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Autore: princess_serenity_92    29/04/2014    2 recensioni
Shredder è stato sconfitto e la pace regna sovrana da alcuni anni.
Ma qualcosa nascosta nell'ombra sconvolgerà le vite tranquille di quattro tartarughe e due ragazzi.
Sarà una nuova minaccia?
E cosa avrà a che fare Casey con tutto ciò?
Genere: Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: April O'Neil, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hurt







Erano tutti usciti dalla stanza lasciandoli soli; Donatello aprì il suo borsone estraendo gli attrezzi che gli sarebbero occorsi per visitare l'amica.
"Come ti senti?" Chiese sistemando il misuratore della pressione sul braccio sinistro della ragazza.
"Adesso bene..." Ma non aveva finito la frase che una fitta al basso ventre l'aveva colpita.
"April cosa succede?" Era entrato nel panico più totale, cosa stava accadendo?
"Donnie il mio bambino salvalo ti prego" aveva detto tra un singhiozzo e l'altro prima di svenire per il troppo dolore.
"April cosa succede? April ti prego rispondimi, mi fai spaventare".
L'unica risposta che ricevette a quei richiami furono le lenzuola macchiate da un liquido vermiglio.

*


Cercava invano di strattonare i legami che lo tenevano incatenato al muro.
Il suo cuore bramava vendetta, lo doveva ad April e al piccolo che non avrebbe mai conosciuto.
Il cuore sanguinava e la voglia di piangere era tanta...
Prima suo padre e adesso la sua ragazza, perchè tutte le persone a lui più care dovevano lasciarlo?
Se solo avesse potuto contattare le tartarughe per avvertirle della minaccia che incombeva sopra New York: Shredder.

Aveva chiuso gli occhi lasciandosi trasportare dai ricordi...
Una lacrima era scesa sul suo viso morendoli sulle labbra.
Un sorriso aveva dipinto il suo viso al ricordo della notte di passione  passata con la sua ragazza.
Era così bella, il suo corpo nudo poteva far invidia a qualsiasi Dea...
E adesso di lei rimaneva solamente un ricordo lontano.
Non avrebbe più sentito i brividi sulla pelle ogni volta che lei li donava un bacio, un tremore per ogni carezza...
Avrebbe continuato a cibarsi del suo ricordo.
In quel momento desiderava tanto morire per raggiungere la sua amata; ma prima doveva uccidere l'artefice di tutto: quel maledetto Utrom di nome Shredder.

Le lacrime erano diventate troppe contenere, e senza pensarci due volte aveva permesso a quei cristalli salati di sgorgare dai suoi occhi.
"Mi sembra ieri quando ho visto il tuo viso e mi hai detto quanto eri orgogliosa di me.
Ti vorrei stringere tra le mie braccia...
Non c'è  niente che non farei per poter sentire nuovamente la tua voce; vorrei chiamarti ma so che non ci sarai più.
Mi manchi tanto ed è così difficile dirsi addio.
Non c'è niente che non farei per avere solo un'altra possibilità di guardare nei tuoi occhi e vederti ricambiare lo sguardo.
Se avessi la possibilità ti direi quanto mi manchi da quando te ne sei andata."

Le calde lacrime continuavano a scendere sul suo viso mentre il cuore si frantumava ogni secondo sempre di più.
La sua April non c'era più, non l'avrebbe più rivista, non riusciva a crederci, tutto ciò non poteva essere vero...
O forse solamente il suo cuore non voleva accettare la prematura scomparsa della giovane.
Immaginava quanto sarebbe stata bella la sua April con quel pancione che avrebbe portato fiera ed orgogliosa...
La fragilità che avrebbe avuto in quel momento così delicato...
L'emozione che avrebbero provato sentendo scalciare quella piccola creatura dentro il grembo materno...
Sentirsi chiamare papà sarebbe stata la cosa più bella del mondo...

Sapeva che tutto ciò non l'avrebbe mai vissuto anche perchè, se mai fosse uscito vivo da li, sapeva che non avrebbe, o per meglio dire non sarebbe stato capace, di donare il suo cuore a nessun altra.
Così con il cuore ricolmo di emozioni, si era lasciato cullare da Morfeo nel felice mondo dei sogni; li dove la sua April era ancora accanto a lui.

*


Era uscito da quella stanza con il cuore spezzato; aveva fatto tutto il possibile ma non era riuscito nel suo intento.
I suoi fratelli lo osservavano in attesa che parlasse, che portasse buone notizie.
Prima di dire una sola parola prese un grosso respiro per infondersi coraggio...
"Ragazzi forse è meglio che vi sediate" aveva gentilmente consigliato il genio.
"Così ci fai preoccupare Donnie" si era espresso il leader cogliendo l'invito del fratello imitato da Michelangelo e Raphael.

Donatello prese un ulteriore respiro e abbassando lo sguardo e stringendo i pugni cominciò a parlare...
"Ragazzi April...Vedete lei...April ha perso il bambino, l'antidoto che le ho somministrato è strato troppo forte ed il feto non ha resistito" aveva preso un ulteriore respiro prima di continuare.
"Lei ancora non sa niente, vi giuro che ho cercato in tutti i modi possibili di salvarlo, ma non ci sono riuscito; sono un totale fallimento."
E si era lasciato cadere a terra facendo vincere alle lacrime quella battaglia...
Era stato uno stupido, doveva immaginarlo che una dose così alta di antidoto avrebbe potuto uccidere il piccolo; e lui aveva agito da principiante facendo oscurare quel piccolo raggio di sole che non sarebbe mai entrato nelle loro vite.

*


Non riusciva a credere a ciò che aveva appena detto Donatello: no, non era semplicemente possibile.
Il suo cuore si era frantumato in tante piccole schegge...
"Donnie non stai dicendo la verità, il tuo è uno scherzo vero?"
Ma le lacrime della tartaruga dalla fascia viola furono una chiara risposta per Leonardo: non stava mentendo, quella l'amara verità.

Si era alzato dal divano per raggiungere la camera di April, non voleva credere alle parole del fratello, non poteva essere vero.
Tirò giù la maniglia aprendo lentamente la porta, la camera era in penombra e qualche raggio di sole entrava dalle persiane della finestra per riscaldare quell'ambiente che sembrava gelido.
Le lenzuola erano macchiate di sangue segno che Donatello non mentiva, aveva sospirato trattenendo le lacrime che volevano scendere.
Si era avvicinato alla ragazza carezzandole amorevolmente il viso, sapeva che avrebbe sofferto quando avrebbe appreso la notizia, ed era per questo che lui le sarebbe stato accanto insieme ai suoi fratelli: dopo tutto facevano parte della stessa famiglia.

*


Aveva digrignato i denti cercando di trattenere a fatica la rabbia.
Se avrebbe preso l'artefice di quel misfatto, l'avrebbe ucciso con le sue stesse mani.
Sapeva quanto April avrebbe sofferto una volta saputa la verità, dopo tutto se il suo cuore sanguinava a quella notizia, riusciva perfettamente a immaginare la reazione che avrebbe avuto la sua amica.
Afflitto e con gli occhi lucidi, aveva raggiunto anche lui April.

Aveva osservato le lenzuola impregnate di sangue, erano una chiara conferma alle parole di suo fratello Donatello.
Leonardo accarezzava il viso della loro amica, si vedeva che stava trattenendo a stento le lacrime, proprio come lui.
Aveva sospirato e si era avvicinato al fratello mettendoli una mano sulla spalla...
"Vedrai che appena troviamo il bastardo che le ha fatto del male, gliela faremo pagare".
Leonardo aveva sorriso per le parole che aveva appena pronunciato, sapeva di essere una testa calda, ma quella volta non poteva fargliela passare liscia.
"Sono con te Raphael" rispose la tartaruga dalla fascia azzurra continuando ad osservare il respiro regolare di April.

*


Quella che doveva essere una festa di compleanno si era trasformata in un vero incubo; prima la paura di perdere April a causa del veleno e adesso questo.
Sapeva che suo fratello Donatello non scherzava mai, era sempre serio; ma sperava tanto che quella fosse solamente una burla.
Senza pensarci una seconda volta, si era avvicinato a suo fratello genio abbracciandolo e lasciando che le lacrime si unissero alle sue.

Quando April aveva detto che aspettava un bimbo, già si era immaginato il futuro...
Aveva pensato a quando avrebbe giocato con lui, o ai cartoni che avrebbero visto insieme...
A tutte le volte che avrebbe preso in giro suo fratello Raph alle prese con quel piccolo che avrebbe riempito le loro vite portando gioia a quella strana famiglia che si ritrovava.
Se tutto ciò fosse stato un sogno, avrebbe voluto svegliarsi in quel momento; ma l'incubo che stava vivendo era reale e non una semplice fantasia...









Angolo Autrice:

Buongiorno a tutti...
Eccomi qui ad aggiornare, e per i miei standard anche molto puntuale...
Ringrazio tutte le persone che leggono la mia storia, ma un ringraziamento particolare va a tutte le persone che con molta pazienza recensiscono, i vostri commenti mi danno lo sprono per continuare a scrivere.
Lasciandovi con un alla prossima, mi dileguo...
Grazie ancora per il vostro sostegno, a presto...

Princess_serenity_92
   
 
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