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Autore: Neverland98    28/04/2014    10 recensioni
-Chi sei, come ti chiami?- vorrei avere un tono sicuro, ma la voce mi muore in gola; così ne esce solo un verso strozzato.
Lui non sembra scomporsi, continua ad osservarmi con i suoi occhi glaciali. Non dev'essere molto più grande di me, eppure lo sembra. E' bellissimo, i suoi lineamenti delicati e la sua carnagione lattea lo fanno assomigliare ad un essere sovrannaturale. Ne sono subito attratta. -Mi chiamo Arden, ma non vedo come questo possa aiutarti a risolvere il tuo problema.-
Deglutisco a vuoto, i battiti del mio cuore mi rimbombano nelle orecchie. -Che problema?-
Arden sfodera un sorrisetto cattivo. - Come farai ad uscire da qui-
-Da qui dove? E' soltanto un sogno- mi sorzo di sembrare tranquilla.
-Dici davvero, ragazzina? E allora perchè non ti svegli- mi prende in giro.
-Lo faccio subito-
Serro le palpebre, smetto di respirare, stringo i pugni.
Ma non succede niente, lui è ancora davanti a me.
Questo non è un sogno.
Genere: Dark, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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19. IL BALLO
 

The sun goes dawn
the stars come out
and all that count 
is HERE and NOW
-Glad you came




E' passata una settimana da quando mi sono risvegliata in quel letto d'ospedale, tra le lacrime di gioia e gli abbracci di mia madre. Sono rimasta in osservazione per circa tre giorni, durante i quali ho ricevuto le visite continue di Kerr e di tutti i miei amici.

Io e Kerr abbiamo fatto pace, lei ha chiesto scusa a me per essersela presa troppo e io ho chiesto scusa a lei per non averla ascoltata.

Ci siamo abbracciate e abbiamo pianto, ma adesso è tutto come prima.

Infatti, proprio come prima, Damen non mi rivolge più la parola, e ne sono felice.

Certo, ormai la bocciatura è sicura, ma va bene così. E' già tanto essere qui.

E di questo sarò per sempre grata ad Arden.

Già, è passata una settimana e non c'è stato momento in cui io non abbia pensato a lui e mi sia domandata come sarebbe stato stare con lui, adesso.

I miei sogni sono tornati limpidi e sfarfallanti come tutti i sogni normali, a parte qualche comparsa di Arden ogni tanto.

Oggi è sabato, la scuola è finita e iniziano le vacanze. E stasera c'è il ballo.

Io non avevo voglia di andarci, perchè non sono proprio dell'umore giusto, ma mamma e Kerr hanno così insistito che non mi andava contraddirle. Dopotutto, glielo devo, dopo che le ho fatte preoccupare così tanto.

Sono le sette di sera, ho appena finito di prepararmi.

Indosso un abito dai ricami dorati (Kerr dice che il dorato “mi sta da Dio”) e un paio di ballerine. I capelli sono mossi e liberi sulle spalle, fermati ad un angolo da un ferretto scintillante. Infine, ho messo un lucidalabbra e un po' d'ombretto.

In realtà non so nemmeno perchè mi sto facendo bella, non ho un cavaliere.

Certo, alcuni ragazzi si sono fatti avanti, ma il problema è che non ho potuto fare a meno di paragonarli ad Arden, e hanno fallito miseramente, poverini.

Mi do un'ultima occhiata allo specchio e mi cospargo di profumo, quando sento qualcuno suonare alla porta.

Chi può essere? Mamma è in casa e in genere non riceviamo mai visite. A meno che non siano i miei amici, ma con loro eravamo d'accordo che ci saremmo visti direttamente al ballo.

Sono troppo curiosa.

Calma, Cecilia, ricordati l'ultima volta che sei stata curiosa.

Mi blocco di scatto. No, meglio non essere curiosa.

Ma rimango comunque vicino alla scala che porta al piano di sotto, da dove arrivano le voci di mia madre e di... un ragazzo? Ma non è un ragazzo qualsiasi, riconosco questa voce.

Si tratta di...

No, è impossibile! Non ci credo, è assurdo!

Però adesso sì che sono curiosa.

Tendo l'orecchio per sentire cosa si stanno dicendo l'estraneo e mia madre.

-Salve, signorina Blane- dice la voce maschile. Ecco, chiamarla “signorina Blane” è un ottimo modo per entrare nelle grazie di mia madre.

-Ciao, caro. Cecilia dovrebbe essere pronta. Ma ti prego, accomodati.-

Cecilia dovrebbe essere pronta?

Oddio, vuoi vedere che mi ha fissato un appuntamento con il figlio di qualche sua amica? Eppure le ho detto che non mi va di uscire con nessun ragazzo!

Anche se quella voce...

-No grazie, signorina. Aspetto qui.-

-Come preferisci, caro. Te la chiamo subito. Cecilia? Cecilia, tesoro, sei pronta?-

-Sì- urlo di rimando, cercando di riacquistare lucidità.

Scendo le scale e arrivo nell'ingresso.

E quasi svengo.

Fermo sulla soglia, in piedi, con un smoking elegantissimo, c'è un ragazzo alto, dai capelli corvini e gli occhi azzurri.

Arden!

Mia madre mi sorride.-Cecilia, tesoro,lascia che ti presenti il nostro nuovo vicino, si chiama Arden-

Arden mi allunga una mano e mi sorride complice.-Ciao Cecilia- è proprio la sua voce!

Ma com'è possibile?

Io gliela stringo, e spero che non se l'asciughi alla giacca. Sono completamente sudata e senza fiato. E' impossibile descrivere il mio stato d'animo in questo momento.

Basta dirvi che sono talmente felice che potrei spiccare il volo da un momento all'altro.

Menomale che mia madre riprende a parlare prima che io possa svenire.-Lo so, tesoro, che non volevi andare con nessun ragazzo, ma il nostro caro vicino ha insistito tanto! E sta tranquilla, è un bravo ragazzo, proprio di quelli che piacciono a te- mi fa l'occhiolino, e sarei in totale imbarazzo se quello che avessi davanti non fosse Arden, che si sta godendo la scena divertito.

Mio Dio, è persino più bello di come lo ricordavo. E non c'è traccia di ferite sul suo viso perfetto.

-Be', coraggio, ragazzi, andate. E divertitevi- ci saluta mia madre, porgendomi un cappotto nero e indicandomi la porta.-A dopo!- mi schiocca un bacio sulla guancia e chiude la porta.

Io e Arden ci ritroviamo soli in giardino.

Non so che dire, ci sono così tante cose che vorrei domandargli che non so da dove cominciare.

Per fortuna lui, come al solito, è più pronto di me.-Immagino che tu sia sorpresa di vedermi qui- esordisce, mentre camminiamo verso la sua macchina. Cavolo, non sapevo sapesse guidare.

-In effetti. Ma non direi sorpresa, più che altro felice. Credevo che fossi...- non riesco nemmeno a dirlo.

-...Morto?- mi anticipa, con il suo solito sorrisetto arrogante. Accidenti, quanto mi era mancato.

-Be', in effetti- ammetto.-Già, come hai fatto a salvarti? Ti ho lasciato che non respiravi!- gli faccio notare.

-Eh, sì. Ma sai com'è, dopo che te ne sei andata, il tuo scenario ha iniziato ad autodistruggersi, e con esso anche le mie ferite. Vedi, come erano stati immagginari i corvi, così erano state immagginarie le ferite che mi avevano procurato.- mi spiega, aprendo lo sportello per farmi entrare in macchina.

Aspetto che si sieda al posto del guidatore e poi gli parlo.-Non sapevo sapessi guidare- sorrido.

-Imparo in fretta- mi fa l'occhiolino, mettendo in marcia. La sua macchina è grande e nera, sembra una limousine. -Ma ti stavo dicendo- riprende-Quando mi sono ripreso e ho visto che non c'eri, mi sono ricordato della tua proposta di venire con te e ho sperato che fosse ancora valida, per cui eccomi qui.-

-E hai fatto bene! Ma dove abiti adesso?-

-Ho comprato la casa accanto alla vostra. Siamo vicini, no? E poi ho scoperto che per questo Paese sono maggiorenne, quindi posso vivere da solo-

Rimaniamo in silenzio per quel poco che ci separa dalla scuola. Ci sono tante cose che vorrei dirgli, ma non riesco a farlo. Mi sembra ancora incredibile che lui sia qui con me.

Forse la nostra vita potrebbe davvero essere come avevo immaginato.

Quando arriviamo, Arden lascia la macchina nel parcheggio e scendiamo. Attraversiamo il cortile della scuola mano nella mano, e solo adesso mi rendo conto di quanto mi sia mancato questo contatto, così saldo e sicuro.

Tutte le coppiette ci guardano, compresi Damen e la sua nuova ragazza. Mi fissa in tralice, e io gli faccio l'occhiolino, stringendomi ancora di più al braccio di Arden.

-Dunque è qui che si balla, eh?- mi domanda mentre entriamo nella palestra della scuola. E'una sala molto grande, piena di coppiette eleganti che ballano al ritmo delle canzoni della band della scuola che si esibisce sul palcoscenico, e in fondo c'è il bancone con le bevande. Non si vede niente, le luci sono colorate e accecanti, ma riconosco Kerr e gli altri che ci vengono incontro gioiosi.

-Ciao, Lia. Sono contenta che tu sia venuta- mi urla Kerr, per contrastare il volume troppo alto della musica.

-Anch'io- le dico.

-Lui chi è?- chiede Sam, guardandomi eloquente.

-Si chiama Arden, è il mio nuovo vicino. Arden, questi sono Kerr, Sam, Pete, Chris e Lily, i miei migliori amici.-

-Molto piacere- dice gentilmente Arden.

Kerr mi lancia un'occhiata che vuol dire “dopo mi racconti”, prima che Sam la possa trascinare a ballare nella mischia.

Io e Arden rimaniamo immobili per un bel po'.

C'è troppo caos per i nostri gusti.

In fondo noi siamo abituati al bosco.

-Be'... è... una bella festa, no?- commenta Arden, anche se so che lo dice solo per farmi contenta.

-E' orribile, usciamo?-

-Speravo che l'avessi detto- mi stringe la mano e facciamo per uscire, ma la nuova canzone che sta iniziando fa desistere Arden.

E, dalle parole del testo, capisco il perchè.

-Che ne dici?- mi propone lui, indicandomi la pista da ballo.

-D'accordo-

Raggiungiamo le altre coppiette mentre l'atmosfera si fa più dolce e le luci soffuse. Iniziamo a volteggiare, mentre una ragazza inizia ad intonare le note di Glad you came.

 

(ascoltate questa canzone mentre leggete, pls ;) http://www.youtube.com/watch?v=MEGMLuMjoQs )

 

Siamo stretti l'uno all'altra, e mente ho la testa appoggiata sul petto di Arden, non posso fare a meno di pensare per l'ennesima volta, quanto sono fortunata ad averlo qui.

-Arden?- sussurro.

-Sì?- lui abbassa appena la testa per potermi guardare negli occhi.

-Non ti ho mai ringraziato per avermi salvato la vita, tutte le volte che l'hai fatto- ammetto.

Arden sorride dolce.-Non è necessario-

-Sì, invece.- alzo un po' la voce.- Perchè tu sei stato sempre fantastico con me, e io non ti ho mai detto grazie. Quindi... grazie.-

Arden mi bacia sulla fronte.

-E poi c'è un'altra cosa che volevo chiederti...- mi faccio forza.

-Dimmi-

-Quando eravamo... Be', sì, insomma, nel bosco, tu hai detto che ti stavi innamorando di me. E' ancora così?-

Temo la risposta, ma ho bisogno di saperlo.

-No- taglia corto.

-Ah- e vi giuro, vorrei morire.

-Prima mi stavo innamorando di te- riprende-Adesso sono innamorato di te-

Il cuore mi batte all'impazzata, Dio come sono felice!

Gli do un pugno leggero sulla spalla.-Mi hai fatto prendere un colpo!-

Lui ride.-Era quella la mia intenzione- mi strizza l'occhio.

-Sei il solito antipatico e odioso!- gli dico, sorridendo mio malgrado.

-Può darsi, ma tu sei innamorata di me.- mi provoca.

Vorrei dirgli che non è così, ma sarebbe inutile. Sa benissimo che lo amo.

-Purtroppo- rispondo, fingendomi triste.

Arden ride e mi stringe ancora di più, se possibile.-Ti amo, Lia- mi susurra all'orecchio.

-Ti amo anch'io- rispondo, e continuiamo a ballare.

La canzone intanto prosegue, lineare e melodiosa come le nostre emozioni in questo momento.

Amo Arden, l'ho amato fin dal primo momento e lo amerò per sempre.

Questo è tutto so che ciò.

My universe will never be the same, I'm glad you came.

Il mio universo non sarà mai più lo stesso, sono felice che sia arrivato tu.





Ma salve! Ecco a voi l'ultimo capitolo! Siete sorpresi, eh? xD
Volevo dirvi che mi mancherete tantissimo e che siete fantastici!  Un ringraziamento particolare alle 30 persone che hanno questa storia tra i preferiti, le 8 che l'hanno tra i ricordati, e le 47 che la seguono! In particolare, poi, tutto il mio affetto va a quelle persone che hanno sempre trovato il tempo per lasciare una recensione <3
A tutti voi, grazie di cuore! Ho concluso così la mia prima storia, ma spero vogliate seguirmi nella mia nuova storia il cui primo capitolo ho pubblicato recentemente. La  storia si chiama "St. William-molto più di una semplice università" e il genere è simile a questo. Vi comunico anche che ben presto scriverò la continuazione di Dark Nights (che si chiamerà Dark Dreams) nella quale verrano svelati tutti i dubbi ancora in sospeso!
Be', spero di non avervi annoiato!
Arrivederci! <3

   
 
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