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Autore: GingerHair_    28/04/2014    10 recensioni
Vorrei rispondergli, dirgli che anche lui mi è mancato, ma non nel modo in cui mi manca il Galles o la mia famiglia. Mi è mancato nel modo in cui ai girasoli manca il sole di notte, e li vedi sui campi, con tutti i petali rivolti all’ingiù. Vivono, eppure sono incompleti, qualcosa manca loro e nonostante siano dei fiori bellissimi guardandoli non si può percepire altro se non tristezza e abbandono. Solo il giorno dopo, quando il sole compare, essi tornano nel pieno del loro splendore, osservandolo e seguendolo sempre, facendo tacere il loro muto grido di solitudine, grati a questo di esistere, per avere qualcuno per cui essere magnifici. (...) Fortunatamente Liam è un ragazzo intelligente e pare abbia capito quella cosa del girasole, anche se sono semplicemente scoppiata a piangere senza parlargli.
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
 
 « E ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino »

 
Le mie dita si intrecciarono alle sue, mentre alcuni raggi di sole ci illuminavano il viso, costringendoci a chiudere gli occhi. Eravamo sdraiati nel mio posto preferito, in cui mi rifugiavo ogni volta che avevo bisogno di staccare dalla mia quotidianità. Mi appoggiavo con la schiena al tronco dell’albero più grande leggendo un libro, o magari semplicemente ammirando il paesaggio, assorta nei miei pensieri.
Amavo quel posto e poterlo condividere era per me sempre una gioia, specialmente in giornate in cui tutto sembrava perfetto come quella e non mi rendevo conto se fosse proprio per la bella giornata o semplicemente per il fatto che ero innamorata. Ero felice come poche volte capita, eppure sentivo che c’era qualcosa di sbagliato, qualcosa che non riuscivo a capire.
«Liam?» chiamai, girandomi su un fianco per guardarlo in faccia. Lui si voltò a sua volta, regalandomi la visione del suo splendido viso.
Le foglie degli alberi sopra di noi si muovevano dolcemente cullate dal vento, riflettendo ombre sui suoi occhi, portandomi a chiedere quante sfumature potesse avere un colore così banale come il marrone.
«Liam?» sussurrai di nuovo. Non ebbi il tempo di chiedergli altro, perché lui appoggiò le labbra sulle mie e mi lasciò un bacio leggero. Inizialmente non mi ero accorta di ciò che aveva fatto e rimasi sorpresa, lo fissai stupita con occhi spalancati; poi, quando si staccò da me, continuai a sentire il calore delle sue labbra sulla mia pelle e capii realmente ciò che era accaduto.
Improvvisamente fui preda di un desiderio proveniente dal fondo della mia anima e, senza la precedente dolcezza, ricambiai il bacio, mettendo le mani fra i capelli e accarezzandogli la testa. Nemmeno lui sembrava poter resistere alla passione che ci univa: faceva scorrere le mani lungo le mie gambe, accarezzandomi i fianchi e tentando di sollevare l’orlo della mia maglietta.
Lo incitai a proseguire, lasciandogli una serie di piccoli baci frenetici sulla bocca e mordendogli le labbra, ma lui, contrariamente a ciò che volevo, si fermò.
«Sarà meglio proseguire da un’altra parte» mi suggerì, ricordandomi che ci trovavamo in mezzo ad un prato, un prato frequentato da gente che poteva vederci e non sarebbe stata una bella scena.
«Hai ragione» dissi interrompendomi e sorridendo.
Mi alzai e mi diressi verso la sua auto, parcheggiata a pochi metri di distanza da quel luogo paradisiaco in cui ci trovavamo. Mi girai, convinta di vederlo dietro di me, sorridente com’era poco prima, invece Liam era sparito: non c’era più traccia di lui sotto l’albero al quale eravamo distesi prima, il cielo si rannuvolava in fretta e la piacevole brezza primaverile si stava lentamente trasformando in una tempesta.
Cos’era successo? Dov’era finito il piacevole momento di poco prima? E soprattutto, dov’era Liam?



 

 
Vi chiedo umilmente perdono per questa cosa che ho scritto. Vi giuro che non so cosa mi sia preso, ieri sera ero al pc, ho aperto word ed è uscita fuori questa cosa. Immagino che non sia molto bella, sto lavorando ai capitoli successivi e ho qualche idea di come possa evolversi e come possa finire, ma non ho la più pallida idea di quanti capitoli verrà fuori, né come sarà organizzata in seguito, ma ci sto pensando. I capitoli successivi saranno più lunghi, di solito non scrivo un prologo, ma questa volta ci stava bene, così l'ho fatto.
Se siete arrivati a leggere fin quaggiù e magari vorreste lasciarmi una recensione, comunque, io non mi offendo mica u.u
La citazione scritta sotto al prologo è della poesia 'Ho sceso, dandoti il braccio' di Montale.

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