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Autore: ClaIaco    30/04/2014    2 recensioni
Ciao a tutti. Sono, da poco, diventata una fan di Squadra Antimafia e, soprattutto della coppia ROSY-DOMENICO e devo dire che questa serie mi ha davvero molto colpita a tal punto da ispirarmi una serie di idee che ho poi trasformato in una ff.
Se siete curiosi non vi resta che entrare e leggere!
Buon divertimento!
Genere: Fluff, Generale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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E' lì. Di fronte alla porta della sua stanza. Vuole entrare. Fa un lungo respiro e finalmente prende coraggio.

La vede lì. Davanti a lui. E' stesa. Riposa. Sembra serena. Si avvicina a lei. Sta dormendo. Non vuole disturbarla. Le prende le mani, dai polsi. Nota che sono fasciati. 

"Rosy ha tentato molte volte il suicidio in questo anno. L'ultima volta è stato una settimana fa. Con una scheggia del suo letto" lo informò il medico che passava di lì per medicarle le ferite ai polsi.

"E voi dove eravate? Dov'erano le infermiere, i medici e la vigilanza! Dov'erano gli uomini della vigilanza?!" intervenne aspramente Domenico..."Lasci stare la medica dopo, ora rischia di svegliarla. Non vede come è tranquilla adesso!" continua lui, sempre più infastidito.

In realtà si sente colpevole. Voleva starle accanto. Si sente responsabile per quello che le è successo. Sa che non è colpa sua ma poteva evitarle quel dolore in più, che si è sommato a quello per la perdita del figlio. Poteva starle accanto. Doveva starle accanto e invece no. E' scappato. Ha preferito scappare e rifugiarsi in un qualche luogo lontano da tutti piuttosto che affrontare i problemi.

"Non posso non medicarla, rischia una grave infezione" risponde il medico con tono pacato. Non può arrabbiarsi con Domenico, lo comprende. Comprende il suo stato d'animo e ne conosce alla perfezione il motivo ma preferisce tacere. "Se ne accorgerà da solo" pensa il medico, mentre inizia a medicare Rosy. Questo pensiero, però, lo fa a voce alta, suscitando la curiosità di Domenico.

"Cosa dice dottore?" interviene lui "Di cosa dovrei accorgermi?" continua. Il dottore allora decide di parlare. "Dottor Calacterra so come si sente. E' confuso, non sa cosa vuole e perciò alza anche il tono di voce. So questo perchè riesco a capire la gente, sono uno psichiatra, le persone che vivono attorno a me e ai miei pazienti. Studio ogni persone che entra in queto edificio ed interagisce con i miei pazienti e di lei ho capito molto ispettore". Domenico non sapeva che dire. Gli sembrava che quel dottore avesse capito molto più di lui mentre era lì, vicino Rosy, che lui in un anno lontano da tutto e tutti e allora replicò "Spieghi anche a me, dottore, ciò che ha capito. Sembra che abbia capito più lei di me, che io" con toni amareggiati, "lei è innamorato, ispettore. Molto innamorato della donna che è sdraiata in questo letto" dice indicando il letto di Rosy alla quale aveva finito di medicare i polsi poi continua "Non lo ha capito prima, o non lo ha voluto capire perchè era impegnato a pensare con la testa da poliziotto e non da uomo quale è" termina così il medico ed esce dalla stanza lasciando Domenico solo con lei, senza la possibilità di replicare.

Non sa cosa fare. E' stato colpito nel suo punto debole. L'amore. Non sa cosa provava per Rosy. Non è la stessa cosa che provava per sua moglie o per Claudia. E' più forte. Non riesce a definirlo a parole, a dargli un nome e perciò decide di non farlo. Ora vuole solo parlare con lei e lo fa. Si siede accanto a lei che ancora dorme e inizia a parlare di tutto. Si apre a quella donna come non ha mai fatto con nessun'altra. Le racconta tutto ciò che le viene in mente. Le racconta di ciò che ha provato dopo la morte del piccolo Leo, del motivo per cui ha deciso di andare via e allontanarsi da tutti. Le racconta anche di ogni volta che pensava a lei guardando il mare, i negozi le serrande dei garage. Si sofferma su questo particolare come volesse farlo davvero sapere a quella donna che era stesa su quel letto e perciò le prende la mano, gliela stringe, come volesse renderla partecipe di quel ricordo. Ma lo fa con dolcezza, non vuole e non gliele fa ma Rosy apre gli occhi comunque e lo vede. Non parla. Non lo ha più fatto da quando è stata ricoverata in quell'ospedale. Domenico, allora, continua a parlare. Parla...parla...parla di tutto ma i suoi occhi si accendono di una luce diversa quando parla di ciò che gli ha detto il dottore poco prima.

Guarda l'orologio. E' tardi. Deve andare in questura. Le lascia un bacio leggero sulla fronte e si allontana da lei con una promessa. Sarebbe tornato il giorno dopo e quello ancora, e anche l'altro. Anche due volte al giorno se poteva. Non l'avrebbe più lasciata da sola. Faceva parte di lui, anche se in modo ambiguo, ma era parte di lui. Nulla poteva cambiarlo.

continua...

Ho dovuto dividere questo capitolo perchè era lungo da scrivere per intero. Ho già iniziato a scrivere il terzo e arriverà tra 3 giorni. Mi scuso se devo farvi aspettare così tanto ma voglio che questo sia perfetto. Ci tengo molto a questa storia, a questa coppia e ai vostri pareri quindi lasciatemi un vostro commento, una vostra recensione. Sono curiosissima di sapere cosa ne pensate.

Grazie a tutti voi che leggete e a coloro che recensiscono.

Baci

  
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