Nightmare

 
 
 
 
 
La sua anima era un enorme pozza nera piena di negatività e paura.
I suoi occhi riuscivano a rispecchiarla ed io, evitavo come la peste quegli occhi segnati da troppe paure.
Scott stava navigando in un mare nero e profondo pronto a risucchiarti non appena ci avesse messo il piede dentro.
E chi meglio di me lo poteva percepire?
Passavo  la maggior parte delle giornate affianco a lui, cercando di capire cosa lo affliggesse talmente tanto da chiudersi in se stesso.
Cosa tormentasse la sua testa, i suoi pensieri, la sua anima.
Lo percepivo ed ero sicuro che anche lui sapeva che io sentivo la sua povera anima accartocciarsi ogni giorno di più.
Il nostro legame andava oltre ogni altra cosa.
Un’Alfa ed un Beta si capivano benissimo e sapevano entrambi tutto di tutti.
Ma questa volta, Scott, aveva alzato un muro.
Un muro alto fino al cielo ed io, Isaac, cercavo di scalarlo per oltrepassarlo.
La notte era la parte più brutta di tutta la giornata.
Lo sentivo, anche se solo uno squallido muro ci divideva.
Il suo sonno era per la maggior parte agitato.
Piccoli lamenti, ed una volta avrei giurato di vedere dei graffi sul cuscino.
Qualcosa tormentava Scott ed io non ero più disposto a lasciarglielo affrontare da solo.
Quella notte il suo sonno era totalmente più agitato, come se qualcosa di brutto stesse accadendo.
I suoi lamenti erano totalmente più forti, ringraziai il turno di notte della signora McCall.
Scesi dal letto e mi precipitai in camera sua, aprì la porta piano in modo da non farmi sentire e l’osservai.
Scott se ne stava sul letto, respiro affannato e completamente sudato.
Osservai le mani e notai i suoi artigli tornare al loro posto.
Quelle stesse mani andarono a coprire il volto poco dopo.
Decisi di affrontarlo, al massimo mi potevo ritrovare spalmato sul muro di fronte ma non ero più tollerante a questa situazione.
“Scott? Tutto ok?”
Il ragazzo rimase in silenzio ad osservare il soffitto.
“Un altro incubo?” chiesi piano.
L’Alfa si voltò a guardarmi.
“Non puoi tenermi nascosto tutto, sento quello che provi.”
Mi avvicinai al letto e mi sedetti nella poltrona che gli stava affianco.
“Mi sta perseguitando Isaac” soffiò “da quasi un mese sogno sempre la stessa cosa” continuò.
“Va avanti da più di un mese Scott, sentivo i tuoi lamenti la notte.”
“Sangue” lo bloccò “sangue ovunque.”
Zittì scioccato per quello poche e così potenti parole.
“Ed una voce che dice ‘ E’ solo colpa tua’”.
“Sangue di chi?” chiesi schietto.
“Non lo so” disse preoccupato “non riesco a vedere il suo volto.”
Sospirai, probabilmente era uno di quei sogni premonitori portati dalle paura della persona stessa e la maggior parte ci azzeccavano sempre specialmente qui a Bacon Hills.
“Sei solo preoccupato per gli eventi che stanno succedendo qui e perché sei diventato Alfa da poco e hai paura di non riuscire a controllare il tuo potere.”
Il ragazzo mi fissò intensamente.
“Ma so che tu puoi farcela, perché sei tu Scott, tu trovi sempre un modo per controllare il lupo che c’è in te.”
“Isaac, le cose sono cambiate.”
“No, Scott, sono cambiate se tu vuoi vederlo in questo modo” precisai “ne abbiamo già parlato, se Allison non è più la tua ancora, trovane un’altra! Siamo un branco, se proprio non riesci ad essere l’ancora di te stesso, beh c’è Stiles, Derek o forse io” continuai “ma non perdere le speranze e non farti assalire dalle paure. Non compiere gli stessi errori di Derek!”
Scott si mise seduto nel letto.
“Come fai a sentire quello che provo?”
Abbassai lo sguardo portandolo sul pavimento.
“Isaac” mi richiamò.
“Non lo so, è una cosa del tutto nuova per me”spiegai “non mi è mai successo con nessuno, per esempio quando Derek è stato Alfa non sentivo il suo stato d’animo.”
Alzai lo sguardo e vidi le sue iridi castane fissarmi.
“E’ iniziato tutto quando sono venuto a vivere qua da te, Scott.”
“Hai chiesto a Derek?”
Annuii con il capo “Dice che succede quando l’Alfa ed il Beta hanno un legame particolare.”
“Ah, quindi ti ho tormentato per un mese.”
“Se solo me ne avessi parlato prima, avremmo potuto risolvere la questione, non serve a nulla chiudersi a riccio” spiegò “peggiora solo le cose.”
Il ragazzo sorrise.
 “Derek ha ragione.”
Non capivo quello che intendeva.
“Noi due abbiamo un rapporto molto particolare” spiegò “tu sei il mio braccio destro e non c’è cosa migliore”
“Scott…”
“Isaac ci sei sempre stato” ammise “ ogni qualvolta avessi bisogno di te tu c’eri, pronto in prima linea. E poi quando ti ho mandato a proteggere Allison non hai obbiettato anzi…”
“Scott ti devo molto e lo sai.”
“Qualunque buon amico l’avrebbe fatto.”
Sorrisi a quell’affermazione.
“E forse hai ragione, mi sarei dovuto sfogare con te e dirti quello che mi passava per la testa senza angosciarti.”
Sorrisi “ Tranquillo, adesso risolveremo.”
“Non so che mi stia prendendo.”
“Ehi Scott” mi alzai “ tu sei il vero Alfa, il più potente!”
“Non so se ne sono all’altezza!”
“Sì che lo sei, non si diventa Alfa da un giorno all’altro!Diamine!”
Il ragazzo zittì.
“Domina le tue paure! Rendile in tuo coraggio!” continuai “io mi fido di te!”
Scott sorrise “Grazie.”
Sorrisi a mia volta.
“Resteresti qui per questa notte? Un po’ di compagnia non mi farebbe male.”
Lo fissai per qualche secondo e poi mi ributtai nella poltrona.
“Va bene, Scott.”
Aspettai che si addormentasse.
Il suo volto si distese, come tranquillizzato.
Come se l’incubo fosse sparito.
Mi avvicinai al suo viso e l’osservai per bene.
“E’ vero tra noi due c’è un legame speciale” soffiai avvicinandomi ancora di più al suo viso.
Non aspettai altro, gli rubai un piccolo bacio.
Veloce, fugace e senza troppi fronzoli.
Non volevo svegliarlo, non volevo si accorgesse del perché di tutto.
Un piccolo segreto che avrei tenuto per me.
Eravamo pronti ad affrontare anche quello?
 
 
 
 
 
 
 
 

Angolo Autrice:

 
Sono arrivata a pubblicare un’altra parte della storia.
E’ corta lo so, ma doveva essere così senza troppi fronzoletti, cuoricini e stelline.
Vi ringrazio per essere arrivati fino in fondo averla letta.
Grazie a chi lascerà una recensione!
Ci vediamo alla prossima
C.