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Autore: Danda93    20/07/2008    1 recensioni
STORIA FERMA PER REVISIONE (probabilmente verrà cambiata in toto)
°°°Cosa succederebbe se Sesshomaru riuscisse per qualche scherzo del destino ad arrivare nell'epoca moderna? Tra automobili e marchingegni "strani", anche lui, il glaciale principe dei demoni, troverà una persona che riuscirà a scaldargli il cuore più di quanto non abbia fatto Rin...°°°
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La scuola in questo periodo dell’anno era invivibile, nel vero senso della parola, tutte le ragazze si scambiavano consigli su trucco e vestiti, facevano a gara per chiedere ai ragazzi di accompagnarle al ballo.

“Uffa! È già la terza ragazza in una mattinata che ti chiede di accompagnarla...”

“Sei gelosa per caso?”

arrossii violentemente e affondai il volto sul suo petto,

“No! Assolutamente no!”

sentii che stava soffocando una risata, il suo petto aveva iniziato a tremare e io avevo alzato lo sguardo staccandomi da lui

“Smetti di ridere! Sai oggi che ti aspetta?”

aggiunsi minacciosa, lo vidi impallidire.

Sogghignai perfida.

Quando la sera tornammo a casa ero stanchissima e poco dopo ci sarebbe stato il ballo.

Mi buttai sul letto e chiusi gli occhi dopo aver osservato il soffitto per un po’, sentii un corpo caldo che si stendeva dolcemente su di me, sentii i lunghi capelli argentei solleticarmi il volto, sorrisi senza aprire gli occhi, sapevo già chi fosse.

“Dormi?”

la voce mi arrivò dolce all’orecchio destro, scossi il capo piano

“Che peccato...”

avvertii che stava per rialzarsi e lo trattenni circondandogli il collo con le braccia, aprii gli occhi e gli solleticai il collo con la punta del naso.

Il corpo di Sesshomaru venne scosso da un brivido ed io sorrisi compiaciuta, poi mi resi conto che la porta forse era aperta, trasalii.

“È chiusa...”

aveva capito il mio pensiero, sospirai sollevata e continuai a solleticargli il collo facendolo rabbrividire,

“Se continui non assicuro sulle mie azioni.”

continuai.

Dopo pochi minuti sentii la mano sinistra del demone scorrere lungo la mia schiena, mentre con l’altra si sorreggeva, rabbrividii e sentii chiaramente che si stava spostando davanti,

‘No, non...’

chiusi gli occhi rimanendo immobile e lui si fermò,

“Scusa...”

la voce del demone mi giunse dolce e sensuale, mentre continuava ad accarezzarmi la schiena con le unghie cercando di non graffiarmi.

“Non...non credo sia il caso...scusa...”

fu l’unica cosa che riuscii a dire prima che le sue labbra bloccassero le mie, voraci, calde, dolci.

Quando si allontanò, anche se di pochi millimetri, eravamo entrambi ansimanti.

“È tutto quasi perfetto...”

mi sorrise comprendendo che lo sarebbe stato ancora di più se fossimo stati soli in casa, cosa che in quel momento era decisamente opposta perché c’erano mia mamma, mia zia e Akira giù di sotto.

Si sollevò a sedere accanto a me ed io feci lo stesso, ma mi poggiai contro la sua schiena abbracciandolo da dietro, fu in quel momento che si alzò sollevandomi di peso, mi dimenai, ma fu inutile, era circa venti centimetri più alto di me, non potevo toccare terra.

Si chinò e mi fece scendere senza però lasciarmi il polso, mi tirò a sé portandomi di fronte a lui sorridendo, mi prese tra le braccia e mi strinse forte contro il suo petto, sorrisi e mi accoccolai, mi sentivo al sicuro.

Fu allora che sentimmo una vocina alla porta che ci diceva di andare giù.

Mi voltai e vidi Akira che sorrideva, arrossii mentre Sesshomaru mi lasciò e andò a prendere la bimba in braccio,

“Come vuoi!”

esclamò sorridendole.

Sospirai rassegnata e scesi con loro.

Venni rapita subito da mia zia che mi trascinò in camera sua, mentre vidi mia madre e Akira che trascinavano Sesshomaru in cantina con un mucchio di abiti eleganti tra le braccia, fu in quel momento che capii.

§

“Bene. Devi prepararti per stasera e farti bello per mia figlia.”

Izumi mi squadrava da capo a piedi, mentre Akira sorrideva,

“Vai pure a guardare la televisione tesoro, qui ne avremo per un po’.”

mi fissò ancora rendendomi nervoso.

“P...Posso dirle una cosa?”

annuì

“Io non avrei mai messo in pericolo Rumiko. L’ho portata nel Sengoku solo perché volevo farle vedere il mio mondo come lei mi ha mostrato il vostro.”

“Finito?”

“Sì...”

“Non ce l’ho con te, non più almeno. Hai messo in pericolo mia figlia, ma ti ho perdonato solo per avermela riportata a casa sana e salva. Riguardo la storia del demone, puoi spiegarmi come stanno le cose?”

capii che non mi avrebbe mai creduto così sorrisi e mi allontanai un po’, feci come con Rumiko, indirizzai un colpo di Dokasou verso gli scatoloni distruggendone alcuni, la guardai appena in tempo per scattare a sostenerla, Izumi si aggrappò alla mia veste e mi guardò terrorizzata ed io le sorrisi più dolcemente che potevo

“Non le farò del male, né a lei né alla vostra famiglia.”

Sembrò calmarsi e riprendersi.

Mi sorrise come faceva con Rumi, si fidava di me e questo mi sollevò molto il morale.

“Adesso comunque ci sono altre cose da fare. Lo smoking di mio marito dovrebbe andarti bene, sai indossarlo?”

arrossii di colpo, anche se non visibilmente, lei se ne accorse,

“Forza, ti aiuto io.”

“Grazie...”

Mi levai la divisa facilmente e rimasi in boxer, ero a disagio e lei lo capì visto che mi fece indossare i pantaloni.

Dopo di quelli venne il turno della camicia bianca e della giacca che fui in grado di mettere anche da solo, per le scarpe mi aiutò Izumi.

Infine mi porse un nastro nero, liscio, ma strano.

“È una cravatta. Ti aiuto a legarla.”

sorrise gentile e la lasciai fare, era terribilmente stretta e, in quel momento capii cosa provavano i cani al guinzaglio di cui mi aveva parlato Rumi.

Quando mi fui vestito mi fece sedere sul letto prendendo uno strano strumento che chiamò ‘pettine’ e iniziò a pettinarmi i capelli, all’inizio mi dava fastidio, poi però trovai in quel gesto ripetitivo uno strano senso di pace e tranquillità.

“Ora sei pronto. Ah, no! Quasi dimenticavo!”

prese un fiore bianco e me lo appuntò al petto sulla giacca,

“Ecco, ora sei perfetto.”

mi guardai allo specchio, dopotutto non stavo così male.

Sorrisi mentre Izumi mi conduceva al piano di sopra per aspettare Rumiko.

Per la prima volta sentivo chiaramente il mio cuore battere per l’emozione.

°°°scusatemi ma x un po' di giorni non potrò aggiornare, spero che questo capitolo vi piaccia....^^ kiss kis...^^ °°°
  
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