantasie anzi chissà che faccia stupida aveva
fatto e Gray doveva
aver pensato che Juvia fosse la solita sciocca innamorataa e ora che la
loro
amicizia le permetteva di passare tanto tempo con lui non voleva
rovinare tutto.
"Ehi ho
visto male o
Gray ha cercato di baciare Juvia e lei lo ha spruzzato?" rideva Cana
battendo un braccio sul pavimento
"Ara ara,
deve
essersi innervosita, come quando ha cercato di dargli da mangiare e lo
ha quasi
strozzato... povera Juvia.. dobbiamo fare qualcosa" rispose Mira
scuotendo
la testa "Serve un'altra occasione"
"Ci penso
io"
disse Happy uscendo dal cespuglio in cui i tre erano nascosti
L'exceed
seguiva a
distanza Gray e Juvia che lasciato il ristorante camminavano fianco a
fianco
verso il bosco senza scambiarsi una sola parola, entrambi con il viso
in fiamme
mentre passeggiavano guardando da lati opposti
Happy ne
approfittó per
passare sopra le loro teste e superarli con in mano un sacchetto pieno
di invisibili
biglie magiche che si era
procurato in città. Voleva usarle per far inciampare Lucy e
farsi un sacco di
risate alle sue spalle ma forse sarebbero state più utili
adesso.
Pochi
metri più avanti lungo il sentiero Happy svuotó
il contenuto del sacco e si
nascose tuffandosi
in un cespuglio
attendendo con un bagliore negli occhietti
che il suo piano desse
i suoi
frutti.
I due
maghi continuarono
a passeggiare quando ad un tratto Juvia urló "Aaah"
scivolando su qualcosa.
Gray si
giró
immediatamente in direzione della ragazza e fece un balzo per
raggiungerla ma
anche sotto i suoi piedi qualcosa rotoló e "Aaah"
urló a sua volta.
Gray
sentì qualcosa di
caldo e incredibilmente morbido sotto la faccia così
aprì gli occhi e trovó
Juvia che con gli occhi spalancati e le guance in fiamme lo guardava
affondare
la testa nel suo petto: "Gray sama?" disse lei per attirare la sua
attenzione.
Gray
sentì la bocca secca
e gli occhi che stavano per venire fuori dalle orbite poi
guardó il viso
arrossato di Juvia, come riusciva ad essere contemporaneamente
così tentatrice
e così adorabile? Gray si portó più in
alto con il viso di Juvia esattamente
sotto il suo, mentre tendendosi in equilibrio sui gomiti e le ginocchia
la
imprigionava sotto di sé.
Attratto da
una forza magnetica poggió la fronte su quella di Juvia,
alzó una mano e stava
per posarla sul viso della maga della pioggia mentre lo sguardo
indugiava di
nuovo sulle sue labbra semi aperte e umide, quando ad un tratto "puff"
la maga si trasformó in una pozza di acqua..
Ma che? pensó
Gray perdendo la presa su di lei e cadendo in avanti
La maga
della pioggia si
portó le mani sul viso bollente le
sue
fantasie stavano davvero prendendo il sopravvento ma lei non voleva
rovinare
tutto e non voleva mandare all'aria l'appuntamento con il suo Gray sama
sembrando sciocca.
Happy
scosse la testa
sconsolato mentre tornava sconfitto da Cana e Mira
"Aah quei
due sono
impossibili ma che gli prende?" commentó la figlia di Gildart
"Beh
magari dovremmo
solo restare a guardare come va a finire" disse Mira scavando con le
mani
un buco tra i rametti di un cespuglio
"Oppure
potremmo
andare a mangiare del pesce,io ho fame!" disse Happy con lo stomaco che
faceva Buuurp
"E a bere
qualcosa" aggiunse Cana facendo cadere sulla lingua le ultime gocce
della
sua fiaschetta di riserva
"Ara ara
e va bene, continueremo
domani sta diventando freschetto qui fuori" concluse Mira sfregandosi
le
braccia
Non
appena i due si
furono sollevati una folata di vento portó alle narici della
maga un odore
familiare "Oh no" esclamó Juvia in disappunto
"Cosa
c'è? Ho fatto
qualcosa di sbagliato?" domandó Gray avendo perso tutta la
sua sicurezza
dopo due tentativi fallimentari di baciare la maga della pioggia.
Lui non
era mai stato ad
un vero appuntamento, non con qualcuna che gli interessasse davvero, ma aveva sentito dire che le
ragazze avevano
una specie di codice per queste cose e non aveva idea di quale fosse
però
sapeva che non gli piaceva vedere l'espressione triste che aveva il
viso di
Juvia adesso..
"No no
é solo che..
sta per piovere e Juvia non vuole che il suo primo appuntam...ehm
questa serata
con Gray sama venga rovinata dalla pioggia" si affrettò a
spiegare la maga
scuotendo le mani.
In
quell'esatto secondo
un acquazzone inizió a venire giù forte e
violento dal cielo. L'espressione di
Juvia si fece ancor più scura come se ogni volta si sentisse
responsabile per
la pioggia.
Gray le
mise una mano
sotto il mento costringendola a guardarlo "ehi mi sembrava di averti
già
spiegato che la pioggia puó essere divertente"
Juvia non
fece in tempo a
rispondere e Gray la stava trascinando nel bosco correndo mano nella
mano sotto
la pioggia.
Lui
rideva e Juvia non
aveva mai visto niente di più bello del suo viso
già così perfetto, illuminato
da quel sorriso mentre scuoteva i capelli bagnati. Quel sorriso era per
lei.
Juvia non potè fare a meno di ridere a sua volta, era troppo
felice e anche
Gray finalmente dopo tanto tempo sembrava davvero felice.
"Saltiamo
giù da un
albero e vediamo chi schizza più acqua?" domandó
Juvia ridacchiando quando
si fermarono, stanche, con le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.
"Credevo
avessi
detto che sei una signorina e queste cose non si fanno" rispose Gray
senza
perdere il buonumore.
Juvia
scosse la testa
liberando i capelli che sciolti e bagnati le davano un'aria selvaggia
"Nah
Juvia è un membro di Fairy Tail adesso" disse con orgoglio
Le gocce
di pioggia
continuavano a cadere incessanti componendo una melodia di suoni quando
colpivano le foglie degli alberi, una nebbiolina si sollevava dal
terreno e
alcune piante muovevano le radici per assorbire la pioggia che per loro
era
vita. Il bosco sembrava magico ma quel che era più magico
era la vista della
gioia sul viso di Juvia e della felicità che Gray sentiva
esplodergli nel
petto, niente ghiaccio, nessun tormento.
Gray
alzó il viso per
sentire ancora la sensazione della pioggia sulla pelle poi
abbassó lo sguardo.
Quegli occhi blu, profondi e vivi come l'oceano erano lì a
fissare il cielo.
Gray si avvicinò in silenzio e strinse le dita intorno ad
entrambe le mani di
Juvia, tiró
a sè la maga della pioggia
per sentire di nuovo il suo peso addosso.
La maga
della pioggia
scosse la testa "Gray sama Juvia si scusa ma crede di stare
impazzendo?"
"Perchè?"
domandó il mago con la voce roca avvicinando la bocca
all’ orecchio di Juvia
concentrato su come le gocce di pioggia scivolassero sulla sua pelle
chiara. Gray
passó una mano intorno ai suoi fianchi. Stavolta voleva
farle capire che non
aveva intenzione di lasciarla scappare.
La maga
sentì il cuore
battere talmente forte che lo sentiva pulsare nelle orecchie e
iniziò a
parlare, per dire qualunque cosa la facesse sentire meno nervosa, senza
pensare
troppo a cosa stesse dicendo e alla velocità con cui
infilava le parole l’una
dietro all’altra "Perchè Gray sama ha rifiutato
Juvia e Juvia aveva deciso
che andava bene essere amica di Gray cercando di non essere troppo
appiccicosa ma
stasera le fantasie di Juvia sono più vivide del solito e
Juvia non riesce più
a controllarsi e immagina che Gray stia
cercando di baciare Juvia ma Juvia sa che non puó essere
vero e Juvia... "
La maga non potè terminare la frase perchè due
labbra fredde e morbide non la
lasciarono proseguire.
Mentre
ancora teneva una
mano attorno alla vita della sua pazza maga Gray sorrise del suo
strambo
discorso. Quella ragazza era davvero strana, strana e adorabile,
pensó prima di
lanciarsi verso di lei e far collidere le loro labbra.
Il mago
di ghiaccio si
staccò da quel contatto fugace e posó una mano
sul viso chiarissimo di Juvia
asciugando con il pollice le gocce di pioggia, posó la
fronte sulla sua e
rimase un secondo ad ascoltare il battito del cuore di Juvia che
premeva contro
il suo petto mentre il suo stesso cuore premeva per uscire.
"Baka non
te lo
stavi immaginando, è tutta la sera che cerco di baciarti"
disse piano mentre
le parole lasciavano le sue labbra per entrare come un sospiro caldo
tra quelle
schiuse di Juvia.
La maga
era incredula e
lo fissava con quei suoi grandi occhi poi non appena la realizzazione
di quel
che era successo e di quel che il suo Gray sama aveva appena detto ebbe
raggiunto la parte ancora funzionante del suo cervello emise una specie
di
"Yaaaay" e lanció
le braccia
attorno al collo
del suo principe che di
nuovo la circondó con fermezza, strinse la presa sui suoi fianchi guardandola
dritto negli occhi
stavolta e incatenando i loro sguardi inmodo che non potesse scappare.
Ciò
che Juvia vide nel
profondo dei suoi occhi non aveva più nulla a che fare con
il ghiaccio, si
sentì sopraffatta dal calore, si alzó sulle punte
e infiló le dita tra i suoi
capelli corvini ritirandolo verso di lei e Gray la sollevó
da terra mettendo in
questo secondo bacio tutto l'amore che finalmente aveva realizzato di
provare e
facendola girare per aria mentre le gocce del temporale continuavano a
cadere
sui loro visi e sui loro corpi collegati in un abbraccio.
Juvia
sorrideva,non
riusciva a smettere di farlo mentre volteggiava con la testa leggera
per le
emozioni infinite, continuava a ridere e a baciare Gray in ogni punto
del suo
viso che riusciva a raggiungere, non
riusciva a crederci, lui l'aveva baciata, Gray l’aveva
baciata! Neppure
la migliore di tutte le sue fantasie
avrebbe potuto eguagliare la dolcezza e l'amore che aveva sentito in
quel
bacio.
Ironico come il manipolatore
del ghiaccio
fosse riuscito a farle provare tutto il calore che aspettava da una
vita.
Gray la
riposó al suolo
in modo che i suoi piedi fossero di nuovo stabili sul terreno ma
stabili era
una parola grossa, Juvia era così sopraffatta che non
riusciva a reggersi da
sola e cadde in avanti aggrappandosi alla camicia di Gray
"Allora?
sei ancora
convinta che la pioggia rovini gli appuntamenti?" ridacchiò
il mago
Juvia
guardó il
sorrisetto sul viso di Gray e scosse la testa. D'ora in poi la pioggia
non
sarebbe più stata solo un brutto ricordo associato alla
solitudine, d'ora in
poi la pioggia sarebbe stata il suo ricordo più bello e di
nuovo grazie a lui.
"Torniamo
ora o ti
prenderai un raffreddore!" disse il mago stringendo la sua giacca
attorno
alle spalle della sua nakama.
"e poi
Gray sama
sarà costretto a portare Juvia a letto"
Non
appena le parole
vennero fuori Juvia arrossì pensando a quel che aveva appena
detto con la sua
solita innocenza senza pudore
Gray rosso come un peperone
urló un
"Juvia sei terribile" ridacchiando per l'imbarazzo.
Quella
ragazza sarebbe
stata la sua fine.
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Ragazzi ciao a tutti, periodaccio con pochissimo tempo libero ma appena ho un secondo il mio pensiero va a questa storia e a voi!!
Spero di essermi fatta perdonare e che vogliate ancora continuare a darmi le vostre opinioni sulla storia. Cercherò di aggiornarla ogni volta che posso!!
Il primo di bacio di questi due lo immaginavo o nel mezzo di una battaglia al cardiopalma oppure comico con Juvia che nervosissima manda a rotoli i tentativi di Gray, voi invece? Che ne pensate?
Un grande abbraccio