Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Domithilda    28/04/2014    1 recensioni
[GrayxJuvia]
"Gray non ragionava più lucidamente avrebbe voluto uscire dalla gilda e dare il via alle ricerche urlando per tutta la città quello che era successo voleva correre via, voleva assimilare tutte le gocce della pioggia..della lluvia....della sua Lluvia"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Ok. Non uccidetemi, Lo so, sono in un ritardo che non è un ritardo è una roba maledettamente gigante x'D purtroppo, in linea di massima, questa storia non mi piaceva molto, il modo in cui l'avevo scritta (soprattutto i primi capitoli) poi, come qualcuno aveva detto, è andata troppo velocemente ;_;” ma...ho riletto gli ultimi e mi sono divertita quindi...ecco a voi l'ultimo frammento di questo puzzle incasinatissimo...XD

 

 

Epilogo

-Gray.-

 

-Dimmi, Lluvia...-

 

-Se mai...lui dovesse farsi rivedere, e noi capiremmo che si è pentito...potremmo perdonarlo?-

 

-Io credo che ciò che ha fatto lui sia una cosa orribile ma penso anche che di cose orribili, a questo mondo, ce ne siano tante. Quindi penso che, si. Se avessimo la prova che si fosse pentito..lo potremmo perdonare.-

 

Lluvia sorrise, uno di quei sorrisi che riempivano il cuore di Gray.

 

-Se mai lui tornasse a romperci le balle, gli spareremo, come avremmo dovuto fare.- Commentò scherzosamente, stuzzicando le risa della compagna.

 

-Va bene! Lucido il fucile!- e scoppiarono a ridere felici.

 

 

L'orologio segnava le 12.05 Lluvia era indaffarata ad armeggiare con coltelli, pomodori, ciotole e quant'altro per cucinare. Quando sentì la voce di Matilde.

 

-Mamma! C'è un uomo che dice di conoscerti!- Urlò con la sua vocina dall'anticamera.

 

-Quante volte ti ho detto che non devi aprire agli sconosciuti?-

 

-Ma mamma, se uno dice che ti conosce non è uno sconosciuto!- Ribatté la voce allegra.

 

La madre sospirò e diede una voce al marito.

 

-Gray! Vai tu ad aprire! Io sto pelando i pomodori! Non posso lasciare.- Un tonfo, e poi passi concitati seguiti da una voce più profonda.

 

-Si, si, arrivo! Matilde vai ad aiutare tua madre, che io accolgo l'ospite.-

 

La piccola annuì energicamente e trotterellò in cucina. Gray si avvicinò alla porta, pensava di trovarsi di fronte Natsu, o magari il Master...invece quasi urlò dallo stupore quando riconobbe chi lo fissava dall'altra parte della porta, a pochi centimetri, il viso incorniciato da capelli incrostati e sporchi, dovevano essere stati bianchi con le sfumature grigie, un tempo, ma ora la sporcizia si era accumulata ed erano più scuri. Ma quegli occhi una volta arroganti e sfrontati, perfidi, li riconobbe all'istante. Una sola persona li possedeva: Lyon.

 

-So che ti starai chiedendo cosa ci faccio io qui, so che hai ragione. So che non mi perdonerai mai, ma ti prego, ti prego dal profondo del mio cuore...ascoltami. Ascolta le mie scuse, ascolta ciò che devo dire, per favore...il Master aveva ragione, Lluvia aveva ragione, tutti voi avevate ragione...ero io quello in torto...-

 

Intanto dalla cucina Lluvia sentiva a strattoni la conversazione, e il fatto di udire solo la voce 'dell'ospite' era strano...anche il fatto che Gray non avesse fatto accomodare chicchessia in salotto era particolare, incuriosita volle andare a vedere chi era lo sconosciuto.

 

-Matilde, la mamma ti lascia un compito molto importante.- La bambina si fece attenta. -Devi sciacquare quelle ciotole là, pensi di riuscirci?- Chiese con un sorrisetto, la piccola parve rifletterci per una manciata di secondi, poi esclamò.

 

-Ovvio che si! E in cambio voglio 2 biscotti!- Contrattò allegra.

 

-Va bene, vado di là e se quando torno hai finito, avrai i tuoi biscotti.-

 

Le sembrava un po' perfido ricattare la dolce Matilde in quel modo, ma infondo sembrava entusiasta di dare una mano...si avviò alla soglia.

 

-Hey! Come mai non fai accomodare il nostro ospite?- Chiese sorridente, un sorriso che, purtroppo, si raggelò non appena ebbe compreso chi la aspettava a pochi metri di distanza, l'uomo la fissò con uno sguardo strano, le ricordò Matilde dopo una marachella finita male, in attesa della ramanzina.

 

-Mamma! Ho quasi fatto! Me ne mancano 3!- Li raggiunse la sua voce squillante.

 

-Si amore! Va bene, continua pure!- Fu la affettuosa risposta. Poi tornò a guardare Lyon, dopodiché si accostò al marito e gli sussurrò.

 

-Gray...ricordi cosa avevamo detto riguardo a lui?-

 

senza nemmeno guardarla, rispose a voce altrettanto bassa.

 

-Si. Lo ricordo benissimo, ogni momento con te è impresso nella mia mente, ma lui non ha ancora dato prova del suo pentimento.-

 

-Dovremmo farlo entrare?-

 

-...Tu che dici? Con Matilde nell'altra camera? Non saprei...-

 

Lluvia si fece avanti.

 

-Lyon. È un bel po' che non ci si vede.- Con stupore da parte di tutti e due, sorrise.

 

-Emh...già- fu l'impacciata risposta dell'interlocutore.

 

-Perché sei qui?- Chiese ancora Lluvia, quella domanda parve risvegliarlo da un invisibile torpore.

 

-S-sono qui...per portare le mie scuse.-

 

-Oh, emh...vuoi entrare?-

 

-No, non mi sognerei di varcare questa soglia rischiando di complicarvi ancora una volta la vita per nulla al mondo-

 

-Bene, allora...puoi parlare, ti ascoltiamo- sorrise ancora, incoraggiante, così Lyon prese a parlare-

 

-Sono passati 20anni da quel giorno. Sono impressi nella mia memoria a fuoco: quando tornai alla Gilda (la mia Gilda) nessuno mi guardava in faccia, quelli che erano stati miei amici, compagni di bevute, mi guardavano con disprezzo, con disgusto, quasi io li...raccapricciassi. È stato...triste...sono stato chiamato dal Master. Mi disse che avevo fatto una cosa orribile, imperdonabile, dovevo andarmene, lì per lì non capivo cosa intendesse, poi me lo disse chiaro: ero stato buttato fuori dalla Gilda. Loro dicevano che se io avessi capito ciò che avevo fatto allora avrei anche potuto redimermi, sarei andato da voi, avrei chiesto scusa, e tutto sarebbe tornato alla normalità. Ma... – sbuffò divertito da se stesso – ero troppo stupido, troppo arrogante, immaturo per ragionare e scegliere la cosa migliore. Quindi risi in faccia a tutti, a tutti. Dissi che non erano loro a cacciarmi, ero io che me ne andavo. Cazzate. Dileguai la cosa dalla mia coscienza dando la colpa a loro, era tutta colpa loro, iniziai a vagabondare per il mondo, appresi molte cose, che solo ora comprendo pienamente conobbi tante persone, una di queste, in particolare, non era comune. Bella, gentile, comprensiva e matura: il contrario di me... solo allora capii che quello che avevo provato per lei -e indicò Lluvia- non era amore, non era un bel niente. Con quella donna che mi insegnò il senso della vita era tutta un'altra storia, ma ancora ero troppo cretino per capirlo e alla fine la lasciai. A distanza di...8? 9 anni? La rincontrai ma stava con un altro. Allora capii per la prima volta cosa avevo realmente fatto, perché in un certo senso mi ritrovai nei 'panni' di Gray. La situazione era diversa, ma più o meno uguale. Io l'amavo, lo avevo capito dopo un po' ma quello che provavo, ne ero certo, era amore. Ma ciò che voglio dire è che...ora sono diverso, potete non crederci, lo so, ma io ora so che ho fatto non qualcosa di orribile, ma qualcosa di mostruoso, così enorme che a pensarlo non me ne capacito eppure so di averlo fatto. Ora sembrate felici, è bello, vero? Sono contento per voi, mi dispiace, per tutto, dal profondo del cuore, scusate. Vi...-

 

Ma non terminò la frase, aveva concluso il discorso con un sorriso aperto e genuino, con le lacrime agli occhi, ciò che voleva dire con l'ultima frase, i due, lo capirono e lo accettarono ugualmente e risposero abbracciandosi, sorridenti, mentre fissavano l'uomo salutarli, girarsi lentamente e camminare per il vialetto, sparendo alla loro vista inghiottito dai raggi del sole di quella calda primavera.

 

 

 

 

 

Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno letto questa storia, mi ha fatto molto piacere ricevere le vostre recensioni e niente, grazie di tutto, davvero.

Se avete dubbi sul finale o non vi è piaciuto sentitevi liberi di farmelo sapere ^^ sarò ben disposta a rispondervi, se vi è piaciuto stessa solfa ahahah ok. Basta, vi ho rotto abbastanza...mi sento un po' triste però ;__; dobbiamo lasciarci così...

Se volete potete continuare a seguirmi ne sarò felicissima, quindi...alla prossima! ^3^/

Grazie mille ancora e scusate il 'ritardoMostuosamenteGrande' “x3

 

PS: pensavo...se a qualcuno interessasse potrei fare una brevissima storia o addirittura un episodio autoconclusivo del 'viaggio di Lyon' ecc cosa ne pensate? òwòOk. Non uccidetemi, Lo so, sono in un ritardo che non è un ritardo è una roba maledettamente gigante x'D purtroppo, in linea di massima, questa storia non mi piaceva molto, il modo in cui l'avevo scritta (soprattutto i primi capitoli) poi, come qualcuno aveva detto, è andata troppo velocemente ;_;” ma...ho riletto gli ultimi e mi sono divertita quindi...ecco a voi l'ultimo frammento di questo puzzle incasinatissimo...XD

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Domithilda