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Autore: Jane_    21/07/2008    10 recensioni
"Poi accadde qualcosa di imprevisto. Di semplice, forse. Di indispensabile. Per un attimo rimase incerto, la mano ferma a mezz’aria a pochi centimetri dalle mie dita. Sentivo nell’aria il profumo dell’attesa. Poi Ron prese la mia mano."
Happy birthday, Deathly Hallows!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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21/07/08.
Incredibile come il tempo passi, vero? Non mi sembra vero sia trascorso già un anno! Sembra molto, molto di più.
Questa piccolissima, minuscola - beh, secondo i miei standard abituali - storia è un missing moment di Deathly Hallows. Ed è pronta da circa un anno. Missing moment venuto fuori da solo prepotentemente, poco dopo aver letto il momento forse più dolce di tutti e sette i libri con protagonista la good ship.
Solo, era venuta fuori in inglese. C'è voluto un anno per aver voglia di tradurla, ma questo pomeriggio l'ho fatto (: Il mio tributo a questo giorno un po' intriso di nostalgia, per celebrare il primo "compleanno" della fine della saga più bella del mondo. Non mi sembra vero che sia finita!

ps: A me è sempre piaciuto pensare che fosse stato Ron a prendere l'iniziativa.






Take my hand




Take my hand tonight
Let’s not think about tomorrow
Take my hand tonight
We can find some place to go
Cause our hearts are locked forever
And our love will never die
Take my hand tonight
one last time


Take my hand - Simple Plan






“Ma dov’è la bacchetta… Nox
Avendo già sfilato gli occhiali, un angosciato Harry andava a tentoni per la stanza.
“Lascia stare, amico. Facco io”
La voce assonnata di Ron arrivò dal lato opposto.
Click.
Lo scatto dello spegnino risuonò nella stanza, inghiottendo ogni fonte di luce artificiale.
“La tua bacchetta si trova qui sui cuscini Harry, accanto a me” precisai.
Ma non ebbi risposta. L’oscurità piombò insieme al respiro irregolare di Harry, già sprofondato, esausto, in un sonno senza sogni.


Tutto quello che riuscii ad udire nei seguenti minuti fu silenzio. Un silenzio innaturale, che cozzava con l’affollamento di pensieri in atto nel mio cervello. Mi stupivo che non esplodesse da un momento all’altro.
E paura. Detestavo diventare prigioniera del buio, era così sin da bambina.
Immaginavo si creasse il vuoto attorno a me: un buco nero, pronto da un momento all’altro a circondarmi e divorarmi. Quando l’attesa della fine diveniva agonia, finivo il più delle volte per urlare nel sonno il nome di mia madre, e presto lei era lì a tranquillizzarmi, sfiorandomi la fronte con la punta fredda di un suo dito.
Adesso era diverso. Adesso sapevo che non era immaginazione. C’era davvero un vuoto.
Il domani era il vuoto. Noi tre presto avremmo dovuto saltarvi dentro, alla cieca.
Mi rigirai impotente tra i cuscini, cercando di reprimere un gemito. Mi trovai voltata in direzione di Ron; senza riflettere mi soffermai sul suo viso. Aveva gli occhi chiusi e il suo volto era illuminato dal tiepido pallore della luna. Anche lei si preparava, debole, alla resa?
Mi sporsi più in avanti per cercare di cogliere la tensione nei suoi tratti. Chissà se stava sognando.


“Hermione?”
Non stava dormendo. Trattenni il respiro e ringraziai il cielo che visto il buio non potesse vedere il rossore che colorava le mie gote.
“Tutto bene? Senti freddo, sei scomoda?”
Guardai i suoi occhi sinceri. Si, avevo freddo. Ma stavo tremando perché mi ero ritrovata a gustare il profumo del suo respiro, così vicino. Sapeva di buono.
Per quanto davvero fosse possibile, di sicuro stavo più comoda sia di lui che di Harry, pensai colpevole. Ron aveva insistito sino all’inverosimile perché dormissi sul divano. Quando per l’ennesima volta mi ero rifiutata, si era sollevato di colpo e per un attimo avevo creduto mi avrebbe trasportata lì di peso. Poi era tornato con i cuscini del divano sottobraccio, disponendoli a mo’ di giaciglio accanto a lui. Non avevo più fatto una piega.
Riflettei vergognandomi che Ron era il primo ad addormentarsi, di solito. Lo scomodo, maestoso pavimento di Grimmauld Place stavolta non lo aiutava.
Forse aveva solo troppi pensieri per riuscire ancora a vincere Morfeo, come me.
“Ti capita di aver paura del vuoto, Ron? Come se dovessi saltare… e da quello dipendesse la tua vita. Ma hai terrore che…”
“Fallirai” completai alla fine.


Si fermò qualche istante, rivolto verso di me, perso in chissà quali pensieri.
“Io… penso che cercherei di avere qualcuno a cui appoggiarmi, mentre mi preparo a saltare.” Rispose alla fine.
“Dopotutto, non è sempre detto che saltare equivalga a cadere.” Anche al buio vedevo l’affacciarsi di un timido sorriso.
Lo guardai spiazzata, ma grata. Capiva che cosa intendevo.
Poi accadde qualcosa di imprevisto. Di semplice, forse. Di indispensabile.
Per un attimo rimase incerto, la mano ferma a mezz’aria a pochi centimetri dalle mie dita. Sentivo nell’aria il profumo dell’attesa.
Poi Ron prese la mia mano. Il vuoto scompariva.
Sentivo il tepore della sua mano nella mia e il gelo in me improvvisamente si scioglieva.

Insegnami a vedere oltre il vuoto,Ron.
La vita scorre tra le dita. Tra un attimo, sarà già domani e sarà già finita. Sei stato inviato a me per poter dire: “ho amato” quando ne sarò uscita?

Prendi la mia mano stanotte
Non pensiamo al domani
Tu prendi la mia mano, stanotte
Possiamo trovare un posto in cui rifugiarci
Perché i nostri cuori sono legati per l’eternità
E il nostro amore non morirà mai
Tu stanotte prendi la mia mano
Per l’ultima volta ancora…


Forse ci trovavamo così da qualche minuto, forse erano già passate ore. Non parlavamo, non occorreva. Sentivo le nostre anime entrate in contatto; si stavano sfiorando.
Mi sentivo pronta a chiudere gli occhi, sprofondare cullata tra le braccia di Morfeo, ore che sentivo il calore delle uniche mani che potevano - che volevo - farmi sentire al sicuro.


“Buonanotte, Ron.”
Avvicinò le nostre mani intrecciate al suo viso e sfiorò la mia con le labbra, nel più fugace e veloce degli attimi.
“Buonanotte, Hermione.”
Ci addormentammo così.










***
Non so voi, ma benché si dica sempre che la nostra lingua vanta di essere una delle più musicali al mondo, io continuo a preferirla in inglese. A dirla tutta, la lingua non c'entra: è colpa di questa storia, che è solo un po' troppo banale. Mi fate sentire le vostre recensioni, che di sicuro lo saranno molto di meno?
Ancora una cosa, un bacio a tutti coloro che hanno letto Time will follow. Lo so che il mio prossimo progetto doveva essere Reunion, ossia il continuo di Time will follow, ossia il continuo di Distrazioni. :P Arriverà tra pochissimo!

La FAN ART è della bravissima MUDBLOOD428. Se non la conoscete, vi consiglio di dare un'occhiata ai suoi stupendi lavori!

  
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