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Autore: IrisMellark    29/04/2014    0 recensioni
"Lei ha sentito per la prima volta l'amore, ha sentito per la prima volta le braccia calde che le avvolgevano il corpo."
Genere: Introspettivo, Mistero, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era una volta una ragazza che sorrideva sempre. In ogni occasione, in ogni situazione, trovavi di sicuro un sorriso sulle sue labbra. Se qualcosa andava storto, se qualcuno a lei caro la abbandonava... lei sorrideva. Era la sua maschera – il sorriso - ma dietro di questa si nascondeva una storia solo a lei nota. Vedete, la ragazza in realtà era sempre triste ed ogni cosa che la circondava la rendeva tale. Ormai non credeva più nella felicità e non sperava più nelle cose che un tempo l’avrebbero fatta sorridere realmente. Era apatica, ma con una paralisi faciale del viso. “Non importa.” si diceva spesso, ma sotto sotto a lei importava e la faceva star male. Aveva sofferto tanto ed era sicura che avrebbe sofferto ancora molto quindi per non far preoccupare gli altri, lei sorrideva. Sorridere - era l’unica cosa che le rimaneva, insomma. La ragazza che sorrideva sempre mi ha confessato che un bel giorno estivo, tutto cambiò. Spesso allontanava da lei coloro che la circondavano per proteggersi. Perché era diventata così? La risposta a questa domanda è alquanto semplice e banale: la vita l’ha fatta diventare così. A differenza di altri bambini e bambine, lei non ha vissuto un’infanzia felice perché all’età di 5 anni i suoi divorziarono. Il padre aveva scoperto che la madre aveva una storia e quindi se ne andò di casa. Dopo qualche mese si fece vivo e chiese il divorzio. Aveva già un’altra: una donna con una figlia di 7 anni. In conclusione il padre la abbandonò e decise di crescere una bambina che non era nemmeno la sua. In assenza di soldi e di altre “cose”, la madre iniziò a prostituirsi. Non aveva mai chiesto a sua figlia come stava e non le impotava nemmeno. A casa sua c’era sempre qualche sconosciuto quindi la ragazza non si sentiva al sicuro nemmeno tra le mura di casa sua. Sua... quella non era più casa sua, no, quello era solo il posto dove doveva tornare per mangiare e dormire. All’ età di 16 anni la ragazza scappò di casa perché la madre decise che anche sua figlia doveva mettersi “in affari”. La ragazza ha cambiato spesso città e arrivata all’età di 18’anni è “sparita” poiché ha cambiato spesso nome. Nemmeno io so il suo vero nome, non me l’ha voluto rivelare. Mi ha raccontato la sua storia anche se non sono sicura che sia vero quello che lei mi ha detto perché mente spesso e volentieri. Qualche riga più sopra vi ho detto che la ragazza faceva soffrire coloro che la circondavano per proteggersi dal male che quelle persone avrebbero potuto causarle. A volte, mi disse, lo faceva di sua spontanea volontà perché aveva paura che si sarebbe affezionata troppo a loro e che in seguito l’avrebbero abbandonata, altre volte lo faceva involontariamente in un certo senso (non ha voluto farmi degli esempi, ma ha sorriso alla mia domanda). Un giorno frantumò il cuore di un ragazzo che diceva che l’amava da morire e lei si sentì come in trappola quindi gli disse: “Allora muori perché io non ti amo e mai ti amerò”. Il ragazzo si sentì morire dentro e iniziò a piangere come un bambino piccolo... pianse così tanto che non riusciva più a ragionare quindi il giorno dopo andò a trovare la ragazza in piscina - mi disse che era molto brava a nuotare - e dopo una lite, si butò nella piscina ed iniziarono a lottare. Infine la annegò e mentre lo faceva le diceva “Devo morire? Allora tu mi seguirai nella morte.” e pensava anche che la ragazza stesse soffrendo, invece lei era felice. Il sorriso finalmente le svanì dalla faccia e si sentì libera nonostante le braccia del ragazzo. Poco dopo il ragazzo si suicidò nello stesso modo... tenendola abbracciata. La ragazza mi disse che era dispiaciuta e contenta allo stesso tempo di quello che era accaduto: era dispiaciuta perché non voleva arrivare a tanto e non voleva che qualcuno si uccidesse per lei, ma era contenta perché era finalmente libera da ogni cosa e perché nonostante il gesto folle del ragazzo, lei ha sentito per la prima volta l’amore, ha sentito le braccia calde che le avvolgevano il corpo. Questo è quello che volevo narrarvi e spero che abbiate capito il messaggio. Ci sono anche altre cose che andrebbero raccontate, ma non sono sicura che vi intereserebbe... non so nemmeno se vi interessa questo di racconto.
  
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