Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: Yulin Fantasy    28/04/2014    1 recensioni
Astral sta avendo dei strani ricordi che parlano della sua famiglia, ma quando scopre chi è, rimarrà sbalordito! Ma dovranno fare squadra per sconfiggere un nemico molto potente. Ma la vera missione sarà convivere con la sua famiglia!
Potrà sventare una profezia e l'odio per dei suoi simili per essere... un ibrido? E come lo dirà a Yuma e i suoi amici?
Se poi si ci aggiunge il fatto di un segreto riguardante i Numeri e Astral e anche a una misteriosa dimensione parallela, come farà la famiglia Zexal a restare unità?
Prima fiction! Buona lettura!
DAL CAPITOLO 5
- Yuma…-
Sussurro. Non voglio piangere e non lo farò. Sento la porta che si apre e si richiude. Penso che sia Shark, ma mi sbaglio.
- Nessuno aveva mai parlato così a Vectore.-
Non mi voglio girare: riconoscerei ovunque quella voce.

DAL CAPITOLO 9:
Astral quella notte non aveva dormito tanto bene, visto che un incubo ricorente gli stava letteralmente prosciugando le energie. Anche Shark sembrava agitato da qualcosa, anche se non riusciva a dar nome a quella sensazione.
Forse era paura?
O rabbia?
Qualsiasia cosa fosse, al bariano non piaceva per niente.
Genere: Angst, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Asutoraru /Astral, No.96 Black Mist/ No.96 Nebbia Oscura, Nuovo personaggio, Yuma/Yuma
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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CAPITOLO 9:
VECCHIE CONOSCENZE, UN TENTATO RAPIMENTO E SPERANZE LONTANE

 
Una figura incappucciata si aggirava per la città immersa nelle tenebre. La luna illuminava il lungo mantello che indossava, facendolo rispldendere di un inquitante grigio. La figura alzò la testa e con tono sprezzante guardò la casa che si poteva ammirare sulla collina.
La villa Zexal.
Una voca cupa rimbombò nella testa della figura incappucciata.
- Non perdere tempo.-
- Che devo fare? Hanno legato troppo velocemente. Non ho potuto fare nulla.-
La voce cupa si mise a ridere. Una risata non troppo rassicurante.
- Non è vero. C'è qualcuno che ancora non si fida bene… e se riesci a portarlo dalla tua parte, saremo a cavallo.-
L’incappuacciato fece un ghigno e aprì un portale, scomparendo.
 
- DAMMI IL TELECOMANDO!!!-
Urlò Vector, cercando di rubare il telecomando a Rio. La bariana però, riuscì a saltare sul divano, facendo dare all’ex principe una sonora botta a terra.
- Prima mi dovrai prendere Vecty!-
Rise lei, facendo aumentare la rabbia di Vector, visto che odiava quel soprannome. A osservare la scena, c’erano Astral, Numero 96, Shark e Semimaru, a cui non gli sfiorò nemmeno l’idea di fermargli.
Astral quella notte non aveva dormito tanto bene, visto che un incubo ricorente gli stava letteralmente prosciugando le energie. Anche Shark sembrava agitato da qualcosa, anche se non riusciva a dar nome a quella sensazione.
Forse era paura?
O rabbia?
Qualsiasia cosa fosse, al bariano non piaceva per niente. Il primo che si accorse che qualcosa non andava era stato Kurage, quella mattina a colazione. Sia Shark, che Astral, avevano deviato la domanda con un semplice “Tutto bene” anche se non stavano per niente bene.
- Terra chiama il Numero Originale!-
Astral scosse la testa e guardò 96.
- Scusa?-
- E’ da due ore che ti chiamo. Ma hai di nuovo giocato a Ju – On: Rancore per caso?-
Astral scosse la testa.
- No, sono solo… un po’ stanco, tutto qua.-
96 lo guardò sospettoso.
- Astral, non sei bravo a mentire. Che hai? E anche tu, Pesciolino, per caso vi siete messi d’accordo?-
Shark, che era seduto sul divano a leggere un libro, alzò la testa irritato per via del soprannome.
- Ti ho detto di non chiamarmi così e poi, ti fai un po’ gli affari tuoi?-
Nebbia Oscura alzò le spalle e guardò Semimaru che dormiva beatemente sul divano. Un sorriso malizioso apparì sul viso del Numero.
- Io vado a fare una cosa.-
Quando se ne andò, nella stanza le uniche persone coscienti erano Astral e Shark.
- Brutti sogni?-
Chiese poi Nasch.
- Sì, anche troppo. Anche tu immagino.-
- Esatto.-
- Ti va di parlarne?-
Il duellante acqua scosse la testa.
- Non ancora. Nemmeno te immagino. Aspettiamo un po’ di tempo.-
In quel momento, una secchiata d’acqua gelata fece cadere dal divano Semimaru.
- Black Mist, se ti prendo vedi quel che ti faccio!!!-
Il Numero osservava con divertimento sadico quella scena, mentre Astral e Shark alzavano lo sguardo al cielo.
 
- Eliahps.-
L’astrale si girò e vide Ena che gli porgeva un libro.
- Era questo il libro che cervai?-
- Oh, grazie Ena. Puoi andare a controllare che Lasa e Asal non combinino disastri?-
- Certo.-
Quando fu solo, Eliahps lesse il titolo del libro: “Mondi e universi sconosciuti”.
- Ancora?!-
L’astrale venne affiancato da Durbe, che scuteva la testa, rassegnato.
- Me l’avevi promesso che non avessi fatto più quella ricerca.-
- Durbe, sono stanco. Stanco di vivere come un fuggitivo, stanco che i nostri fratelli debbano vivere una vita penosa per colpa di quello che siamo. Ibridi.-
- Però non puoi prendertela con te, ne con nessun’altro.-
- Con qualcuno sì: i nostri genitori. Ci hanno abbandonato, senza voltarsi mai indietro. Anzi, dopo aver dato alla luce Lasa, ci hanno cancellato la memoria, ogni ricordo con loro e io, te e Miseal abbiamo dovuto prenderci cura di loro. Non ci hanno mai cercato. Forse ci credevano un peso.-
Strinse i pungi.
- Ci hanno divisi, per poi farci combattere. E la colpa è solo mia, l’ammetto.-
- No, non puoi addosarti tutta la colpa… io credo… credo che arriverà un domani in cui possiamo vivere una vita tranquilla.-
- Arriverà!? Arriverà!? Durbe, ormai sono passati cinque anni! Quando credi che arriverà il momento!?-
Il bariano non rispose. Solo, alzò la testa, giusto per vedere il cielo azzurrò dai vetri della bibblioteca.
- Io credo…-
Si sentì un urlo, e proveniva dal corridorio.
- Ena!!!-
Durbe e Eliahps corserò là, vedendo Ena, Lasa e Asal a terra, evidentimente spaventati. Anche Arito e Miseal erano lì, evidentemente allarmati dalle urla.
- Cosa è successo? Cosa avete visto?-
Chiese Miseal, mentre gli aiutava ad alzarsi.
- Non lo so di preciso… era una specie di portale rosso e una figura ha cercato di portami lì dentro con Lasa e Asal…-
Miseal ebbe una sensazione.
- Ena, fammi vedere la mani.-
La ragazza astrale lo fece: erano sporche di terriccio rosso.
- Questa è polvere bariana. Si vede che chi ti ha attaccato, era del Mondo Bariano.-
- Ma chi mai ci attaccherebbe? O chi mai saprebbe che siamo qua?-
- Non lo so, e questa cosa mi rende nervoso.-
Confessò Durbe.
A cena, il silenzio regnava sovrano. Tutti in casa avevano saputo del tentato rapimento di Ena, ma avevano troppi interrogativi sul perché o chi è stato. Quando la cena finì, tutti si ritirarono nella proprie stanze. Cioè, quasi tutti. Vector era rimasto sveglio e quando Arito e Ghirag si sono persi nel mondo dei sogni, è uscito dalla finestra.
La notte era molto meno spaventosa di quella che si poteva ammirare nel Mondo Bariano. Lì almeno non si vedeva sempre rosso.
Voleva uscire da casa per un po’, non gli piaceva il clima teso che si resipirava a casa sua. Mentre però pessaggiava, una nube nera si formò davanti a lui, due occhi color rosso sangue.
- Allora?-
Disse minacciosa la voce.
- Allora cosa?-
- Non riesco a mettermi in contatto con te ultimamente. E stranamente non duelli neanche più. Cosa succede? Cosa mi tieni nascosto?-
Vector sbuffò.
- Pensi che io ti tenga nascosto qualcosa? Pensi davvero che sia così stupido, Don Thusand?-
Don Thusand alzò lo sguardo, intravedendo la casa.
- Allora penso chenon ti dispiaccia se faccio un salto a casa tua, non è vero?-
Il cuore di Vector perse un battito.
- Ma cosa vuoi controllare? Che io pulisca la mia stanza?-
Disse con falsa voce sicura. Però lo sapeva bene che Don Thusand poteva leggere la sua anima, non poteva nascondere la sue vede emozioni: paura, preoccupazione, angoscia.
- Mhhh… ok, ma ho una missione da darti.-
Il ragazzo alzò la testa e una carta trappola gli finì in mano. Lesse il titolo
- “Avanzata delle ombre”…-
Sull’immagine della carta si vedevano i tre mondi, Mondo Bariano, Mondo Astrale e Terra, e le ombre erano in torno a loro.
- Questa è una carta molto potente. Voglio che tu la usi per sconfiggere, prima di tutto, il Numero Originale.-
Vector deglutii: battere Astral con quella carta?
- Poi… ho notato una cosa strana in te… una specie di potere astrale, anche se in minima parte…-
Il ragazzo sobbalzò: energia astrale!? Ma lui era un bariano. Però… alcuni suoi fratelli erano astrali…
- C’è qualcosa che tu mi vuoi dire?-
Vector non sapeva cosa inventare, ma all’improviso l’ombra si dissolve.
- Cosa!? Ancora quell’energia!!!-
Finche non si dissolse del tutto.
- Vector!-
Vector si girò e vide Astral correre verso di lui.
- Cosa ci fai qua sveglio?-
- Potrei farti la stessa domanda Astral.-
L’astrale notò l’espressione angosciata sul viso del fratello.
- Ehy Vect… tutto bene? Hai incontrato qualcuno per caso? Ti ho sentito parlare…-
Il ragazzo bariano scosse la testa.
- No, no… stavo solo pensando a voce alta. Torniamo a casa.-
E si inoltrò nella foresta, sotto lo sguardo stupito di Astral. Quest’ultimo volse uno sguardo alla luna, che in quel momento gli fece venire una nostalgia incredibile.
 
- Andrà tutto bene… ora dormi Astral. Ci sono io qua con te.-
 
Astral scosse la testa, sorpreso di aver sentito quella voce. Non la riconosceva, ma… doveva essere una persona che gli mancava terribilmente.
- Andiamo!?-
Fù la voce impaziente di Vector a farlo tornare alla realtà e si mise a seguire il fratello.
 
- Andrà tutto bene…-
 
ANGOLO AUTRICE
 5 pagine di word!!! Ohhhh!!! Quanto mi è mancata questa storia!? Troppo!!! Anche a voi, immagino ^.^! Be’, come vedete, la storia si sta complicando, quanto è bella questa cosa! Ah, volevo aggiungere una rubrica su come è nata questa storia, ma non sarà tanto lunga! Ecco qua…
 

COME E’ NATA LA FAMIGLIA ZEXAL?
 
• Potrete anche non crederci, ma queste storia erano due storie separate: una si chiamava “Due mondi, una famiglia” e Astral era fratello solo degli Imperatori Bariani, e “Fratelli” dove solo Astral e 96 erano gemelli. Quest’ultima era quella che mi piaceva di più ^.^
• Questa è stata la mia prima fiction, allora come vedete la scrittura si è evoluta nel corso dei 7 mesi.
• Questa è sempre stata una delle mie storie preferite, perché (insieme a “Realtà e Fantasia” e “Vendetta e Amicizia”) è quella che avevo in mente anche quando non ero iscritta.

 
Per adesso ho finito, spero che il capitolo vi piaccia e recensite in tanti!
Sayōnara,
Yulin
   
 
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